A medici, infermieri e altri dipendenti della struttura viene insegnata una tecnica di meditazione per gestire lo stress.
Un aiuto concreto per medici, infermieri e operatori sanitari, duramente provati dal carico di stress accumulato nel periodo dell’emergenza sanitaria. Si tratta del progetto “Sosteniamo chi ci cura – Programma Benessere per operatori sanitari”, partito lo scorso aprile da un’idea della Fondazione Maharishi, con il finanziamento della Cooperativa Itaca e di Friulovest Banca con Credima SMS, e con il patrocinio dell’Associazione Federsanità Anci Friuli Venezia Giulia e del Comune di Sacile. Si tratta in sostanza di insegnare una tecnica di meditazione, la Meditazione Trascendentale (M.T.), ai circa 80 dipendenti – medici, infermieri, Oss e altre figure professionali – che operano, sotto il coordinamento della Cooperativa Itaca, nella casa di riposo comunale di Sacile, una località friulana in provincia di Pordenone. L’efficacia della tecnica di meditazione – che si pratica due volte al giorno per 20 minuti, stando seduti in una posizione comoda e ad occhi chiusi, e che non implica particolari credenze religiose – è stata confermata negli anni da oltre 700 studi scientifici, più della metà dei quali pubblicati su riviste indipendenti e peer-reviewed. Efficacia, che si traduce in capacità di gestire lo stress e prevenire il burnout, riduzione di ansia e insonnia, conseguente miglioramento delle prestazioni lavorative, senso di soddisfazione e benessere personali.
Il Comune di Sacile, peraltro, non è nuovo a iniziative del genere. Infatti al progetto attuale, monitorato dall’Università di Bologna in collaborazione con l’università portoghese di Algarve, si affiancano altri due già conclusi, che sono stati co-finanziati dalla Commissione Europea e si sono basati proprio sull’impiego della tecnica della M.T: un Interreg che ha coinvolto 11 caregiver e il progetto FRIENDS, rientrante nel programma Erasmus + e indirizzato al mondo della scuola.
I risultati positivi sembrano essere realmente concreti, oltreché forieri di sviluppi successivi, come sottolinea l’insegnante di M.T. Alberto Della Vedova, che sta svolgendo un ruolo chiave nell’iniziativa in corso: «Partecipare a questo progetto è stato ed è fonte di grandi soddisfazioni. I partecipanti hanno mostrato, fin dall’inizio, risultati importanti e, in certi casi, sorprendenti, con esperienze spesso profonde e chiare. Gran parte di loro era in una condizione di affaticamento fisico e mentale, con diffusi problemi di sonno o altre condizioni anomale dovute allo stress. I miglioramenti nel campo della salute sono stati veloci e, in diversi casi, c’è stato anche un notevole miglioramento dell’umore, della stabilità generale e del modo di affrontare le situazioni difficili. Le “conquiste” sono avvenute quindi sia a livello fisico che interiore. Sarà bello vedere l’ulteriore crescita che si svilupperà nei mesi e anni futuri».
Per approfondimenti, cliccare su: www.fondazionemaharishi.org
Massimiliano Longobardo