Il duo campano lancia ufficialmente il primo album.
Li abbiamo incontrati giusto un anno fa (leggi qui l’articolo) e ci avevano raccontato la nascita del loro progetto, gli stili, le sonorità. Dal 15 aprile, i Sòria esordiscono con il loro primo album, dal titolo “Sòria … e racconti”, una raccolta di classici brani popolari partenopei reinterpretati. La magnifica voce di Maria Rosaria Pellino e la musica di Giuseppe Pacelli, virtuoso arrangiatore dei brani e produttore del disco. Questa volta, però, al duo fanno da cornice alcune collaborazioni eccellenti: Giorgio Scognamiglio, Francesco Cimmino, Amico Morelli, Gianni Crescenzi, Giovanni Marra, Luca e Nobile Masi, Ciro Coticelli, tutti strumentisti che hanno accolto la proposta con particolare entusiasmo. La reinterpretazione dei classici ha aperto ad una sperimentazione che ha coinvolto diversi strumenti, partendo dalle percussioni, per arrivare al violino, al clarinetto, al basso elettrico.
Tutto perfettamente combinato in una rappresentazione innovativa della canzone napoletana, nel pieno rispetto del canone tradizionale. Ma c’è un momento, nell’album, in cui questo canone viene quasi travolto nell’impatto con il rap. In “Tammurriata nera”, infatti, compare la figura di Eevo, giovane e promettente rapper nostrano, geniale paroliere che ha accolto con solerzia la proposta di realizzare un featuring nel brano. Parole forti e profonde, le sue: “…non esiste Dio dove c’è condanna…” ad esempio. I suoi riferimenti all’uguaglianza tra gli uomini e alla pace. Del resto, Tammurriata nera, brano del 1944 a firma Nicolardi/Mario, parla di un gossip d’altri tempi in uno scenario post bellico, che ritroviamo anche nel videoclip realizzato da Paola Pacelli, realizzato presso la cava Selvestrini di Quindici (Av) e l’area mercatale di Marigliano (Na), caratterizzata quest’ultima da una stupenda parete dedicata ai graffiti e alla street art. Di quel gossip, però, non resta l’aspetto, scandal
oso a quell’epoca, di un bambino nato nero, bensì la vivacità di un intero quartiere che si rianima alla notizia di una nascita. Del resto, Napoli è una città aperta, in cui le differenze non valgono granchè. E’ umana, è equa… è Napoli.
Eevo, raggiunto dai microfoni di Streetnews, riguardo all’esperienza con i Sòria dice: “Perplesso. Userei questa parola se dovessi descrivere il modo in cui mi sono sentito quando mi è stata proposta questa collaborazione. Perplesso ma soprattutto curioso di sapere fin dove la musica potesse spingersi a legare tra loro generazioni e generi. È raro che io mi tiri indietro da una collaborazione, ma il peso “psicologico” di dover aggiungere parole ad un testo STORICO e già perfetto mi stava quasi spingendo ad abbandonare. È stato quando ho sentito la strabiliante interpretazione del maestro Pacelli e la voce soave della Pellino che ho deciso di mettermi in gioco. Ho pensato che non avrei potuto rifiutare un’opportunità del genere, di mettermi alla prova su un livello così alto. A quanto pare ho fatto la scelta giusta, il risultato è stato magico.” A noi non resta che ascoltare la tracklist, attuale quanto mai, ma classica nella sua forma; la rivisitazione dei Sòria non stravolge niente, è semplicemente un brillante richiamo a suoni e melodie che non vanno mai dimenticate.
A cura di Clemente Scafuro – Immagini riservate