Le condizioni metereologiche avverse non fermano i No Dad.
Ieri mattina il gruppo dei genitori “Usciamo dagli schemi”, ha manifestato nella Galleria Principe e poi ha effettuato un breve blocco stradale nell’ adiacente Piazza Museo.
”Ancora una volta i nostri bambini e adolescenti – spiega Flavia Brescia, di Usciamo dagli schermi – sono vittime del tira e molla, del braccio di ferro tra il presidente De Luca e il Governo e come un anno fa si ritrovano costretti a vivere lo stesso incubo e ad essere gli unici studenti che non possono andare a scuola perché la Campania, come già accaduto l’inverno scorso, è l’unica regione che chiude le scuole e avvia la Dad”.
”Quello che non ci torna – prosegue Brescia – è che nel decreto legge del Governo si afferma che la Dad può essere applicata soltanto in zona rossa. La Campania è ancora classificata zona bianca eppure è l’unica a chiudere le porte alla didattica in presenza. Siamo di fronte a una gestione autoritaria della pandemia da parte del presidente De Luca”. E intanto per domani, giorno in cui gli alunni sarebbero dovuti tornare in aula, il gruppo già pensa di promuovere iniziative di protesta.
Possibili location sono la sede della Regione Campania o la Prefettura. No Dad che parlano inoltre di ”discriminazione” rispetto al tema dell’attuazione dei protocolli di sicurezza per ragazzi vaccinati e non. ”Questa discriminazione è una cosa indegna – sottolinea Brescia – è necessario ricordare che nella loro fascia d’età la vaccinazione non è assolutamente obbligatoria e dunque tali differenze di trattamento sono assolutamente inammissibili. I bambini e i ragazzi – conclude – non sono untori della pandemia”.
In realtà a slittare l’apertura delle scuole dopo le vacanze natalizie , non è solo la Campania: in Sicilia si slitta di 3 giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid (Palermo); in Puglia, a Lecce,la sindaca ha annunciato un’ordinanza con la quale disporrà, per il momento per una settimana, la didattica a distanza; alcuni comuni calabresi, hanno convenuto di slittare l’apertura per il 15 Gennaio;
nel Lazio la riapertura è prevista per il 21 Gennaio; ad Asti in Piemonte, si potrebbe slittare di una settimana.
Rianalizzando la situazione in Campania, si è rilevato un notevole aumento di contagi, in particolar modo per i non vaccinati, ma è pur vero l’incongruenza della dad in una regione di colore bianco, cioè non a rischio: questo binomio è il risultato di un controordine da parte del Governo e riscatto da parte dei No Dad.
Tutto questo ovviamente a discapito della nostra salute e del nostro benessere mentale.
a cura di Rosa Arpaia