Si è svolto nella serata di domenica 14 gennaio, presso la sede di Homo Scrivens di Napoli, un incontro, moderato da Aldo Putignano, per commemorare la prof.ssa Arianna Sacerdoti, latinista, autrice di saggi e poesie, scomparsa poco più di un anno fa, a soli 43 anni. Attraverso ricordi e letture, a più voci, di frammenti della sua opera poetica, si è voluta creare «un’occasione per scoprirne lati anche inediti», sottolinea Putignano, e per rendere un omaggio al talento. Pronipote di Carlo Levi, bambina prodigio dotata di una fervida immaginazione – cresciuta in un ambiente familiare culturalmente molto stimolante, con il padre Guido, medico dagli svariati interessi, e la madre Marcella Marmo, studiosa di storia contemporanea -, Arianna «cercava sempre l’incontro con l’altro, divertendosi: era una creatura estiva, solare e piena di energia, che iniziò a scrivere anzitempo, bruciando le tappe», ricorda il fratello Carlo, che si è fortemente adoperato per questo momento di condivisione. A seguire un reading di passi scelti e/o testimonianze a cura di Maria Rosaria Riccio, dei poeti Achille Pignatelli e Ciro Tremolaterra, di Chiara Tortorelli, di amici e colleghi, e, non ultimo, l’intervento commosso ed emotivamente intenso delle zie, a cui la Sacerdoti era molto legata in quanto esse hanno condiviso con lei importanti momenti della sua esistenza. Oggi il ricordo di Arianna rimane più che mai vivo poiché ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
a cura di Massimiliano Longobardo