San Carlo: applausi e successo per Anna Bolena. Contestato il messaggio di cordoglio per Berlusconi.
Un’opera simbolica per la stagione corrente e il futuro del Teatro.
Al Teatro San Carlo in scena mercoledì scorso la terza replica dell’Anna Bolena, tragedia lirica composta da Gaetano Donizetti. La prima dell’8 giugno è stata dedicata alla celebrazione del soprano che più di ogni altro ha eternato questa e tante altre opere attraverso il suo inconfondibile timbro: Maria Callas, la “Divina”, di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita.
Anna Bolena è una delle tre “Regine Tudor” delle opere di Donizetti, insieme a Maria Stuarda e Roberto Devereux, che il San Carlo porterà in scena tutte nell’arco di questa e delle prossime due stagioni (già ufficializzata la Maria Stuarda, con il medesimo direttore d’orchestra e la medesima regia, rispettivamente di Riccardo Frizza e Jetske Mijnssen).
Oltre al noto direttore, già di casa a Napoli, e alla regista olandese, quest’anno debuttante al Massimo, in cartellone spicca un cast di rilievo che vede nei panni della protagonista il soprano Maria Agresta, Annalisa Stroppa nel ruolo di Giovanna Seymour, poi Alexander Vinogradov in Enrico VIII e il tenore René Barbera, subentrato all’indisponibile Xabier Anduaga, ad interpretare Lord Riccardo Percy. Ultima recita sabato 17 giugno alle ore 19.
Anna Bolena è anche lo spettacolo che più di ogni altro ha riportato tra il pubblico e sulle riviste di critica un clima di normalità. Dopo tre spettacoli ridotti o annullati, lo sciopero dei lavoratori (clicca qui per leggere l’articolo) è rientrato e l’opera donizettiana è andata regolarmente in scena.
Calorosi applausi al calare del sipario, tutti dedicati alla protagonista Maria Agresta, che dell’Anna, la regina vittima, ha saputo trasmettere i diversi tratti del grande quadro psicologico, l’incertezza e il timore iniziali, la sottomissione e il successivo distacco dall’arcigno sovrano Enrico VIII fino alla celebre pazzia del secondo atto. Apprezzamenti per tutto il resto del cast, per il magnifico Coro diretto dal Maestro José Luis Basso e dal Corpo di Ballo diretto da Clotilde Vayer.
Sorvolato il momento del cordoglio: fischi rumorosi in sala per l’ex Premier.
Prima che la rappresentazione avesse inizio, è stato il pubblico in sala il protagonista. “In questa giornata di lutto nazionale esprimiamo il nostro cordoglio ricordando il dottor Silvio Berlusconi, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana”: questo il messaggio pronunciato dalla speaker della Fondazione, subito sommerso dai fischi e dai “buu” della platea, a cui ha risposto anche qualche timido applauso.
A cura di Giuseppe Scafuro