Con “Wall Maria” Sakküra continua il filone dell’anitrap, come da lui definito, prendendo spunto per il brano dalla serie anime “Attack on Titan”. L’artista racconta la storia d’amore di due persone che da piccole hanno affrontato singolarmente situazioni molto complicate. Quando si incontrano diventano l’una la spalla dell’altra, affrontando insieme le difficoltà che la vita gli presenta davanti, metaforicamente rappresentate dai “giganti” e dai “muri”.
Ciao Sakkura! Benvenuto. Parliamo del tuo nuovo brano, Wall Maria. Che pareri hai ricevuto dopo aver chiuso il pezzo?
La maggior parte dell’audience è rimasta soddisfatta. Il mio produttore ha riconosciuto la particolarità del pezzo sin dalla fine della registrazione. Aver unito sonorità dance, pop e rock ha portato alla creazione di un brano particolare ed innovativo, che era proprio quello che speravo di ottenere.
Come nasce il beat del brano?
Inizialmente il beat era una base hip-hop lo-fi che ho prodotto a casa. In studio, Marco Canigiula, il mio produttore, ha avuto l’idea di cambiarla del tutto e di miscelare le sonorità dance, pop e rock, mantenendo però il feeling malinconico originario del beat. Il risultato è Wall Maria, forse il brano più evocativo che ho portato finora.
Consideri “Wall Maria” il tuo lavoro migliore? Pensi di esserti superato?
Sono molto affezionato a tutti i miei brani, ma si, credo davvero di essermi superato. Questo brano mi ha permesso di conoscere alcuni miei lati artistici che non avrei mai immaginato. Credo che possa essere definita il mio punto di svolta per un nuovo Sakküra.
Hai altri progetti in cantiere da pubblicare a breve?
Certo, ci sono molte cose nuove in dirittura d’arrivo. Abbiamo intenzione di continuare a sperimentare, vogliamo spremere ogni mia goccia di creatività e cercare di superarmi ogni volta.