E’ “Beato tra le donne” Enrico Manera nella mostra che si terrà dal 23 al 30 maggio 2024 presso Stefano Simmi Gallery in via dei soldati 20-27-24a in Roma.
“Ho sempre pensato che le donne fossero superiori agli uomini, te ne puoi accorgere o meno, però è un dato di fatto; è lì, si piazza MANU MILITARI nelle situazioni più disparate et voilà appare un’opera, che essa sia letteraria,lirica,fisica,artistica, sportiva… non fa differenza… Le donne, specialmente artiste, credo non abbiano bisogno dell’ennesimo maschio che vuole mostrare la sua opportunistica benevolenza, hanno bisogno di mostrare le loro capacità creative senza essere inutilmente sottoposte a sguardi stupiti o commenti di convenienza; tutto ciò di cui necessitano è lo stupore per le loro opere e la crescita nel lavoro per meriti. Ecco perché apprezzai anni fa ciò che avevo visto in un’opera di Cleonice Gioia. Quello che mi aveva colpito superava le immagini riportate sulla tela; in quella creazione non vedevo solo il primo tempo come in un film, ma anche il secondo, il terzo e un finale a sorpresa. Lo stupore si ripropose in seguito anche di fronte ad un disegno della Germana Brizio, la composizione eseguita tutta a penna biro poteva inizialmente sembrare un déjà vu, ma era solo un inganno della mente. Io che per anni avevo rifiutato l’accademia con i suoi formalismi, provavo piacere nel guardare la bellezza puntigliosa di quell’opera.
Due artiste, le alchimie dei colori e il virtuosismo dei pennelli Ecco perché oggi con una mia opera in mezzo a loro due, mi sento Beato tra le donne”. (Enrico Manera).
La ricerca artistica di Cleonice Gioia si gioca su un doppio binario, tra fotografia e contaminazione digitale. Sin dagli esordi la stessa artista è stata spesso protagonista della sua arte attraverso l’autoscatto; le figure centrali delle sue opere si muovono in una sorta di gioco continuo, nelle situazioni e pose più diverse. Storie crude, metropolitane, che raccontano di solitudine e silenzi, ragazze nascoste tra guantoni da boxe e improbabili parrucche dai colori acidi. E’ l’artista stessa a costruire o a scegliere di volta in volta il set che sarà lo spunto per una sua personalissima reinvenzione di luoghi ed atmosfere. Una pittura dallo straordinario impatto emotivo e comunicativo e dall’animo pop che rende lo stile dell’artista unico e inconfondibile. Ha esposto in innumerevoli personali e collettive tra cui presso la Fortezza Medicea di Montepulciano, al Museo Coloredo Mais di Recanati, al Castello De Sterlich- Aliprandi di Nocciano Pescara, al MAM di Pescara, al Museo Roger Lambrechts di Artena, presso il Palazzo Caetani e la Chiesa di San Michele Arcangelo a Semoneta (Mostra “Tridente” curata da Duccio Trombadori e Antonio Fontana).
Germana Brizio è un’artista poliedrica: le sue opere spaziano dall’incisione alla pittura, dal disegno alla scultura.
Le sue creazioni focalizzano una intima visione poetica dai contenuti fortemente legati all’universo femminile e al rapporto esistenziale con la Natura. Le sue opere figurano in collezioni nazionali e internazionali sia pubbliche che private, tra le opere storicizzate : “ Angeli” del 1995 pannello di mt. 3x2mt. situato sulla facciata della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio in Roma; la pala d’altare “Mater Penitentia “ pittura ad olio su tela 1995 nella Chiesa dei Gesuiti Tirana Albania; il ritratto di Papa Francesco pittura ad olio su tela del 2013 presso le suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore de la Petrusse Luxembourg.