Rafel racconta il suo primo EP, “Giano”
Dal 2 ottobre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “Giano”, EP d’esordio di Rafel.
“GIANO” è un progetto nato nel 2020 dalla penna di Rafel e dalla tastiera di Xanthic, suo attuale produttore. Il titolo è stato scelto appositamente per rappresentare lo sguardo al futuro ma senza dimenticare il passato. Il Dio Giano è rappresentato anche come Dio dell’inizio. Questo EP è il primo step di un progetto eclettico che vuole unire diversi tipi di sonorità. I tre brani contenuti hanno un mood molto intimo poiché trattano di temi reali e autobiografici raccontati in maniera sincera, ma allo stesso tempo astratta.
Gli elementi caratteristici di questa raccolta musicale sono le musiche originali composte da Xanthic, in modo da rispecchiare perfettamente gli scatti e i disturbi emozionali del cantante, e i testi di Rafel che danno vita a delle emozioni che si trasformano in vere e proprie persone ed entità.
Dice Rafel a proposito del nuovo EP: «Ho scritto questo Ep assieme a Xanthic per creare le fondamenta del mio mondo. Ho voluto tirar su le mura e rivestire il pavimento di Chiodi di plastica, tappezzare le pareti di lettere che si potranno leggere Solo un Giorno ed ho piazzato di fronte all’uscio uno zerbino dove chiunque può leggere Ho scritto Fine».
Noi di Street News abbiamo avuto l’opportunità di intervistare in esclusiva Rafel per parlare del suo nuovo EP e dei suoi prossimi progetti.
Da cosa è nata l’esigenza di spostarsi dalla Sardegna e iniziare a viaggiare?
La Sardegna è bella, gioiosa e probabilmente il posto più bello del mondo ma devo dire che per come sono fatto, mi è sempre stata stretta. Sono innamorato della mia terra e sono Sardo prima di ogni altra cosa ma, soprattutto Cagliari, non è riuscita a darmi ciò che volevo. Milano è casa per il momento ed è dove ho trovato il mio equilibrio e la motivazione giusta per fare il mio.Delle volte hai bisogno di capire se quel pesce rosso si comporterà allo stesso modo sia nella boccia di vetro che nell’oceano.
In cosa ti reputi bipolare?
Bipolare non è da intendere letteralmente come patologia, ma è più una roba figurativa che rappresenta il mio modo di essere nella vita di tutti i giorni e nella musica.Penso che una delle mie doti migliori sia l’adattamento a diversi generi di situazioni e questo mi ha insegnato ad alterare la mia persona a seconda di quello che devo fare e questo inconsciamente ha creato più persone dentro di me. Siamo praticamente in assembramento anche se, di questi tempi, non è una buona cosa.
Qual è il tuo brano preferito dell’Ep?
Posso dirti che quello di mia nonna è “Ho scritto Fine”. Io non ho un brano preferito in particolare perché tutto dipende dalle diverse situazioni. Quando sono con Vane mi piace ascoltare o cantare il nostro, Solo un giorno, poichè ci ricorda i motivi per cui l’abbiamo scritto ed il preciso momento in cui abbiamo deciso di cantarlo. Vane e Xanthic amano “ho scritto fine” mentre io, quando sono solo, delle volte ascolto “chiodi di plastica”, perchè mi ricordo di quei momenti che sarebbe meglio cancellare. Mi piacerebbe andare da ogni persona che ha avuto il piacere di ascoltarle e chiedere quale sia il loro pezzo preferito.
Hai progetti per il futuro?
Il Futuro è il mio presente, lo sto già vivendo anche se non si vede. Nel futuro c’è tanta, tantissima nuova musica, nuovi schemi, nuove parole e via dicendo. Nel futuro c’è la salute, che ho trascurato tanto e c’è un Rafel vero e determinato a farvi capire che la musica tornerà ad essere della musica e delle persone. Ma non solo questo… Sono pur sempre un attore che ama fare il trasformista.
Fari live, anche online, nel breve periodo?
Personalmente credo che il live per un artista sia come l’ossigeno per una persona. E’ quello per il quale un artista nasce, è vita e deve essere l’obbiettivo di chiunque voglia fare questo nella vita. Io di sicuro vivo per questo, quindi ovviamente sì. Per la questione online, sto cercando di studiare qualcosa per renderlo bello anche in quel modo lì, anche se ovviamente è il pubblico a creare la magia.
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