Un loop doloroso a cui decidiamo di sottrarci una volta e per tutte: “LAURA”, nuovo singolo di RAFEL, coincide esattamente con quel punto di non ritorno, con quel sonoro “stop”. Una base strumentale così dolce e allo stesso tempo incisiva, arrangiata da Xanthic con l’intento di racchiudere, quasi incorniciare un testo colmo di sincerità e paure personali.
Ecco la nostra intervista a Rafel.
Chi è “Laura”?
Laura non è nessuno ed è tutto, è un personaggio inventato e allo stesso tempo fa parte di me. E’ quello che sono stato e che mi ha permesso di essere chi sono oggi. E’ stata per tanto tempo la mia droga e il mio pensiero fisso, un qualcosa da cui non riuscivo a staccarmi.
La collaborazione con Xanthic è sempre più solida?
Prosegue perché abbiamo delle cose importanti da dire e da fare assieme. Come nelle coppie più dolci, completiamo l’uno le frasi dell’altro.
Com’è vivere la musica senza poterla eseguire live?
E’ un qualcosa di ingestibile a livello emozionale. Mi rende terribilmente triste delle volte, ma la salute in questo momento è la priorità.
Pensi che questa prima metà dell’anno sarà ancora abbastanza in fermo?
Penso che un senso maggiore di responsabilizzazione da parte di tutti possa aiutare il tutto. Lo sforzo ed il sacrificio deve arrivare da tutti quanti. Lottando insieme sconfiggeremo questa merda di Covid.