PRESIDENTE DE LUCA: IN CAMPANIA E’ ANCORA OBBLIGATORIO L’ USO DELLA MASCHERINA PER TUTTO IL PERIODO ESTIVO. E’ PREVISTO ANCHE UN POSTICIPO DELLE RIAPERTURE DELLE SCUOLE.

Poche ore fa il Presidente Vincenzo De Luca ha emanato un’ordinanza nella quale viene citata l’obbligatorietà di indossare la mascherina, in quanto il solo vaccino non ci rende totalmente immuni, ma secondo lui, evita di farci intubare.

Si sa che l’utilizzo di questo presidio serve per salvaguardare tutti, vaccinati e non.

La nota di polemica sull’inutilità del Governo non manca mai! E le sue dichiarazioni sarcastiche? Mascherina anche per le orecchie se serve!

Un po’ di realismo e presa di coscienza, specialmente in questo momento dove le varianti greche irrompono, non guasterebbe: ci sono sempre cittadini che adoperano il presidio come accessorio per il collo o l’avambraccio e peggio ancora, gli uomini la conservano in tasca e le donne in borsa, per cui  la salvaguardia si dovrebbe  attuare con i controlli.

Stranamente le inadempienze si sono rilevate solo  per i locali notturni e la movida.

Altro punto dolente è la riapertura delle scuole: Secondo il governatore gli alunni devono essere tutti vaccinati.

Per le vaccinazioni ai ragazzi, ci si orienta per la prima e l’ultima settimana di agosto: se ciò non si riuscisse a portare a termine, la riapertura delle scuole potrebbe slittare anche di una settimana, in quanto si ambisce alla totalità del personale scolastico vaccinato.

Ma poco prima non aveva dichiarato che il vaccino non  immunizzava del tutto? Perchè questa corsa spericolata al vaccino per i nostri ragazzi? E poi, quale azienda sarà chiamata in causa? Cosa verrà iniettato ai piccolini? Perchè questa mania di primeggiare? E i virologi, i pediatri cosa ne pensano?

Nel frattempo i vacanzieri diventano tutti “green”, ma c’è sempre chi deve essere giustamente sopra le righe, in quanto il possesso del green pass non è DPCM, per cui si pùò anche non possederlo.

Attendiamo come sempre il Venerdì, per sentirne sempre “delle belle”.

a cura di Rosa Arpaia