Planetario di Peppe Voltarelli non solo ha vinto la Targa Tenco come miglior interprete ma è stato anche l’album in assoluto più votato dalla Giuria del Premio Tenco, composta da circa 350 giornalisti, critici musicali ed opinionisti chiamati a giudicare le produzioni discografiche dell’anno: un’immersione nel cuore della canzone internazionale, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vladimir Vysotskij, impreziosita dagli emozionanti duetti con altri giganti del dire in musica, da Silvio Rodríguez a Joan Manuel Serrat, da Amancio Prada a Adriana Varela, in una prova straordinaria che ha consacrato le doti di interprete del cantautore calabrese, capace di modulare la forza espressiva della sua voce su diversi registri narrativi, dalla canzone intimista al canto di protesta.
Da questo fortunato cd-book Voltarelli ha tratto uno spettacolo che, dopo un’intensa estate per rassegne e festival, arriva per la prima volta a Roma il 17 dicembre, alle ore 21, all’Auditorium Parco della Musica di Roma: un concerto di teatro-canzone che, attraverso una selezione di cantautori di tutto il mondo, tradotti in italiano, costruisce una personale e ironica teoria della canzone densa di aneddoti e riferimenti storici, strettamente intrecciati anche alla biografia dello stesso Voltarelli che, nomade per vocazione e irrequieto per temperamento, spostandosida un continente all’altro, è diventato una sorta di ambasciatore della canzone d’autore nel mondo. Numerose, infatti, le sue tournées all’estero, dall’America Latina al Canada, innumerevoli le partecipazioni a festival internazionali e molteplici le collaborazioni avviate nei luoghi in cui si è ritrovato, dalla Spagna a New York, mentre i suoi dischi sono stati pubblicati in diversi paesi, dall’Argentina alla Francia, e spesso hanno scalato le classifiche di vendita, arrivando a volte anche ai primissimi posti.
“Planetario è una mappa sentimentale di incontri e grandi amicizie raccontate da canzoni senza tempo -ha dichiarato il cantautore calabrese-. Mi ha offerto l’opportunità di condividere tutti i miei viaggi attraverso canzoni fuori dalle mappe seriali. Con queste canzoni riassumo anni di incontri umani e artistici ma Planetario è molto di più: è un coraggioso manifesto di una libertà espressiva che va oltre confini e frontiere, appartenenze e malintese identità”.
Ritagliato su misura delle esperienze di vita e di arte di Voltarelli ma ideato e avviato in Spagna nel corso di alcuni suoi concerti, Planetario è infatti un progetto ambizioso che, dalla Catalogna, si propone di rinnovare la lezione di Amilcare Rambaldi attorno alla fecondità dell’incontro tra artisti di nazionalità diverse. Prodotto da Cose di Amilcare e pubblicato da Squilibri, muove pertanto in direzione contraria a sovranismi e colonizzazioni musicali e rimanda a una geografia dell’anima che si estende dalle distese di ulivi della Sibaritide ai porti del Nord Europa.
Sul palco dell’Auditorium Peppe Voltarelli sarà con Massimo Garritano, chitarra elettrica, Pasquale Rimolo, fisarmonica, e Gigi Cioffi, pianoforte e i loro suoni saranno accompagnati dalle videoscenografie create con i dipinti di Anna Corcione, appositamente realizzati come corredo iconografico di Planetario.
Planetario è in realtà un cd-book che include anche un ispirato racconto di formazione a firma dello stesso Voltarelli e saggi di Sergio Secondiano Sacchi, produttore artistico del disco e autore di gran parte delle traduzioni, e della critica d’arte Laura Lombardi, che interviene sulla parte iconografica del volumetto.
Il concerto è l’ultimo, per il 2021, della rassegna Di canti e di storie, promossa da Squilibri editore d’intesa con la Fondazione Musica per Roma.
a cura di MV