NISIDA: L’ISOLA RITROVATA DAI NAPOLETANI NON RISPETTOSI DELL’AMBIENTE
RESTI DI IN-CIVILTA’ SULL’ISOLA CHE NON C’E’
Non da poco tempo si attuano campagne di sensibilizzazione per la salvaguardia delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche , ma a quanto pare, non a tutti interessa.
Come si evince dalle varie immagini, la spiaggia di Nisida è solo sfruttata e maltrattata, purtroppo dagli stessi napoletani e, la nota ancor più dolente è che i commercianti, e mi riferisco ai bar e ristoranti della zona, imperterriti continuano a vendere i loro prodotti, fregandosene dell’immondizia lasciata dai loro clienti.
Un po’ di storia: Nisida è una piccola isola appartenente all’arcipelago delle isole Flegree, posta all’estrema propaggine della collina di Posillipo, in località Coroglio. Dal punto di vista amministrativo fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L’isola non è accessibile in quanto ospita l’Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento. Fino al 2012 infatti vi era il Comando Marittimo Alleato, trasferitosi in Inghilterra. La base è quindi tornata all’Italia, e ora è la sede del Comando Logistico della Marina Militare (MARICOMLOG).
La costiera flegrea vanta riserve naturali spettacolari con un mare cristallino da non far invidia neanche alle nostre isole italiane e tanto più a quelle straniere, ma a quanto pare c’è sempre una parte di popolazione menefreghista e non rispettosa neanche dei beni di loro appartenenza.
Ma questo non è tutto, almeno a Napoli! Gli organi di competenza, e mi riferisco a quelli comunali, non attuano mai sopralluoghi di verifica: all’inizio della stagione balneare c’è un viavai di macchine della polizia solo al fine di controllare se gli stabilimenti hanno le carte in regola per esercitare, dopo di ciò nessun controllo più, tutto fatto alla carlona.
Istituzioni, perchè non c’è voglia di valorizzare le bellezze della nostra Italia? Perchè spingere gli italiani all’estero per farsi un bagno a mare decente? La nostra penisola vanta un patrimonio culturale su tutti i fronti; invece di spendere i fondi per “opere illusorie“, perchè non investire per la rivalutazione e la salvaguardia dei nostri beni?
Se ci vogliamo riferire all’area costiera di Fuorigrotta-Bagnoli-Posillipo, la rivalutazione paesaggistica, farebbe diventare questo triangolo una zona vip, quindi introito di danaro portato dai turisti, ma forse non tutti hanno larghe vedute.
E per Nisida? Giusto! E’ l’isola che non c’è.
a cura di Rosa Arpaia