Un artista amato dal pubblico di ogni fascia d’età. Riesce a coinvolgere tutti con talento e semplicità. Sorridere è d’obbligo se c’è Mino Abbacuccio!
Ed eccomi pronta a ritrovarlo piacevolmente in una nuova intervista!
Facciamo un passo indietro e, a questo punto, indietro di un bel po’.
Artista di strada, una laurea in economia e commercio, laboratori teatrali, studio e cabaret! Cabaret che ti regala immensi consensi. Quando hai capito che era davvero questa la strada da seguire?
L’ho capito seguendo le cose che più amavo. Mi sono sempre dedicato a tante attività e a tanti lavori, poi le idee si sono chiarite col passar del tempo e la strada si è tracciata da sé. Oggi mi ritengo fortunato perché svolgo un lavoro che amo.
Arriva la popolarità attraverso la trasmissione “Made in Sud”.
Quali sono state le emozioni nell’apprendere che davvero il pubblico apprezzava tanto?
E’ stata una vera gratificazione arrivare a qualcosa di concreto dopo tanti sacrifici e anni di gavetta. Il “Teatro TAM” in questo è stato per me e per noi molto prezioso e ci ha aiutati a raggiungere la tv e la popolarità. Prove a porte chiuse, laboratori, spettacoli… cercando si costruire qualcosa quando in pochi credevano in noi. E poi… è arrivata la tv! Quando ho visto che c’era un riscontro, un affetto da parte delle persone, personalmente ho avvertito che questo ripagava tutto. Il nostro impegno e la dedizione di quegli anni ci aveva consentito di arrivare maturi a tutto ciò.
E sei sempre stato e sei tuttora molto amato dal pubblico. Qual è il segreto per riuscire a coinvolgere così tante persone?
Il segreto è mantenere un linguaggio che possa arrivare a grandi e piccini, mantenere un’immagine pulita, educativa, avere un certo modo di porsi e soprattutto fare le scelte giuste durante la carriera.
Tanti i personaggi proposti con cui hai creato dei veri e propri tormentoni. A quali di essi sei maggiormente legato e perché?
“Saluta Titì” è il personaggio a cui sono maggiormente legato perché è il primo che mi ha fatto conoscere al grande pubblico, è arrivato al cuore delle persone, mi ha dato tante soddisfazioni. Ha fatto gioire e sorridere non solo i fan che mi seguivano dalla tv o nei teatri, ma è stata una vera e propria terapia del sorriso per tanti fan che l’hanno abbracciata in momenti “difficili” della loro vita, dove bisognava combattere ed un sorriso era per loro prezioso in quel momento. Per questo se mi chiedi a quale personaggio sei maggiormente legato, ti rispondo: “Titì!”. L’ho vissuta tanto , ci sono molte storie che mi hanno toccato profondamente e, forse un giorno, le metterò in un libro per poterle raccontare.
“Giocappallon?” come dice Ciruzzo uno dei tuoi personaggi.
Tu che rapporto hai con il calcio? Vedo che ti diletti spesso a giocare, scendendo in campo anche per il sociale. Presente per giusta causa.
Ho iniziato a giocare a 10 anni, ho sempre amato il calcio e con esso impegnavo il mio tempo libero. Non ho mai smesso di giocare e oggi faccio parte anche della “Nazionale Attori”, facciamo partite di beneficenza, il cui ricavato è devoluto a varie associazioni. E’ bello essere al servizio del prossimo, poi se lo fai facendo quello che ami diventa ancor più bello, è splendido poter prestare la propria immagine per ciò che è veramente importante.
TV, teatro, cinema e magari tanto altro… Cosa bolle in pentola? Quali sono i tuoi progetti futuri?
A breve partirà il mio tour estivo, mi vedranno in diverse piazze d’Italia e poi prossimamente sarò presente in una miniserie che andrà in onda su “Canale 5” dal titolo “Fragili” con Massimo Dapporto, Barbara Bouchet, Salvatore Misticone, Corinne Cléry, Maurizio Mattioli, Irene Ferri, Raniero Monaco Di Lapio, Crisula Stafida, Enzo Decaro, Barbara Alberti e tanti giovani talentuosi.
Ho letto su Facebook un tuo pensiero: “Mi piace divertire, far riflettere ed emozionare”. Cosa ti riesce meglio?
Sono tre cose che ritengo debbano convivere e sono contento quando in un mio lavoro riesco a tenere insieme tutti e tre gli ingredienti.
Volevo chiederti una cosa…
Siccome piace tanto anche a me…
Mi saluti Titì?
Ti saluto Titì! E saluto te da parte mia e di Titì!
E’ vero Titì? Saluta Titì!
E non potevano esserci saluti migliori!
L’intervista termina simpaticamente con i saluti di Mino e Titì.
Titì che avvolge teneramente davvero tutti con quel linguaggio pulito e gentile.
Titì e non solo…
Ed è probabilmente proprio per questo che riesce realmente a… “Divertire, far riflettere, emozionare”…
a cura di Saporito Margherita