La famiglia Sciarra da oltre dieci anni vive a Pescara e Giuseppe Sciarra, pugliese, di professione regista, negli anni è passato spesso nel capoluogo pescarese a trovare i suoi cari e a viversi le bellezze della città. Con alle spalle svariati documentari e cortometraggi, Sciarra ha al suo attivo oltre dieci anni di carriera nel mondo del cinema dove ha toccato diversi temi delicati come il bullismo o la violenza sulle donne. Ultimamente ha deciso di prendersi una pausa dalla settima arte che però è stata interrotta subito dalla sua vecchia amica, la psicologa Raffaella Papagno, la quale ha proposto al filmmaker foggiano di mettere a disposizione le sue conoscenze cinematografiche a dei giovanissimi migranti per il progetto CO.PE – Cooperare per la povertà educativa.
Finanziato dall’Unione Europea, (NextGenerationEU), nell’ambito del PNRR a sostegno del terzo settore, CO.PE è un progetto socio – educativo strutturato per combattere la povertà educativa nel mezzogiorno, (Abruzzo, Bssilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il progetto vanta importanti partner: Diversiuguali Onlus, Focus srl Impresa Sociale, il comune di Pescara, IPSSAR De Cecco, Ass. Ananke Onlus, Centro di Servizi per il volontariato in Abruzzo, la fondazione caritas francescana. Ed in collaborazione con Playa Paleo della cooperativa la nave, il lido dove si sono svolti gli incontri coi ragazzi.
“Un’esperienza indimenticabile, tra le più belle che abbia fatto”, ha dichiarato Sciarra in merito alla suo ruolo nel progetto. ” I ragazzi mi hanno dato tanto con la loro gentilezza, umanità e libertà, insegnandomi ad essere più coraggioso e a prendermi meno sul serio. Sono giovani già uomini che hanno un’intelligenza emotiva straordinaria e che non hanno avuto alcuna difficoltà a capire come si fa una buona inquadratura, come si realizza uno storyboard o che cosa bisogna trasmettere a uno spettatore con un film. Mi sono legato a tutti loro. Per me sono dei figli dell’anima come avrebbe detto Michela Murgia. Un pezzo del mio cuore.”
Sciarra oltre a proporsi come esperto di cinema nel campo estivo di CO.PE ha collaborato anche con delle operatrici e degli operatori nel supporto di giovani adolescenti autistici. “Anche coi ragazzini autistici con cui non mi ero mai confrontato mi si è aperto un mondo. Devo dire che sono stato molto fortunato, le mie colleghe e i miei colleghi – Valeria, Alessia, Federica, Deborah e Vincent – sono bravissime/i, mi hanno aiutato ad approcciarmi all’estrema sensibilità di questi adolescenti”, afferma Giuseppe Sciarra.
Il regista e scrittore ha realizzato una serie di fotografie di questo percorso fatto coi ragazzi, un reportage di cui vorrebbe realizzare anche una mostra che cattura le attività, i momenti di spensieratezza o di attesa che hanno caratterizzato le giornate in spiaggia a Playa Paleo, tra giochi in acqua, disegni, sport, pause caffè. A tal proposito dice: “Ho proposto la mostra alla mia amica Raffaella Papagno che ha accettato entusiasta l’idea, non smetterò mai di ringraziare Raffaella per avermi offerto la possibilità di fare un lavoro del genere così arricchente e diverso da tutto quello che avevo fatto finora. Raffaella ha indicato una nuova strada al mio percorso ancor più che di regista di uomo.”