NAPOLI – Precisamente centosessantasette anni fa, il 7 marzo 1856, nasceva a Patrasso in Grecia Matilde Serao, una precorritrice dell’imprenditoria femminile: è stata, infatti, la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Mattino e Il Giorno.
Per questo motivo, lo scorso sabato si è tenuto l’incontro “Donna Matilde”, promosso dall’associazione “Earth of Art” e da Hubstrat, media partner, presso la sede di quest’ultima con lo scopo di accendere un focus sull’imprenditoria femminile innovativa italiana. Con le testimonianze di quattro donne, il convegno ha tracciato un ponte fra passato e futuro, mettendo al centro la vita della Serao riconoscendola come simbolo di coraggio, vivacità, perspicacia e intrepidezza nell’affrontare un mondo, quello del giornalismo, fino a quel momento ritenuto quasi esclusivamente maschile.
La dottoressa Rossella Serao, nipote della scrittrice partenopea a cavallo tra Ottocento e Novecento, scrittrice, critico teatrale, storico del teatro, relatrice e moderatrice dell’incontro, ha sottolineato le diverse motivazioni che hanno portato alla scelta di intitolare a Matilde Serao la giornata di riflessione: “Matilde Serao non solo ha fondato e diretto come prima donna in Italia diversi giornali, dal Corriere di Roma, al Corriere di Napoli, dal Mattino al Giorno, ma ha svolto una politica aziendale atta a potenziare la fidelizzazione dei lettori, attraverso una campagna pubblicitaria con gadget e la campagna di abbonamenti. È stata la prima inviata di guerra, dunque la prima inviata speciale nel giornalismo italiano, avendo seguito le truppe italiane in Francia durante la Prima Guerra Mondiale. Si è sempre schierata a favore delle donne, tanto che non solo dedica la sua attenzione alle maestrine di fine 800, costretta a lavorare in condizione di totale precarietà, ma dichiarò che il suo principale nemico era la gonna, in quanto intendeva entrare nelle case chiuse, per denunciare la triste e drammatica condizione delle prostitute, ma non poteva farlo perché le case chiuse potevano ospitare soltanto coloro che indossano i pantaloni. La sua stessa vita è emblema di indipendenza e di emancipazione. Legata ad Edoardo Scarfoglio, accolse nella sua casa la neonata che chiamò come sua madre Paolina, nata da una relazione extra coniugale dello Scarfoglio con una soubrette del caffè chantant, la quale con un gesto molto tragico decise di togliersi la vita sul lusso della casa di Napoli dei Serao Scarfoglio, lasciando in quella circostanza infelice la piccola creatura che Donna Matilde accolse come una sua stessa figlia insieme alla sua prole. Così chiamò l’ultima figlia nata dalla seconda relazione Eleonora, in onore della cara e amatissima amica Eleonora Duse, grande attrice del Teatro del secondo Ottocento italiano”.
All’incontro sull’imprenditoria femminile italiana hanno partecipato donne di grande rilievo: Flavia Serio, psicologa per l’associazione Salute Donna e responsabile del centro antiviolenza della quinta municipalità di Napoli, ha sottolineato come le donne siano tutt’oggi in forte difficoltà per la violenza che subiscono ogni giorno sul lavoro, nella vita sociale, tra le pareti domestiche. La dottoressa Maria Giovanna Gaglione, rappresentante dell’Enea e di Donne in ClasseA, ha sottolineato come l’energia sostenibile sia diventata progressivamente parte centrale dello sviluppo sostenibile italiano ed è stata molto bella la similitudine sottolineata sia dalla dottoressa Serao sia dalla dottoressa Gaglione tra l’accoglienza, la capacità inclusiva e la bioenergia, il risparmio energetico della donna.
La dottoressa Sonia Cocozza, Presidente del movimento Greenbludays in Italia, ha accolto l’occasione non solo per parlare delle tante iniziative promosse per creare cooperazione tra istituzioni enti associazioni nell’Italia del Mezzogiorno, terzo punto trasversale del PNRR, ma anche posto l’attenzione sui giovani, sul loro entusiasmo ed rapporto con la sostenibilità ambientale.
Non solo parole, ma anche espressione viva di quanto raccontato: l’incontro si è concluso con l’apertura della mostra su Matilde Serao realizzata dai ragazzi dell’Istituto San Benedetto di Cassino in provincia di Frosinone e dalle creazioni dell’artista Yne, incentrate sulla personalità di Matilde Serao. Dalle opere grafiche dell’artista Yne emergono infatti i tratti salienti della forte personalità della scrittrice, ma non solo, anche la sua stessa storia, il legame con Napoli, la metafora del viaggio come conoscenza di sé, della formazione e della crescita personale che la scrittrice rivolgeva sempre alle donne come potenziamento. Yne ha riproposto il volto della Serao tradizionalmente tramandato e conosciuto nell’età della sua piena saggezza ma ha portato alla luce anche il volto di Matilde Serao quando era più giovane, lasciando emergere tutta la sua determinazione nell’affrontare una società ancora patriarcale quale fu la società italiana di fine Ottocento. Una storia d’amore di donna Matilde con il golfo di Napoli e con il Sud che continua ancora oggi.