L’artista partenopeo racconta la vita quotidiana lontano dalle metropoli.
L’ho conosciuto un po’ di tempo fa, quando pubblicò il suo primo inedito dal titolo “Back again”. Autore di brani blues, con forti contaminazioni R&B e continui richiami alla old school. Anche negli arrangiamenti. Dopo “Back Again” uscì l’EP “About it”, un lavoro pieno di sperimentazione e virtuosismi strumentali. Poi la creazione di una band nel 2020 e ancora pubblicazioni, con “Blues #5”, “Sai” e altro. Il tesoretto del cantautore nostrano si arricchisce in questo 2022 con il brano che proprio da oggi è disponibile negli store digitali e che ha per titolo “Luci in galleria”. Luca guarda la metropoli dalle strisce d’asfalto che da essa partono e si allontanano. Vorrebbe “…un po’ scappare… passando per il mare.” Ancora: “Noi non siamo altro che lucciole di periferia, guardiamo sempre in alto.” Il testo è velatamente malinconico, blues nella struttura e nel senso, come deve essere. La trama musicale è piena di arpeggi, percussioni quasi jazz, un pizzico di elettronica. Gradevole; molto intima, essenziale nella composizione eppure densa di emozioni. Luca ci riesce sempre, ha una dote: sa trasferire le proprie sensazioni nei testi con efficacia, è un songwriter con gli attributi. E, accompagnati dalle luci di queste strisce d’asfalto potremmo perderci tra desideri, ricordi e il sorriso di una donna in lingerie. Conosceremo più a fondo l’artista, che da qualche anno ormai rappresenta una nuova sfumatura del cantautorato Campano, da sempre ricco di poesia, armonia e componenti emozionali. Luca Notaro è uno che ci sa fare e “Luci in galleria” è la prima tappa di un 2022 pieno di sorprese.
A cura di Clemente Scafuro – Immagini riservate.