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L’opera rossiniana che dà voce alla forza delle donne. Intervista esclusiva al soprano Mariam Battistelli.

Riflettori accesi in quel di Salerno per il secondo appuntamento della stagione del Teatro Municipale “G. Verdi” con “L’Italiana in Algeri”, una delle più note opere buffe a firma di Gioachino Rossini. In scena la Prima questo venerdì 17 maggio, unica replica domenica 19 maggio alle ore 18. A interpretare il ruolo di Elvira un’artista che sta facendo parlare di sé non solo per il vissuto singolare ma anche per le grandi doti canore e artistiche, il soprano Mariam Battistelli.

Per il soprano un’occasione speciale a Salerno con “Italiana”.

‘L’Italiana in Algeri’ è un doppio debutto, sia nel ruolo che nel teatro. Ma soprattutto è la mia prima opera di Rossini in carriera, in attesa del prossimo impegno dell ‘Mosé in Egitto’ a Piacenza a ottobre. Mentre studio Rossini percepisco il valore della sua musica, del libretto, del senso della comicità. È sempre una grandissima sfida”. Appena agli albori dunque il sodalizio artistico con il Cigno di Pesaro. In verità il suo diapason la porta lontano dal Belcanto puro per accostarla invece a ruoli in cui è esperta e già affermata, come Pamina, Norina, Musetta. “Il cast è un insieme composito di grandi artisti. Carlo Lepore è una garanzia in questo repertorio, conosce a memoria lo spartito di ‘Italiana’ e non solo, così come Marco Filippo Romano. Il direttore Gaetano Lo Coco è molto giovane, ma preparatissimo, molto attento e vicino ai cantanti durante le prove”.

Grande attesa per la chiave di lettura innovativa proposta dalla regista Sarah Schinasi: “Elvira, da libretto, è rapita dalla Spagna e portata alla corte del Bey d’Algeria, ma in questa nuova produzione, la regia la ritrae come donna molto forte, capace di cambiare le sorti di ciò che sta per accadere”. Ai tempi della prima rappresentazione, l’“Italiana” fece molto scalpore tra pubblico e critica per i fondamenti del contesto sociale in cui è ambientata. Oggi, alla stessa maniera delle altre opere comiche e dei grandi melodrammi, si propone veicolo di valore civico: “nell’Ottocento quello algerino era un regime, in cui le donne erano di fatto seconde. La riflessione, allora come attualmente, sta nel fatto di ammettere che le donne possono decidere e avere un peso nella società. In alcune zone del mondo questa è ancora una flebile eco, lontana nel deserto, ma credo che oggigiorno noi donne stiamo riuscendo a farci valere”.

La provenienza da Mamma Africa e la nuova vita nel Paese dell’Opera.

Battistelli è nativa di Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, stessa città nella quale fu abbandonata in orfanotrofio per i primi otto mesi di vita, fin quando una troupe di medici italiani non diede vita alla sua nuova e luminosa stella. “Quando nel 2010 ho visitato la mia madrepatria, mi sono resa conto di quanto l’Etiopia sia una terra musicale, in cui si è immersi nei suoni popolari già dall’infanzia. Io e la musica ci siamo venute incontro contemporaneamente. Mia nonna mi ha avvicinato al mondo dell’opera, ma da bambina canticchiavo stornelli e sigle di cartoni animati, per cui credo che l’amore per il canto  sia sempre stato dentro me”.

Impegno, studio, varietà e un gran futuro all’orizzonte per Mariam Battistelli. “Non so se più avanti mi specializzerò in una singola parte del panorama lirico, ma ad ora la possibilità che ho di spaziare tra diversi autori mi aiuta a mantenere la voce agile, leggera e fresca”.

Non ancora salita sul palcoscenico del Teatro San Carlo, il soprano tuttavia vanta già una presenza a Napoli, in un’opera per lei molto fortunata: “interpretai Frasquita nella ‘Carmen’  a Piazza del Plebiscito in tempi di Covid. Fu un’occasione per esibirsi al fianco di artisti di fama mondiale: in quel modo si riesce a venir fuori per intero nella propria forza e dimensione artistica, senza venire offuscati dalla loro stessa grandezza”. “Ho impegni e produzioni già concordati fino al 2026. Farò anche ritorno in alcuni teatri a cui tengo molto”.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagini: www.mariambattistelli.com / www.gazzettadimantova.it .

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Redazione StreetNews.it
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