Prendere decisioni sulla base di cosa? Dopo attente valutazioni o così a pesce fritto? Oppure lesso, se si preferisce.
Studiare la storia può aiutare a vedere le sciocchezze fatte per non ripeterle o no? È possibile imparare, qualcosina, dagli errori commessi nel passato? Certo che sì! I Romani dicevano che “La storia è magistra”, è maestra, e più precisamente Cicerone, nell’opera “De oratore”: “Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis”, ovvero: “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”. E quindi? Soliti problemi, una parte degli esseri umani cade continuamente nella stessa buca, dando sempre la colpa alla buca, ovviamente. Questa sì che sarebbe una bella storia da indagare.
Un fiammifero può distruggere una nazione se tutti i suoi abitanti stanno dormendo, ma che forse occorrerà svegliarsi per spegnere l’incendio? E poi rimanere anche vigili, però, affinché non accada più. Difficile a dirsi e ancora più difficile a farsi? Del resto è soltanto una metafora, tiriamo a campare fino alla prossima buca.
La storia narra che il celibato dei preti, pare, sia stato sancito dopo l’anno 1000. Che notiziona. Prima si sposavano. Certo se lo sai vivi meglio, o forse no.
Almeno ci si potrà domandare come mai?
E sarà opportuno non infervorarsi troppo per il fatto che i preti debbano sposarsi, come se fosse l’idea innovativa del secolo, no?
La storia racconta le conquiste, sottolineando le vittorie di qua e le vittorie di là?
La storia parla di sviluppo industriale ed economico? E la ferocia dove si colloca? Il sangue e la violenza sono cose buone e giuste? La spartizione del mondo ci aggrada?
Faccio notare che in alcuni luoghi si “vive” ancora con la miseria, la fame, le carestie e i conflitti militari.
Insomma la storia insegna? Un po’ sì e un po’ no? È la buca. È colpa della buca. È necessario che qualcuno ripari la buca. O forse sarebbe fondamentale fare attenzione, alla buca? Non so, lo dico per dare un “colpetto” al cerchio e uno alla botte che sarebbe come dire: un “colpetto” alla storia e uno alla buca, tralasciando coloro che “cadono” incessantemente e che della storia non sanno cosa farsene.
“La storia è noiosa, la storia è importante, la storia è per una buona parte inventata, la storia aiuta a comprendere che il presente è frutto delle scelte fatte nel passato, la storia serve soltanto a celebrare gli eroi”.
La storia sarà pure controversa, ma è magistra!
Sembrava che anche la buca lo fosse, magistra, ma per come pare che stiano le cose, né la storia e né la buca reggeranno il magistero.
Ci vorrebbe l’apparizione di una divinità che spieghi ai “dipendenti” dalla buca che una buca non è soltanto una buca, potrebbe essere una buca, ma non lo è. È l’inciampo, l’inganno, della mente che essendo perennemente distratta non vede, è cieca e patapunfete.
Il rischio è che la divinità venga scambiata per un effetto speciale e allora meglio che non si scomodi, tant’è che non appare.
Congediamoci con l’invito a prestare attenzione alle buche, ma soprattutto alla storia che vuoi o non vuoi è magistra.
A cura di Maria Grazia Grilli
Immagine dal web
