Simone Quartuccio nasce a Reggio Calabria l’08 Settembre del 2002. Da adolescente si appassiona alla scrittura ed, all’età di 16 anni, realizza il suo primo inedito.
Dopo aver pubblicato da indipendente 4 singoli di successo, “Mi Sento a Casa”, “Display”, “In Ogni Istante” ed “Adesso Cercami”, nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con Red Owl Records, sublabel di Visory Records/Thaurus, con cui dà il via ad una proficua collaborazione che lo porta, pochi mesi più in là, alla pubblicazione di “Non sarò mai solo”.
Ciao Simone , cosa ti ha spinto a scrivere e cantare “ Non sarò mai solo “ ?
Ciao e grazie per questa intervista.
Parto dal presupposto che io sono di poche parole ed è proprio per questo che utilizzo la musica e la scrittura per sfogarmi . “Non sarò mai solo “è uno di quei brani che ho dovuto scrivere per forza per liberarmi da tutto quello che avevo dentro.
La canzone è nata 6 mesi fa , prima ho iniziato con il testo; tutto nasce dalla prima riga della prima strofa “ LA VITA MI HA TOLTO CHI NON MI MERITAVA“, una frase nata durante un dialogo con i miei genitori ed è da lì che ho capito che sarebbe dovuta diventare una canzone .
Non si è mai soli fin quando si ha una famiglia . Eppure ci sono ad oggi molti giovani che si sentono soli anche se hanno una famiglia . Che ne pensi ?
La visione della famiglia per me è soggettiva; dal mio punto di vista la mia famiglia è il mio perno. Però capisco che per molti giovani non sia cosi, ma spero attraverso questa canzone di far cambiare idea.
Per te la musica è una valvola di sfogo per trasmettere messaggi ?
Assolutamente si. La mia musica nasce principalmente per mandare messaggi e sentimenti, stati d’animo, quali l’amore, la famiglia, la tristezza. Cerco sempre di trasmettere tutte le sensazioni possibili che un essere umano vive, sempre attraverso il vero. Nei miei brani ci sarà sempre qualcosa che ho vissuto e mai niente di inventato almeno che non si parli di storytelling
La pandemia ci ha forse insegnato ricercare il vero valore delle persone che ci sono accanto e superare la solitudine che molte persone, specie gli anziani , hanno dovuto affrontare ?
Penso proprio di si, la pandemia ci ha insegnato il valore di trovare la bellezza nelle piccole cose, un tramonto visto al mare , la nascita dell’alba insieme ai tuoi amici. Per quanto riguarda gli anziani penso sia stato veramente difficile non aver potuto aver accanto in un periodo difficile la linfa della loro vita ovvero i nipoti. Spero che tutto questo passi in fretta e auguro a tutti i nonni la felicità.
Quanto la TV ( mi riferisco ai talent show e ai vari programmi televisivi musicali) ha influenzato la musica italiana negli ultimi anni?
Ad oggi ti posso dire, dal mio punto di vista, molto. I talent show sono una vetrina per tutti gli artisti emergenti , che danno la possibilità di realizzare un sogno e trasformalo in lavoro.
Chi è l’artista che hai come riferimento musicale ?
Non ho un artista specifico, mi piace spaziare molto. Sono cresciuto con una contrapposizione tra musica hip/hop – rap e cantautorato italiano come Baglioni, Vasco Rossi, Ligabue , De André.
Da chi ti piacerebbe ricevere una proposta di collaborazione ?
Una collaborazione mi piacerebbe averla Iram , Random, Ernia, Gué Pequeno, ma anche con artisti come me emergenti che amano fare musica .
Progetti a breve e lungo termine?
Tra i miei progetti ci sono quelli di portare la mia musica ovunque e far stare bene le persone attraverso essa.
Alessandro Testa