Intervista all’attore Massimo Cagnina! Istanti del suo percorso e ciò che ancora di bello arriverà!
Il teatro, il cinema, la tv! Ho il piacere di intervistare Massimo Cagnina! L’attore si appresta a rispondere alle mie domane, ripercorriamo istanti del suo percorso, con lo sguardo rivolto a ciò che ancora di bello arriverà!
Come ha inizio il tuo percorso artistico?
Mi sono diplomato all’accademia del Teatro Stabile di Genova, ho così iniziato a lavorare quasi sempre per circa quindici anni proprio con la compagnia del Teatro Stabile di Genova accanto a grandi attori come Eros Pagni, Tullio Solenghi, la maggior parte degli spettacoli con la regia a cura di Marco Sciaccaluga e diversi spettacoli anche con la regia di Valerio Binasco. Con il passar del tempo mi sono poi accostato e ho intensificato il mio percorso anche in tv e al cinema.
Quanto è importante per te il teatro?
Molto importante, ho avuto la fortuna di essere accanto a grandi maestri che mi hanno insegnato tanto, soprattutto la concretezza della recitazione. Il grande Teatro Stabile di Genova predilige la concretezza del parlare dell’attore, il rapporto tra gli attori, il rapporto emotivo, dello sguardo, del dialogo, caratteristiche che porto anche al cinema, in tv.
E poi c’è il cinema. Tra i tanti film a cui hai preso parte, ce n’è qualcuno a cui sei maggiormente legato e perché?
Sono diversi i film che amo ricordare, sono molto legato a un film di Saverio Costanzo “In memoria di me”, protagonista Filippo Timi, il primo film in cui avevo una presenza costante, ero “Ciarnella”, è stato girato di notte sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, una cornice magica, un’esperienza splendida. Altri film a cui sono molto legato sono “Qualunquemente”, “Tutto tutto niente niente” e “Cetto c’è, senzadubbiamente”, tutti con protagonista Antonio Albanese e la regia di Giulio Manfredonia, io ero il “Geometra”, sono sempre stato un grande ammiratore di Antonio Albanese ed è stato molto bello poter essere sul set insieme a lui, Giulio Manfredonia poi è un grande regista, un maestro della commedia, un altro film molto bello da ricordare sempre con la sua regia a cui ho preso parte è “La nostra Terra”. Ho interpretato anche piccoli ruoli in alcuni film di Pupi Avati. E… poi c’è il film con Ficarra e Picone “Il primo Natale”, io facevo “Isaia”, un’altra meravigliosa esperienza. E ancora un’altra bella esperienza la mia partecipazione con il ruolo di “Don Mario “ nella serie televisiva “The New Pope” di Paolo Sorrentino con Jude Law.
Mi racconti un momento che hai particolarmente a cuore?
Quando ho recitato le prime battute al cospetto di Eros Pagni nello spettacolo “L’Alchimista” una commedia di Ben Jonson con la regia di Jurij Ferrini, recitare con un grande attore come lui mi ha fatto vivere delle grandi emozioni.
Cosa senti di consigliare a chi intende intraprendere questo cammino?
Innanzitutto lo studio è fondamentale, il talento è importante però secondo me dovrebbe essere indirizzato da una disciplina sulla tecnica, una disciplina che ti insegni anche ad avere la giusta determinazione per perseguire degli obiettivi e non scoraggiarsi.
Progetti futuri?
Ho appena finito di girare la serie tv “Rocco Schiavone 4”, con protagonista Marco Giallini e la regia di Simone Spada, io sarò “Curreri” il compagno di stanza in ospedale di Rocco Schiavone, sarò presente in uno dei due episodi. Ho finito inoltre di girare la serie tv “La Fuggitiva” con protagonista Vittoria Puccini e coprotagonista Pina Turco con la regia di Carlo Carlei, io sarò “Marchi” un poliziotto esperto di informatica. Entrambe le serie tv saranno trasmesse in inverno sulla Rai. Ci saranno poi molte altre novità, per tutti gli aggiornamenti ci si può avvalere delle mie pagine presenti sui vari social.
L’intervista volge al termine… A breve ancora tante belle novità! Splendidi momenti e arte!
a cura di Saporito Margherita