In tempi di Didattica a Distanza, in cui il carico di stress risulta essere stato indiscutibilmente incrementato per tutte le componenti della scuola, uno studio originale suggerisce inedite modalità, se non per possibili soluzioni, quantomeno per cercare di arginare spinosi problemi connessi al sistema educativo.
Si tratta del rapporto concernente gli esiti del progetto FRIENDS (“A Novel Approach to the Implementation of Inclusive Education”), stilato da Frans Van Assche (Katholieke Universiteit Leuven), coadiuvato all’uopo da una equipe di studiosi di diversi paesi.
Il progetto, partito nel 2018, nasce come risposta operativa a un bando della Commissione Europea finalizzato a promuovere iniziative di buone pratiche di apprendimento inclusivo che coinvolgano soprattutto studenti “a rischio”.
La ricerca, che ha visto la partecipazione di 13 partner, si è basata sull’introduzione, nel curricolo, del programma “Momento di Quiete con la Meditazione Trascendentale”, consistente nella pratica, per 10-15 minuti, all’inizio e alla fine della giornata scolastica, della tecnica della Meditazione Trascendentale (MT), la cui efficacia nella riduzione dello stress e dell’ansia è stata da anni documentata attraverso innumerevoli ricerche scientifiche. La tecnica in questione in Italia è insegnata dall’Associazione Meditazione Trascendentale Maharishi.
Il rapporto presenta in dettaglio le esperienze di implementazione del progetto nelle scuole di quattro paesi (Belgio, Gran Bretagna, Italia e Portogallo) e i risultati di uno studio che si è avvalso di metodi sia qualitativi che quantitativi. Oltre a 1800 studenti – frequentanti per la maggior parte scuole elementari –, sono stati coinvolti 900 tra insegnanti e tecnici e ausiliari degli istituti (personale ATA) e persino 200 genitori. Le scuole monitorate accolgono una nutrita platea di studenti di provenienza straniera o appartenenti a minoranze etniche e, contestualmente, allievi penalizzati da fattori di svantaggio sociale.
In Italia, nello specifico, gli istituti che sono stati al vaglio della ricerca sono situati nell’area di Brescia, di Milano e di Bolzano, ma l’implementazione è stata estesa anche ad una casa circondariale, in sinergia con il programma “Carcere senza stress”, finanziato dal bando Libero Reload 2018.
I risultati positivi dell’indagine si traducono per gli studenti in un sensibile miglioramento in termini di percezione del “senso di benessere” – elemento indispensabile per un proficuo apprendimento -, di profitto scolastico, e in una diminuzione del tasso di abbandono. Non diversamente, per gli insegnanti e la componente ATA si registrano senso di soddisfazione e appagamento, maggiore vitalità, migliore equilibrio emotivo, livelli di stress e ansia più contenuti.
Si tratta della prima ricerca in Europa condotta, su larga scala, sugli effetti della tecnica della MT nelle scuole primarie e non si può escludere che essa possa dischiudere nuovi orizzonti per interventi didattici mirati e inclusivi.
Per approfondimenti, è possibile consultare il sito: https://friends-project.eu/it/
Massimiliano Longobardo