L’atleta veneto aggiunge: “Dopo la preparazione, che è la fase più importante per costruire basi solide, avremo le idee più chiare su che tipo di squadra saremo, soprattutto un quadro definitivo si avrà con l’arrivo dei vari Nazionali che completeranno il roster dandogli un assetto stabile. Sono sicuro fin da ora però, che saremo un gruppo che venderà cara la pelle in ogni partita, sia se incontreremo l’ultima o la prima in classifica. Si giocherà solo per vincere consapevoli ovviamente che il livello nella A1 si sta alzando ogni anno sempre di più”.
Secondo giorno della preparazione pre-campionato per la Tonno Callipo: dopo la doppia seduta di ieri, la mattinata odierna è stata dedicata ad altre visite mediche, mentre al pomeriggio si è ritornati al PalaValentia per la sessione di tecnica. Si continuerà a lavorare fino a venerdì, per poi riposare nel weekend.
Con l’avvio delle attività il nuovo centrale giallorosso Davide Candellaro, 32 anni compiuti lo scorso giugno, sta iniziando a prendere confidenza con l’ambiente. Bagaglio di esperienza importante per il posto-3 patavino, che alla sua prima stagione con la Tonno Callipo toccherà il traguardo dei dieci tornei in serie A1, con tappe precedenti a Taranto, Latina, quindi un biennio a Molfetta, Civitanova e Trento, per chiudere con la stagione scorsa a Piacenza. Di rilievo per Candellaro le oltre cinquanta presenze in azzurro. Quest’anno col brasiliano Flavio formerà una coppia al centro della rete nuova di zecca, col valido supporto del giovane riconfermato Gargiulo.
Improntate sull’ottimismo le impressioni del centrale veneto dopo l’avvio della preparazione agli ordini di coach Baldovin in riferimento al percorso che la Tonno Callipo potrà compiere nel prossimo campionato: “In questi primi giorni in palestra si respira grande entusiasmo e voglia di fare – spiega Candellaro –, è bello conoscere una nuova realtà e nuovi compagni di squadra. È sicuramente un buon inizio. Quest’anno il livello della Superlega si è alzato ancora di più, quindi è difficile e prematuro poter dire con certezza che ruolo potrà recitare la Callipo. Certo dopo la preparazione avremo le idee più chiare su che tipo di squadra saremo, soprattutto un quadro definitivo si avrà con l’arrivo dei vari Nazionali che completeranno la squadra dandole un assetto stabile. Sono sicuro fin da ora però, che saremo un roster che venderà cara la pelle in ogni partita, sia se incontreremo l’ultima o la prima in classifica. Si giocherà solo per vincere. Siamo ovviamente consapevoli che la qualità della A1 migliora ogni anno sempre di più e questo è un dato positivo, soprattutto per quanto riguarda la bellezza del campionato. Proprio per questo per noi la sfida sarà ancora più ardua. Credo che sarà un grande spettacolo”. Fondamentale sarà proprio questo periodo di preparazione in cui si lavora per cementare la squadra non solo sul piano tecnico.
“Infatti – concorda Candellaro – la fase più importante per amalgamare il gruppo è proprio questa, nel senso che durante la preparazione si costruiscono le basi per fare un buon campionato. Se queste sono deboli non si può pensare di costruire un grande progetto. Per cui bisogna lavorare sodo ed essere sempre a disposizione della squadra, anche nei momenti in cui hai un po’ meno da dare perché capita anche questo”. Candellaro nelle 9 stagioni e 277 gare (di cui 169 vinte) finora in A1 ha realizzato 1059 punti (2045 considerando tutte le manifestazioni) di cui 84 ace, con 259 muri. Nell’ultima stagione di Piacenza, invece, ha totalizzato 22 gare e 63 set giocati, 94 punti, 7 ace, 23 muri. Per il lungo centrale nativo di Padova la tappa di Vibo Valentia segna il ritorno nel Meridione. L’ultima volta c’era stato nel 2016 a Molfetta, mentre all’esordio in A1 aveva giocato a Taranto. “Gli anni che ho fatto al Sud – ammette – mi sono serviti per imparare tantissime cose, compreso anche il modo di comportarmi con il pubblico. A Vibo mi aspetto una piazza molto calorosa, come ho avuto modo di vedere quando ci ho giocato contro”. Chiudiamo con il pronostico di Candellaro per l’alta classifica: “Le favorite sono Modena, Civitanova e Perugia ma – conclude – credo che proprio la squadra umbra abbia qualcosa in più, certo poi bisognerà vedere come reagirà la squadra in campo, che è sempre l’ultimo giudice supremo”.