Fratellanza attraverso la cultura: Riccardo Muti e “Le vie dell’amicizia” 2023
L’11 luglio al Teatro Grande di Pompei il Maestro Riccardo Muti chiuderà la rassegna 2023 del festival della musica e della fratellanza.
Anche quest’estate il Ravenna Festival si unisce alla rassegna “Le vie dell’amicizia” che dal 1997 esegue in giro per il mondo la grande musica, capace di unire popoli, creare ponti di fratellanza e diffondere cultura. I luoghi scelti di anno in anno rappresentano un forte valore simbolico non soltanto dal punto di vista culturale, quanto umanitario e diplomatico. Tutto è cominciato 26 anni fa Sarajevo, passando poi per New York, Tokyo, Atene, Il Cairo, Damasco, Erevan e oltre.
Da sempre la bacchetta è affidata al Maestro Riccardo Muti, che dal podio ha visto alternarsi l’Orchestra Filarmonica della Scala, quella del Maggio Musicale Fiorentino e i “Musicians of Europe United”, una selezione composta di maestri delle maggiori orchestre europee. Recentemente invece, ad andare in tournée con il Maestro Napoletano è l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” di Ravenna, fondata proprio da Muti nel 2004.
Quest’anno la rassegna si compone di tre concerti in 5 giorni. Quello all’estero si terrà il 9 luglio in Giordania, paese da tempo impegnato nell’accoglienza a profughi siriani, precisamente nella città di Jerash, definita la “Pompei d’Oriente”, al Teatro Meridionale Romano. In Italia, invece, il Festival si apre e si chiude, il 7 a Ravenna, al Palazzo Mauro de André e l’11 al Teatro Grande di Pompei.
Ad accompagnare i musicisti della Cherubini saranno gli alunni del Conservatorio Nazionale di Amman e il Coro Cremona Antiqua diretto dal Maestro Antonio Greco. Solisti il soprano Monica Conesa, il controtenore Filippo Mineccia e il basso Riccardo Zanellato.
Il programma è anch’esso composito e spazia dall’opera al classico, valicando Paesi e periodi differenti. Si eseguirà il II atto dell’”Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck, per continuare con la sinfonia e tre arie tratte dalla “Norma” di Vincenzo Bellini, tra cui la celeberrima “Casta diva”. Si chiuderà con la grande composizione “Das Schicksalslied”, il “Canto del Destino”, poesia scritta da Friedrich Holderlin e messa in musica da Johannes Brahms per coro e orchestra.
La bacchetta italiana torna nei teatri del Belpaese.
Il Maestro Riccardo Muti a partire da quest’estate avrà un calendario ricco di impegni in Italia: ci sono infatti altri eventi che lo vedono direttore della Cherubini al Ravenna Festival, così come a Ferrara, Piacenza e Brescia. Ad ottobre sarà la volta dell’opera, con il “Don Giovanni” al Massimo di Palermo, con la regia della figlia Chiara per poi dirigere “Un Ballo in Maschera” a Torino. Aprirà il 2024 con la tournée italiana della Chicago Symphony Orchestra, di cui da pochi giorni è diventato Direttore Emerito a vita, a Milano, Roma e Torino.
A cura di Giuseppe Scafuro