Anche quest’anno il trofeo non torna a casa degli inventori del calcio, Southgate perde la finale per la seconda volta consecutiva.
Poco prima del fischio d’inizio, compare una parte di quella Nazionale italiana che tanta gioia ci ha regalato tre anni fa: Chiellini entra in campo con la coppa Delaunay, trofeo in palio per la 17ma edizione dell’Europeo. A contendersela stavolta sono la Spagna e l’Inghilterra, due squadre che insieme alla Germania hanno confermato le aspettative, mostrando bel gioco e tanta, tanta voglia di vincere. Al pubblico italiano tocca accontentarsi di vedere il capitano del 2021 che lascia la coppa e se ne va. Giorgio Chiellini ha dichiarato poche ore prima che, ovviamente, per lui sarebbe stato un onore porgerla alla nazionale Azzurra, ma sappiamo benissimo come sia andata. Una grande delusione.
L’arbitro francese Letexier fischia l’inizio del match alle 21:00. La Spagna è decisamente più padrona del campo quasi per tutto il match, soprattutto nel primo tempo. Dopo il goal del vantaggio al minuto 47 su azione di Nico Williams, però, lascia un po’ troppo spazio agli Inglesi che più di una volta hanno sfoggiato doti di opportunismo e al 73mo con Palmer mettono in pari il numero di reti. Ancora, a quattro minuti dal fischio finale Oyarzabel scongiura il rischio supplementari con il 2 a 1, poi succede di tutto. L’Inghilterra non ci sta. Tocca a Dani Olmo fermare sulla linea un colpo di testa a portiere battuto e il numero 10 esulta come se avesse segnato un goal. Allo scadere del quarto minuto di recupero, le Furie Rosse esultano per il quarto europeo conquistato. La Spagna ci ha incantati con i suoi talenti, con il gioco veloce e aperto. L’Inghilterra invece perde, clamorosamente, la finale europea, rimanendo a zero titoli in questo contesto.
Un team di tutto rispetto, ma poco concreto: il mondiale vinto nel 1966 (Inghilterra Germania Ovest 4 a 2 dts), poi solo delusioni. Mister Luis de la Fuente suggella il quarto sigillo europeo: mai nessuno come la Spagna. Giovani sfrontati e veterani esperti i due ingredienti della ricetta vincente. Anche un giocatore come Cucurella, che potremmo definire modesto, in confronto alle altre maglie rosse, trova un posto di rilevo in nazionale, giocando una discreta partita e contribuendo con assist e pressing sulla fascia. Altre squadre, invece (non serve nominarne alcuna, nemmeno per esempio) cercano nomi altisonanti, subendo il contrappasso delle brutte figure. Qualcuno lo chiama Karma, ma in realtà è mancanza di motivazione. Chissà se adesso qualcuno sta partecipando ai festeggiamenti spagnoli a Formentera… Per quanto riguarda il successo della Spagna, che ormai è una costante (vittoria in Nation League nel 2023, semifinale agli Europei nel 2020 2021, senza tener conto dei team che vincono le coppe in altri tornei) è meritato.
In fondo, lo sentiamo ripetere spesso anche davanti ad un caffè, ogni volta, il giorno dopo: “In Spagna si punta tanto sui giovani… La Cantera…. I vivai….”: è opinione diffusa. E’ una verità incontrovertibile. Yamal ne è la prova. Ha compiuto 17 anni due giorni fa e si aggiudica il torneo miglior giovane del torneo… Il più giovane in assoluto ad aver partecipato agli Europei. Rodri miglior giocatore del torneo. Navas è l’ ”anziano” che ha vinto anche il mondiale del 2010. Non ce n’è per nessuno. Complimenti alla Spagna.
A cura di Clemente Scafuro
