Il match delle 15:00 è Galles – Svizzera, a Baku (Azerbaijan). Un primo tempo poco entusiasmante, con un possesso palla schiacciante da parte degli elvetici. Pochi highlights nel primo tempo: possesso palla per gli ospiti fino al 72 percento. Nella seconda porzione di gioco, Embolo prende le redini del team di mister Petkovic e realizza al 49mo di testa su calcio d’angolo. Imperioso lo stacco del camerunense naturalizzato svizzero, attualmente in forza al Borussia M’gladbach e con tanta voglia di vincere dal primo minuto. Nella formazione d’oltremanica risaltano i nomi di Bale e Ramsey, ma il campo non è dello stesso avviso: meglio Shaqiri, Rodriguez e Xhaka. Il Galles alza il ritmo intorno al settantesimo, ma la Svizzera appare ben messa in campo e riesce a neutralizzare ogni tentativo di attacco. Garret Bale sembra occupare una posizione non proprio consona alle sue qualità: non fa da regista, tantomeno da rifinitore. Tuttavia, il forcing dei dragoni produce l’effetto sperato: assist di Morrell pennellato sulla testa di Moore, che, forte dei suoi 195 cm, realizza la rete del pareggio, a 15 minuti dal fischio finale. La spinta dei britannici continua e la partita si vivacizza: Davies da fuori area non inquadra la porta, ma mette paura e Ramsey non riesce nel tocco finale di un’azione fulminante innescata da Bale. All’85mo parte il contrattacco da parte della Svizzera, tutto di prima, con assist di testa di Embolo per Gavranovic: rete, ma il Var rileva il fuorigioco e score annullato. Il match si chiude con un pareggio favorevole ai nostri Azzurri che, dopo aver convinto nel match inaugurale di questi Europei, guadagnano terreno sulle potenziali avversarie del girone A.
Danimarca – Finlandia si gioca al Parken Stadium di Copenhagen alle 17:00; Finlandia, all’esordio assoluto in un Europeo, affronta il team di Eriksen con scarsissime possibilità di riuscire nell’impresa di vincere proprio all’esordio. I bookmakers infatti danno favoriti i danesi ad una quota irrisoria. Fischio d’inizio alle 18:00 e partita povera di highlights, con largo possesso palla dei Danesi. Al minuto 42,08 succede un fatto sconvolgente: Christian Eriksen cerca di recuperare palla ma crolla a terra privo di sensi. Resta immobile per qualche secondo e tra i giocatori cresce il panico. Si pensa ad un malore lieve, ma gli occhi sbarrati ed esanimi del calciatore evidenziano qualcosa di ben più grave: forse un arresto cardiaco. Negli attimi concitati che seguono, entra in campo lo staff medico con defibrillatore e dopo 20 minuti di massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca la barella esce dal terreno di gioco con lo sfortunato protagonista che fortunatamente ha ripreso i sensi. Partita sospesa e solo dopo che la federazione Danese si sarà sincerata delle condizioni di salute del centrocampista, arriverà il comunicato ufficiale tramite il quale si dichiara che il match riprenderà alle 20:30. Un momento drammatico: la memoria richiama alla tragedia di Pescara del 14 aprile 2012, quando Morosini crollò a terra e non si riprese più dall’arresto cardiaco, o ancora quando fu Renato Curi, nel lontano 30 ottobre del ’77, a perdere la vita nello stadio di Perugia, che oggi porta il suo nome. Questa volta abbiamo assistito ad un lieto fine ed auguriamo al nazionale danese una rapida guarigione. Al triplice fischio, il team scandinavo non esulta, ma sa di aver scritto una piccola parte di storia: il goal al minuto 59 di Pohjanpalo e il rigore sbagliato da Hoejbjerg sanciscono la prima vittoria al primo match europeo della Finlandia e, mentre le due tifoserie celebrano insieme il nome di Eriksen, guadagnano gli spogliatoi.
Nel frattempo, a San Pietroburgo Belgio e Russia si affrontano per l’ultimo match della giornata. Hazard, Mertens, Lukaku e Carrasco contro Dzyuba e Golovin: non c’è alcun equilibrio tra i comparti d’attacco. Lukaku (in netto fuorigioco) sigla l’uno a zero al minuto 10 e Meunier, da poco subentrato a Castagne infortunato, al 34 firma la seconda rete. Nella ripresa poco spettacolo, fino alla realizzazione di Lukaku all88mo, che di fatto chiude il match in maniera definitiva.
a cura di Clemente Scafuro