Elisa in pole per la giuria dei Giornalisti. Da Sanremo è tutto… o forse no?
Seconda serata animata dall’irriverente Zalone. Elisa prima nella classifica provvisoria, ma le sorprese non finiscono qui.
Seconda serata, dopo i dati stratosferici relativi agli ascolti della prima: picchi da circa 16 milioni, uno share superiore al 50 percento, a conferma che Sanremo lo vede mezza Italia. Dopo gli ospiti del martedì sarebbe complicato replicare a quei risultati, eppure la seconda serata regala tante emozioni, non solo per la musica. Anzi: la musica da qualche anno non è più il fulcro dello spettacolo sanremese, perché ha ceduto un po’ di posti allo spettacolo e all’intrattenimento. I primi minuti sono dedicati, giusto che sia così, alla memoria di Monica Vitti, icona del cinema italiano e modello per intere generazioni.
Inizia la seconda tranche di artisti il giovanissimo Sangiovanni, con le sue “Farfalle”: un brano power pop, dallo stile inconfondibile, che aprirà una nuova brillante stagione all’artista nato da Amici. Dopo di lui un’imbarazzatissima ed emozionata Lorena Cesarini prende il suo posto sul palco dell’Ariston e da lì a qualche minuto sarà protagonista assoluta in un monologo sul razzismo non proprio adeguato alla serata, ma doveroso e necessario. Poco prima, l’esibizione di Giovanni Truppi, cantautore campano e poeta libero dai canoni: forse la sua “Tuo padre, mia madre, Lucia” non sarà tra le preferite di Sanremo, ma certamente rappresenta uno dei massimi livelli per armonia e sonorità in questa edizione “multi pop” e “autotune addicted”. Le vibrazioni lanciano un brano dal titolo “Tantissimo” e lì si capisce che il rock non è per tutti. Purtroppo.
A quel punto la serata si trasforma: effettivamente tra un brano e l’altro non ci sono stati degli intermezzi entusiasmanti; spunta sul palco il personaggio più atteso della serata, l’irriverente e ironico Checco Zalone il quale, seppur in maniera forse troppo grottesca e dissacrante, mette alla gogna l’italiano medio omofobo e ipocrita, raccontando la storia di un’inusuale Cenerentola dal nome Oreste. Altra sorpresa è la superospite Laura Pausini che, dopo la sua esibizione, duetta con Mika sulle note di I have a dream degli Abba. Dopo la comparsa di Cattelan, Amadeus ufficializza il team dei presentatori di Eurovision Song Contest 2022 ed avvia il countdown: meno 100 giorni a ESC22!
A seguire Emma Marrone canta “Ogni volta è così” e sembra mettere una seria ipoteca al podio o, quantomeno, alle prime 5 posizioni. “Virale” del giovanissimo Matteo Romano è un brano che attira l’attenzione e molto probabilmente passerà tanto nelle radio, a prescindere dal risultato in terra ligure. Celebre ritorno quello di Iva Zanicchi, che però ha portato con sé lo stile degli anni ’60 e ’70, oltre ovviamente alla sua potentissima voce. Ma non basta. Il duo Ditonellapiaga/Rettore riporta ai tempi di Discoring, quando il synthpop profilato punk infiammava le platee; niente di più, però. Elisa invece fa sul serio: se non sarà oro, ci sarà andata molto vicino e penseranno le classifiche a premiarla in un secondo momento. “O forse sei tu” offre probabilmente la migliore musica finora ascoltata all’Ariston e sancisce il ritorno in grande stile della bravissima cantante triestina. “Sei tu”, di Fabrizio Moro, è semplicemente bella, ma non rivela nessun aspetto peculiare che possa farla preferire ad altri brani. Segue il solito intermezzo dalla Costa Toscana con la Berti e Rovazzi, ospite Ermal Meta: quasi quasi sarebbe da rimpiangere la sua “Un milione di cose da dirti” dell’anno scorso, se solo pensiamo che subito dopo Tananai esordisce a Sanremo con “Sesso occasionale”, con molta probabilità il brano non sarà tanto apprezzato dalle giurie. Un po’ dispiace: il ragazzo promette bene. Il cantante numero 11 è Irama, che cerca il suo personale riscatto dopo l’edizione 2021 passata in isolamento, nonostante il brano decisamente interessante. Quest’anno il pezzo, “Ovunque tu sarai” scritto in collaborazione con Shablo, è meno vigoroso, più melodico e sorprendentemente piacevole. Aspettiamo la versione in studio, dato che anche stasera i fonici di Sanremo hanno sbagliato un bel po’. Penultimo artista in gara è Aka 7even con “Perfetta così”: altro successone da milioni di streaming, non adatto alla kermesse dell’Ariston. Dulcis in fundo, Highsnob e Hu con “Abbi cura di te”. Il duo, lui nativo di Avellino, rapper della new wave targata Italia, lei marchigiana, amante dell’astronomia e della cultura egizia (da qui il nome), presenta un brano molto introspettivo, a tratti noir, che cresce gradualmente verso un trap troppo stereotipato, a dispetto dello stile con cui si presentano, per chiudere la tracklist della seconda serata dell’Ariston.
Lo spettacolo, però, non è finito. Da domani ci sarà anche la giuria demoscopica e vedremo se quanto azzardato questa sera troverà conferma da parte del pubblico selezionato.
Per ora la classifica ci racconta questo:
- Elisa
- Mahmood e Blanco
- La Rappresentante di Lista
- Dargen D’Amico
- Gianni Morandi
- Emma
- Ditonellapiaga e Rettore
- Massimo Ranieri
- Irama
- Fabrizio Moro
- Giovanni Truppi
- Noemi
- Sangiovanni
- Michele Bravi
- Rkomi
- Achille Lauro
- Matteo Romano
- Highsnob e Hu
- Giusy Ferreri
- Iva Zanicchi
- Aka7even
- Le Vibrazioni
- Yuman
- Tananai
- Ana Mena
Ma i giochi non sono ancora finiti.
A cura di Clemente Scafuro – Immagini dal web