Clima di festa all’Istituto Pitagora di Pozzuoli per due successi consecutivi conseguiti, a distanza di pochissimo tempo, dallo studente Antonio Lubrano, iscritto al IV anno del Liceo Classico, che è risultato primo, nella sezione senior, al Certamen Nolanum, organizzato dal Liceo Carducci di Nola, e secondo, per la sezione traduzione, al Sannazarianum, indetto dall’omonimo liceo napoletano. In ordine di tempo ha svolto la prima prova presso il liceo vomerese, traducendo e commentando una lettera di Cicerone, tratta dalle Epistulae ad familiares, indirizzata a Lucio Lucceio. Non ha potuto presenziare alla cerimonia di premiazione in quanto, nello stesso giorno, lo scorso 11 aprile, era contestualmente impegnato nella prova nolana, a cui non ha voluto assolutamente rinunciare, prova consistita nella traduzione e nel commento di un brano di Tacito. Al certamen nolano, che quest’anno aveva come filo conduttore il tema “ritratti di donna: tra ideologia e letteratura”, lo scorso anno ha inoltre incassato un ragguardevole terzo posto nella sezione iunior.
Ragazzo dai poliedrici interessi, anche sportivi, Antonio coltiva una passione viscerale per la lingua latina che ama tradurre in ogni momento della giornata. «Aver partecipato a due competizioni di questo livello – dichiara il provetto traduttore – è di per sé un’esperienza irripetibile, ma arrivare primo nell’una e secondo nell’altra è stato davvero emozionante. Sia l’ambiente del Sannazaro che quello del Carducci sono stati particolarmente accoglienti. Mi auguro di partecipare ad altri certamina e magari, perché no, vincere!». L’insegnante di latino di Antonio, la prof.ssa Veronica Siciliano, che, affiancata dalla prof.ssa Virginia Di Crisci, ha accompagnato al concorso nolano l’alunno, insieme ad una rappresentanza dell’Istituto puteolano retto dal preside Antonio Vitagliano, non si dice stupita dei risultati conseguiti: «Quest’anno il nostro “campione” ha partecipato alle competizioni con maggiore consapevolezza, forte dell’esperienza maturata lo scorso anno. Anche se la sua disciplina necessita di un continuo labor limae (in quanto a scuola è un ritardatario cronico!), di fatto è un vero e proprio genio: un talento irruento, ma allo stesso tempo determinato e ambizioso». Prossimo certamen in programma ad Arpino, città natìa di Cicerone, una competizione di respiro internazionale. Chissà che l’oratore arpinate non gli porti di nuovo fortuna. Non resta dunque che augurargli: Ad meliora et maiora semper.
a cura di Massimiliano Longobardo