Fabrizio Corona è come un camaleonte e mi riferisco soprattutto alla lingua, tanto lunga e in grado di catturare prede facilmente; poi non hanno orecchie, i camaleonti sono sordi e un po’ lo è pure Corona, tant’è vero che in alcune occasioni è riuscito a non sentire ragioni.
Appare chiaro, guardando alle sue vicende giudiziarie, che si sia comportato come una mosca, prendendo una pausa dal camaleonte, che sbatte contro il vetro della finestra in cerca di uno spiraglio per uscire.
Infine c’è Il cambio di colore, nel caso del camaleonte riguarda le emozioni che appaiono visibili. La visibilità delle emozioni per Corona è come un abito che calza a pennello, in effetti per lui equivale a trovare, sempre, una nuova vita da vivere.
È tornato in tv, sui giornali, si muove parecchio, più che può, e non è “Ndo cojo cojo”, anzi, addirittura, pare che stia collaborando con la procura al caso “scommesse”. Sarà vero?
E subito dopo, si narra che è stato querelato per diffamazione da qualcuno.
Si fatica a stargli dietro, poiché mille ne pensa e mille ne fa.
Corona stupisce, appena ne ha l’occasione, diventa tenero quando parla di suo figlio, si commuove. In fondo, perché stupirsi? Non è un alieno.
Corona è un essere umano che può piacere o no.
Lui non dà l’impressione di preoccuparsi dei suoi detrattori e neanche sembrerebbe desideroso di accaparrarsi i fan; Corona vive, vive, vive più che può, bene o male. Bene o male? Speriamo che il punto interrogativo e il punto esclamativo, nel suo caso, riescano a trovare un accordo, ovvero, chi va e chi resta, in questo “Bene o Male”, troppo spesso attribuito a Corona.
È evidente che a lui piaccia, molto, svelare i segreti, sbalordire con lo scoop più sconvolgente del momento, oppure organizzare il suo nuovo business per accumulare soldi.
Lui è Fabrizio Corona e non è conveniente dimenticarlo, sennò poi ci si aspetta che faccia altro, ma altro cosa?
Lasciargli incarnare il suo personaggio e non tentare di ostacolarlo è l’unica possibilità che abbiamo di interessarci alle sue storie o fregarcene altamente, senza investire molta energia.
E che Corona sia!
In attesa di altre sue rivelazioni, su fatti, persone e cosaggini, per interessarcene o fregarcene, liberiamo il Corona che è in noi. Direbbe il Guru di turno che ama e odia il Corona che è in lui o in sé stesso, fate vobis, maccheronicamente parlando.
A cura di Maria Grazia Grilli
Foto ANSA