Una veglia di festa, all’insegna della creatività, in cui si mescolano arte scenica, video ed altre forme di espressione.
Domani, 26 dicembre, alle 20.30 fino all’alba del 27 dicembre, a Napoli, in Sala Assoli (vico Lungo Teatro Nuovo, 110) avrà luogo La notte di un canto di Natale, una notte di veglia organizzata da Casa del Contemporaneo e Progetto Nichel, con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto Altri Natali. Per l’occasione verranno proiettati reels, ciascuno della durata massima di 90 secondi, ispirati al tema del Natale e realizzati tramite smartphone da bambini e adulti di ogni provenienza geografica. I reels sono stati inviati via mail fino allo scorso 20 dicembre o prodotti nell’ambito di laboratori ludici in presenza. Il gioco collettivo non prevede vincitori o vinti, ma solo condivisione e confronto di idee tra generazioni diverse. Nello specifico le tematiche trattate sono tre: Natale passato, Natale presente e Natale futuro. Ad ognuna di essa è legato un oggetto che deve comparire all’interno dei video. La proiezione dei reels, intervallata dagli interventi dei vari autori, sarà alternata da musica e performance teatrali. La Sala Assoli infatti ospiterà musicisti quali Marco Messina (99 posse) e Antonio Maiuri, mentre le performance teatrali, per la regia di Pino Carbone, saranno tratte da Un canto di Natale – Fantasma di Progetto Nichel. La Notte di un canto di Natale si inserisce all’interno di un progetto più ampio, Un canto di Natale – processo al consumismo, un lavoro teatrale che, partendo dal classico di Charles Dickens, intende sollevare domande sull’individuo, sul lavoro e sulla questione ambientale. Il lavoro include due spettacoli (coprodotti da CdC, Tradizione e Turismo, PN), che debutteranno contemporaneamente in Sala Assoli e al Teatro Sannazaro nel periodo 10-12 Marzo 2023.
Come spiega il regista Pino Carbone, «Un canto di Natale di Progetto Nichel e Casa del Contemporaneo è un’indagine artistica e sociale sul consumismo nella società contemporanea […] Non si può parlare di consumismo senza approfondire il linguaggio mediatico e le nuove forme di comunicazione. L’unione tra i reels e l’arte scenica è l’esperimento che La Notte di un Canto di Natale vuole portare avanti. Il tentativo è quello di coinvolgere anche generazioni il cui linguaggio espressivo è prettamente virtuale, le cui piazze sono i social, i cui riferimenti sono contenuti nel web. L’atto artistico può e deve creare connessioni tra i linguaggi: spetta alla creatività mediare tra mondi apparentemente distanti». L’ingresso all’evento è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Massimiliano Longobardo