Senza Bendzius e con Robinson al 20%, la Dinamo tiene botta un tempo e poi paga i conti al post Covid e alla forza di Milano, che chiude 88-68 con uno strepitoso Malcolm Delaney. Non giudicabile la prova dei ragazzi di Bucchi che comunque dimostrano i segnali visti con Brindisi dal punto di vista del gruppo e dell’identità. Si può avere il bicchiere mezzo pieno anche in una serata difficile e con l’eliminazione ai quarti di finale.
LA PARTITA Quarto di finale delle Final Eight 2022 a Pesaro con la Dinamo che tenta l’impresa impossibile contro l’AX Milano di Messina. Bucchi, alla 10^ presenza in questa manifestazione che ha vinto due volte come il Banco, deve rinunciare a Bendzius rimasto a Sassari e ha Robinson al limite, mentre nel turnover Messina lascia fuori Kell, Tarczewski e Grant a cui preferisce Daniels
BUCCHIlancia subito Treier in quintetto per sopperire all’assenza del lituano (con il coach bolognese viaggiava a 17.5 punti, 6.5 rbs e il 55% da 3p, mentre l’Olimpia), Messina inizia con il quintetto dei senatori con Daniels da specialista. L’Olimpia ha un impatto pazzesco, 6/6 dal campo (3/3 da 3 punti di Daniels), 18-6 in poco più di 3 minuti, la Dinamo sembra barcollare ma non sbanda, Treier (8 punti + 5 rimbalzi al 20’) gioca con personalità, Robinson è in partita, Milano costringe Sassari a stare lontano dall’area ma il Banco risponde con 4/7 e tanto coraggio. Si accende subito Delaney che non sbaglia un colpo, a cavallo tra fine primo quarto (27-18) ed inizio secondo, il playmaker dell’AX (13 punti all’intervallo 5/7 dal campo) confeziona insieme ad Alviti (7 punti in 6 minuti) e ad un antisportivo a Gentile il parziale che porta Milano avanti sul 36-23. Dopo il time out di Bucchi la Dinamo che fa una fatica terribile dentro l’area (7/20 da due) complice la fisicità dell’Olimpia, riesce a reagire costruendo eccellenti tiri da 3 punti e riuscendo ad avere un Mekowulu da 8 punti, la palla si muove, gli extra pass premiano Logan e sulla sirena di 2° quarto il siluro di Kruslin che vale il -5 al 20’ (42-37)
Sassari tiene a rimbalzo (20-20), nonostante le 8 perse causate dall’aggressività e dai raddoppi sul pick and roll contro Logan e Robinson, la Dinamo è in partita. Il 7/12 da 3 punti e la pazienza nel concedere solo 15 punti nel secondo quarto a Milano permettono alla squadra di Bucchi di provare a giocarsela.
BREAK DECISIVO quello del 3° quarto per Milano che schiaccia l’acceleratore e non si volta più indietro, la Dinamo non segna per quasi sei minuti e subisce un parziale di 15-0 che chiude di fatto il match con un super Delaney protagonista (24 punti 5 rbs 4 assist 30 di valutazione per il play dell’AX). Il 3/12 dal campo e la difficoltà nel creare gioco anche per meriti dell’Olimpia fanno il resto, Sassari può solo gestire le forze e cercare con l’orgoglio di arrivare in fondo al match.
LOGAN ha ancora voglia e benzina di provarci con un rush dei suoi che ricordano il passato ma è troppo tardi ma soprattutto il Banco non ha frecce, le gambe si piegano, il fiato è corto, Ricci è il protagonista dell’ultimo periodo che non ha storia, Milano chiude 88-68 e sfiderà in semifinale la vincente di Trento – Brescia.
ROBINSON è l’emblema di come purtroppo la Dinamo si sia presentata a Pesaro, con orgoglio a testa alta ma senza forza, le 6 perse i soli 5 tiri ma soprattutto la sua impotenza nel non riuscire ad accelerare sono la fotografia del rimpianto di non aver avuto la possibilità di giocare al 100%
Parziali: 27-18 | 42-37 (15-19) | 65-46 (23-9) | 88-68 (23-22)
MVP: Malcom Delaney con 24 punti con 7/12 dal campo 5 rimbalzi, 4 assist, 30 di valutazione
AX Milano: Delaney 24 (3/6 2p 4/6 3p), Hall 6 (0/2 1/6), Daniels 12 (0/1 4/6), Melli 4 (2/3 0/2 6 rbs), Hines 6 (3/4 6 rbs 15 val), Rodriguez 5 (1/3 1/5), Alviti 9 (2/3 1/3), Ricci 10 (2/4 2/3 6 rbs), Bentil 4 (2/6 0/2), Biligha 3 (1/1), DaTome 5 (1/1 1/2), Baldasso. All.Messina
Dinamo Sassari: Robinson 9 (0/1 2p 3/4 3p), Kruslin 4 (0/1 1/3), Burnell 4 (2/6 0/2 6 rbs), Treier 11 (1/2 3/8 6 rbs), Mekowulu 12 (5/10 2p 5 rbs), Gentile 3 (1/3 0/3), Logan 19 (3/8 3/4 7 rbs), Devecchi, Diop 6 (3/4 2p), Chessa n.e. Gandini n.e. All.Bucchi
NUMERI poco veritieri in un match in cui la Dinamo ha tenuto botta a rimbalzo contro la squadra che ne concede meno in tutto il campionato e 2^ nella speciale graduatoria. Il Banco tira con il 41% da 3 punti ma si è trova sempre l’area sbarrata dalla fisicità dell’Olimpia chiudendo con 15/35 da 2 punti. Solo 5 palle perse per Milano che controlla il gioco e ruota tutti i suoi migliori giocatori, trovando risposte positive da Alviti, Ricci e dalla micidiale capacità di Daniels nel tiro da 3 punti.
BUCCHI: “Sapevamo che sarebbe stata difficile non puoi arrivare qui con tre mezzi allenamenti e due partite saltate, abbiamo fatto molta fatica all’inizio ad adeguarci, poi abbiamo giocato 23 minuti di vera pallacanestro, peccato poi essere calati, ma era inevitabile”
“Senza nulla togliere ai meriti di Milano che è una grande squadra in eccellente condizione, a noi è proprio mancata l’energia necessaria, peccato avevamo trovato una quadra e un livello che ora dobbiamo ricreare”
“Serve lavorare, basta una settimana così e perdi tutta l’intensità che avevi prima, mi è piaciuto molto l’atteggiamento, i ragazzi ci hanno provato veramente ma di più oggettivamente non potevano fare. Dobbiamo ritornare in palestra a sudare, è lì che si ritrova la condizione”
“Milano può vincere la Coppa Italia perchè ha tantissime soluzioni, Bologna ha la squadra per contrastarla, restano loro due al momento le favorite”