Si è conclusa mercoledì 7 febbraio la quarta edizione di Cinemagma, rassegna di cortometraggi indipendenti selezionati dallo storico del cinema Giuseppe Borrone. Presso la Sala Molière di Pozzuoli, diretta da Nando Paone, una giuria tecnica presieduta dal regista Luca Miniero, vagliando una rosa di 16 corti in concorso, che, a partire dal 10 gennaio, sono stati proiettati nel teatro di via Bognar per quattro mercoledì consecutivi, ha assegnato il premio del miglior film a “The Delay” di Mattia Napoli e il premio del miglior attore al suo protagonista, Vincenzo Nemolato. Il corto riproduce la vicenda di un giovane uomo che perde il lavoro a causa del continuo ritardo con cui percepisce tutte le informazioni, ma che alla fine riesce a trovare un brillante escamotage per risincronizzarsi con la vita in tempo reale. Il premio per la migliore attrice, intitolato alla memoria di Cetty Sommella, è stato assegnato ad Autilia Ranieri per l’interpretazione del cortometraggio di Emanuele Palamara “Chi spara per primo”. Il premio “Raimondo Crociani” per il miglior montaggio – novità introdotta in questa edizione – è stato consegnato, alla presenza di Roberta Bartolini, vedova Crociani, a Marco Spoletini per “Dive” di Aldo Iuliano. La giuria tecnica di Miniero, composta da Enrica Buongiorno, Alberto Castellano, Adele Gallo e Gianfelice Imparato, ha inoltre assegnato menzioni speciali agli attori Luca Avagliano e Francesca Valtorta. Infine il premio della giuria popolare è andato a “68.415” di Antonella Sabatino e Stefano Blasi, un corto che denuncia il consumo indiscriminato della plastica.
Soddisfatto il direttore artistico Borrone che sottolinea i punti di forza della nuova edizione: «Cinemagma nasce per valorizzare i talenti emergenti del cinema, permettere loro di incontrare un pubblico di appassionati e addetti ai lavori, che ha affollato per cinque sere il Teatro Sala Molière. La coesistenza di cortometraggi autoriali dalla solida struttura produttiva e opere maggiormente sperimentali, realizzate da giovani registi del territorio, è stata la caratteristica della quarta edizione della rassegna, che da quest’anno si è aperta sempre di più ai film-maker nazionali, già inseriti nel circuito festivaliero».
a cura di Massimiliano Longobardo