La pace fil rouge del Premio “Seneca” 2024
Ogni anno di più manifesta la sua straordinaria capacità di “stare sul pezzo” il Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari sulla scia di un’idea di Massimo Massa. L’edizione 2024 – conclusasi con la consueta, riuscitissima, manifestazione di premiazione e di attribuzione di riconoscimenti e nomine a personalità di fama internazionale per il loro impegno in campo letterario e sociale e nella diffusione dell’informazione – ha avuto il suo fil rouge nel sentimento della pace. Non poteva essere diversamente, considerati gli scenari di guerra e i conflitti in essere nei diversi continenti del pianeta.
Il Premio “Seneca” ha costruito negli anni una rete significativa di occasioni che sconfinano in settori molteplici della cultura e dell’intelletto umano. La partecipazione di studiosi e personalità rappresentative di ogni campo del sapere sono la conferma che il progetto cammina ormai spedito verso la completa realizzazione dei suoi obiettivi originali.
Perché Seneca
Dedicare il Premio a Seneca – nato a Cordoba nell’anno 4 a.C. e morto a Roma nel 65 – ha motivazioni profonde e significative che sono ben deducibili dalla ricca produzione filosofica e letteraria del filosofo, drammaturgo e politico romano. Intende, altresì, proporsi come circostanza utile a onorare la sua eredità intellettuale e incentivare l’elaborazione di opere che rispecchiano i suoi ideali di eccellenza.
L’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari nel dedicare al grande filosofo romano il prestigioso Premio si è ispirata al suo pensiero magistralmente riassunto nell’affermazione: Nessuna conoscenza, / se pur eccellente e salutare, / mi darà gioia se la apprenderò per me solo. / Se mi si concedesse la sapienza / con questa limitazione, / di tenerla chiusa in me, / rinunciando a diffonderla, / la rifiuterei (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium) che rappresenta il concetto fondamentale della filosofia stoica e della sua visione della conoscenza come bene collettivo capace di creare legami tra persone e costruire una comunità più saggia e coesa.
È proprio questo, indefinitiva, il proposito del Premio “Seneca” che fonda la sua esistenza nel celebrare la sensibilità e la libertà intellettuale degli autori che vi si cimentano esaltando lo sviluppo delle relazioni tra i popoli, promuovendo la pace.
Ancora una volta il Castello di Sannicandro di Bari
Per il quinto anno consecutivo la manifestazione conclusiva è stata ospitata nella Sala delle scuderie del Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari e si è avvalsa dell’inappuntabile direzione artistica di Maria Teresa Infante La Marca – tra i fondatori dell’Accademia – coadiuvata sul palco da Laura Pavia, altra fondatrice del sodalizio accademico, e Sabrina Sebastiani.
I saluti introduttivi sono stati di Massimo Massa che, dopo aver presentato e ringraziato i componenti la commissione giudicatrice, ha rimarcato la straordinaria partecipazione di autori italiani e stranieri: un autentico successo che testimonia la credibilità che il Premio ha conquistato, anche per merito degli Ambasciatori che lo sostengono e lo diffondono nelle rispettive sedi di residenza.
I saluti istituzionali sono stati portati dall’assessore alla cultura di Sannicandro di Bari, Gianfranco Terzo, che ha manifestato la soddisfazione per il connubio ormai consolidato tra il Premio e la città di Sannicandro che favorisce la continua valorizzazione del Castello normanno-svevo. Assolutamente riconfermata la volontà e la disponibilità di proseguire nella collaborazione anche per le prossime edizioni.
I premi alla carriera
Tra i momenti più attesi della manifestazione vanno considerati quelli dedicati ai Premi alla carriera riservati a esponenti del mondo della letteratura, del “sociale” e del giornalismo.
Delle tre presenze previste sono venute a mancare quella del professor Giovanni Dotoli, docente di
Francophonie ai Cours de Civilisation française de la Sorbonne di Parigi e presidente della World
Academy of Poetry, cui è stato assegnato il Seneca di bronzo per la letteratura. Assente anche Luciana Coluccello, giornalista e reporter televisiva Rai, Mediaset, La7 (impegnata nel suo lavoro di inviata di guerra), che ha meritato il Premio Minerva per il giornalismo.
Il Premio Auriga per l’impegno sociale è stato conferito alla Croce Rossa Italiana rappresentata dalla vice presidente nazionale, dottoressa Debora Diodati, accompagnata da una pattuglia di volontari nella tradizionale divisa rossa che hanno attirato l’attenzione e la simpatia del numeroso pubblico presente. Nel corso di una breve intervista condotta dal giornalista Duilio Paiano, tra i fondatori dell’Accademia A.S.F., la vice presidente nazionale ha ricordato i 160 anni di presenza della CRI sul territorio del Paese e messo in risalto l’impegno che i volontari dell’Associazione profondono quotidianamente in condizioni di particolare disagio e difficoltà. La dottoressa Diodati ha con orgoglio ricordato lo slogan della Croce Rossa Italiana – Dovunque, per chiunque! – che è anche il manifesto propositivo dell’Associazione.
Gli altri riconoscimenti
Il Premio “Seneca”, come già detto, acquista ogni anno un tasso di internazionalità sempre più marcato. Non soltanto attraverso la nutrita partecipazione di personalità e autori stranieri ma anche per le collaborazioni che si instaurano con accademie, enti e istituzioni del mondo culturale dei diversi continenti. In quest’ottica, anche nell’edizione 2024 sono stati assegnati riconoscimenti e cariche onorifiche a studiosi, donne e uomini di cultura che diventeranno portavoce delle peculiarità del Premio, divulgandolo e favorendone la conoscenza.
La Laudis Charta ob affirmata Opera et Studia è stata conferita al prof. Jernail Singh Anand,
Presidente Fondatore della International Academy of Ethics, India e Presidente della Aazaad Foundation, India e di World Literature, India.
Il Premio Dante: Sapientia, Virtus et Concordia Humanitatis è stato assegnato al prof. Constantin Barbu, docente Università Ovidius, vice Direttore dell’Istituto di Storia e Studi Cantemiriani,
Università Cristiana Dimitrie Cantemir di Bucarest.
Il riconoscimento Metamorfosi creativa è andato all’artista Dino Bilancia autore, tra le altre, delle sculture consegnate ai tre destinatari dei Premi alla carriera.
Il prof. Cheikh Tidiane Gaye, presidente Accademia Léopold Sédar Senghor, Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese, è stato nominato Ambasciatore di pace.
Due i destinatari del riconoscimento di Cavaliere al Merito accademico: S.E. Teodosie Petrescu, Arcivescovo di Costanza (Romania) e membro del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena; il prof. Mohamed Nadir Aziza, già Direttore dell’UNESCO e cancelliere-fondatore della World Academy of Poetry.
Il Sigillo Accademico per la Letteratura ha premiato il dott. Mauro Paolo Pietro Montacchiesi, scrittore, poeta, saggista, critico letterario.
Il Sigillo Accademico per il dialogo teologico e filosofico è stato consegnato a prof. Mircea Cristian Pricop, Consigliere canonico-giuridico dell’Arcidiocesi di Tomis, Romania e docente presso la Facoltà di Teologia dell’Università Ovidius.
Il prestigioso riconoscimento di Accademico ad Honorem ha avuto tre destinatari: il prof. Paolo Ponzio, Direttore del Dipartimento di ricerca e innovazione umanistica Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari; la dott.ssa Marina Pratici, critico letterario, scrittrice, poetessa, saggista; il prof. Domenico Pisana, scrittore, poeta, saggista e critico letterario, dottore in Teologia Morale. Notevole importanza per la diffusione e la conoscenza dei principi fondanti e dell’attività dell’Accademia e del Premio “Seneca” rivestono i riconoscimenti di Ambasciatore del Premio all’Estero: a quelli nominati negli anni precedenti si sono aggiunti Voula Memou, regista e poetessa greca, membro Unione Nazionale (Panellenica) dei Letterati; il Prof. Joan Josep Barcelo (Spagna), già docente di programmazione e risorse Universidad Nacional de Educación, Madrid.
Il Premio Alchimie Artistiche, infine, è andato al giovane ma già affermato pittore rumeno Mihai Dionis Barbu.
Non solo premi e riconoscimenti…
La suggestiva cerimonia di premiazione e di attribuzione dei diversi riconoscimenti ha proposto anche interessanti e applaudite esibizioni artistiche animate dal talento di due giovani musicisti avvicendatisi sul palco della Sala delle scuderie: Giuseppe Brizzi e Viola Verrico, entrambi apprezzati e acclamati protagonisti del Premio musicale “Ezio Bosso” altro fiore all’occhiello dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari.
Altrettanto interesse, e non poca meraviglia per originalità scenica ha suscitato l’esibizione, denominata Harmonia Naturae, dell’eclettico e versatile artista Filippo Papa: un evento che ha inteso perpetuare il pensiero e l’eredità di Seneca avvalendosi dell’utilizzo di piante e rami d’ulivo, simboli di pace e legame con la terra.
Una festa da rivivere il prossimo anno
Come ogni anno, si è risolto tutto in una festa della cultura e della fratellanza, confortati dalla soddisfazione di essere riusciti a migliorare le performances delle precedenti edizioni. Lo svolgimento e l’esito del Premio “Seneca” 2024 hanno confermato che fare cultura con leggerezza e profondità insieme, si può. Così come è possibile riunire esperienze, donne e uomini provenienti dalle più disparate contrade del pianeta fraternizzando e abbracciandosi.
Miracoli del “Seneca” i cui dinamici organizzatori hanno già lo sguardo e la mente decisamente orientati alla prossima edizione!
(ufficio Stampa e Comunicazione)