martedì, Ottobre 8, 2024
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Competizione, forza, determinazione… Luigi Mastrangelo!

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Una forte passione per lo sport lo porta a diventare un eccellente pallavolista, simbolo della nazionale italiana… Luigi Mastrangelo!

Come ha inizio il tuo percorso?
Ho sempre fatto sport, da piccolo giocavo a calcio, andando avanti crescevo molto in altezza, c’era una squadra di pallavolo nel mio paese, in tanti mi proponevano di provare a giocare lì, io rifiutavo, pensavo fosse uno sport prettamente femminile, col tempo decisi di provare ed è stato il contrario di ciò che immaginavo. Uno sport molto bello e non solo femminile, un gioco di squadra che cominciò ad appassionarmi sempre più. Ho iniziato proprio lì dove abitavo, “ Under 18 “, poi “ Serie B “ e successivamente “ Serie A “. In quest’ultima ho giocato per 19 anni, come tutti i giovani ho fatto la gavetta, ho avuto il piacere di far parte di club importanti.
Tanti i trofei vinti, quale ricordi maggiormente?
Ricordo la vittoria con la nazionale al Campionato europeo 2005 a Roma, c’erano circa 15000 persone, fu una vittoria molto sofferta, una bella emozione. Un altro momento fu la sconfitta col Brasile un anno prima alle Olimpiadi di Atene, conquistammo l’argento, un po’ d’amaro in bocca, l’avversario aveva qualcosa in più, noi però riuscimmo a dare il massimo e quell’argento fu definito un “ oro bianco “.
Quale delle squadre in cui hai giocato hai più a cuore?
La nazionale ovviamente ed il Cuneo dove ho vinto tanto e dove attualmente vivo.
Cosa si prova a giocare in nazionale?
Il segreto è non pensare alla responsabilità che ti conferisce quel colore, bisogna concentrarsi sul gioco, in quel momento rappresenti l’Italia. La prima partita avevo un po’ di timore, andando avanti quella maglia è diventata come una seconda pelle.
C’è un momento che ricordi in maniera particolare?
Le quattro Olimpiadi, abbiamo vinto tre medaglie importanti, 2 di bronzo e una d’argento. L’Olimpiade porta con sé tanta magia, è un momento che tutti gli atleti vorrebbero vivere, lo ricordi per tutta la vita.
E poi la tv… Ti abbiamo visto a “ Ballando con le stelle “ e “ Pechino Express “.
In questi reality ci vai con la mentalità che hai in campo, a “ Ballando con le stelle “ mi allenavo tanto, per me che ero alto era più difficile, ci tenevo a fare bella figura, è stato un modo per imparare cose nuove, mettermi alla prova. Mi affascina molto la tv, curo la mia immagine e quale modo migliore per mostrarsi se non la televisione?
Progetti futuri?
Cerco per l’appunto di fare ospitate televisive, reality, amo la competizione, vorrei partecipare all’Isola dei famosi, sarebbe per me una grande prova. Per tutte le novità ed aggiornamenti ci si può avvalere delle mie pagine ufficiali presenti sui vari social.
Competizione, forza, determinazione, emozioni! Tutto ciò che occorre a formare un grande campione…

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di Saporito Margherita

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Barbato De Stefano e il suo nuovo documentario “ #ViVi “!

Novità per l’attore regista Barbato De Stefano che tocca argomenti molto delicati cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso il suo nuovo documentario “ #ViVi “.  Un progetto che intende catturare l’attenzione verso le insidie del web, trappole nascoste, sovente sottovalutate. E’ lui stesso a parlarcene.
“Tutto è nato a scuola, dove insegno, i miei alunni mi parlarono di alcune “ challenge “, delle sfide online come la “ Blue Whale “ , un gioco che dura 50 giorni in cui persone, che si definiscono curatori, conducono pian piano adolescenti ad annientarsi fino ad arrivare ad un punto estremo dove c’è in ballo la vita. Ne parlammo, rimasi basito, è proprio in quel momento che è nata l’ispirazione. Ho voluto raccontare ed informare di ciò che si sta diffondendo in rete, situazioni viste talvolta in maniera superficiale, che tanti genitori non conoscono, ho cercato di dare il mio contributo per riuscire ad arrestare questo dramma, attraverso l’arte ho lanciato un messaggio a tutti coloro che da questo terrore rimangono turbati.
Sulla mia pagina Facebook ho messo in atto una sorta di combattimento dei social per riuscire a creare qualcosa di positivo. Per 50 giorni ho ripreso attimi di vita reale, una partita al calcetto, una serata a teatro, un tramonto, tutto quello che accade nella quotidianità, ho mostrato la normalità. Da maggio fino a metà luglio ho ripreso attraverso delle tappe un mondo parallelo, la bellezza della vita avvolta nelle cose più semplici. Ho utilizzato il cellulare rendendolo uno strumento che potesse portare a realizzare qualcosa di costruttivo, alla fine ho fatto un montaggio. Quindi da una parte il dramma e dell’altra la sua risoluzione attraverso la poesia delle immagini.
“ # ViVi “ sta avendo un buon riscontro, il trailer sulla pagina Facebook ha totalizzato 400000 visualizzazioni, il documentario è stato tradotto in inglese e giapponese perché possa avere risonanza a livello internazionale ed è stato già proiettato in 10 istituti nell’ambito nazionale. Ci saranno delle altre proiezioni, le prossime saranno il 16 e 17 marzo all’Istituto  Masullo Theti  di Nola ( Napoli ), il 28 aprile al Teatro Brancardi di Avella ( Avellino ) in occasione della festa del libro e dei fumetti ed il 17 maggio  a Milano Municipio 8 organizzata dall’Associazione Noesis “.
Varcare i confini del profondo, cogliere attraverso la poesia delle immagini la parte migliore di ciascuno di noi…
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di Margherita Saporito

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Casalnuovo, “Magic Vision”: Tartaglia e Mazza tra fede e scienza (in chiave ironica) presentano “Tutto il mare o due bicchieri?”

Si è concluso al “Magic Vision” di Casalnuovo, con grande successo di pubblico, il tour in Campania dello spettacolo “Tutto il mare o due bicchieri?”, di e con Eduardo Tartaglia affiancato dalla sua dolce metà sia nella vita che sul palcoscenico, Veronica Mazza.
La commedia, inscenata lo scorso 9 marzo dalle 21.00, rappresenta con leggerezza e comicità il tema della religiosità partenopea, legato al culto di San Gennaro e a forme di devozione popolare. Il regista Tartaglia, infatti, riflette sul bisogno di riti popolari come lo scioglimento del sangue  del patrono di Napoli (simboleggiato da i “due bicchieri” del titolo) e sul bisogno, ben più importante, di una fede più solida e virtuosa (indicata come “tutto il mare”), a prescindere in questo caso dal ‘miracolo di San Gennaro’.
Oltre alla coppia Tartaglia-Mazza, a completare il cast ci sono stati gli altri esilaranti attori napoletani: Stefano Sarcinelli, Giovanni Allocca, Pierluigi Iorio e Antonio Dell’Isola. I protagonisti, dunque, si interrogano sulla fede non solo cristiana, ma anzi di tutte le religioni che offrono ai loro credenti l’opportunità di sperare che l’agognato miracolo possa arrivare in virtù delle promesse fatte dai rispettivi profeti. Religione e scienza, a loro volta, sfociano nel filosofico per poi tornare all’attualità, senza però perdere la matrice comica e annoiare il pubblico. Il tutto, infatti, è condito da simpatiche gag e doppi sensi che portano i personaggi a scontrarsi tra loro e creare una serie di equivoci che rendono la recitazione godibile e spassosa.
La storia prende il via nel luogo simbolo per i napoletani, ovvero il Duomo di Napoli, dove è stata di lì a poco rubata l’ampolla contenente la preziosa reliquia del sangue di San Gennaro. Il vice commissario Ercole Portone (‘alias’ Sarcinelli) viene svegliato nella notte dal questore per indagare e per fare in modo che la notizia non venga divulgata. Speranza subito resa vana dalla presenza di Gerardo Stanco (Allocca), amico del sagrestano interpretato da Tartaglia, che di conseguenza è l’unico testimone dell’accaduto. Si scoprirà, dopo incomprensioni tra i due personaggi, che Stanco era stato avvertito della notizia da sua moglie Ingrid, a sua volta avvertita da Lucia moglie del sagrestano la quale irrompe sulla scena, preoccupata per le condizioni del marito.
Da quel momento in poi vengono fuori i cosiddetti “scheletri nell’armadio” dei vari personaggi: Lucia, che si scopre essere una lontana discendente del venerato santo, è affetta da una rara malattia degenerativa arrivata ad una stadio terminale, e il marito Angiolino Spertoso sta cercando in tutti i modi di salvarla, contando soprattutto sul supporto di San Gennaro. Il finale è aperto, in quanto l’autore lascia allo spettatore l’immaginazione su come siano andate a finire le vicende inizialmente intricate.
Anche la scenografia, essenziale e un po’ cupa, rispetta i due filoni di maggiore interesse: il primo tempo, ergo, è ambientato nel Duomo di Napoli in rappresentanza della religione, il secondo tempo nel centro di ricerche scientifiche di Salerno per la scienza. Qua arriva colui che si è impossessato furtivamente del sangue del santo patrono per chiedere allo scienziato Pranzocena (Dell’Isola) di clonare, addirittura, il patrono partenopeo.
Il linguaggio è un mix di napoletano e italiano, con giochi di parole (Ingrid la moglie di Gerardo diventa “Ingrip” per ingrippata, “Ingrif” per ingrifata e “Ingric” per ingriccata; oppure l’aggiunta di “colazione” dinanzi al cognome Pranzocena, da parte del sagrestano) e riferimenti ad opere della migliore tradizione teatrale napoletana.
Buona la prova recitativa ed il passaggio tra momenti più goliardici ad altri più seri è ben accompagnato, così come buoni sono i contenuti presenti nella commedia, che sembrano scontati ma non sono sempre facili da spiegare e il regista è riuscito nell’intento. Tartaglia e Mazza si confermano grandi professionisti del teatro contemporaneo, grazie alla propria bravura e versatilità. Vera sorpresa dello spettacolo, però, è stato senz’altro Stefano Sarcinelli nei panni del vice commissario, il quale  merita di avere più riconoscenza in teatro perché dimostra non solo di avere tutte le caratteristiche di una solida spalla ma anche da protagonista.
Anche questa volta si ringraziano i responsabili del “Teatro Pubblico Campano” e la proprietaria del teatro, il Consigliere Delegato del Consiglio Metropolitano Katia Iorio, i quali fanno sì che la redazione di #StreetNews continui ad avere l’incarico di addetto stampa per la stagione teatrale in corso. Il prossimo spettacolo al “Magic Vision” sarà “Don Chisciotte della Pignasecca” di Alessandro Maggi, con Peppe Barra e Nando Paone, in programma lunedì 26 marzo alle 21.00.
di Nicola Compagnone

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“ Oltre “… “ Tartaglia Aneuro “!

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Un gioco di parole conduce ai… “ Tartaglia Aneuro “! Contatto Andrea Tartaglia che parla a nome del gruppo.
Come ha inizio il vostro percorso?
Io suonavo la chitarra, andando avanti ho avvertito la necessità  di avere un tappeto sonoro maggiore, ho incontrato gli altri componenti del gruppo col quale ho riscontrato una buona intesa musicale, ci siamo confrontati fino a diventare affini.
Dove vi siete incontrati?
In una scuola di musica, abbiamo iniziato a lavorare insieme, ne è nato un bel progetto ed una bella amicizia.
Come nasce il nome del gruppo?
“ Aneuro “ è una parola che appartiene al dialetto puteolano, ha più significati, un’ora, nudo, un euro, giocando un po’ con le parole è venuto fuori il nome che abbiamo scelto.
Il 15 dicembre 2017  è uscito il vostro nuovo disco “ Oltre “…
Si, prodotto da “ iCompany “, raccoglie 11 brani tra cui le collaborazioni con Daniele Sepe, O’ Zulù e Ciccio Merolla. Il titolo rimanda ad una bussola che indica la direzione “ oltre “, affinché si possa andare al di là della monotonia del quotidiano, oltre la superficialità dei media,  le insicurezze. Non ci poniamo su un piedistallo, cerchiamo di dare stimoli a noi stessi e agli altri perché si possa andare “ oltre “.
C’è un momento che avete particolarmente a cuore?
Io personalmente ricordo quando ho suonato a Capodanno a Pozzuoli ero lì fino alle 23:45, a mezzanotte dovevo essere all’evento in Piazza del Plebiscito a Napoli, credevo di non farcela e invece giusto pochi secondi prima sono riuscito ad arrivare sul palco per il brindisi, una bella emozione! Col gruppo è stato invece quando abbiamo vinto un viaggio ad Amsterdam, un’esperienza molto interessante durante il quale abbiamo sviluppato anche dei brani.
Progetti futuri?
Procedere con i vari impegni e soprattutto portare questo disco in giro, per tutti gli aggiornamenti sulle date e le altre novità ci si può avvalere della nostra pagina ufficiale presente su facebook.
Continua il cammino,  la musica proietta in avanti,  gli occhi  puntati sulla  bussola, che senza dubbio indica la strada giusta…

di Saporito Margherita

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Appuntamento mensile, Top 10 dei “fatti e misfatti” del mondo dello spettacolo

Con la chiusura di febbraio, è il momento di “tirare le somme” con la mia nuova Top 10 dei “fatti e misfatti” del mondo dello show business. Si parte subito con la decima posizione, partendo sempre dall’argomento meno discusso per poi finire con quello più chiacchierato:
10) “La forma dell’acqua” perfetta sa di Oscar: quella uscita nelle sale cinematografiche italiane è una vera e propria favola che incanta e fa sognare: si tratta del film del momento, “La forma dell’acqua” (The Shape of Water) di Guillermo Del Toro, che ha ottenuto già un “Leone d’Oro” alla 74° Mostra di Venezia, due “Golden Globes” (miglior regista e colonna sonora ad Alexandre Desplat) e ben quattro “Critic’s Choice”. Ha ottenuto il record di nomination agli Oscar: 13, tra cui miglior film, regia e attrice protagonista (Sally Hawkins) e non protagonista (Octavia Spencer). Un capolavoro di musica, mistero, fantasy e sentimenti che guarda di diritto agli Oscar. Il film ci porta negli Stati Uniti del 1963 in piena guerra fredda, ed esattamente in un laboratorio del governo americano, che sembra disegnato per un fumetto di supereroi, dove è racchiuso un misterioso uomo-pesce. Qui troviamo la protagonista Elisa che inizierà a provare un amore per la strana creatura. Un amore tra due esseri singolari, due ‘diversi’: il dio-pesce-antropomorfo e l’impacciata Elisa, i quali devono riempire d’acqua la stanza da bagno, se vogliono continuare a vivere quest’amore. “La forma dell’acqua” tratta di vari argomenti, anche attuali, ma sotto una linea fiabesca; infatti il regista l’ha descritto così: “Si balla, si fa sesso e c’è anche una deriva politica, quella dell’amore che vince sulla paura. Certo c’è anche la favola della ‘Bella e la bestia’, ma qui non nella versione puritana”. E ancora: ”Il modo migliore per raccontare le cose, anche quelle serie, è la favola. Appena si dice ‘c’era una volta’, tutti si lasciano andare”. Una favola moderna … e stellata!
9) Il ciclo “50 sfumature” ha la sua fine in “rosso”: dopo aver fatto tanto discutere negli ultimi anni, si conclude la saga cinematografica dedicata all’amore passionale dei neo coniugi Christian e Anastasia Grey con questo terzo capitolo, uscito al cinema l’8 febbraio scorso. La loro relazione, iniziata grazie a una travolgente passione erotica, si sta evolvendo. Anastasia, una volta diventata Miss Grey, ha imparato a condividere lo stile di vita del coniuge, senza però perdere la sua integrità, e lui deve abbandonare la sua mania per il controllo, lasciandosi alle spalle il passato che lo tormenta. La storia pone sempre al centro i due protagonisti, con le loro discussioni e scene di passione che alla lunga diventano ridondanti e troppo uguali tra loro, ripetendo sempre le stesse immagini, le stesse parole e le stesse situazioni (ehm no, la presenza di elementi erotici non è una componente sufficiente a rendere il tutto interessante e originale). L’evoluzione dei personaggi giunge nel film alla sua conclusione: finalmente l’amore di Anastasia riesce a cambiare Christian in ‘un adolescente disadattato’, riuscendo quindi, con grande fatica, a far salvare l’uomo che ama. Qualcuno, però, può trovare il terzo capitolo divertente, purché vi ci si approcci con la convinzione che non si sta vedendo un capolavoro. Tutto è bene quel che finisce a letto.
8) Il fenomeno targato ”la signora della pelliccetta” continua a far parlare: Rosanna Magliulo, la signora della pelliccetta, è diventata una star del web grazie al video del ‘vestito scambiato’ che ha macchiato la pelliccetta bianca più famosa d’Italia, nel giorno del matrimonio di cui lei era testimone. È passato più di un mese dall’episodio, ma la donna è ancora in giro: oltre a lasciare autografi e a farsi i selfie con i suoi fan, è più volte ospite a “Pomeriggio Cinque” da Barbarella D’Urso in veste di opinionista. È diventata, a seguire, la testimonial della ‘Wind’, infatti lo scorso sabato 18 febbraio pomeriggio presso il ‘Wind Store’ di via Filippo Turati, a Caserta, c’è stato un aperitivo con “la signora della pelliccetta”, ai cui clienti è stata garantita una promozione molto vantaggiosa: chiamate illimitate e 20 GB di Internet a soli 9 euro. Come se non bastasse, il nuovo fenomeno è stato tra i protagonisti dell’ultimo Carnevale: molte bambine, dunque, hanno scelto di travestirsi nel suo ‘personaggio’. Eh sì, quella che era una semplice donna si è trasformata un vero e proprio personaggio. Dove la vedremo più? Una promessa del #GFVip3.
7) Il prete canterino che ha conquistato l’Italia, Don Roberto Fiscer: si passa da un fenomeno all’altro, ma in questo caso è sicuramente per merito. Sto parlando del ‘prete dj’ del momento, Don Roberto Fiscer. Il parroco genovese di 41 anni, molto amato dalla usa comunità, usa la fantasia e la passione che ha per la musica per trasformare le omelie in veri e propri show. Intervistato settimana scorsa a “Le Iene”, Don Roberto ha confessato che Dio e la musica uniti siano “un bel botto”. Gli inviati del programma, Stefano Corti e Alessandro Onnis, hanno assistito dal vivo ad una sua tradizionale messa, al termine della quale tutti assieme hanno cantato e ballato le hit degli ultimi anni, parodiate a carattere religioso: così da “Amen” di Francesco Gabbani si arriva a “Prego anch’io, no tu no”, passando per “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi, che è diventata “Ci andiamo a confessare”. Il tutto si è concluso con la sua ospitata nel contenitore serale di Italia Uno, dove si è esibito in “Una vita in preghiera” assieme a Lo Stato Sociale, i cui membri sono gli interpreti originali di “Una vita in vacanza”, 2° classificata dell’ultimo “Sanremo”. La versione maschile (e più originale) di Suor Cristina.
6) Fabrizio Corona esce dal carcere … ed è subito il gelo: il paparazzo dei vip per eccellenza, Fabrizio Corona, è uscito dal carcere di San Vittore lo scorso 21 febbraio, dopo 16 mesi di galera. Egli sarà affidato a una comunità terapeutica per sconfiggere la dipendenza dalla cocaina. Non potrà usare i social, né rilasciare interviste, ma vedere il suo grande amore sì. Il re dei fotografi, infatti, è fidanzato da due anni con la bruna del duo musicale Le Donatella, Silvia Provvedi, la quale gli è sempre stato accanto, anche nelle difficoltà. Per lui, si sono spalancate le porte di un centro di recupero, la comunità “Alba di Bacco”. All’interno dell’istituto, dove trascorrerà parte della sua giornata, potrà lavorare tre ore. Due volte alla settimana, invece, farà visita allo “SMI”, l’istituto che cura chi soffre di dipendenze. Quando è uscito dal carcere, inoltre, è stato rivelato che pronti ad accoglierlo sono stati solo la fidanzata, in compagnia della gemella bionda Giulia, i fotografi e un suo amico. Ci si aspettava, perciò, maggior partecipazione da parte di tutti quelli che si ritenevano essere suoi amici e, sicuramente, dai suoi familiari. A stare dalla parte di Corona sono anche, giustamente, il suo avvocato e Ivano Chiesa e il celebre Don Mazzi, i quali hanno rassicurato che Fabrizio ora è un uomo diverso che ha bisogno, giorno per giorno, di affetto e di comprensione. Ha pagato le sue pene ed ora è pronto a ripartire da capo. Un nuovo Corona o … è tutto un ‘bluff’?
5) Montalbano torna in onda e segna un nuovo record: ormai è un dato di fatto: quando c’è in tv “Il Commissario Montalbano” è un evento, alla “Sanremo”. I due nuovi episodi, andati in onda gli scorsi lunedì 12 e 19 febbraio in prima serata su Rai Uno, hanno fatto il BOOM d’ascolti: più di 11 milioni di telespettatori, in entrambe le puntate, hanno seguito la fiction dei record. Il personaggio di Montalbano, inventato da Andrea Camilleri dapprima nei suoi romanzi e intrepretato da Luca Zingaretti, è conosciuto e amato da tutti, grandi e piccini che siano. Inizialmente, a scontrarsi con la serie ventennale, ci sarebbe dovuta stare la nuova edizione de “L’Isola dei Famosi” ma quest’ultima, temendola, ha cambiato collocazione nel martedì sera, nonostante non ne valesse la pena visto i pubblici diversi a cui si rivolgono e il reality, di sicuro, avrebbe potuto mantenere la sua media dei 4 milioni e mezzo di telespettatori. In questo caso, però, è stata decisa la soluzione sicura e, a scontrarsi con il commissario siciliano, c’è stato e ci sarà ancora la soap opera spagnola, “Il Segreto”. Ebbene sì, si parla anche al futuro, perché dopo due lunedì di pausa, ritorneranno le migliori puntate del passato che faranno compagnia il pubblico da casa fino a fine aprile (salvo sorprese). Si è puntata su questa scelta “al risparmio”, in quanto anche le repliche ottengono i suoi signori numeri da capogiro: fino all’anno scorso, queste erano seguite da una media di più di 7 milioni di telespettatori. Un risultato che fa gola a qualsiasi inedita fiction, Rai o Mediaset che sia. Un fenomeno di costume (un po’ troppo sopravvalutato).
4) Le due ‘gaffes’ televisive che hanno scosso il web: per questo punto, ho deciso di suddividere gli episodi nella stessa posizione, in quanto sono accaduti lo stesso giorno e, sotto certi aspetti, sono simili (sta a voi individuare quali). Partiamo con il primo e poi con il secondo:
– Franco Di Mare e Benedetta Rinaldi annunciano in diretta la morte di Bibi Ballandi dinanzi a Milly Carlucci: direte voi: chi è Bibi Ballandi e che nesso c’è con la Carlucci? L’uomo, deceduto giovedì 15 febbraio mattina, era uno dei produttori televisivi di maggior prestigio e con la conduttrice di “Ballando con le stelle” aveva un legame fraterno, in quanto lavoravano assieme da qualche decennio. Era, appunto, il 15 febbraio e, in diretta a “Uno Mattina”, i conduttori sopra citati hanno annunciato subito la scomparsa di Ballandi, proprio nel momento in cui era presente la signora Carlucci per pubblicizzare la nuova edizione di “Ballando con le stelle”, che riapre i battenti da sabato 10 marzo. La donna, a seguito di ciò, è rimasta talmente addolorata che sembrava che stesse per svenire da un momento all’altro. Appena finita la trasmissione, sul web si è scatenato giustamente un putiferio per questa “gaffe” commessa dai giornalisti. Tutti si sono chiesti: come mai non hanno aspettato che Milly lo sapesse dietro le quinte e non in diretta, dinanzi alla telecamera, dal momento che si aspettava una reazione del genere da parte sua? Il giorno dopo, i due si sono scusati con il pubblico e con Milly sia in tv che sui propri canali social, con la scusa che sono stati presi dalla notizia del momento e hanno agito di testa e non di cuore. Certo, e gli asini volano. Alla ricerca della notizia (in modo ‘spicciolo’) per #business!
– Federica Panicucci e il fuori onda “all’Insinna”: questo 15 febbraio passato verrà ricordato anche per il fuori onda della Panicucci, conduttrice di “Mattino 5”, mandato in onda quella sera stessa a “Striscia la notizia”. La bionda presentatrice, nel filmato mostrato, sbotta contro il suo collega Francesco Vecchi, il quale inconsapevolmente le ha “rubato” dei minuti della sua parte della trasmissione e, in un programma che va in onda cinque giorni alla settimana e in diretta, è fondamentale rispettare i tempi televisivi (soprattutto a ‘Mediaset’ per via della continua pubblicità). La donna, così, dal suo camerino e ancora microfonata ne ha dette di cotte e di crude al collega giornalista, tra parolacce e una ‘minaccia’ o una ‘previsione’ (?) che ha fatto assai discutere sul web, facendo intuire che la Panicucci possa avere un grosso potere sulle reti del Biscione: “Quando a settembre sarai a casa tua vedrai che ti dispiacerà un po’ di più. Testa di c**zo, io i miei minuti li voglio recuperare, non mi rompessero il c**zo …”. Con queste parole, la conduttrice è stata ‘linciata verbalmente’ sui social. La scena, inoltre, ha richiamato il fuori onda di un anno fa, mostrato sempre a “Striscia la notizia”, del presentatore Rai Flavio Insinna contro una concorrente di “Affari Tuoi”. La presentatrice di “Mattino 5”, il giorno dopo, si è scusata pubblicamente con Vecchi, il quale a sua volta ha ammesso di esserci rimasto male ma che era intenzionato a metterci una pietra sopra. Neanche questa va bene: il web è ancora contro di lei, in quanto quelle scuse sono apparse forzate. Come si sol dire, “alea iacta est”. Ricordiamocelo: la vera natura dei vip NON esce (quasi) mai davanti alle telecamere.
 
3) Il “Grande Fratello” tradizionale, dopo tanti “rumors”, ritorna e con delle novità! : era il 10 dicembre 2015 quando si concluse la 14° edizione del classico “Grande Fratello” (con la vittoria della salernitana Federica Lepanto), ed ora a distanza di due anni e mezzo (e dopo le due edizioni di grande successo della versione “vip”) il reality più famoso al mondo ritorna lunedì 16 aprile in prima serata su Canale 5, per otto puntate, con un’edizione del tutto rivoluzionata. Dopo nove anni, via la Marcuzzi dalla conduzione e dentro uno di questi tre – quattro nomi che circola insistentemente sui vari blog televisivi: la queen Simona Ventura, la prezzemolina Belen Rodriguez, il colpo di scena Nadia Toffa e la (finta) soporifera Barbara Palombelli. Dato per assodato, purtroppo, che la Ventura e la Toffa non ci saranno (chi per problemi di agenzia e chi per altri impegni di lavoro), pare che se la giochino la Rodriguez e la Palombelli: due donne di spettacolo completamente diverse in TUTTO, eppure per uno scherzo del destino si contendono la conduzione dello stesso programma. Chi la spunterà? Secondo “voci dall’alto”, pare che la Palombelli sia in vantaggio e, personalmente, credo che a questo punto sia la scelta giusta. Belen non è proprio adatta ai reality e andrebbe nel pallone di continuo, anche perché non è abituata a condurre in diretta, perciò è meglio che si limiti a presentare “Tu si que vales” o, magari in futuro, “Le Iene” e “Striscia la notizia” di nuovo, dove si limita a lanciare i filmati con una spalla. La conduttrice di “Forum” invece, nonostante la personalità non molto spiccata, potrebbe ridare al reality quella stessa linfa delle prime due storiche edizioni condotte da Daria Bignardi, visto lo stile di conduzione simile. Insomma, una Bignardi 2.0 e, giustamente, si vorrebbe (ri)portare il programma su questa scia. Per quanto riguarda il cast, i cui futuri concorrenti verranno scelti dai casting che stanno proseguendo senza sosta in giro per l’Italia, si è pensato di dividerlo in: nuovi concorrenti e, udite udite, in “ex concorrenti”! Avete capito bene, metà del cast sarà composta da alcuni personaggi delle edizioni passate che non hanno vinto e che, comunque, sono rimasti nei cuori delle persone. E sul web subito i fan si sono scatenati con il “toto-cast”: da Salvo Veneziano, terzo classificato della prima edizione, agli amati Katia e Ascanio, fidanzatisi durante la quarta edizione e sposati dopo qualche anno, per poi passare alla simpatica cinese della sesta edizione, Man Lo Zhang, o alla vulcanica Guendalina Tavassi, concorrente iconica dell’undicesima edizione. I buoni presupposti per riportare in auge il format tradizionale ci sono ma, come al solito, bisogna vedere se saranno sfruttati al meglio o no. Alla (ri)conquista della gloria passata.
2) #Sanremo2018: bilancio finale: è passato quasi un mese dalla fine della 68° edizione de “Il Festival di Sanremo”, ma se ne parla ancora. È il momento, ergo, di fare un bilancio diviso tra “vinti” e “vincitori” (giusto per semplificarci la vita, perché altrimenti il ‘papiello’ sarebbe stato molto più lungo e dispersivo di quello che sarà).
-Vinti: partiamo dai 20 big in gara che sono stati troppi, dal momento che si è scelto di non fare le eliminazioni e la gara è risultata “pesante” da seguire, finendo anche molto tardi (quasi alle due di notte, qualche puntata). Questione quote rosa: pochissime sono state le donne in gara (4/20 nei ‘big’ e 3/7, già più bilanciato, nei ‘giovani’), tra cui Noemi e Nina Zilli, le cui canzoni inspiegabilmente sono passate inosservate dalle giurie e dal televoto (si sono classificate, rispettivamente, 14° e 17°). Sicuramente fanno parte di questo gruppo anche altri big: Elio e le Storie Tese, arrivati ultimi e apparsi ancora più ridicoli del solito, Mario Biondi che non è stato all’altezza delle aspettative, forse per colpa di una canzone di difficile comprensione e non adatta al Festival. E ancora, 2/4 dei Pooh riuniti: Roby Facchinetti e Riccardo Fogli non erano né in forma e né hanno presentano un pezzo bomba (è andato meglio il loro ex socio, Red Canzian, classificatosi 15°). Il ritorno dei Decibel neanche ha lasciato il segno, suscitando poco interesse sia la band stessa che il pezzo proposto. Ultimi ‘big’ a non uscirne bene da questo Festival, per lo stesso motivo, sono sicuramente Renzo Rubino e Giovanni Caccamo, i cui brani non hanno ottenuto e non stanno ottenendo il successo sperato, anche per via dell’interpretazione poco incisiva (e delle continue stonature) dei cantanti, poiché le canzoni hanno acquisito più valore nella serata dei duetti del venerdì 9: nel caso del primo con Serena Rossi, e nel caso del secondo con Arisa. Tra i ‘giovani’, a conti fatti, ne escono con le ossa rotte Leonardo Monteiro, classificatosi prevedibilmente ultimo, e a sorpresa il fenomeno Lorenzo Baglioni, la cui canzone sul congiuntivo era destinata a ricevere più consensi “post kermesse” e un piazzamento maggiore: solo 4°, nonostante fosse considerato il favorito e avesse fatto tanto discutere, e nessun premio vinto. Di conseguenza, neanche le classifiche sta scalando le ‘playlist’. Dei cantanti citati sopra, ben o male, ci si aspettava che le proprie canzoni non avrebbero conquistato la manifestazione canora e né tantomeno le classifiche musicali. Sul fronte ospiti, troppi artisti italiani affermati (Nannini, Pausini, i Negramaro, Antonacci, Mannoia, Giorgia, Il Volo, Morandi …) che hanno cantato assieme a Baglioni, come se si stesse al suo concerto. Andava bene che lo facesse qualcuno, ma non tutti gli ospiti (anche le giornaliste Leosini e Sciarelli lo hanno fatto, ma in questi casi le loro gag con il direttore artistico sono risultate originali). Bene … ma non benissimo.
-Vincitori: oltre agli ascolti stellari (superati i già straordinari risultati dell’ultimo decennio, con una media di 12 milioni di telespettatori), inserisco al primo posto i conduttori: Michelle Hunziker, Pierfrancesco Favino e Claudio Baglioni. Quest’ultimo un po’ meno, ma è anche giustificato visto che nella vita fa tutt’altro ed è abituato a conquistare il palco cantando. Egli, però, conducendo con gli altri due è risultato ironico e autoironico, senza mai prendersi troppo sul serio e cercando, comunque, di fare il possibile affinché venisse fuori uno spettacolo godibile e di qualità. Favino, dal suo canto, è risultato un artista completo: cantante, ballerino, attore (ha confermato questo suo talento, soprattutto nel monologo sull’immigrazione dell’ultima serata), musicista (quando ha suonato il sax in uno spezzone della quarta puntata) e, eccezionalmente, conduttore. Nel caso della Hunkizer, per lei quest’esperienza televisiva è stata la vera “prova del 9” in quanto sembrava lei la presentatrice principale e gli altri due i valletti (una svolta, dunque, rispetto al passato). Le si apriranno, certamente, ancora di più le porte per la conduzione di un programma da solista, senza la necessità di una spalla. Da questo Festival, ne escono vincitori “de iure e de facto” i primi classificati, il duo bomba Moro-Meta che, nonostante le polemiche sul presunto plagio della loro canzone, comunque sono stati fin da subito i favoriti e il pezzo sta vendendo (anche se, umanamente entrambi hanno perso dei punti, ma la principale polemica dell’edizione è stata sul loro conto, quindi alla fine conta anche questo). Pure gli altri due cantanti del podio, la rivelazione Lo Stato Sociale e la sempre più in ascesa Annalisa, rientrano in questa categoria e i loro inediti stanno sbancando in tutti i sensi. Menzioni speciali anche per Ron, il trio Vanoni-Bungaro e Pacifico, Gazzè, Diodato-ROy Paci e The Kolors: le loro canzoni si sono piazzate sulla top 10 e, chi per un motivo e chi per un altro, hanno ricevuto dei riconoscimenti e saranno ricordate negli anni. Per alcuni di loro (Diodato e The Kolors su tutti), quest’occasione è stato il punto di svolta per una carriera da rilanciare o da decollare … una volta per tutte! A differenza di Lele, vincitore flop di “Sanremo giovani 2017”, il trionfatore di quest’anno Ultimo è stato il primo sia in gara che nelle vendite (rispetto agli altri sette ‘giovani’) e sta avendo molti più riscontri mediatici, rispetto sempre al predecessore. Rientra tra i vincitori del Festival anche Mirkoeilcane, il cui pezzo si è classificato secondo e ha ottenuto più premi di tutti (il premio della Critica nella sezione “nuove proposte”, il premio ‘Enzo Jannacci’ alla migliore interpretazione dei ‘giovani’, il premio ‘PMI’ alla musica indipendente e il premio ‘Sergio Bardotti’ per il miglior testo delle “nuove proposte’). Stanno tutti bene … e chi li smuove da qua?
 
1) #Isola13: bilancio dopo un mese di messa in onda: visti gli argomenti “succulenti” da discutere, divido la prima posizione di questa top 10 in due parti, ‘A’ e ‘B’. Nella prima, commenterò la questione “canna-gate”, mentre nella seconda analizzerò la linea narrativa di quest’edizione.
-A: premesso che quest’argomento ha scocciato tutti e ci sono tantissime versioni da commentare, cerco di sintetizzare al meglio perché sarebbe difficoltoso, soprattutto per voi, seguire la lunga e insidiosa faccenda. All’inizio dell’ultima puntata di martedì scorso, la conduttrice Alessia Marcuzzi ha chiamato a testimoniare Andrea Marchi, il capo-autore di “Magnolia” (casa di produzione del reality) che lavora a stretto contatto con i naufraghi e, quindi, nessuno meglio di lui avrebbe potuto dare lucidazioni sullo “scottante” tema. La testimonianza ha smentito ciò che ha sempre ripetuto la Marcuzzi, ovvero che Eva Henger non aveva mai parlato della droga prima della seconda puntata: Eva, infatti, come dimostrato dal confessionale inedito, aveva parlato della marijuana fumata da Francesco Monte (ritiratosi alla seconda settimana per difendersi in Italia da questa accuse, ma al momento ancora non cerca un confronto con la Henger oppure non si chiariscono “nelle sedi opportune”), subito dopo la prima diretta e solo dopo esser stata nominata da Monte, in quanto vedeva in lui inizialmente un amico da difendere. La Marcuzzi, che ha dichiarato di non essere stata informata e di non aver mai visto prima il confessionale incriminato, ha chiamato a testimoniare anche i naufraghi in Palapa e nessuno ha accusato l’ex tronista: Amaurys Perez ha preso le parti di “Magnolia” e Jonathan Kashanian ha ammesso di non riconoscere la differenza fra l’odore del tabacco e l’odore della marijuana. L’opinionista Mara Venier, volpona, ha chiesto un parere anche al modello Marco Ferri (accusato dalla “fashion blogger” Chiara Nasti di aver fumato la droga assieme a Monte) e ha dato una risposta talmente vaga che si stava palesemente arrampicando sugli specchi. La presentatrice, così, ha chiuso il capitolo “canna-gate” dicendo che non ci sono prove concrete e, quindi, non esistono questi video che dimostrerebbero Monte fumare una canna. Superfluo sottolineare come la versione dei fatti di Chiara Nasati, che la Marcuzzi stessa aveva ascoltato precedentemente, non sia stata presa in considerazione, così come neanche i risultati della macchina della verità della Henger o della seconda testimonianza che ha ascoltato Barbara D’Urso a “Domenica Live”. Le prove per discuterne teoricamente ci sono, ma a quanto pare a loro fa comodo così e rimaniamo sempre punto e da capo. Intanto, l’ex attrice hard si sta guadagnando la stima dei social e la conduttrice, con tutto lo staff autoriale, ne sta uscendo con le ossa rotte. “La canna che ha fatto traboccare il vaso”: come può una canna far crollare la credibilità di un programma decennale.
-B: quest’edizione verrà ricordata, sicuramente, anche per i numerosi ritiri. Al momento, ben 4 (su 6 puntate) sono i concorrenti che hanno lasciato il reality, chi per un motivo e chi per un altro. La prima è stata la napoletana Chiara Nasti, la quale ha infranto il record di lasciare il programma dopo solo 5 giorni per la mancanza dei familiari e del cibo. È stata la volta, poi, del già citato Francesco Monte per questioni che dovrebbero essere private e, in realtà, sono ‘pubblicissime’. A finire, ci sono stati gli abbandoni dei sensitivi Craig Warwick e Giucas Casella, in quanto hanno avuto due diversi problemi di salute e la loro permanenza sull’isola, secondo prescrizioni mediche, non era più possibile. Comunque il cast, quest’anno, è senza dubbio più forte ed eterogeneo delle ultime due edizioni passate, infatti sta dando soddisfazioni, piacevoli e non. Le donne, come sempre in un qualsiasi cast di reality, hanno una personalità più forte e, a differenza degli uomini che cercano di fare sin da subito gruppo per poi starsene in disparte, sono al centro dell’attenzione, ma rischiano puntualmente di eliminarsi l’una con l’altra. Dopo le grandi perdite di Eva Henger, Nadia Rinaldi e Cecilia Capriotti (quest’ultime due sono al televoto per un ripescaggio), le donne si sono schierate in: le comari Rosa Perrotta + Paola di Benedetto vs le ex pupe Francesca Cipriani + Elena Morali vs le battagliere Alessia Mancini + Bianca Atzei. Eliminata Paola (anche lei è al televoto per la riammissione al reality, assieme all’unico uomo eliminato Filippo Nardi), pare che la Perrotta sia colei che possa creare una situazione di equilibrio tra tutte le altre. Fatto sta che, se si continua di questo passo, in finale non ci arriverà quasi nessuna di loro, anche se il web e le quotazioni sono pro Cipriani – Atzei e Mancini. Tra gli uomini, chi sta affrontando sicuramente il programma come un vero isolano è Amaurys Perez: è un po’ il Raz Degan di quest’annata, ma meno dispotico e più disponibile ad aiutare il gruppo. Anche se, sta conducendo il gioco un po’ troppo in disparte, così come gli amici Marco Ferri e Jonathan che, forti di più esperienze nei reality, sanno che per piacere al pubblico e andare più avanti nel gioco, devono mantenere un basso profilo. Questione Franco Terlizzi: entrato in gara come unico non famoso (che poi si è scoperto che non è neanche vero), l’ex pugile è entrato nelle grazie di conduttrice, opinionisti e Gialappa’s band (che lo rendono protagonista assoluto dei loro filmati) per la sua spontaneità e genuinità, ma in realtà al pubblico non sta piacendo anche per mezzo della sua raccomandazione e maleducazione nei confronti degli altri naufraghi (elemento passato, guarda caso, in secondo/terzo piano dagli autori). Menzione d’onore, invece, per il buon Nino Formicola, in arte “Gaspare” (ex collega del compianto “Zuzzurro”) che, nonostante abbia 65 anni, sta affrontando l’Isola con le stesse energie di un trentenne, senza lamentarsi mai (salvo rari casi) e mettendosi sempre a disposizione degli altri. Egli, infatti, è tra i preferiti del pubblico e, se continua così, un posto in finale è sicuramente suo. Non pervenuto il “finto santarellino” e il facilmente influenzabile Simone Barbato, famoso mimo di ‘Avanti un altro’. “Uno su mille ce la fa …”.
Con quest’ultimo punto analizzato, finisce la mia TOP 10 più lunga di sempre (per ora)! Spero che vi siate divertiti e abbiate colto, oltre al mio “humour” nel descrivervi le news scelte, anche la criticabile (in positivo e in negativo) situazione in cui si trova il mondo dello spettacolo odierno …  Alla prossima!
di Nicola Compagnone
 

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Cicciano, teatro “Nadur”: tutti innamorati dell’ “Amore Conta”, lo spettacolo di beneficenza all’insegna del divertimento e della solidarietà

Dopo lo straordinario successo delle prime due edizioni, è stato realizzato uno degli eventi più attesi a Cicciano e dintorni: l’“Amore Conta”, una grande serata di beneficenza organizzata dal direttore di “StreetNews.it”, Davide Napoletano, in memoria del fratello Vincenzo Napoletano, giovane pallavolista scomparso 11 anni fa per una brutta malattia.
Questa terza edizione si è svolta domenica 25 febbraio sera, ancora una volta al Centro Teatro “Nadur” di Cicciano (Na), grazie al fondatore nonché direttore artistico Davide Napoletano che ha invitato associazioni culturali e sportive del paese, l’emittente nolana “Videonola” e redazioni come l’immancabile “StreetNews.it” per articolo, foto, video e interviste live ai protagonisti dell’evento, coordinate dal dott. Nicola Napolitano. Una coppia speciale di conduttori ha presentato la serata: lo spumeggiante Maurizio Viviani e la meravigliosa Ada De Rosa, i quali si sono divertiti a stuzzicarsi per tutto il tempo durante le loro simpatiche gag.
Per la popolazione intervenuta, ci sono stati una serie di gadget offerti dalle varie partnership dello spettacolo:  “Offside Sport” di Claudia Coppola, “Wake Up Animation” di Vincenzo Maio, “Idroterm Telefonia” di Gianpaolo Napolitano, “Oltre il giardino” di Vincenzo Saccomanno, “Fisio Sport” di Carmen Foglia, “Essenthya” – Studio di bellezza e solarium e Claudia Napoletano rappresentante “Chogan” – prodotti bio per la casa. Due sono stati i momenti che hanno reso il pubblico protagonista: quello del pallone prima autografato da tutti gli ospiti dell’evento e poi messo all’asta; e quello dell’estrazione dei tre biglietti vincenti, i cui proprietari hanno vinto: al terzo posto, due lampade e doccia integrali offerte dal centro “Essenthya”; al secondo posto, una panca per gli addominali, e al primo posto una maglia gara della “Ssc Napoli” (entrambi i premi concessi dallo sponsor “Offside Sport”).
Tanti sono stati gli artisti che hanno allietato il pubblico numeroso del “Nadur”, regalando ai presenti esibizioni di grande livello e ricevendo la pergamena di ringraziamento: il rapper Icaro, che è stato anche il fotografo ufficiale dell’evento; il “Pulcinella” più famoso d’Italia, Angelo Iannelli; la giovane ballerina Angela Strocchia, che ha aperto e chiuso lo spettacolo con due toccanti performance dedicate a Vincenzo; i cantanti Nico Desideri, Myky Petillo, Martina Furino, Marco Manzo e la vincitrice della prima tappa di “Talenti Emergenti”, Rossella Santorelli. E ancora, due coppie di campioni internazionali di latino americano, Alfredo De Monte e Benedetta Ciccone (categoria “under 19”) e Salvatore Ciccone e Maria Girotta (categoria “under 16); poi la cabarettista Manuela Lettieri assieme alle sue assistenti. Ci sono stati, a seguire, i monologhi dell’attore Lucio Pierri e del sempre più promettete regista delle fiction Rai, Barbato De Stefano, originario proprio di Cicciano, poi il bel discorso legato alla solidarietà dell’ormai veterano Antonio Ciccone “A Lince” attore della seconda e terza serie di Gomorra.
Il ricavato, questa volta, è stato devoluto all’ AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) la cui attività consiste nel raccogliere ed erogare fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e nel diffondere, quindi, una corretta informazione. A testimonianza di ciò, è intervenuta sul palco una ricercatrice dell’associazione in questione, la dott.ssa Annachiara De Luca. Un’altra realtà associazionistica è salita sul palco per spiegare la propria importanza sul territorio italiano: il progetto “ANTER” (Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili), con rappresentanza l’Ambasciatore, Monica Boffa, e il responsabile dell’azienda “NWG” (Azienda di riferimento nel mercato della “green economy”), Renato Sicignano. Le tre personalità citate sono state omaggiate con la consegna di una pergamena di partecipazione.
Si ringraziano tutti gli sponsor: “Italiana Assicurazioni” di Ciro Martiniello, Ristorante “Altieri” di Nello Altieri, Ristorante “Tiffany” dei fratelli Vacchiano, “Offside Sport” di Claudia Coppola, “Wake Up Animation” di Vincenzo Maio, “Idroterm Telefonia” di Gianpaolo Napolitano, “Oltre il giardino” di Vincenzo Saccomanno, “Fisio Sport” di Carmen Foglia e “Iena Soccer Accademy di Angelo Siciliano”.
È stata una serata ricca di colpi di scena e di divertimento, non dimenticando però l’obiettivo principale, ossia servire il prossimo. Alla prossima edizione!!
Clicca sul link per l’album foto dell’evento
https://www.facebook.com/pg/StreetNews.itDrittiAllaNotizia/photos/?tab=album&album_id=1474874752634823
di Nicola Compagnone

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“ Una persona allegra ma estremamente seria “… Frank Tellina!

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Noto per le parodie delle sigle dei  cartoni animati cantate in napoletano e per i tanti brani caratterizzati dall’ironia … Frank Tellina!
Come ha inizio il tuo percorso artistico?
Sono l’ultimo di tre figli, mio fratello suonava la chitarra, io da bambino gliela prendevo di nascosto e così ho imparato a suonare, nasco come musicista.
Prendi parte a vari programmi tv, come ci arrivi?
Intorno ai 16 anni facevo parte di una band che faceva musica rock, ci esibivamo in diversi locali, decisi di presentarmi ad un provino per una trasmissione televisiva  e andò bene. All’inizio, essendo una nuova avventura, mi sentivo un po’ spaesato ma subito fui messo a mio agio. Improvvisavo, fu una bella esperienza, ebbi modo di imparare tante cose.
Le parodie arrivano prima e fanno sorridere?
La mia band proponeva pezzi che fondevano il dialetto napoletano alla sonorità musicale del progressive internazionale, la nostra musica era probabilmente difficile all’ascolto, così un giorno dopo il nostro repertorio interpretai  “ Amore Inossidabile “, una canzone ironica con testo e musica composti da me, un brano grottesco che, contrariamente alle aspettative, piacque molto, capii che quella era la strada da seguire. Le parodie arrivano prima, forse perché la gente ha bisogno di sorridere, sono più dirette rispetto a ciò che invece cerchi e ti fa fermare, una forma di leggerezza che  distrae.
Le migliori nascono dalla realtà?
Si, sono vicende che appartengono al quotidiano, paradossi, storie che vivi portate all’ennesima potenza,  esaltate ed estremizzate.
L’ironia come stile di vita?
Ma si! Sono molto ironico anche nella vita. Amo stare con la gente, sono una persona allegra ma estremamente seria, nel senso che non sono superficiale, amo ridere ma non essere demenziale, sono molto sensibile.
C’è un momento che ricordi in maniera particolare?
Probabilmente proprio gli esordi, quando ho preso parte ai programmi tv, “ TeleGaribaldi “ e “ Pirati Show “, un periodo molto bello, la gente mi fermava per strada per fare le foto, momenti di spensieratezza, ricchi di sogni. Musicalmente invece è stato quando ho suonato come chitarrista con Noa al “ Teatro Augusteo “ a Napoli, l’esperienza più grande per me a livello artistico, un’emozione meravigliosa.
Cosa fai nel tempo libero?
“ Perd ?o tiemp “! ( Sorride ). Amo stare con gli amici, navigare in internet, guardare la tv.
Progetti futuri?
Ci sarà il videoclip della prossima canzone proposta con la band “ Black Ciabbath “ con cui presento un Frank Tellina rispolverato, io sono il bassista e il fondatore del gruppo. Poi ci sono “ I Mostri Lanciati da Vega “ , un gruppo di cui sono il cantante, portiamo in giro  uno spettacolo di sigle di cartoni animati cantate in napoletano, nel frattempo proseguo con i vari eventi, per tutte le novità ed aggiornamenti ci si può avvalere della mia pagina ufficiale presente su facebook.
Ironia e non solo. Intanto… “ Perd ?o  tiemp! “, creando un brano che di certo strapperà sorrisi.

di Saporito Margherita

 

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Casalnuovo, “Magic Vision”: Lina Sastri si racconta ed emoziona con i suoi “Appunti di viaggio”

Proseguono a tutta forza gli spettacoli della stagione teatrale 2017/18 al “Magic Vision” di Casalnuovo. Questa volta è toccata alla biografia in musica con protagonista assoluta l’artista napoletana Lina Sastri che, con “Appunti di viaggio”, ha portato in scena un racconto libero e inedito della sua vita artistica, vissuta tra mille difficoltà e altrettanti sacrifici.
Lo spettacolo, andato in scena lo scorso mercoledì 21 febbraio sera, è scritto e diretto da Lina Sastri stessa, la quale è stata accompagnata nell’esecuzione musicale dai suoi sei fedelissimi musicisti: Filippo D’Allio (chitarra), Gennaro Desiderio (violino), Salvatore Minale (percussioni), Gianni Minale (fiati), Salvatore Piedepalumbo (fisarmonica e tastiere) e Luigi Sigillo (contrabbasso). La scena era composta da una sola scultura di Pulcinella, creazione preziosa del maestro Alessandro Kokocinski, oltre che dai musicisti sopracitati che hanno suonato dal vivo i brani musicali e teatrali, cantati dalla Sastri, la quale ha dominato il palco con la sua artisticità.
Il racconto musicale è stato un viaggio nell’anima dell’attrice, in quanto si è “denudata” al pubblico per rivivere il teatro, la musica e il cinema italiano del secolo scorso, attraverso i racconti delle esperienze passate, come gli incontri con le personalità artistiche (da Eduardo De Filippo a Patroni Griffi, da Roberto De Simone ad Armando Pugliese), con i poeti e i drammaturghi, gli autori e i registi del calibro di Nanni Moretti, Nanni Loy, Carlo Lizzani, Woody Allen e Giuseppe Tornatore. Ella si è confidata su come l’incontro con la musica, nato all’improvviso, le abbia risvegliato ricordi antichi di infanzia: la madre forte e premurosa, il padre assente e partito per il Sudamerica.
I pezzi musicali proposti sono stati numerosi e ognuno di questi ha significato un omaggio: da “Madonna de lu Carmine (scritta da Roberto De Simone per lo spettacolo “Masaniello”) alla “Taranta del Gargano”, da “A vita è comme” ‘o mare” a “Assaje” (composto proprio per l’artista da Pino Daniele per il film “Mi manda Picone”), dall’inedito “Edua’” (dedicato a Eduardo De Filippo) a “Uocchie c’arraggiunate”, da “Tammurriata nera” a “Amara terra mia” di Domenico Modugno. E ancora, i grandi classici napoletani che hanno segnato la carriera musicale e teatrale di Lina Sastri, tra cui “Reginella” e “Maruzzella”, per poi concludere con “Napul’è” di Pino Daniele.
“Appunti di viaggio” è un dialogo sincero e appassionato con il pubblico che ascolta pensieri, segreti, dolori e gioie di una grande artista. Un dialogo d’amore che rivela della donna molto più di quanto un semplice spettacolo possa mostrare.
Anche questa volta si ringraziano i responsabili del “Teatro Pubblico Campano” e la proprietaria del teatro, il Consigliere Delegato del Consiglio Metropolitano Katia Iorio, i quali fanno sì che la redazione di #StreetNews continui ad avere l’incarico di addetto stampa per la stagione teatrale in corso. Il prossimo spettacolo al “Magic Vision” sarà “Tutto il mare o due bicchieri?” con Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza, in programma il prossimo venerdì 9 marzo dalle 21.00.
di Nicola Compagnone

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10 LOCALITÀ SCIISTICHE PER TUTTI I GUSTI

Guardare le gare delle olimpiadi di Pyeongchang ha fatto venire un po’ di voglia di sport invernali anche a voi? Dopo Gigante, Slalom, Snowboard, Freestyle, è arrivata forse l’ora di prendersi una pausa e trascorrere qualche giorno sulla neve all’insegna dello sport, del relax e del divertimento. Se state pensando di evadere un po’ ma non avete idea di dove andare, la soluzione arriva da GoEuro, il portale online che permette di prenotare bus, treni e aerei.
La Start Up tedesca ha pubblicato una lista delle 10 migliori mete sciistiche raggiungibili senza auto e con mezzi low-cost, così potrete fare qualche bella discesa senza dover spendere una fortuna. C’è l’imbarazzo della scelta e anche se non amate lo sport non disperate, tra cultura, cibo, shopping e divertimento, nessuno rimarrà deluso.
La cosa più strepitosa è che grazie agli innumerevoli collegamenti anche per i residenti del Sud Italia non sarà difficile raggiungere le splendide Alpi. Un esempio è quello di Madonna di Campiglio, la “Perla delle Dolomiti di Brenta” con i suoi 57 impianti e i 150 km di piste. Raggiungerla è facilissimo con i bus in partenza da Linate Aeroporto, Malpensa Aeroporto, Orio al Serio Aeroporto, da Trento (nel weekend) e da Verona. Basta un aereo low-cost e il pensiero dell’auto sparisce.
Lo stesso vale per Molveno, meta di allenamento per la nazionale sci norvegese. Oltre alle “solite” discese, offre passeggiate con le ciaspole, yoga sugli sci e freeride. A questo si aggiungono lo splendido panorama sulle Dolomiti del Brenta e le visite al lago di Molveno. Amanti del divertimento e dello shopping datevi da fare, a Livigno, con 250 negozi e una gigantesca area tax-free, e Cortina D’Ampezzo, con le sue piste da Coppa del Mondo e le famose discoteche, non vi resta che l’imbarazzo della scelta. La prima è raggiungibile dagli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, la seconda da Treviso, Venezia, Mestre, Ferrara, Bologna.
Per coloro che amano gli sport estremi c’è sempre la possibilità di visitare Ponte di Legno, graziosa cittadina nella Val Camonica e fa parte del complesso dell’Adamello Ski. La quantità di sport invernali che si possono praticare in zona è impressionante e la città offre sempre eventi ed attività che non fanno mai annoiare. Infine, per chi è abituato a vedere poco la neve e vuole prendersi una bella rinfrescata, c’è Cervinia, con una delle stagioni sciistiche più lunghe, da ottobre a primavera inoltrata, e la possibilità di sciare sul ghiacciaio Plateau Rosà in estate.
Potete trovare la lista completa su https://www.goeuro.it/viaggi/dove-sciare

a cura di Michele Vario

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Cicciano: apre Patatrak, la ludoteca per i bimbi del paese

Quante volte abbiamo detto o sentito dire che a Cicciano ci sono pochi luoghi di incontro per i bambini, che nessuno mai fa qualcosa per loro e che i nostri piccoli bimbi non sono più stimolati da attività che li facciano stare insieme divertendosi? Dimenticate tutte le vostre lamentele, perché da lunedì 19 febbraio è arrivata Patatrak, la nuova ludoteca di Enza e Tonia, che hanno deciso di mettere al servizio delle mamme la loro passione per i bambini, mettendo su un luogo che fosse accogliente e confortevole come le case dei bimbi del paese.

L’inaugurazione ha avuto inizio lunedì 19 febbraio alle 19.30, quando Don Mariano ha benedetto la nuova ludoteca, per poi passare a un momento ludico per grandi e piccini con Mr Tony, il mago che ha intrattenuto gli ospiti dell’evento. Alla serata, oltre agli invitati, alle proprietarie del locale e a noi di StreetNews.it, c’era anche la No Stop Animation, con tutti i suoi animatori pronti a far divertire i bimbi accorsi per testare quel luogo che con il tempo impareranno ad amare.

Ma com’è nata l’idea della ludoteca? Come ci ha raccontato Enza Capolongo – una delle proprietarie – Patatrak all’inizio era nata solo come una festeria. Poi, parlandone anche con Tonia e suo marito, le idee si sono ampliate, fino a scegliere di creare anche un luogo che offrisse ai bambini qualcosa di più costruttivo, come corsi di inglese, di cucina e tanto altro ancora.

Patatrak – il cui nome è stato scelto da Tonia, pensando alle marachelle di suo figlio Francesco – sarà una ludoteca e baby parking, con uno spazio dedicato ai più piccoli, e tranquilli, i vostri figli saranno affidati a un personale qualificato e affidabile. Ci sarà un Cinema in 3D e una festeria. Non mancheranno il doposcuola e i laboratori creativi, tra cui quello di inglese, di cucina, corsi di pittura, ceramica e altro ancora. E per i bimbi che sentono la musica nelle vene, ci saranno anche i corsi di balli caraibici, popolari e tango argentino.

Sono aperte le iscrizioni, potete rivolgervi – in caso voi foste interessati – allo 3316294136 (Enza) o allo 3498754461 (Tonia). Perché se è vero che “contro ogni terrore il mondo si rialza col sorriso di un bambino”, allora la ludoteca Patatrak è il posto giusto dove far rialzare questo nostro mondo fatto a pezzi.

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Clicca sul link per le foto dell’inaugurazione
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di Maria Zuozo

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