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Uno scambio di "palleggi" con Matej Cernic

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Nato a Gorizia, schiacciatore pallavolista, argento nei giochi olimpici Atene 2004, due volte sul podio (argento e bronzo) nella World League, argento nella coppa del mondo Giappone 2003, due volte campione europeo nel 2003 e 2005, Matej Cernic continua a sorprendere!
 
Ancora oggi, dopo oltre 22 anni di attività agonistica porta avanti la sua carriera nella pallavolo. Per tale motivo, abbiamo voluto incontrarlo e intervistarlo per scoprire come sport e famiglia si possono conciliare dando pieno sfogo alla propria passione. 
 
Matej Cernic ad oggi gioca nella M2G Group Bari, squadra che milita in serie B. Per lui si tratta di una nuova esperienza avendo giocato per diversi anni nelle serie superiori. Tale scelta è stata fatta per ragioni familiari: per restare vicino alla famiglia ha scelto una squadra di minore spessore come la M2G Group Bari che, però, ambisce a scalare la vetta per raggiungere livelli di A2. 
E’ ancora forte in lui la voglia di giocare e non smettere fin quando le gambe e il corpo in generale lo sorreggeranno, sostiene Cernic. Tutto ciò nella piena armonia e compatibilità con gli impegni familiari. 
 
 
In genere, si sa, i grandi giocatori dopo tanti anni di gioco ambiscono a ruoli manageriali all’interno delle società sportive. Ciò non vale per Cernic a cui non interessa ciò poiché per lui conta esclusivamente il gioco in campo. Infatti è da apprezzare la voglia di mettersi ancora in gioco e continuare ad allenarsi e a giocare con costanza e serietà. 
 
In 22 anni di carriera, il pallavolista ha vissuto momenti belli (innumerevoli e indimenticabili) e meno belli come 2008, anno in cui a causa di un intervento al ginocchio dovette rinunciare alla partecipazione delle Olimpiadi di Pechino.
 
Matej Cernic ha dato anche la sua visione della pallavolo rispetto all’attuale business condotto dai mass media (in particolare le emittenti televisive) che ruota attorno agli sport come il calcio. Secondo lo schiacciatore goriziano in Italia il calcio è lo sport nazionale più seguito e che fa gola alle TV; ciò invece non vale per tanti Paesi Europei (come l’Inghilterra) ed extra-europei (es. USA) che hanno altri sport storici e nazionali (Rugby, baseball, ….).
Tuttavia, grazie alla diffusione e all’utilizzo più frequente dei canali social, anche la pallavolo sta vivendo un momento di alta crescita in termini di spettatori televisivi.
 
E ricordiamo anche che nel 2004 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. 
 
Per concludere è doveroso e piacevole ricordare il pregiato curriculum di Matej Cernic:
  • 1995/97 Ok Val Gorizia B2
  • 1997/98 Jeans Hatù Bologna A1
  • 1998/02 4 Torri Pallavolo Ferrara A1
  • 2002/04 Kerakoll Modena A1
  • 2004/05 Daytona Modena A1
  • 2005/06 Iraklis Salonicco (Grecia) A
  • 2006/07 Fakel Novy Urengoi (Russia) A
  • 2007/08 Dinamo Mosca (Russia) A
  • 2008/09 Stamplast Martina Franca A1
  • 2009/10 Rpa-Luigi Bacchi.it Perugia A1
  • 2010/11 Asseco Resovia (Polonia) A
  • 2011/12 Tonno Callipo Vibo Valentia A1
  • 2012/13 Fenerbahçe Spor Kulubu (Turchia) A
  • 2013/14 Caffè Aiello Corigliano A2
  • 2014/15 Pallavolo Matera A2
  • 2015/17 Aurispa Alessano A2
  • 2017/18 Tuscania Volley A2
  • 2018/19 Pag Taviano A2
  • 2019/20 M2G Group Bari B

di Davide Napoletano

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Patatine al microonde

Chi ha detto che pioggia e inverno debbano essere per forza tristini? Le serate a casa con amici, giochi da tavolo e film saranno ancora più piacevoli con queste patatine al microonde LIGHT, senza olio, croccanti e buonissime.

Resterete veramente sorpresi! 

Ingredienti per circa 100 g di patatine

  • 4 patate (circa 500 g)
  • acqua
  • sale e spezie 

Procedimento

Sbucciate e tagliate a fette sottili le patate. Io ho usato una mandolina, ma va bene anche un coltello ben affilato. Passaggio importante: SCIACQUATE bene le patate a fette con acqua fredda, in modo da eliminare l’amido, poi ASCIUGATE accuratamente.

Ora in microonde: potete appoggiare le fettine (leggermente distanziate) direttamente sul piatto del microonde; non c’è bisogno della carta forno. Massima temperatura per 6 minuti circa. Consiglio di controllare arrivati al 3-4 minuti perché la cottura varia da forno a forno (il mio arriva a 700 W).

A due minuti dalla fine girate le patate dall’altro lato, anche per evitare che si attacchino. Salate a piacere e SGRANOCCHIATE!

P.S. Se volete aggiungere spezie, basta farlo PRIMA della cottura. Io consiglio l’erba cipollina e la paprika, spettacolari. 

Calcolo dei macronutrienti (patatine al microonde) per 100 g

Calcolo dei macronutrienti

(patatine in busta) per 100 g

   

385 calorie 

533 calorie

87,4 g di carboidrati

54 g di carboidrati

0,5 g di grassi

32 g di grassi

10,1 g di proteine

6,5 g di proteine

 

 

a cura di Antonella De Novellis

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HairStyle: tutte (ma proprio tutte!) le tendenze per l’autunno-inverno 2019

Se hai voglia di cambiare look allora trai ispirazione dalle nuovissime acconciature di tendenza per questo autunno/inverno 2019-2020.

Passerelle di New York, Londra, Milano e Parigi propongono hairstyle sia sobri che estremi.

Abbiamo capelli ultra-volumizzati, parrucche ancora più grandi e look scolpiti in gel.

Le tendenze dei capelli dell’autunno 2019 più contenute propongono onde delicate e ciocche lucenti con la preferenza di code di cavallo semplici, trecce strutturate e treccine.

Per quanto riguarda i tagli di capelli, c’è molto spazio per la varietà. Dai tagli di capelli di Bob, tagli di capelli da folletto e tutti i tipi di frangia fino ai capelli lunghi che come sempre regnavano sovrani.

Per quanto riguarda i COLORI abbiamo stilato una classifica dei più modaioli:

 1. Capelli rossi

È difficile dimenticare una rossa. Come per l’anno scorso, anche in questa stagione abbiamo visto sia i capelli rossi naturali che quelli tinti più intensamente.

2. Capelli Platino

I capelli biondi platino non sono riservati alle persone pallide che possono fingere che siano naturali. Anzi, sono molto cool con un po ‘di radice scura e molta sfacciataggine.

La presa degli anni ’90 sui capelli di platino si è davvero distinta nelle sfilate di Versace, ma anche con Etro e Ashley Williams.

3. Capelli neri

I capelli neri, o almeno i capelli castani scurissimo, sono stati celebrati come una delle ultime tendenze del colore dei capelli dell’autunno 2019, naturalmente ricci o lisci in tutti i modi!

4. bronde

Bronde, è un colore posizionato tra il biondo e il marrone. È una delle tendenze più esclusive dell’autunno 2019, molto facile da ottenere con la tintura indipendentemente dal colore iniziale dei capelli.

5. Chocolate Brown

Ricco e caldo, i capelli color cioccolato sono una delle tendenze colore autunno / inverno 2019-2020 più perfette. Questa tonalità marrone scuro è perfetta per quasi tutte le tonalità della pelle.

6. Tocchi pastello

I colori dei capelli alla moda sono stati più tenui in questa stagione,  vengono proposti tocchi di toni pastello con strisce di azzurro e pesca che ricordano nuvole e un orizzonte all’alba.

Ora vediamo le tendenze autunno / inverno 2019-2020 per quanto riguarda le ACCONCIATURE:

  1. Riga in mezzo

La riga in mezzo è la più elegante possibile e si adatta perfettamente al ritorno degli anni ’70. Molto bella con i capelli voluminosi e uno stile spettinato e strutturato.

Per un aspetto più pulito, la riga in mezzo può essere fatta anche con i capelli lisci ma non unti o umidi, e le ciocche anteriori spinte dietro le orecchie.

2. Riga laterale

I parrucchieri l’hanno resa una delle tendenze dell’acconciatura autunno / inverno 2019. La riga laterale può essere pettinata con capelli morbidi e un po’ selvaggi, possono far sembrare il look molto sofisticato.

3. Coda di cavallo bassa

La coda di cavallo bassa potrebbe essere la più classica delle acconciature dell’autunno 2019, meglio se l’elastico viene nascosto arrotolandogli intorno una ciocca di capelli.

4.Coda alta

Se le code basse rappresentano l’eleganza, le loro controparti alte rappresentano il contrario: qualcosa di infantile, audace e forse solo un pò trash.

5. Onde morbide

I capelli ondulati romanticamente non passeranno mai di moda. Le onde morbide richiedono un po ‘di lavoro e tuttavia sembrano naturali e senza sforzo, esattamente ciò che il mondo della moda ama.

6. Riccioli piccoli

Naturali o realizzati con un ferro arricciacapelli molto piccolo, i capelli voluminosi con riccioli stretti sono stati uno dei trend più divertenti dell’autunno 2019. 

7. Acconciature gelificate e scolpite

I capelli gelati non sono una novità, ma per le tendenze capelli autunno / inverno 2019 gli stilisti hanno fatto un salto di qualità. I capelli sono stati fortemente gelificati e poi scolpiti contro il cuoio capelluto in una varietà di modi interessanti. Alcuni ci hanno ricordato un po ‘di riccioli marcati degli anni ’20, mentre altri erano un modo nuovissimo e persino futuristico di acconciare i capelli con il gel per capelli.

8. Artsy Strands

Un altro modo unico di usare il gel, visto sulle passerelle per le tendenze dei capelli autunno / inverno 2019-2020, altrettanto creativo quanto i capelli più scultorei sono le ciocche di capelli gelificate e modellate contro la fronte in modi unici.

Articolo a cura di Ilaria La Mura

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MARS il nuovo singolo di MYKY

Il nuovo singolo di Myky  è la traccia che dà il titolo al suo album, MARS. Il video è stato realizzato dalla NoMods Film, che ha già prestato le proprie telecamere ai video del giovane cantautore, e si è avvalso del set e della collaborazione tecnica e artistica di GBPhotographer.

A qualche mese dalla pubblicazione del CD, i tempi sono maturi per portare sotto i riflettori una delle sue canzoni più coinvolgenti e allo stesso tempo enigmatiche.

Come Myky ci ha ormai abituati, infatti, le sue canzoni sono portatrici di più livelli di significato: parole, note e immagini concorrono a veicolare messaggi che si arricchiscono e si completano a vicenda. Se un primo ascolto riconduce immediatamente alle atmosfere energiche e ritmate della disco music degli anni ’80 e ’90, il testo rivela una dialettica serrata, quasi una sofferta battaglia, tra i colori vivaci e vari della vita e i toni cupi (blue, black, dark) di una malinconia senza nome, la malinconia di chi si sente fuori posto, emarginato, quasi un alieno in un mondo che rischia di appesantire le ali al volo libero dei sogni e delle aspirazioni del’individuo.

Ed è proprio da qui che scaturisce il messaggio portante del videoclip. Il video infatti mette al centro della scena coloro che a vario titolo si possono considerare degli outcast. Coloro che si ritrovano ad avere sogni, talenti, ambizioni, identità che scivolano fuori dai margini di ciò che il senso comune cataloga come accettabile. Coloro che sono la sbavatura rispetto allo standard, lo scarto rispetto alla “norma”. Myky, l’alieno fuori contesto che guarda con nostalgia alle stelle e al pianeta Marte, appare ora una sorta di re e mago che restituisce colore e luce alle varie figure della solitudine e dell’emarginazione che popolano il suo video. Tutti coloro che il pregiudizio vorrebbe relegare a un’esistenza in bianco e nero, una volta toccati dalla magia di cui il re dei sognatori è portatore, si scoprono liberi di offrire al mondo tutti i colori del proprio essere. Dal ballerino criticato per un talento giudicato poco “virile” alla giovane additata per la sua bellezza trasgressiva e libera, dalla ragazza che non permette che la disabilità la definisca e la limiti nei suoi sogni, a chi non si lascia catalogare in uno stereotipo di genere unidimensionale, fino a toccare la dialettica delicata e complessa fra femminilità e maternità, che ancora troppo spesso sono viste come incompatibili fra loro. Ma Myky viene da Marte, che si configura come la dimensione alternativa dove finalmente schemi e stereotipi perdono di senso; Marte, simbolo dell’energia guerriera che porta a combattere per realizzare i propri sogni. Per questo, con la sua musica è portatore di libertà: libertà per tutti e per ciascuno di essere se stessi e di esprimersi al proprio meglio.

Perché un mondo che accoglie e libera tutte le possibilità, tutti i colori, è un mondo più vivo, reso tanto più vero proprio dall’abbraccio con la sua dimensione “aliena” e sognante. 

a cura di Antonella De Novellis

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Intervista a Sarah Avolio, modella transgender napoletana

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Racconta un pò di te

Salve a tutti mi chiamo Sarah Avolio di anni 37, napoletana segno zodiacale del cancro. Sono una ragazza transgender,  ho completato il mio percorso il 6 marzo 2010 per essere una donna a tutti gli effetti, ma non rinnego il mio passato, anzi…. ho seguito un percorso delicato sfidando tutto e tutti, allontanandomi dai miei stessi familiari, per un certo periodo ho represso il mio io per riuscire ad avere un lavoro da parrucchiera senza scendere troppo in basso. Attualmente sono molto attiva nei social media, per me stessa è la comunità LGBTQ, non ho un lavoro fisso ma piccoli lavori negli spot nel settore della moda e presso locali come modella e sexy star erotica, ma senza scivolare nel volgare poichè non mi piace.

Questo lavoro mi da molte soddisfazioni, anche al mio ego, non lo nascondo, se non fosse per la gente bigotta che mi fa sentire il peso della discriminazione. Ritengo di essere la Moana Pozzi del mio mondo; lei è stata la mia musa ispiratrice e vive ancora dentro me. Combatto per i diritti della comunità OMOtrans  partecipando attivamente ad eventi e manifestazioni e mettendoci sempre la faccia attraverso quelle che sono le mie limitate possibilità, anche se sono consapevole che non basteranno mai, se sono sola a combattere.

Ho partecipato a svariati concorsi nell’ambiente etero e della mia stessa comunità; all’ultimo concorso fatto sono arrivata seconda classificata per la seconda volta; si tratta di “Miss Trans Europa”, organizzato da Stefania Zambrano. Dopo svariati anni di concorsi ho deciso di fare un’esperienza ancora più importante, partecipare a “Miss Trans Star International” per mettermi in competizione prima con me stessa, sperando che questo concorso possa aprirmi nuove porte e dare buone opportunità non solo a me stessa, ma per tutte noi. Ma soprattutto spero di superare alcune mie insicurezze che mi porto dietro da bambina ed inoltre per vivere un’esperienza tutta nuova; è un concorso di prestigioso livello internazionale con ragazze di mentalità e culture diverse, anche se simili. Ognuna di noi avrà una storia da raccontare, sicuramente simile alla mia, ma secondo i costumi e le varie culture del mondo.

Tre aggettivi per descriverti?

Se mi concedi.. mi permetto di aggiungere uno in più:  solare, permalosa, simpatica e altruista.

Dopo il percorso di transizione hai avuto difficoltà nel mondo del lavoro?

La scelta del cambiamento è stato un atto d’amore verso me stessa, non potevo vivere nell’ipocrisia, avevo bisogno di adeguare il mio genere a quello sempre sentito, ossia quello femminile.

Se si, perché secondo te?

Perché viviamo in uno stato bigotto, in cui paradossalmente droga, sesso e strani personaggi sono più apprezzati di noi transgender. Lo vediamo dalle stesse istituzioni, ma soprattutto da menti piccole di un popolo italiano che non riesce a vedere oltre la punta del proprio naso e si accontenta di cose inutili. In Italia siamo indietro di molti anni e non credo che le cose cambieranno velocemente .

Il tuo sogno da realizzare?

Realizzarmi nel mondo del lavoro, avere una posizione come professionista o artista per dimostrare che non siamo inutili, o solo strumenti del piacere noi transgender. Cerco solo un’opportunità per valorizzare me stessa e avere un’indipendenza per vivere una vita, come dire, normale. Ma non parlo solo per me ma per tutta la comunità dei miei fratelli e sorelle.

Secondo te, in pieno Terzo Millennio, esiste la volontà politica di superare gli arroccamenti culturali legati alla questione di genere?

Non credo ci sia abbastanza interesse politico di supportare i nostri movimenti e la nostra comunità. Siamo visti un pò male e la gente tende a non modificare la propria mentalità. Secondo me, se non interverranno cambiamenti, resteremo sempre emarginati e vittime di tutto ciò che si sente in giro ed anche qualcosa in più.

Come hai vissuto i momenti, credo inevitabili, di difficoltà emotiva, oltre che di relazione, all’interno del nostro tessuto sociale?

Malissimo, perché mi sentivo isolata, messa da parte, certe volte un alieno; se non fosse per le poche persone che mi stimano e mi conoscono mi sentirei persa nel nulla. Purtroppo, veniamo visti con occhi diversi dalle persone e sempre più spesso additati.

Quali sono le associazioni di supporto verso un proficuo inserimento nel mondo lavorativo?

Ci sono varie associazioni di supporto per l’identità di genere, ma non esiste nessun ente che ci supporta per l’inserimento nel mondo del lavoro, la cosa che mi sconforta maggiormente e che in altri Stati invece ciò avviene. Qui in Italia nessun ente vuole avviare un’iniziativa, anche perché le aziende non danno possibilità o incentivi.

La nostra società può veramente definirsi evoluta, aperta e rispettosa degli orientamenti sessuali di ognuno?

Secondo me è un fattore soggettivo; c’è chi accetta e chi no, ma la maggioranza è portata a non volere accettare nessun orientamento sessuale chiamato “diverso”, ma noi siamo identici a tutti gli esseri umani, molte volte anche meglio.

Segui Sarah Avolio sui social, clicca sui link…

https://www.instagram.com/avolio_sarah/?hl=it

https://twitter.com/Sarah_Avolio

a cura di Davide Napoletano

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TIME MANAGEMENT CONTRO LO STRESS

COME GESTISCI IL TUO TEMPO?

Fai tante cose, incastri diversi impegni tutti in una giornata, e alla fine c’è sempre qualcosa che non riesci a fare sentendoti inevitabilmente in colpa e come se non avessi concluso nulla?

Innanzitutto ti è mai venuto il dubbio che fai troppe cose e che molte potresti delegarle o non farle affatto?

Imparare a delegare è fondamentale. Lo so, gli altri non fanno le cose come le fai tu, rispetta il loro modo di farle e apprezza la diversità, dagli fiducia, magari potrebbero farle anche meglio di te e tu potresti avere il tempo per fare qualcosa di più importante!

Riguardo al non farle affatto…chiediti se davvero è importante che tu faccia quella certa cosa per forza in quel momento!

La vita va vissuta non per fare fare fare, ma per vivere serenamente il presente. 

Ecco qualche consiglio su come gestire meglio il tuo tempo:

PIANIFICAZIONE:  non incastrare troppi impegni tutti in un giorno solo! Per quanto riguarda quei piccoli obiettivi che potrebbero non essere risolvibili in un giorno (perché magari non dipendono solo da te), distribuiscili durante il mese fissandone uno a settimana. Per es. 4 piccoli obiettivi in un mese. Invece per i piccoli impegni fastidiosi che tendi a procrastinare come per es. pagamento delle bollette, contattare il commercialista, inviare quella mail, iscrizione in palestra ecc… scegli un giorno preciso della settimana da dedicargli. 

PRIORITÀ: Quale obiettivo fissare per prima??? Ovviamente quello più urgente!!!

LISTA A VISTA: segna tutto su una lista che terrai sempre sott’occhio, per esempio attaccata alla parete vicino al letto…

AGISCI: il momento è ora! Smettila di rimandare, la meta la raggiungerai un passo alla volta, ma se non inizi da un passo, non arriverai alla vittoria!

Ricorda che durante la pianificazione giornaliera devi lasciare mooolto spazio agli imprevisti (tipo 3-4 ore), e soprattutto ricordati di ritagliarti il tempo per riposarti e rilassarti un po’ (quest’ultimo punto è fondamentale!!!).

Imparare a gestire il tempo riduce lo stress e migliora la tua autostima!

Questo articolo ti è stato utile?

Lascia un commento e racconta quali strategie usi per organizzare il tuo tempo! 

Articolo a cura della dott.ssa Ilaria La Mura, psicologa

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Conversazione con Giulia Pisani, dal Volley ai microfoni Rai, il temperamento di una Campionessa.

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Abbiamo fatto una chiacchierata con Giulia Pisani, classe ’92, campionessa di Pallavolo pluripremiata, vincitrice di diversi trofei sportivi; ha conquistato due ori, una Coppa Italia, la coppa CEV, lo scudetto -in forza al Busto Arsizio -, una Supercoppa italiana. Carriera brillante, eppure se di Giulia non si conoscesse già la sua lunga sequela di successi, non avremmo saputo nulla di riconoscimenti e premi parlando con lei: ben lontana dal divismo di questo tempo, Giulia è una persona di umiltà vera e di placida mitezza, doti che le attribuiamo con particolare risalto, non potendole riscontrare con altrettanta frequenza altrove.

Giulia Pisani ci ha raccontato della sua nuova avventura- è stata designata voce tecnica per i microfoni Rai- e di quanto possa essere complicato per un’atleta emanciparsi da infortuni che minano alla carriera nel momento più fulgido.

Temperamento indomito, professionista scrupolosa, Giulia, che è diventata celebre per i suoi muri, ha saputo, nel momento più difficile, aggirare il più ostico di essi, e cioè quello che le sbarrava la strada verso nuove soddisfazioni sportive.

Ciao Giulia e benvenuta su Streetnews.it

La prima domanda che voglio farti riguarda la tua carriera sportiva e le conseguenze del tuo infortunio.

In un momento particolarmente favorevole per la tua crescita hai dovuto decidere di interrompere l’attività sportiva. Quanto ha pesato questo episodio, senz’altro cruciale, sull’aspetto emotivo?

Il dolore alla spalla si è palesato ad ottobre e ho provato a tenere a bada il problema fino a dicembre. Da marzo ad agosto ho dovuto necessariamente affrontare la situazione interrompendo l’attività e perseguendo cure specifiche. Esausta  ed esasperata dai trattamenti, dal dolore e dall’impossibilità oggettiva nel dare il massimo, ho preso, a malincuore, la decisione di tornare a casa, anche perché ritengo che la salute sia molto più importante del resto:  con questo fisico ci devo stare per tutta la vita e, sebbene abbia dovuto rinunciare alla Pallavolo, ho cercato di prendere la decisione più matura.

Ciononostante hai avuto una grande reazione e ti sei reinventata. Da qualche settimana è iniziata la tua esperienza nello staff di cronaca e commento per la lunga stagione di volley femminile. 

Sostituirai il molto amato Claudio Galli che, insieme a Marco Fantasia, era parte di una coppia solida e di grande intesa. Come ti stai approcciando a questo nuovo ruolo accanto a Marco?

Mi sto trovando benissimo, Marco mi dà consigli, stiamo crescendo insieme. L’opportunità di lavorare ai microfoni di Rai Sport è venuta per caso; l’ho colta con entusiasmo ma, soprattutto, con la serietà e la professionalità che questo ruolo contempla.

Un pensiero, inoltre, lo voglio rivolgere a tutte le persone che mi supportano in questa mia nuova esperienza, il calore che sto riscontrando è tanto inaspettato quanto importante, per me, e non è affatto scontato; mi dà la spinta per fare sempre meglio e mi consola anche un po’ nei momenti in cui guardare le atlete in campo mi fa cedere alla nostalgia.

Passi, dunque, dal Volley giocato al raccontare il Volley. Pensi che ci sia un po’ di reticenza nel dare alle donne la stessa credibilità e rispetto che, di fatto, vengono riconosciuti agli uomini?

Non ci ho fatto caso. Dico, invece, che è stato molto più facile del previsto. E’ bastato rompere il ghiaccio.

Attualmente non ho riscontrato episodi negativi  a tal proposito. Del resto, ho avuto un’apripista d’eccellenza, mi riferisco a Consuelo (Consuelo Mangifesta ndr), sempre impeccabile nel suo ruolo di telecronista sportiva, professionista ineccepibile.

Fa piacere sapere questo in una società che, in molti casi, inverte la tendenza; ma torniamo alla Pallavolo. Quale allenatore ha influito particolarmente sulla tua crescita sportiva e personale?

Quando ero alla Nazionale pre-juniores, avrò avuto 16 o 17 anni, ho incontrato Maurizio Moretti, attualmente allenatore alla Argentario di Trento. A lui devo tanto, è stato il mio trampolino verso una carriera ricca e soddisfacente, lo ricordo sempre con affetto e stima. Dopo l’esperienza in Nazionale non a caso sono approdata a Busto Arsizio, lì sono rimasta per 5 anni.

A proposito di squadre: come è il rapporto all’interno del gruppo. Si è più amiche o colleghe?

Mi fai una domanda che riguarda soprattutto il mio carattere, il mio modo di essere nella vita, al di là dello sport. Di amiche vere ne ho poche, quelle che puoi chiamare alle 3 di notte si contano sulle dita di una mano, o forse meno. Per quanto riguarda la Pallavolo devi tener contro che in questo sport, come in altri, si cambia frequentemente Società e quindi squadra, nella maggior parte dei casi non si fa in tempo ad allacciare rapporti umani che già si è altrove. Di certo un’amica che ho trovato sul campo è Francesca Marcon, ne approfitto per rivolgerle un affettuoso saluto.

Come ti vedi nel futuro prossimo?

Non so dirti se tornerò a giocare o prenderò altre strade. E’ certo che per me svolgere una qualsiasi attività significa dare il massimo, metterci impegno, investire tempo ed essere professionale, sempre. Allo stato attuale non avrei potuto dare alla Pallavolo giocata il meglio di me. Non si pensi che la scelta di farmi da parte sia stata presa a cuor leggero; si è tratto soprattutto di responsabilità, sia sotto il profilo professionale che per quello inerente alla mia salute.

Avevo avuto già un infortunio importante al ginocchio anni addietro che si è andato assommando ad alcuni problemi alla schiena. Questo della spalla è stato una ulteriore sferzata anche sul piano emotivo.

Tuttavia sono dell’avviso che la vita offre sempre nuove opportunità, quando arrivano quelle giuste basta impegnarsi e saperle cogliere.

Grazie per la chiacchierata, Giulia, e per averci ricordato che anche lo Sport deve essere ridimensionato di fronte a valori non tralasciabili, come la tutela della propria salute; è un insegnamento che vale soprattutto per le nuove generazioni spesso incapaci di contenere la voglia di emergere, questo soprattutto per colpa degli adulti che li sovraccaricano di aspettative. Sei stata una ventata di positività e freschezza. In bocca al lupo per questa nuova avventura, riteniamo che chi come te sorride al futuro richiamerà a sé esiti propizi.

a cura di Davide Napoletano

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Squitieri e il suo Bologna alla conquista del calcio balilla

Grande successo per Squitieri e il suo Bologna che conquista il secondo posto della classifica di Lega Calcio balilla italiana.

Ecco il podio finale. Primo posto all’Aprilia, secondo posto al Bologna, e terzo il Napoli. La squadra di Squitieri ha vinto in semifinale contro il Napoli che aveva in squadra nomi di un certo calibro come Simone Rossoni. In precedenza, vittoria contro il Salerno di Luigi Rosica, noto campione poggiomarinese. Di sicuro, vincere contro queste due grandi squadre è stato un prestigioso traguardo. L’evento é stato disputato nel weekend del 18-19-20 ottobre 2019 ad Anagni (Frosinone). Chiaramente da tutti i componenti arrivano i ringraziamenti al presidente del Bologna, Marco Mollichelli, per aver costruito una squadra ottima per la categoria.

a cura di Antonella De Novellis

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Frosinone-Livorno 1-0: Ciano su rigore stende i labronici nell’ultimo minuto

Il Frosinone stende in extremis il Livorno grazie a un rigore di Ciano e torna alla vittoria dopo oltre un mese e mezzo. Un successo fondamentale che consente ai ciociari di mettere la testa fuori dalla zona retrocessione e riportarsi a -3 dalla zona play-off. Una beffa vera e propria per il Livorno che, dopo aver a lungo cullato l’idea di agganciare a quota 5 il Trapani, resta malinconicamente da solo in fondo alla classifica.

Una gara disputata bene da entrambe le compagini che, sciupano più volte delle occasioni importanti. Nel finale succede l’impossibile, Del Prato fallisce l’occasione di portare in vantaggio la squadra ospite e il Frosinone ne approfitta. Sugli sviluppi di un angolo un colpo di testa di Brighenti è intercettato con un braccio alto da Morganella, spalle alla porta. L’arbitro Pezzuto non ha dubbi e concede il secondo rigore ai padroni di casa che stavolta Ciano non sbaglia (89?). Il Livorno non ci sta e un minuto dopo si vede negare da Bardi l’1-1 su un tiro di Murilo. In pieno recupero il Frosinone legittima il successo andando vicino al raddoppio con il giovane Matarese, subentrato nel finale a Rocca.

a cura di Antonella De Novellis

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Piccole (e grandi) bugie

Mentire agli altri è mentire prima di tutto a se stessi. 

Dietro una bugia c’è un mondo da esplorare: desideri, pensieri, pregiudizi, valori, convinzioni, catene e sogni di libertà di chi sta mentendo.

Mentiamo continuamente, per esempio quando ci presentiamo a qualcuno per la prima volta,  cerchiamo sempre di mostrare la parte migliore di noi e talvolta “esageriamo” qualche caratteristica positiva che abbiamo.

Dunque cos’è la menzogna?

Sul dizionario troviamo questa definizione: “Alterazione o falsificazione verbale della verità, perseguita con piena consapevolezza”.

In realtà siamo così abituati a mentire che ormai ci viene automatico e quasi non ne siamo più consapevoli.

Le statistiche dicono che mentiamo dalle dieci alle cento volte al giorno.

Già da piccoli iniziamo a mentire per esempio fingendo di piangere per ottenere qualcosa. A due anni impariamo a simulare e durante l’adolescenza mentiamo ai genitori una volta ogni 5 interazioni.

Siamo così bravi a mentire che finiamo con l’illudere anche noi stessi.

L’analisi delle menzogne attraverso il riconoscimento dei segnali non verbali permette di entrare in contatto non solo con l’altro ma anche con la nostra parte più profonda.

Diventare consapevoli di questa parte di noi che spesso cerchiamo di nascondere è importante per migliorare la conoscenza di noi stessi e per riuscire a pianificare i nostri obiettivi in modo realistico così da poterli raggiungere senza “pompare” le nostre qualità.

Quando sopravvalutiamo le nostre caratteristiche e abilità personali credendoci più bravi di quello che realmente siamo, finiamo inevitabilmente di scoprire di non essere all’altezza delle nostre aspettative e quindi ritrovandoci a sperimentare frustrazione, tristezza e delusione. Lo stesso può avvenire quando sottovalutiamo le nostre qualità e credendo di non farcela, di non essere “all’altezza”, non ci impegniamo a migliorare la nostra vita.

L’aderenza con la realtà è il punto di partenza per ottenere una qualità di vita soddisfacente.

Articolo a cura della dott.ssa Ilaria La Mura

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