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Scandone sconfitta a Corato, De Gennaro: «Subìta la loro fisicità, dobbiamo inserire meglio i nuovi»

Ennesimo pessimo primo tempo che costa caro alla Scandone. I biancoverdi, che chiudono il secondo quarto sotto di 23 punti, non riescono poi a completare la rimonta e si arrendono all’Adriatica Industriale Basket Corato, che vince 75-66. Amareggiato coach De Gennaro, che ha commentato così la quinta sconfitta consecutiva dei suoi: «Purtroppo è stata una partita dai due volti: nei primi due quarti abbiamo subìto tantissimo la loro fisicità. Ho provato a cambiare tanti quintetti per cercare di trovare la chimica giusta, ma loro ci hanno praticamente messo le mani addosso, giocando in maniera molto fisica. Negli ultimi due quarti è venuta un po’ fuori la nostra tecnica, abbiamo iniziato a giocare più di squadra, a far girare la palla, abbiamo retto un po’ di più in difesa, tanto è vero che abbiamo chiuso 14-26 il terzo quarto e 15-17 l’ultimo. Purtroppo mi aspettavo una partita così, i ragazzi sono entrati un po’ contratti e questa cosa non mi va giù, dobbiamo assolutamente lavorarci, per inserire meglio i nuovi. Marchetti stasera comunque ha giocato abbastanza bene, così come Stanzani, Dilas invece deve iniziare a vedere il campo, visto che comunque è un lungo che quest’anno ha giocato pochissimo, quindi deve iniziare a entrare un po’ più nei meccanismi. Bene gli altri, Ondo Mengue e Marzaioli hanno dato il solito contributo, ho avuto un po’ meno da qualche giovane che si è innervosito un po’ di più, però in parte me lo aspettavo. Ora dobbiamo stare tranquilli, non guardare gli altri, pensare a noi e lavorare per cercare di amalgamarci ancora di più e giocarci le partite fino alla fine. Dobbiamo arrivare, consapevoli dei nostri mezzi, fino alla fine della stagione. Ci vogliamo salvare e dobbiamo provarle tutte per riuscirci. Il mio compito è cercare di trovare dei quintetti solidi e motivare sempre di più i ragazzi».

Scandone sconfitta a Corato, De Gennaro: «Subìta la loro fisicità, dobbiamo inserire meglio i nuovi»

Un successo straordinario Nauticsud 2020

Si è conclusa con un record di oltre 107.000 visitatori in 9 giorni – la 47ma edizione del Nauticsud, Salone dedicato alla piccola nautica svoltosi dall’8 al 16 febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Sono state circa 800 le imbarcazioni esposte, con una netta prevalenza di gommoni, autentici dominatori della scena (e del mercato). Ma non sono mancate anche presenze di cantieri produttori di barche di lusso e yacht, tra i quali marchi prestigiosi come Pardo, Azimut, Cranchi, , Rio, Rizzardi, Fiart, Gagliotta: un parterre apprezzabile per qualità e quantità, che ha soddisfatto gli organizzatori di AFINA, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica, che in forza di questo successo hanno rinnovato fino al 2023 (anno della 50ma edizione) il contratto di partnership con l’ente Mostra d’Oltremare, che del marchio Nauticsud è proprietario.“Questa edizione del salone ha superato ogni aspettativa e la crescita del 25% degli ingressi e del 30% delle vendite è la prova di quanto bene abbia funzionato la collaborazione con AFINA” ha dichiarato la consigliera delegata dell’ente Mostra Valeria De Sieno, fortemente motivata nel proseguire la collaborazione con gli operatori locali della nautica. Le ha fatto eco il presidente dell’associazione, Gennaro Amato, sottolineando che il rinnovo del contratto con Mostra d’Oltremare “rappresentava soltanto una formalità” e aggiungendo che “è importante pianificare il futuro dell’esposizione guardando sin da ora all’edizione del cinquantenario (2023) quando si potrà allestire un padiglione speciale dedicato alle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo”. Si profila particolarmente interessante, per le aziende locali, la decisione annunciata dal presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, di attivare un bando per la partecipazione, oltre al Nauticsud, anche al Boot di Düsseldorf e ai Saloni di Cannes e Bologna. Quest’ultimo – vale la pena ricordarlo – sarà organizzato dalla stessa AFINA e si svolgerà dal 17 al 25 ottobre, dunque subito dopo il Salone di Genova, che a quanto pare non rientra nelle priorità: un segnale preoccupante, che fa temere l’acuirsi di una rivalità tra il capoluogo ligure e Napoli. Rivalità di cui si sono già registrate le prime avvisaglie, ovvero manovre più o meno palesi per indirizzare gli espositori da una parte o dall’altra. Intanto, l’Afina si dà da fare per consolidare antichi e nuovi rapporti, anche attribuendo riconoscimenti ad alcuni degli operatori più noti e affermati del settore. Se ne è avuta prova nel corso della tradizionale serata di gala del Nauticsud, nel corso della quale sono stati assegnati gli Award 2020 (statuette firmate dall’artista Lello Esposito) a Paola Cranchi, Paolo Molinari (Airon Marine), Gianfranco Rizzardi, Luigi Selva e Antonio Ranieri (Ranieri Group). Un premio alla memoria dedicato a Pietro Gargiulo, fondatore dell’azienda di gommoni Master, è stato ritirato dalla figlia Annalisa, mentre Tullio Abbate ha ritirato due premi: uno per sé, l’altro dedicato a Fabio Buzzi, tragicamente scomparso il 17 settembre 2019 a Venezia (la famiglia, impossibilitata a partecipare alla cerimonia, ha fatto pervenire un messaggio agli organizzatori). L’Award Nauticsud 2020 per il design è stato assegnato a Fulvio De Simoni, mentre per la stampa sono stati premiati il direttore del quotidiano Il Mattino, Federico Monga, l’editore e il direttore di Nautica, Paolo Sonnino Sorisio e Corradino Corbò..Un premio speciale (una targa realizzata con una fusione di polveri di marmo di Carrara e pietra leccese) è andato al cavaliere del lavoro Stefania Brancaccio, per aver creato una sinergia tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Mostra d’Oltremare attraverso il mare: i visitatori del Nauticsud hanno potuto usufruire infatti di uno sconto speciale per visitare al Mann la mostra Thalassa, dedicata alle meraviglie sommerse del Mediterraneo.Impossibilitato a partecipare alla serata, Massimiliano Rosolino ritirerà il premio in occasione di Navigare, altro evento organizzato da Afina, in programma a Napoli dal 28 al 5 aprile nel porticciolo del Circolo nautico Posillipo, dove sarà possibile provare in mare barche e gommoni visti a secco nei padiglioni della Mostra d’Oltremare.

Roberto Della Ragione

Acqua&Sapone Unigross ko a Pesaro, niente record

La striscia di vittorie dell’Acqua&Sapone Unigross si ferma a 12. Niente record, quindi, che resta in pugno alla Roma del 2002/2003.

 

Il destro improvviso di Gui al 2’ e il salvataggio di Jonas su Marcelinho qualche secondo dopo dimostrano che la partita non avrà un attimo di respiro. Al 3’ palo di Marcelinho con un sinistro rasoterra. Il Pesaro è aggressivo e collaudato dal tempo e dalle vittorie, l’Acqua&Sapone Unigross convinta dei suoi mezzi grazie alla recente striscia positiva. Esordio assoluto in nerazzurro per il pivot Fabinho dopo 3’ e mezzo.

Dall’altra parte, Colini lancia l’ex di turno De Oliveira a duellare con Avellino.

Ogni pallone giocato, in ogni zona del parquet, è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Con il passare dei minuti, sale la pressione del Pesaro, sostenuto da un pubblico calorosissimo. All’8’ Borruto a destra sfugge a Gui e calcia, scheggiando la traversa.

Il break di Murilo a 10’30’’ fa respirare i nerazzurri, portando alla doppia conclusione di Calderolli. Ma non basta ad evitare il vantaggio pesarese. All’11’’ Salas spacca la partita con un sinistro chirurgico. I marchigiani sentono l’odore del sangue e non mollano la preda. Passano pochi secondi e arriva il raddoppio di Taborda, anche se fa tutto Borruto rubando e rifinendo il pallone per il connazionale. La squadra di Bellarte prova ad organizzare la controffensiva, ma Jesulito prima trova il palo al 13’, poi con un altro sinistro insidioso al 14’ non trova lo specchio. Ci prova anche Fabinho, al 16’, con la punta del sinistro, Miarelli in spaccata salva i suoi.

 

C’è un secondo tempo ancora da giocare, ma al primo episodio Pesaro triplica. Angolo per i nerazzurri, Fabinho cicca la palla del possibile 1-2 da due passi e finisce per lanciare involontariamente Borruto e Taborda verso la porta di Mammarella. Tocca al numero dieci segnare il 3 a 0 per la doppietta da ex. I padroni di casa vogliono chiuderla e spingono. Ne hanno l’opportunità al 6’, con un rigore concesso per fallo di Avellino su Borruto. Dal dischetto, Mammarella ipnotizza Salas e salva il punteggio. Bellarte chiama time out e prepara Jesulito portiere di movimento. Al primo tentativo, palla persa e Taborda segna dalla sua metà campo il poker del Pesaro al 7’. Arriva anche il quinto gol su azione personale di un imprendibile Borruto, i giochi sono chiusi già a metà tempo. La zampata di Gui nel finale per l’1-5 non scalfisce la netta affermazione dei padroni di casa.

 

Il Pesaro stacca i nerazzurri in classifica, archiviando forse in anticipo il discorso primo posto, e li supera nella classifica dei gol fatti, salendo a quota 106 e diventando il miglior attacco della serie A (ha anche la miglior difesa con 40 gol subiti). In casa nerazzurra bisogna voltare pagina già dal prossimo turno, contro il CMB Signor Prestito al Palarigopiano.

Onore alle atlete e staff sempre avanti. Coraggio e professionalità da prendere da insegnamento

Le atlete della Volalto resteranno nella storia. Una partita contro la seconda in classifica Uyba che non conta in quanto a risultato ma per la professionalità e l’onore che non fanno calpestare a nessuno. Questo è sport. Con Cicolari infortunata, si cambiano ruoli pur di combattere ed onorare questo mondo che i “BOSS” usano solo per i loro interessi come lo dimostra il fatto che importanti atlete italiane di pallavolo alla fine della carriera si ritrovano senza un futuro.
 
PRIMO SET

Avvio di match molto equilibrato (2-2) con le due squadre che si studiano e coach Lavarini che indovina due check prendendo il largo (8-14). La Volalto però è compatta e scalda il braccio con Harris, nonostante una Gennari da applausi (14-18). Sarà proprio l’esperienza di Busto ad emergere in tutti i fondamentali, chiudendo il set con l’attacco super di Bonifacio (17-25).

SECONDO SET

Inizio set a ritmi altissimi di Busto, che può contare sui tre ace consecutivi di Herbots (1-4). Numeri da capogiro anche per Washington che indirizza il set subito sui binari giusti per Busto. La Volalto va in difficoltà in ricezione e non riesce a recuperare il gap nonostante il buon momento di Mazzoni (8-23). Le ospiti sbagliano pochissimo e chiudono anche il secondo set a proprio favore (9-25)

TERZO SET

Torna ad essere concentrata e compatta la Volalto che può vantare le difese e gli attacchi di una super Ameri e resta in scia (3-4). Gennari però scalda ancora il braccio sfruttando ogni minima disattenzione delle avversarie (9-14) nonostante cresca la sinergia Dalia-Harris che supera il muro di Busto (9-16). L’ace di Bici e gli attacchi veloci e precisi di Washigton mettono ancora in difficoltà le difese volaltine con coach Malcangi che chiama in causa anche Travisiol e Mastroianni. Minuti finali anche per Francesca Piccinini che propizia il 12-24. A chiuderla sarà il servizio out della neoentrata Mastroianni con set e match a favore di Busto (13-25).
 

Isi Service SanPaolo: un punto prezioso!

Lo scontro al vertice fra la prima in Classifica Isi Service SanPaolo e la VB Flyer ha regalato tante emozioni e palpitazioni fino alla fine. Le due squadre hanno offerto una partita spettacolare e non sono mancati momenti di tensione fra le due compagini, ma alla fine l’ ha spuntata al Tie break la squadra ospite. Si è detto soddisfatto comunque il Presidente dell’Isi Service SanPaolo che ha sottolineato ai microfoni di StreetNews come il punto conquistato può valere il primato della stagione. Parisi ha anche detto di mantenere la concentrazione perché arriva subito una insidiosa trasferta in terra napoletana contro la Eagle Volley. C’è da stringere i denti per il Team di San Paolo che proverà a difendere questo primo posto fino al termine della stagione.

Tabellino Isi Service SanPaolo – VB Flyer 2 – 3 (25-23;19-25;20-25;25-23;9-15)

a cura di Michele Vario

ASD Micri, fair play inU14: rigore inesistente e il capitano Capone calcia fuori

È il caso di raccontare quanto accaduto sabato 15 febbraio 2020. Un episodio che ha lasciato a bocca aperta i tanti presenti alla partita di calcio. Scene del genere non si vedono ogni settimana e su tutti i campi.  

Alle ore 15:30 dello scorso sabato si è giocata la gara del campionato regionale Under 14 (girone H) fra ASD PRIMAVERA e ASD MICRI. La partita è stata intensa ma corretta. Il primo parziale è finito a reti inviolate. È nel secondo tempo che accade tutto.

La Micri va in vantaggio con Masecchia. Dopo sette minuti, il direttore di gara decreta un calcio di rigore a favore della Micri. I presenti restano increduli perché il fallo è avvenuto palesemente fuori l’area di rigore. Dopo le proteste della squadra di casa, anche il Sig. Costanzo (allenatore della Micri), richiama l’attenzione dell’arbitro chiedendo di revocare il penalty. Il direttore di gara resta inamovibile.

Sul dischetto si presenta il capitano della Micri, Vincenzo Capone, che al fischio dell’arbitro decide spontaneamente di calciare il pallone fuori. Il gesto di FAIR PLAY viene accolto con stupore e riconoscenza dai tifosi e dallo staff dell’ASD Primavera che si complimenta con il ragazzo e con la panchina ospite. La partita riprende e dopo 5 minuti, lo stesso Capone, su azione personale entra in area di rigore e viene atterrato: penalty assegnato. Questa volta senza polemiche. Il capitano della Micri dal dischetto sigla la rete dello 0-2.

Al 20’, la Micri fa 0-3 con Masecchia. Dopo dieci minuti, Maio Yannik accorcia le distanze e fa 1-3. Intorno allo scadere un lancio lungo del portiere Trocciola della Micri permette a Credendino di anticipare tutti e realizzare la rete del definitivo 1-4. L’ASD Micri con la vittoria consolida il primo posto nel girone H del campionato Under 14. Grande partita ma soprattutto bel gesto di FAIR PLAY.

Serie A1: impresa titanica dell'Iren Fixi Torino, Broni battuta 87-85

Ha le sembianze di un’impresa titanica la vittoria dell’Iren Fixi
Torino, che sui legni casalinghi del PalaGianniAsti batte la favorita ed
accreditatissima Della Fiore Broni dopo un tempo supplementare. Le
pantere di coach Riga vincono 87-85 nonostante le rotazioni ridottissime
a causa delle assenze di Petrova e Salvini. Sono due punti d’oro per la
corsa salvezza alla quale stanno prendendo parte le sabaude. Stavolta,
determinazione, grinta e sacrificio sono stati ripagati.
Nared parte bene, le biancoverdi trovano soluzioni veloci da tre punti
che portano sullo 0-6. Barberis si oppone con Walker e Milazzo. Al 6’
Fontana chiama sospensione sul 18-14. Si gioca punto a punto e con
sorpassi reciproci, al suono della prima sirena il punteggio è 25-21.
Hanno difficoltà offensive le due squadre ad inizio secondo quarto,
Broni ritrova il pareggio (25-25) al 13’. Nessuna squadra trova
l’allungo decisivo, si gioca colpo su colpo, Milazzo firma il +5 (32-27)
ma Broni non lascia margini di fuga alle padrone di casa. Stejskalova
insacca una tripla pesantissima che porta l’Iren Fixi avanti di ben 8
lunghezze al 19’. Sul 39-33 si va negli spogliatoi.
Torino prova ad allungare nel terzo quarto, Broni fatica dal punto di
vista offensivo, l’Iren Fixi prova ad allungare e si porta addirittura
avanti per 8 lunghezze. La Della Fiore non demorde e ricuce lo strappo,
così coach Riga chiede sospensione sul 52-45 del 28’. Milazzo sigla il
+10, Brcaninovic rincara la dose e sul 57-45 suona la terza sirena.
Ritmi altissimi in campo e molti errori in fase offensiva, le padrone di
casa provano a tenere l’arrembante Broni alle spalle. Walker, Milazzo e
Del Pero s’immolano nonostante le opposizioni di Orazzo e Spreafico.
Stejskalova infierisce assieme a Brcaninovic e sul +13 piemontese coach
Fontana non può far altro che ricorrere ad un timeout sul 65-52 di metà
frazione. Broni inizia ad imporre la propria fisicità ed ampiezza di
rotazioni, Torino resiste ma ha qualche difficoltà con Walker che lascia
il campo per aver commesso il quinto fallo. Tikvic porta le lombarde sul
-2 (65-63 al 37’). Torino si sblocca grazie ai tiri liberi realizzati da
capitan Milazzo, la Della Fiore continua a spingere, Brcaninovic prova a
togliere le castagne dal fuoco ma Anna Togliani dall’altro lato le
risponde a tono. La rimonta ospite si concretizza con la bomba di
Spreafico per il 69-71 quando mancano solo 31” al termine. Brcaninovic
riporta in parità il punteggio e sul 71-71 si chiude l’ultimo quarto, è
overtime.
Nel supplementare Torino soffre oltremodo le rotazioni ridotte, ma
l’Iren Fixi non si arrende. Nared dalla lunetta tenta l’allungo bronese,
Tikvic si aggiunge ed in men che non si dica la Della Fiore trova il
73-79 e timeout di Riga al 42’. Giulia Togliani e Barberis ridonano
ossigeno alle torinesi per il -1. Tikvic compie un fallo antisportivo,
Brcaninovic insacca 5 punti di fila ed ecco l’83-79 per l’Iren Fixi a
poco più di un minuto dal termine. Moroni è glaciale dalla linea della
carità per il -1. Le compagini ricorrono al fallo sistematico, Milazzo è
quasi infallibile in lunetta e sull’87-85 si conclude una delle partite
più avvincenti della stagione.
Non godeva dei favori dei pronostici l’Iren Fixi Torino, le ragazze di
coach Riga si sono letteralmente immolate ed hanno messo in cascina due
punti d’oro per la corsa salvezza.

Allianz Pallacanestro Trieste – Peric e Mitchell in Nazionale

Trieste – Riparte da domani pomeriggio la settimana di allenamenti, in casa Allianz Pallacanestro Trieste: Hrvoje Peric e Akil Mitchell, nel frattempo, hanno salutato il gruppo per raggiungere le rispettive nazionali. 

Peric, convocato dalla nazionale della Croazia, si è unito al raduno dei balcanici dal 16 febbraio e sosterrà le due partite del FIBA EuroBasket Qualifiers contro la Svezia (il 21 febbraio alle 18.00) e contro i Paesi Bassi, nella giornata del 24 febbraio alle 19.30. 

Mitchell, invece, sosterrà due incontri di qualificazione alla FIBA Americup 2021: il 21, alle 20.30, la sua nazionale di Panama giocherà il primo incontro con il Paraguay mentre tre giorni dopo (il 24, alle 20.00) ci sarà la gara di ritorno. 

Entrambi i giocatori saranno a disposizione delle rispettive nazionali per tutta la settimana. 

Nel frattempo, il gruppo di coach Eugenio Dalmasson riprenderà gli allenamenti all’Allianz Dome dal pomeriggio di martedì, per continuare il lavoro in vista della ripresa del campionato: alla fine di questa settimana, Coronica e compagni sosterranno un incontro amichevole con la Dè Longhi Treviso, in quel di Ponzano Veneto (ore 17.00), in occasione del Memorial Santon. 

Milano torna al successo: 3-1 ai danni di Sora

MILANO – Ritorno alla vittoria per l’Allianz Powervolley che all’Allianz Cloud di Milano si impone con il punteggio di 3-1 sulla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. In 1 ora e 10’ minuti la formazione meneghina chiude con i parziali 25-25, 25-25, 25-25 un confronto non apparso quasi mai in discussione. L’ottava giornata di ritorno consegna in dono a Milano 3 puntifondamentali per la classifica per rinforzare il quinto posto, mentre per Sora arriva il 18esimo stop stagionale che complica ulteriormente le residue chance di salvezza della squadra ciociara.

“Dopo il temporale, torna sempre il sereno”. Ed il sereno è tornato a splendere all’ombra della Madoninna per l’Allianz Powervolley. Un “sole” necessario solo in fatto di punti da incastonare in classifica, perché nonostante le tre sconfitte consecutive in campionato con Perugia, Trento e Modena, la prestazione tecnica non è mai mancata. Contro Sora però Milano ha scelto di tornare ad indossare il suo vestito migliore, sfoderando una prestazione determinata di fronte a 4154 spettatori, con un Allianz Cloud in festa anche grazie all’entusiasmo degli oltre 2000 presenti del CSI di Milano per l’”Oratorio Day”, frutto del percorso dell’alleanza educativa tra CSI e Powervolley. Performance di gruppo per Sbertoli e compagni, trascinati dai 27 punti di Nimir (con 7 ace) e dall’ottima prova di Clevenot (15 punti con 4 ace), che si è aggiudicato l’MVP del confronto. Insieme a loro, grazie all’ottima regia di Sbertoli, ben 5 giocatori in doppia cifra: oltre all’olandese ed al francese già citati, Milano chiude con i 12 punti di Kozamernk (100% nei primi due set con 5 punti per parziale) ed Alletti, e gli 11 di Petric. I tre punti così conquistati portano Milano a quota 36, cementando fortemente la quinta piazza in graduatoria ed inaugurando al meglio una seconda fase del girone di ritorno che potrà essere interessante per il team meneghino.

«Siamo felici di essere tornati alla vittoria è il commento del numero 4 Jan Kozamernik : dopo un periodo non facile per noi, in cui abbiamo perso alcune gare, era importante ritrovare la giusta confidenza con il successo. Siamo stati bravi ed abbiamo giocato una bella partita, anche se siamo calati nel terzo set. I tre punti sono preziosi per la classifica, ce li teniamo stretti sapendo che abbiamo partite dure da vincere per il nostro cammino verso i playoff». Il match andato in scena all’Allianz Cloud, che segna la 300 presenza in carriera per Pesaresi, consegna così a Powervolley la 12esima gioia stagionale, con il pre gara caratterizzato dalla testimonianza dell’iniziativa volley4all di Allianz Powervolley e Fondazione Allianz UMANA MENTE che ha portato all’attenzione il progetto “Food Bank in Oncology”, sviluppato dalla Fondazione per Adroterapia Oncologica – Tera, nata per ideare, progettare, costruire centri per la cura dei tumori con adroterapia in Italia e all’estero. Qualche istante prima del fischio d’inizio, invece, premiazione da MVP del mese di gennaio per Nimir Abdel Aziz: il posto 2 olandese, dopo aver vinto anche il titolo a novembre e dicembre, ha ritirato il premio dal Direttore Generale di Allianz S.p.A. Maurizio Devescovi.

I giganti cedono alla Happy Casa al termine di una battaglia di 40’: 86-91

La Dinamo Banco di Sardegna saluta la Final Eight di Pesaro al termine di una battaglia di 40’ con la Happy Casa Brindisi: i giganti subiscono il break iniziale dei pugliesi e faticano a riportarsi in partita. Ma gli uomini di coach Gianmarco Pozzecco non si arrendono e canestro dopo canestro, spinti da un super Dyshawn Pierre (21 ot, 9 rb), dalla concretezza di Curtis Jerrells (20 pt, 4/8 da tre) e dall’energia di Marco Spissu (15 pt,  4 as), riportano la partita in equilibrio. Nel finale punto a punto Brindisi, condotta da un Banks immarcabile (37 pt), trova la magia che indirizza definitivamente la partita nella propria direzione a 50” dalla fine: il canestro rocambolesco di Martin permette l’allungo pugliese chiude la sfida. Alla Vitrifrigo Arena i giganti salutano a testa alta la Final Eight cedendo 86-91

Sardinia Day. A Pesaro si celebra il Sardinia Day, l’evento dedicato alla Sardegna con i giganti biancoblu nella maglia special edition dedicata ai simboli della tradizione isolana a vestire i panni naturali di ambasciatori di una terra dalle mille sfaccettature. Sugli spalti della Vitrifrigo Arena quasi 250 tifosi arrivati dall’isola e da ogni parte del continente per sostenere Devecchi e compagni nell’ottava Final Eight della storia del club.

Starting five biancoblu con Spissu, Bilan, Evans, Pierre e Vitali, Brindisi risponde con Brown, Banks, Martin, Thompson e Stone. Dwayne Evans apre le danze infilando i primi due punti della partita, Brindisi parte con grande energia e sigla un parziale di 8 lunghezze. Spissu sblocca gli isolani ma Banks trascina gli ospiti fino al +11. Cambiano faccia gli uomini di coach Pozzecco che firmano un controbreak di 9-0: apre le danze Pierre, 2+1 di Bilan e schiacciata di Evans. D a cronometro fermo scrive il 18 pari. Brindisi risponde con le bombe di Martin e Banks, il Banco accorcia in chiusura di quarto con Pierre e Jerrells. Al 10’ è 22-26. Coleby apre il secondo quarto dalla media, Banks e Stone riportano la Happy Casa sopra di 6. È Curtis Jerrells a salire in cattedra: il numero 55 infila 7 punti in fila che riportano il Banco a un possesso di distanza. Gaspardo allunga con un 4-0 in solitaria, Vitali risponde con la schiacciata che dà la carica ai biancoblu. Bomba di Spissu, Pierre monetizza il fallo di Gaspardo. Alla seconda sirena il tabellone dice 38-39. Il secondo tempo si apre con il 2+1 di Thompson, Pierre sigla un break di 5 lunghezze che sigla il vantaggio sassarese dopo il primo canestro della partita. Botta e risposta dall’arco tra Stone e Spissu: Banks infila il ventesimo punto personale. Per i pugliesi si accende Sutton con 6 punti. Per i sassaresi risponde Dyshawn Pierre con 5 punti, Banks tiene avanti i suoi ma la Dinamo ristabilisce la parità con una magia: 1 su 2 di Evans, rimbalzo offensivo di Coleby e canestro di CJ per il 59 pari. Brindisi rosicchia 5 punti con Sutton e Banks, Pierre accorcia e il terzo quarto si chiude 61-64.  In avvio di ultima frazione la compagine pugliese scrive il nuovo +7, reazione sarda guidata dalla grinta di Dwayne Evans che firma 4 punti e coach Vitucci chiama minuto. Spissu chiude la rimonta con la bomba di Spissu che dice 68 pari. Botta e risposta dall’arco tra Banks, a quota 31 punti, e Gentile. Allungo Banco con la seconda bomba di Gentile, con un parziale di 13-3. Zanelli ristabilisce la parità dalla lunga distanza, quando mancano 5’ da giocare è 74 pari. Brindisi mette la testa avanti con Martin dall’arco, Evans commette fallo in attacco e ci sono storie tese tra lui e Sutton. Bomba di Jerrells, Brown inchioda la bimane. Ma Bilan infila il canestro del 79 pari: perfetto equilibrio sul parquet. Bomba di Spissu, Banks appoggia al vetro e monetizza il quarto fallo di Bilan (82-83). Sutton allunga ancora ma la tripla di Jerrells dice ancora parità. La tripla di Martin con 20’’ dice vantaggio Brindisi, Martin spende poi il fallo e al Banco restano 18’’. Martin manda Pierre in lunetta che però fa 1/ 2. Spissu spende il fallo su Banks che non sbaglia a cronometro fermo. Con 16’’ il tabellone dice 86-90: Martin mette in cassaforte la vittoria dalla lunetta, il Banco saluta a testa alta la Final Eight al termine di una vera battaglia.