giovedì, Ottobre 10, 2024
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Tesserato Corey Webster

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La Virtus Roma comunica che l’atleta Corey Webster è stato tesserato in tempo utile e sarà
disponibile a scendere in campo già nella sfida di sabato con Sassari.
La Società ringrazia sentitamente la rappresentanza diplomatica di Wellington (Nuova Zelanda) per
la professionalità e la celerità con la quale ha collaborato per l’espletamento delle pratiche
necessarie all’ottenimento del visto, così come l’Ufficio Immigrazione di Roma, l’ufficio
Tesseramento FIP, la LegaBasket e il CONI.
Le parole del Direttore operativo, Francesco Carotti: «Ci tengo a ringraziare personalmente e a
nome del club il Consolato italiano a Wellington, perché ci ha permesso di tesserare Corey in tempo
e con un fuso orario che certo non ci favoriva. Allo stesso tempo voglio dire un grazie sentito a tutte
le parti in causa per la disponibilità e la collaborazione offerta. I tempi erano strettissimi, tutto è
andato nel migliore dei modi e siamo felici che Corey sabato possa essere a disposizione di coach
Bucchi».

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SUTOR vs FABRIANO: si recupera il 7 marzo a porte chiuse

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Montegranaro – La Sutor Basket Montegranaro comunica che è stata stabilita la data di recupero della gara contro la Janus Basket Fabriano, originariamente programmata domenica 29 febbraio ma poi rinviata per ottemperare ai provvedimenti governativi e regionali in tema di salvaguardia della salute pubblica in merito all’emergenza Coronavirus.

La partita, valida per la 24° giornata del girone C di serie B, si giocherà sabato 7 marzo, al Pala Guerrieri di Fabriano, alle ore 20:30 a porte chiuse.

La società gialloblù desidera ringraziare tutto il management della Janus Fabriano per la proficua collaborazione e la cordialità dimostrata in questo delicato momento.

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Emergenza Covid-19: porte chiuse per Scandone – Nardò

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La S.S. Felice Scandone Avellino comunica che, in ottemperanza alle norme previste
dal decreto del 4 marzo 2020 per fronteggiare l’emergenza sanitaria relativa alla
diffusione del Covid-19, la Federazione Italiana Pallacanestro ha stabilito che, fino a
nuova disposizione, il pubblico non potrà assistere allo svolgimento delle gare. Pertanto
il recupero della 24esima giornata di serie B, girone D, che vedrà la Scandone affrontare
la Frata Nardò, sabato 7 marzo alle 20:30, al PalaDelMauro, sarà disputato a porte
chiuse.
«La Federazione Italiana Pallacanestro, – si legge nella comunicazione inviata via mail
alle società dall’Ufficio Gare Regionale Campania Fip – in considerazione delle
disposizioni emanate dal Governo per l’emergenza Coronavirus e la salvaguardia della
salute pubblica, pur conscia dei notevoli danni economici che speriamo siano sostenuti
dalle Istituzioni così come in altri settori dell’economia, dispone che fino a
determinazione diversa, le gare di LBA si giochino a porte chiuse e tenuto conto delle
norme previste dal decreto del 4 marzo 2020.
La Fip, inoltre, dispone lo svolgimento di tutti i campionati nazionali dilettantistici
maschili e femminili a porte chiuse secondo le modalità previste dal sopracitato
decreto.
Infine, tutti i campionati regionali senior e giovanili, le attività di Minibasket nonché
del “3×3”, di formazione e ogni altro evento federale sono sospesi su tutto il territorio
nazionale fino a nuova disposizione».

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Rughe ed Emozioni

Il viso è il tuo biglietto da visita. 

I segni di espressione dicono molto di te, delle tue emozioni e i tuoi pensieri.

Distinguiamo diversi tipi di rughe: quelle dovute all’età che in genere si manifestano dopo i 30 anni, quelle dovute allo stile di vita (comportamenti come l’utilizzo di detergenti aggressivi o alimentazione scorretta, eccessiva esposizione al sole e lampade, fumo e alcool) e quelle legate alla propria storia emotiva (stress, tristezza, felicità, ecc…).

Le emozioni principali sono 7: Tristezza, Felicità, Sorpresa, Disgusto, Paura, Rabbia, Disprezzo.

Queste emozioni coinvolgono in modo diverso i muscoli del volto creando quelle pieghe che chiamiamo rughe che possono essere momentanee o durature nel tempo per esempio quando siamo provati da forti sofferenze.

Ecco le rughe più frequenti legate alle emozioni:

  • Rughe sulla fronte: possono essere orizzontali o verticali e caratterizzano le emozioni negative quali tristezza, rabbia, dubbio possiamo trovarle sulla fronte o tra le sopracciglia
  • Rughe contorno occhi: come le cosiddette zampe di gallina legate a emozioni positive sono un chiaro segnale di felicità.
  • Rughe naso-labiali: si formano ai lati della bocca e sono  legate a più emozioni diverse.

Tra i comportamenti a rischio rughe c’è sicuramente il fumo che fa sviluppare precocemente una specie di “codice a barra” intorno alle labbra.

Per chi dorme poco, soffre di insonnia, o è stressato sarà la zona degli occhi a risentirne di più che appariranno gonfi e segnati.

Le rughe sono inevitabili, è giusto accettarle ed è possibile prendersene cura proteggendo la pelle e adottando stili di vita salutari come un’alimentazione sana, trattamenti estetici specifici e la gestione dello stress e insonnia mediante l’utilizzo di tecniche di rilassamento come il training autogeno.

Articolo a cura della dott.ssa Ilaria La Mura, psicologa

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Resoconto gara Consar Ravenna – Tonno Callipo Calabria Consar

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Ravenna – Tonno Callipo Calabria VV: 3-2
Set: (25-20, 24-26, 18-25, 25-22, 15-13)
In un Pala De Andrè spettrale per l’assenza di pubblico nell’anticipo della decima giornata di ritorno di Superlega, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ottiene un punto prezioso alla fine di una maratona lunghissima durata oltre due ore e mezza (sulla falsariga della gara d’andata). I calabresi hanno mostrato cuore e carattere fino alla fine della gara in cui non c’è stato nessun tentennamento da parte degli uomini di coach Cichello sulla possibilità di portare a casa anche l’intera posta in palio. Dopo un avvio molto equilibrato, Ravenna accelera nella parte finale del set anche per le scarse percentuali in attacco dei calabresi che però si rifanno subito nel secondo e terzo set capovolgendo il risultato. Ovviamente i padroni di casa non ci stanno e pareggiano i conti portando la partita al tie-break in cui la Callipo lotta fino all’ultimo punto per poi cedere al foto finish. In grande evidenza tra le fila dei calabresi il brasiliano Abouba (ben 25 punti) dopo un iniziale periodo di appannamento, e il francese Chinenyeze (14 punti).
LA PARTITA
Con il punto ottenuto in terra romagnola la Callipo stacca la diretta concorrente Cisterna attesa al PalaMaiata sabato 14 marzo (ore 18.00) non prima di giocare di sfruttare a pieno il recupero della nona giornata con Milano in programma mercoledì 11 marzo (ore 19.30). Per Ravenna invece due punti importanti per la lotta play off.
Parte bene la Callipo nel primo set, consapevole che la trasferta di Ravenna rappresenta l’inizio di un ciclo di gare decisive per la salvezza. Avanti subito 3-0 la squadra di Cichello con un ace di Baranowicz, ma Ravenna riemerge e pareggia subito a 4. E la gara procede in perfetto equilibrio con le squadre che proseguono a braccetto fino al 17 pari. Qui Vibo cede soprattutto in attacco con Abouba che alla fine del set farà registrare zero punti su dieci attacchi. Tanto che Cichello sul 22-18 per Ravenna manda in campo Hirsch al posto dell’opposto brasiliano. Cambio che incide poco poiché i romagnoli sono abili a gestire il vantaggio e a chiudere vittoriosamente col secondo set-ball grazie ad Evans (25-20).
Ancora meglio l’inizio del secondo parziale per la Callipo, che arriva a condurre per 6-0, sfruttando anche qualche errore in attacco di Ravenna. E però, come è capitato sovente in questa stagione, la formazione giallorossa accusa uno sbandamento non trovando più il gioco lineare della prima fase del set. E così la squadra di Bonitta risale gradualmente pareggiando i conti a 7, potendo contare su Evans che già nel primo set aveva dato sprint ai suoi. Cichello quindi opta per l’ingresso di Ngapeth per Carle, ed il neo-entrato si mostra reattivo realizzando subito un paio di punti. Il set prosegue poi in equilibrio, con Abouba che si riprende alla grande e alla fine realizzerà ben 25 punti, dopo un primo set opaco. Proprio il brasiliano trascina la squadra fino alla (15-15) con Ravenna che riesce però ad accelerare portandosi sul +2 (22-19). Dal canto loro i calabresi (entra pure Pierotti per De Falco sul 23 pari) non mollano e compiono un capolavoro. Addirittura due palle del set grazie ad una battuta sbagliata di Ravenna e ad un primo tempo di Mengozzi, e dopo di lui è un ace di Abouba a chiudere il set (24-26) e a pareggiare i conti (1-1).
Sulle ali dell’entusiasmo del set vinto la Callipo continua con determinazione e concentrazione anche nel terzo gioco. Stavolta l’equilibrio comincia subito con le due squadre a darsi battaglia fin dall’inizio (10-10). Da qui in poi la Callipo diventa solida in attacco e soprattutto migliora a muro (ben 6 in questo terzo set dopo percentuali basse nei primi due) con Chinenyeze tra i protagonisti. Vibo prende il largo con 9 lunghezze di vantaggio (22-13), ma ecco dietro l’angolo un certo appannamento dei calabresi che subiscono un parziale di 4-0. Cichello chiama time out e la Callipo si sveglia portando a casa il set e quindi già un punto con un muro di Mengozzi su Evan (18-25).
Lotta dura nel quarto set con la Callipo che continua a mostrare grande caparbietà e grinta, nonostante dopo la parità a 10, molli un po’ la presa. E così Ravenna passa a condurre fino al 21-17 grazie ad un Recine, subentrato a Ter Horst, che indovina la gara perfetta con grandi percentuali in attacco. Ciò nonostante la Callipo non si arrende e resta attaccata ai romagnoli mostrando carattere e rimontando fino ad una lunghezza di svantaggio 23-22. Qui Abouba, ripresosi a suon di attacchi vincenti, sbaglia il punto parità (muro di Alonso) e così al primo set-ball Ravenna porta tutto al tie-break con un errore in attacco di Ngapeth e finisce 25-22.
Pathos al quinto set con la Tonno Callipo che se la gioca fino all’ultimo respiro. Anche in questo finale di gioco regna l’equilibrio con la parità registrata fino al 13-13. Qui ancora decisivo l’mvp Recine che mette il sigillo col primo vantaggio, mentre è il calabrese Lavia a chiudere set ed incontro (15-13). La squadra di Cichello ha lottato ad armi pari e solo la poca lucidità nel finale non le ha consentito di ottenere qualcosa di più del punto guadagnato che oltre a fare morale, serve alla classifica in vista del doppio turno interno della prossima settimana con Milano l’11 marzo e Cisterna il 14 marzo.
IL TABELLINO
RAVENNA: Grozdanov 8, Saitta 2, Ter Horst 5, Cortesia 4, Vernon-Evans 28, Cavuto , Kovacic (L pos 54% pr 38%), Lavia 13, Recine 16, Batak, Stefani, Alonso 6. Ne: Bortolozzo, Marchini (L). All. Bonitta
TONNO CALLIPO CALABRIA VV: Mengozzi 9, Aboubacar 25, Vitelli, De Falco 12, Carle 2, Chinenyeze 14, Rizzo (L pos 41%, pr 29%), Baranowicz 2, Ngapeth 9, Hirsch, Pierotti. Ne: Marsili, Sardanelli (L). All. Cichello.
Arbitri: Lot e Brancati.
Consar Ravenna: ace 7, bs 15, muri 13, errori 13, attacco 43%, ricezione 56%–39%, punti totali: 82.
Tonno Callipo: ace 5, bs 12, muri 13, errori 11, errori 33; attacco 40%, ricezione 41%–29%, punti totali: 73
NOTE – durata set: 26′, 34′, 32’, 30’, 21’. Tot. 143’. MVP: Recine. Gara giocata a porte chiuse.
LA DICHIARAZIONE POST-GARA
Stefano Mengozzi (centrale): “Sapevamo che oggi per noi poteva essere una partita importante, da cui portare a casa qualcosa per la nostra classifica. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno diciamo che questo punto va molto bene, però per come si era messa la partita, potevamo fare bottino pieno. Il finale di quarto set potevamo gestirlo meglio e anche nella fase centrale del tie-break ci è mancato qualcosa. La partita senza pubblico? Sapevamo che era una partita strana, e vedere le tribune vuote soprattutto qui a Ravenna mi ha fatto uno strano effetto. Volevamo far diventare questa gara strana una partita speciale, ci siamo riusciti solo per metà”.

a cura di Davide Napoletano

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Ingaggiato Corey Webster

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La Virtus Roma comunica di aver ingaggiato fino al termine della stagione Corey Webster, play-
guardia neozelandese di 188cm per 86kg proveniente dagli Zhejiang Lions.
Nato ad Auckland il 29 novembre 1988, Webster passa gran parte della propria carriera nel
campionato neozelandese dove mette in mostra le proprie doti di realizzatore. La prima
esperienza europea arriva nel 2014-15 con i serbi del Mega Bemax, mentre nella stagione
successiva gioca sei gare nel campionato greco con il Koroivos Amaliadas, per poi approdare nel
2017-18 in Israele dove con l’Ironi Nahariya viaggia a 15.5 punti in 23 gare. Nell’estate del 2019 è
grande protagonista ai Mondiali in Cina, dove con la Nuova Zelanda è il miglior marcatore del
torneo a 22.4 punti di media. Dopo aver iniziato la stagione attuale con i New Zealand Breakers
(19.5 punti, 4.1 assist in undici gare), è passato in Cina dove con Zhejiang in sette gare ha avuto
una media di 18.2 punti con 3.5 rimbalzi e 3.5 assist.
Il commento del Direttore sportivo Valerio Spinelli: «Webster è un giocatore di alto livello che
aiuterà tutta la squadra grazie alle sue doti di leadership e alla sua capacità di fare canestro. Ci
tengo a ringraziare la Società per la serietà e la prontezza con la quale ha lavorato per riuscire a
portare a termine la firma del giocatore in così breve tempo».
Le parole di coach Piero Bucchi: «Sono molto contento della firma di Webster, un giocatore che ha
grande talento e anche esperienza europea grazie soprattutto alla stagione in Israele; ha inoltre
un’ottima conoscenza del basket internazionale grazie alle numerose apparizioni con la maglia
della Nuova Zelanda. Corey è un giocatore con tanti punti nelle mani, con un ottimo tiro, che
all’occorrenza può essere anche impiegato da guardia ed è quindi un’aggiunta importante per
questo finale di campionato. Ringrazio la famiglia Toti per lo sforzo profuso per portare qui il
giocatore».

La prima dichiarazione da virtussino di Corey Webster: «Ho scelto la Virtus Roma per avere
l’opportunità di giocare per un grande club e aiutarlo nell’obiettivo stagionale della salvezza. Non
vedo l’ora di arrivare a Roma e iniziare a conoscere i miei nuovi compagni e lo staff tecnico».

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Coach Piazza: “Settimana particolare, ma ora è tempo di tornare con la testa al campo”

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MILANO –  Settimana particolare per l’Allianz Powervolley e per tutta Milano: non lo nega il coach della società meneghina Roberto Piazza che, con i suoi ragazzi, nel chiuso della Powervolley Academy ha lavorato in palestra nel periodo di maggior preoccupazione a Milano e in Lombardia per la situazione inerente il Coronavirus.

«È stata una settimana strana, alla quale non eravamo abituati. Milano vedo che si sta risvegliando, la città sta tornando a prendere vigore, rispettando il virus e sé stessa». Una Milano che riparte e che non si arrende: medesimi sentimenti che spettano all’Allianz Powervolley che, in questa settimana, tornerà a giocare per i quarti di CEV Challenge Cup in Estonia (il 04 ed il 05 marzo) e per la Superlega in casa contro Padova (l’08 marzo). Si torna così a pensare alla pallavolo giocata, con Milano che tornerà a giocare una gara ufficiale dallo scorso 16 febbraio in occasione del 3-1 rifilata all’Allianz Cloud contro Sora. «Come sarà tornare a giocare dopo tutto questo tempo? Non è facile dare una risposta, ce lo dirà il campo se abbiamo lavorato in modo corretto – analizza Piazza –. Il periodo senza gare è molto lungo, abbiamo fatto solo un test match contro Monza ormai 10 giorni fa. Giocheremo due gare difficili in Estonia contro una squadra che ha qualche straniero interessante e che sa giocare bene a pallavolo: siamo attrezzati per fare nostre queste due partite, ma dobbiamo giocare al 100% rispettando l’avversario, sapendo che è un campo difficile. A fare la differenza sarà la testa». La squadra partirà alla volta dell’Estonia domani mattina e al ritorno sarà subito tempo di Superlega: «Ci butteremo sul campionato: dovremo affrontare ogni settimana almeno due partite. Dobbiamo essere bravi a recuperare tutte le energie mentali possibili: mi auguro che questo periodo di stop sia stato utile per mettere benzina nel serbatoio delle energie nervose, che sono quelle che fanno la differenza in alcuni momenti della partita». Energie che saranno utili soprattutto domenica 08 marzo, in un palazzetto a porte chiuse in cui Milano affronterà Padova. «Ci sono giocatori che quando c’è il pubblico si esaltano – analizza il tecnico –  e quando invece non ci sono tifosi fanno un po’ di fatica. Dovremo essere bravi a preparare questa partita prima nella testa, affrontandola come se il palazzetto fosse pieno, e poi sul campo». Intanto è iniziato marzo, un mese cruciale che si preannuncia pieno di impegni: «È vero, sarà un marzo pieno ed un periodo compresso. La settimana più complicata è proprio questa: dobbiamo giocare due gare in trasferta e non abbiamo tempo per allenarci ma abbiamo solo tempo di trasferimenti. Giocheremo nove partite in un mese: ricaricare le batterie sarà fondamentale. Abbiamo fatto un buon periodo di carico, vedremo se sarà sufficiente o meno».

Un mese che dirà molto delle ambizioni e degli obiettivi di Powervolley. «Come arriviamo a questo periodo? La squadra la vedo bene, è un team coeso– conclude l’allenatore del team meneghino–. Tanti giocatori continuano a migliorare: dovremo però avere la testa sui nostri obiettivi e sulle nostre cose. Tutte le squadra che affronteremo chiederanno qualcosa in più a loro per i loro obiettivi. Dovremo avere massimo rispetto per gli avversari ma massima concentrazione su noi stessi».

a cura di Davide Napoletano

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Perone Greta Cicolari decide per l’operazione a Brescia

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A seguito dell’ infortunio subito durante la gara di Monza subendo il distacco parcellare della testa del Perone Greta Cicolari decide per l’operazione a Brescia. Il Club ha acconsentito a tutte le richieste dell’atleta che lascia così Caserta.
La Volalto le Augura una pronta guarigione e un futuro di successo.  

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Termina il progetto di Equity Crowdfunding: la nota della Società

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La Virtus Roma comunica che la campagna di Equity Crowdfunding non ha raggiunto l’obiettivo
prefissato.
«Pur ringraziando tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa, siamo costretti per il
momento a rinunciare al progetto che avevamo immaginato per il futuro della Pallacanestro Virtus
Roma», dichiarano i vertici della Società.
«Avremmo voluto allargare la partecipazione alla gestione del Club, coinvolgendo la Città e i
principali stakeholder del basket iniziando da tifosi, appassionati, sportivi e, ovviamente, società
sportive e organizzazioni e istituzioni che vivono e danno vita alla pallacanestro a Roma e nel Lazio.
Qualcosa non ha funzionato. Forse lo strumento di equity crowdfunding è troppo nuovo e poco
conosciuto. Forse questa Città ha difficoltà a credere nelle proprie potenzialità e nel proprio futuro,
come si riscontra in tante attività economiche e industriali, e non solo nel mondo dello sport e
dell’entertainment».
La Virtus Roma ringrazia The Best Equity per il supporto tecnico e professionale offerto, insieme a
tutti i mezzi di comunicazione che l’hanno sostenuta con il loro impegno e con lo spazio che le
hanno dedicato. Grazie a tutti i professionisti che hanno lavorato in questi mesi e grazie
soprattutto ancora una volta a chi ha condiviso questo sogno con noi, dimostrando di credere in
ciò che si è fatto.
Questo progetto è stato lanciato per sperimentare nuovi modelli di partecipazione alla vita di uno
sport che a Roma ha avuto una grande storia e che si spera potrà avere un futuro ancora migliore,
a patto però di riuscire a mettere in campo nuove formule di governance e funding. Formule che
siano in grado di dare sostenibilità finanziaria a un progetto di crescita ambizioso per la
pallacanestro e per l’intera Città

La situazione non è semplice, ma la determinazione dei vertici della Società e della proprietà
rimane immutata: «Vogliamo dare un futuro importante alla Pallacanestro Virtus Roma e quindi
continueremo a lavorare per cercare le soluzioni migliori per realizzare un grande progetto».
«Prima di arrenderci all’idea della Capitale senza una Virtus in grado di competere con dignità in
Italia e in Europa, percorreremo altre strade. Non vogliamo soluzioni di secondo piano per la Virtus
Roma e per Roma. Questa Città e questo nobile sport meritano l’eccellenza».

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Barbato De Stefano, direttore artistico dei Carri della festa della Madonna degli Angeli 2020

Cicciano (Na) – La novità della Festa di Madonna degli Angeli 2020 si chiama Barbato De Stefano. L’attore poliedrico ciccianese che abbiamo avuto modo di apprezzare in alcune delle più famose fiction come “Provaci Ancora Prof. 3”, “Incantesimo 9”, “Don Matteo 7”, “La Nuova Squadra” ecc e spettacoli teatrali in tournee in tutta Italia, sarà il Direttore Artistico dei 5 Carri: Centro Storico, Contadini, Artigiani, Boys 87, Sant’Antonio.

In vista della prossima festa che si terrà nel mese di Aprile a Cicciano, abbiamo voluto intervistare Barbato De Stefano per conoscere le novità di quest’anno.

Barbato, attore di gran successo televisivo e teatrale. Come si fa a ottenere questo importante successo?

Confesso che in realtà non ho la minima idea di come ad ottenere successo. Credo che ciò che conta è avere la possibilità di guardarsi dentro e riuscire a poco a poco a soddisfare la propria persona; da qui secondo me poi nascono i cosiddetti “successi”.
Dal mio punto di vista il successo è qualcosa che già avviene nel quotidiano, quando sei tra le persone che ti vogliono bene, poi tutto quello che viene di seguito è una serie di coincidenze che tante volte non dipendono da noi ma da altri fattori. Ovviamente deve esserci comunque alla base una adeguata preparazione professionale e uno studio tali per cui puoi definirti un vero professionista del settore. Vi è l’esigenza tutti i giorni di alimentare questa passione con lo studio e con l’abnegazione totale, spesso ricorrendo con tanto sacrificio e devozione a questo lavoro; a mio avviso è necessario continuamente studiare per poi mettere in pratica ciò che si apprende.
Ricordo, infatti, che tutt’oggi viviamo in una società [molto basata sui canali social] in cui chi emerge spesso non ha rispetto dei canoni da considerare e dei professionisti, applicando poi una mera strategia sociale che si fa per ottenere la notorietà che è ben diversa dal vero e proprio successo.

L’esperienza artistica e gli studi universitari ti sono stati di forte supporto. Com’è nata l’esigenza di seguire anche un percorso accademico?

L’idea di iscrivermi all’Università è nata perché, essendo di carattere testardo, non mi accontentavo di essere apprezzato solo per gli occhi azzurri, i capelli biondi e il fisico atletico. Avevo necessità di dare qualcosa in più al mio essere (anzi, continuo a farlo) per cui decisi di impegnarmi nello studio accademico.
Inizialmente amici, parenti e tutti gli altri non credevano al mio progetto di studio; poi quando gli stessi erano presenti alla mia prima e seconda laurea si sono resi conto che facevo sul serio. E’ stato emozionante in quegli anni il confronto con alcuni illustri della letteratura italiana come Giulio Ferroni (critico letterario e storico della letteratura italiana), il professor Francesco Muzzioli (critico letterario e docente di letterature comparate nonché esperto di letteratura fantastica, di allegoria e di distopia)  e il professore Luca Serianni (linguista e filologo), dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Insomma mi ero annoiato di essere apprezzato solo per le mie qualità fisiche e avvertivo la necessità di andare ben oltre; non nascondo che è stata una bella fatica perché non è semplice conciliare studio con attività di teatro e presenza nelle fiction. Mentre i miei coetanei il sabato e la domenica si divertivano, restavo a casa a studiare rischiando di essere anche deriso ma ora mi sento più che soddisfatto degli obiettivi raggiunti.
Ho avuto la possibilità di dimostrare che non bisogna per forza nascere con la camicia per fare carriera; è molto importante e bello, invece, cucirsi la propria camicia col sudore della propria fatica. 

Quest’anno sarai il direttore artistico dei carri della festa Madonna degli Angeli di Cicciano; come pensi di organizzarla?

Quest’anno sarò il direttore artistico e referente di cinque carri: gli Artigiani, il Centro Storico,  i Contadini, Sant’Antonio e il Boys ’87.
Questi gruppi costituiscono una vera e propria unione perché penso che in un territorio come Cicciano ci siano tante buone menti e ho voluto quindi creare un’unione che definirei “storica”:  infatti, dopo cinquanta anni dalla creazione dei carri abbiamo realizzato questa unione che sta facendo molto scalpore tra la popolazione ciccianese. 
In passato ho fatto parte di un comitato che tante volte è stato sempre ostacolato oppure condannato con messaggi o attraverso le classiche chiacchiere da bar. In realtà, ti confesso che all’interno di un comitato c’è una fatica enorme sopratutto in termini economici. Considera che la festa si basa sulle questua, non ci sono sovvenzioni che arrivano da qualche fondo della Comunità europea. Tutto ciò che si realizza è grazie ad una semplice raccolta  dei contributi ricevuti dai componenti dei singoli Comitati.
Questi si preparano alla festa attraverso un progetto che parte un anno prima (nel mese di maggio) per giungere l’anno dopo (nel mese di aprile). Invito la popolazione ad assistere alla trasformazione della festa in uno spettacolo che porta aggregazione attraverso una serie di eventi come la partita del cuore, la doppia sfilata, l’ospite finale.

Puoi darci qualche anticipazione degli eventi?

Comincio col ricordare la partita del cuore che si terrà sabato 18 aprile alle ore 10.30 presso lo Stadio Magnotti di Cicciano e vedrà il coinvolgimento di numerosi attori, cantanti, calciatori, dj e tanti altri personaggi noti. Mi aspetto una discreta affluenza da parte degli alunni e da parte dei ragazzi. Gli attori e i personaggi meglio conosciuti affronteranno i componenti dei Carri (Artigiani, Centro Storico, Contadini, Sant’Antonio, Boys’87).
Ripartiremo il ricavato per destinarlo alla Comunità Parrocchiale, alla UILDM di Cicciano, all’Associazione “Ciro Vive” e altre associazioni; installeremo un defibrillatore e formeremo degli operatori che possano utilizzarlo.
Il giorno dopo (domenica 19 aprile) ci sarà una sfilata dei 5 carri che sarà preceduta da un’esposizione in Piazza Mazzini e sarà accompagnata da musica popolare fino a via Caserta e poi ci sarà la Santa Messa.
Dopo avremo la benedizione dei 5 carri che resteranno esposti per tutta la serata di domenica nel viale di Maria Santissima degli Angeli.
Giovedì 23 aprile avremo una serata a sorpresa a via Caserta ma al momento non posso svelare altro.
Venerdì 24 aprile avremo l’ospite in Piazza Mazzini e ad oggi è presto per comunicarti chi saranno i personaggi che potranno venire; tutto dipende dal budget che riusciremo a cumulare pertanto mi affido molto al contributo da parte di tutti i ciccianesi, di tutte le attività commerciali e non del territorio.
Infine, domenica 26 aprile, ci sarà la sfilata classica. I carri partiranno dalla piazza e percorreranno tutto il terrirorio di Cicciano per terminare ancora una volta nel viale di Maria Santissima degli Angeli. Colgo l’occasione per invitare tutti coloro che vorranno divertirsi a partecipare alla festa come si faceva esattamente trenta/quaranta anni fa: scegliere un comitato e chiedere la maglietta per divertirsi con il comitato scelto; chi invece preferisce stare senza maglietta può anche sistemarsi davanti a un simbolo carro e trascorrere così una giornata di spensieratezza.

E sui carri?

Apprezzo la tua attenzione sui carri. Spesso questi vengono considerati dei semplici carri allegorici ma non è così: si tratta di opere realizzate per portare un messaggio sociale, culturale e religioso.
Ogni carro è libero di affrontare a proprio piacimento una tematica sui tre temi sopracitati . Ci sarà, quindi, qualche Comitato che affronterà una tematica religiosa a cui può associare anche una tematica sociale. Alla base c’è l’arte del carro contraddistinta dalla bravura dei Maestri che utilizzeranno materiale di vario genere. C’è chi sceglie la cartapesta, qualcuno il polistirolo, qualcuno li scolpirà nel legno, ecc. Tante tematiche pronte ad emozionare dove ogni carro sarà espressione di pura arte.
Quest’anno ogni carro sarà dedicato alla memoria di una o più persone di Cicciano scomparse, nello specifico:

  • COMITATO CARRO CONTADINI – Trofeo Memorial in onore di Carmine Marrone detto ‘O Testone;
  • COMITATO CARRO CENTRO STORICO – Trofeo Memorial in onore di Filippo Casoria;
  • COMITATO CARRO BOYS 87 – Trofeo Memorial in onore di Serafino Cavezza detto ‘O Motomengo e Mario Capolongo detto  ‘O Putecaro;
  • COMITATO CARRO SANT’ANTONIO – Trofeo Memorial in onore di Giuseppe D’Avanzo detto Peppe ‘a Rucchese;
  • COMITATO CARRO ARTIGIANI – Trofeo Memorial in onore di Amalia De Luca e Sabatino Covone 

Per la TV, cinema o teatro cosa bolle in pentola per Barbato?

Il fuoco sotto la pentola è sempre acceso. Riprendendo quanto dichiarato nella riposta alla prima domanda, ciò che il futuro mi riserva spesso non dipende esclusivamente da me ma da una serie di coincidenze e circostanze. Da parte mia c’è tutto il mio costante impegno a fare del buono e a crescere per cui tutto quello che viene è ben accetto.
Ci sono in cantiere tanti progetti sia televisivi che teatrali; attualmente sono in tournée con tre operette (“Il Paese dei campanelli” e “La vedova allegra” e “La principessa della Czarda”) con la compagnia teatrale di Edoardo Guarnera in Italia. Inoltre dal 26 marzo al 5 aprile sarà in scena al Teatro delle Muse (Roma). Il teatro è una bella avventura; rappresenta per me quella fiamma che resta sempre accesa in attesa di essere ingaggiato in qualche lavoro per  la televisione, il cinema oppure la conduzione di eventi e serate.

L’amore sconfinato che nutro per il teatro si è arricchito particolarmente negli ultimi anni poiché ho intrapreso anche un’attività di docenza presso l’Istituto Amerigo Vespucci a Roma, quartiere Tiburtina, una struttura scolastica ubicata in  una zona popolare. E ciò ammetto che è un’esperienza bellissima perché attraverso questo insegnamento in un contesto così particolare riesco ad arricchirmi e spero di arricchire anche i miei alunni nel percorso di formazione.

Quindi, teatro e cattedra fanno da buona sinergia che in fondo mi fa stare bene sia quando sto sul palco che quando incrocio lo sguardo dei miei alunni e leggo nei loro occhi il loro compiacimento.

Tutto ciò è davvero bello e straordinario.

Alessandro Testa

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