sabato, Ottobre 19, 2024
No menu items!
Home Blog Pagina 1651

Coronavirus, ecco perché gli uomini sono più colpiti  

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Uomini più vulnerabili a Covid-19. Se l’epidemiologia suggeriva questa tendenza, “adesso abbiamo dati per confermarlo: l’enzima che il virus sfrutta per entrare nelle cellule è più espresso nell’uomo”. Così Marina Ziche e Amelia Filippelli dell’Unità di crisi della Società italiana di farmacologia (Sif) su SArs-CoV-2 mettono in evidenza le ragioni scientifiche alla base delle differenze del rischio di infezione e della gravità della patologia tra maschi e femmine.  

“Le donne, forse per ragioni evolutive, sono naturalmente più forti nei confronti delle infezioni. E non dimentichiamo – spiegano le esperte in una nota – che la donna ha due cromosomi X, uno in più rispetto all’uomo, e molti dei geni legati all’immunità si trovano proprio sui cromosomi X, fornendole il doppio di queste risorse. Infine, gli ormoni sessuali: il testosterone, ormone sessuale maschile, è generalmente un immunosoppressore, mentre gli estrogeni, importanti ormoni regolatori sessuali femminili, tendono a essere immunostimolanti”. 

Da uno studio clinico che tra gennaio e febbraio 2020 ha analizzato 4880 soggetti asintomatici o sintomatici per la patologia respiratoria nell’ospedale di Wuhan, in Cina, è emerso che la positività al coronavirus nella popolazione maschile e anziana (>70 anni) presentava tassi significativamente più alti, sebbene solo l’età fosse stata riconosciuta come fattore di rischio. E il report dall’Iss che raccoglie i dati italiani fino allo scorso 24 marzo su Covid-19 evidenzia come i maschi rappresentino il 57,8% degli infetti e le femmine il 42,2%. La differenza tra i generi diventa più rilevante se si esaminano i numeri dei decessi e le fasce di età: il 70,9% sono maschi mentre le femmine sono il 29,1% e con una mediana per l’età di 78 anni negli uomini rispetto agli 82 delle donne. 

Quindi non c’è dubbio che ci sia “una questione di genere che non deve essere disattesa nell’affrontare questa pandemia. Come interpretare questi dati e cosa ci suggeriscono rispetto alle strategie terapeutiche e di prevenzione? Gli anziani sono più vulnerabili e, nei piani sanitari nazionali, questa fragilità è alla base delle campagne vaccinali che ogni anno cercano di prevenire le evoluzioni infauste delle sindromi influenzali”.  

“L’analisi dell’Iss ha mostrato che gli uomini avevano un tasso di mortalità significativamente più alto, e manifestavano una sintomatologia peggiore, indipendentemente da età, sintomi e comorbilità, rispetto alle donne. Quindi gli uomini, soprattutto se anziani, sono più vulnerabili delle donne alle infezioni virali e alle loro evoluzioni negative”, sintetizzano le esperte Sif. 

Il virus entra nelle cellule bersaglio utilizzando l’enzima di conversione dell’angiotensina II (Ace2), localizzato sull’endotelio dei capillari polmonari da dove svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione arteriosa. Ace2 è più espresso negli uomini rispetto alle donne. “Non si esclude che questa significativa differenza, mantenuta tra popolazioni di diversi Paesi, possa essere legata anche a diverse abitudini e stili comportamentali come il fumo”, si legge nell’analisi Sif. Infine “i dati ci confermano che questo ceppo di coronavirus predilige i maschi e specifiche fasce di età, manifestando una chiara indicazione di genere che merita grande attenzione mentre si stanno sperimentando farmaci e vaccini”. 

image_printStampa Articolo

Coronavirus, parte la sfida genetica a Covid-19 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Perché le donne sono meno suscettibili a Covid-19? E perché c’è chi sviluppa una forma grave mentre altri sono asintomatici? Parte dall’Italia, con partner europei, cinesi e iraniani, il tentativo di dare una risposta ai numerosi interrogativi generati dal virus Sars-Cov-2: uno studio genetico, che potrà essere alla base di nuove soluzioni diagnostiche e terapeutiche”. Lo annuncia all’Adnkronos Salute il genetista dell’Università di Tor Vergata Giuseppe Novelli, coordinatore del consorzio che vede coinvolti numerosi Paesi europei e partner iraniani e cinesi.  

Una massiccia aggregazione di 29 soggetti tra accademie (Università di Padova, Brescia, Torino, Trieste, Essex, Essen, Madrid, Monaco, Maastricht, Isfahan), istituzioni (Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani, Istituto superiore di sanità, Inserm Brest, Sinh Shanghai), Fondazioni (Aviralia, Lorenzini) aziende (ThermoFisher, BBraun, Abbvie, Alfa-Sigma, DaVinciDigital therapeutics, Novartis), imprese biotech (Bioscience Genomics, Personal Genomics, Diatheva, Toma-Impact Lab Group, GenDx, PharmGenetics GmbH), è al lavoro per cercare di rispondere, in tempi brevi, agli interrogativi sul virus Sars-CoV-2, responsabile oggi di oltre 40mila morti in 192 Paesi.  

Con una regia tutta italiana, il progetto Gefacovid (Gefa deriva da Genetic factors) si è candidato recentemente per l’assegnazione dei fondi Ue stanziati per il contrasto all’attuale pandemia. 

Come si comporta il virus? Quali fattori genetici influenzano la risposta immunitaria dei malati? Con più conoscenza, più informazioni, più evidenze scientifiche, la sfida alla pandemia globale potrebbe essere affrontata con armi meno spuntate, e si potrebbe arrivare a nuove soluzioni diagnostiche e terapeutiche, anche personalizzate, capaci di fronteggiare un nemico di cui ancora si sa troppo poco. 

Il progetto Gefacovid intende esaminare in dettaglio i polimorfismi genetici e i meccanismi patogenetici del virus, nonché i dati genetici, genomici, metabolomici, epidemiologici e clinici al fine di identificare i biomarcatori che conferiscono ai soggetti una particolare suscettibilità all’infezione, aumentando il rischio di complicazioni potenzialmente letali. “Queste informazioni – spiega Novelli – saranno sviluppate a un livello che potrebbe essere sfruttato per lo sviluppo di terapie e diagnosi da utilizzare sia in laboratorio che sul campo, con l’obiettivo finale di prevenire ulteriori perdite umane. Lavorando a stretto contatto con partner aziendali e clinici, perseguiremo soluzioni rapide e clinicamente attuabili, che faciliteranno nuovi approcci preventivi e interventi medici dinamici”.  

Un altro grande impatto sulla salute del progetto includerà lo sviluppo di un ‘hub’ di innovazione: una sinergia altamente specializzata fra le principali istituzioni accademiche, in grado di svilupparsi in una rete virtuale per la ricerca scientifica avanzata e strategie di controllo per futuri focolai. 

image_printStampa Articolo

Mattarella: “Periodo travagliato, ma insieme lo supereremo” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“E’ un periodo travagliato, ma insieme lo supereremo”. E’ il messaggio di speranza che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto mandare agli italiani che in questo momento di emergenza Coronavirus si sono rivolti a lui. “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questo periodo di grave emergenza Covid-19 riceve quotidianamente numerosa corrispondenza, soprattutto via e-mail, da parte di singoli cittadini, di sindaci, di associazioni, nella quale si esprimono considerazioni, preoccupazioni, suggerimenti, proposte, rilievi critici -si legge nel messaggio pubblicato sul sito del Quirinale-. Il Presidente della Repubblica, nell’impossibilità di rispondere personalmente a tutti coloro che a lui si rivolgono, li ringrazia molto ed esprime a ciascuno la sua personale vicinanza in questo periodo cosi travagliato della storia della nostra Repubblica, nella certezza che supereremo, assieme, questo difficile momento”. 

image_printStampa Articolo

A NAPOLI I PRODOTTI DI ECCELLENZA PER COMBATTERE IL COVID-19

Tutti i giorni stolkerizzo i miei amici, ma devo dire che fino a ora nessuno si è mai tirato indietro,forse perché li prendo per stanchezza? E invece no è proprio quel grande cuore che li contraddistingue a rispondere alla chiamata, fra i tanti, uno in particolare ha voluto donare Tanti chili d’amore e di solidarietà (2000kg di pasta prodotta per loro). In questi giorni terribili tutti  combattiamo contro il mostro da Covid-19, e Giovanni Falco non ha voluto far mancare il suo generoso impegno, volendo essere della partita. Cosi ha fatto produrre e confezionare la sua pasta senza il marchio aziendale, proprio per mantenere un profilo etico, dove si è solidali e si dona a prescindere della dura legge del mercato. Quel mostro che non potrà nulla, contro la grande umanità di tanti che senza risparmiarsi danno il loro contributo sociale,  umanitario e di legame alla propria Terra. Giovanni, giovane imprenditore nel settore della pasta ma con una storia che parte dal nonno mugnaio che passa lo scettro al papà per arrivare ai giorni nostri. La pasta come tanti settori non facili dove farsi spazio. Pasta artigianale, fatta con trafilati di bronzo, la migliore in assoluto, perché quando si dona… si dona il meglio. Giovanni non fa mancare il suo supporto che vale doppio perché dettato da chi con sudore, tutti i giorni, si reca nella sua azienda e non esita a fermare la sua produzione per dedicarsi in primis a chi ha bisogno. Molti gli appuntamenti tenuti,dalla piattaforma della Città Metropolitana di Napoli a quello del Comune di Volla, dal Santuario del Carmine in Piazza Mercato alla chiesa Ortodossa di Sant’ Andrea Apostolo di Padre Mikhail, passando  per la Cooperativa la Locomotiva, dove tutti i giorni e anche le notti, trovano ricovero tantissimi senza fissa dimora. Anche tanta società civile sta collaborando attivamente. Uno di questi, alle quali non fa mancare il proprio sostegno a tante associazioni,è sicuramente Felice Granata, che ha voluto contribuire con dei pelati che in questo momento insieme alla pasta, costituiscono una piccola risorsa che sta alla base della nostra Dieta Mediterranea. Cosi Rosa PraticòPresidente di Officina delle Idee Responsabile delle Donne che fanno impresa di Confesercenti e vice presidente nazionale dell’Associazione Maipiuviolenzainfinita onlus. In questo momento cosi delicato per le famiglie e tutta la Nazione, le istituzioni devono essere vicine al tessuto sociale dei loro territori favorendo attraverso la solidarietà orizzontale, altre linee di intervento e progettualità per la redistribuzione delle derrate, in tutta Italia, Napoli e la Campania. Abbiamo l’obbligo di infondere in tutta la popolazione, quel sentimento di solidarietà, dandone maggiore efficacia in interventi concreti, soprattutto grazie all’impegno della società civile e del terzo settore. Sono importanti quelle iniziative di chi riesce a gestire le eccedenze, senza distruggere, ma solidarizzando. Le attività agricole nei paesi sviluppati sono sostenibili dal punto di vista etico e dell’immagine solo quando ciò che è in eccedenza diventa solidarietà. Cosi, dando il proprio contributo e partecipando all’iniziativa. Rosario LopaPortavoce Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo. All’iniziativa di questi giorni, sono intervenuti a titolo personale per l’opera di sensibilizzazione e consegna delle derrate alimentari, il Colonnello Lucio Di Biasio e Antonio Grilletto dell’Esercito Italiano. Ci piace immaginare questa grande tavola imbandita, piena di tutte le nostre eccellenze, una tavola non virtuale ma reale e allo stesso momento connessa, dove tutti insieme da remoto, ci diciamo buon appetito e un un istante dopo rivolgendoci al mostro, adulti e bambini a gran voce diciamo noi… #restiamoacasa #manessunoresterasolo

Alessandro Testa

image_printStampa Articolo

Coronavirus, Fontana: “Sui numeri non esiste più incremento” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Per quanto riguarda i numeri siamo nel rispetto di quella linea di continuità: non esiste più incremento, siamo in piano”. Lo ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, in riferimento all’emergenza Coronavirus. “Stiamo procedendo nello sviluppare l’ipotesi tracciata da tanti statistici ed epidemiologi secondo cui abbiamo raggiunto il culmine. Si procederà per un periodo in questa direzione, poi secondo loro dovrebbe iniziare la ripresa”, ha aggiunto Fontana durante il consueto punto stampa. “Siamo contenti, ma invitiamo i cittadini a tenere sempre molto alta la guardia. Altrimenti -ha avvertito- c’è il rischio che il contagio possa riprendere. Quel che è positivo è che queste misure stanno dimostrando di essere efficaci”.  

image_printStampa Articolo

Coronavirus Germania, oltre 5.400 contagi in 24 ore 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

In Germania sono saliti di 5453 i contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore, mentre si sono registrati 149 decessi, una progressione che ricalca quella dei giorni precedenti, e che porta il Paese a un totale di 67.366 contagiati e 783 morti, stando ai dati del Robert Koch Institut. Cifre che pongono il Paese al quinto posto tra quelli con maggiori casi nel mondo dopo Stati Uniti, Italia, Spagna e Cina. Il Land più colpito resta la Baviera, seguita dal NordReno Westfalia, Baden-Wuerttenberg.  

image_printStampa Articolo

Ottaviano(NA),GIOCA FAMILY PARK: Realtà Polifunzionale Per Adulti E Bambini

GIOCA è un grande complesso situato a OTTAVIANO in VIA RAGGI, 195.All’interno della struttura si trovano: 200mq di area giochi, 300mq di area ristorazione e bar, una sala adibita per laboratori creativi e infine un grande teatro in grado di accogliere 120 posti a sedere per  offrire una location plurifunzionale ideale per BAMBINI e ADULTI.


ATTIVITA’ RICREATIVE–Non solo divertimento ma anche numerose attività per bambini e adulti: dai laboratori creativi, alle serate tematiche, show di magia, show teatrali e regolari incontri con le mascotte

PIZZA BURGER–Il menù prevede: panini, pizze in teglia, fritture, carne alla griglia, insalate. E a conclusione calde graffe fritte, bon bon alla nutella e tante altre delizie per il palato di grandi e bambini. L’impasto delle pizze quanto quello dei fritti è prodotto dal nostro chef all’interno della nostra cucina. I panini sono esclusivamente prodotti da un forno locale e carne di scottona di primissima scelta.

PLAYGROUND– Ampio spazio per i bambini finalmente liberi di giocare in tranquillità; 200mq di puro divertimento per bambini da 0 a 11 anni.
Sette aree gioco suddivise per fasce d’età e sempre sorvegliate da uno staff d’animazione. Le principali attrazioni:

PLAYGROUND a 2 piani
TAPPETI ELASTICI
AREA BABY e MINI PLAY da 0 a 3 ANNI
UNA ZONA GIOSTRE
CALCIO BALILLA
LA MONTAGNA ARRAMPICANTE
IL CAMPO SPORTIVO


LABORATORI CREATIVI-Sulla scia del METODO MONTESSORI il Parco Gioca offre la possibilità di partecipare a laboratori in grado di stimolare: la creatività, la condivisione, l’autocritica e la libertà dei bambini.

INCONTRA UN PERSONAGGIO-Ogni domenica Gioca Park propone ai bambini la possibilità di cenare con Masha e Orso, scattare una foto con Spiderman, giocare con Gufetta, entrare nel mondo disney con Minnie e Topolino o sfidare Iron Man. Un’iniziativa volta a MERAVIGLIARE e SORPRENDERE i piccoli e rendere speciale la loro esperienza da noi.

SHOW ARENA–Un teatro da 120 sedute con regia, palco, impianto audio, impianto video.  La sala è perfettamente usufruibile per meeting, spettacoli teatrali, musicali, danzanti o semplicemente per feste private.

PARTY AREA -L’intera struttura è usufruibile per party privati.

Per maggiori informazioni visita la pagina facebook: Gioca Family Park

Giuseppe De Carlo

image_printStampa Articolo

Coronavirus, scienziati: “Ecco dove può colpire nei prossimi mesi” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Quale potrebbe essere l’area in cui Covid-19 colpirà di più nei prossimi mesi? Scoprendo il ‘meteo del coronavirus’ è possibile ipotizzarlo. E disegnare delle vere e proprie mappe che prevedono il suo viaggio. Mappe che evidenziano come “vaste aree dell’emisfero australe, tra cui America meridionale, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda, presenteranno verosimilmente condizioni ambientali molto favorevoli a una rapida crescita dell’epidemia nei prossimi mesi, in assenza di misure contenitive”. A spiegarlo sono gli scienziati dell’università degli Studi di Milano, Francesco Ficetola e Diego Rubolini, autori di uno studio sulle relazioni tra incremento dei casi di Covid-19 e condizioni climatiche, disponibile come ‘preprint’ sulla piattaforma medRxiv.  

Gli esperti del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’ateneo, analizzando l’andamento dei casi a livello mondiale su un centinaio di nazioni, sono riusciti a ‘disegnare’ delle mappe globali di come il tasso di crescita di Covid-19 potrebbe cambiare nei prossimi mesi. Da qui la previsione che si basa su quanto osservato nella ricerca. Il team ha rilevato infatti che l’epidemia cresce più rapidamente a temperature medie di circa 5°C ed umidità medio-bassa (compresa tra 0.6 e 1.0 kilopascal) e, viceversa, va molto più lenta in climi molto caldi e umidi caratteristici di alcune zone tropicali. Anche se, puntualizzano gli studiosi, nessuna area popolata del mondo sembra essere completamente inidonea alla diffusione della patologia.  

image_printStampa Articolo

Coronavirus, Spallanzani: “202 positivi di cui 24 in supporto respiratorio” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 202. Di questi, 24 necessitano di supporto respiratorio”. E’ quanto riporta il bollettino quotidiano dell’Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma. “I pazienti dimessi o trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 170. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici”.  

“Continua il trend di aumento del numero delle dimissioni in parallelo a un minor numero di ricoverati Covid-19 positivi”, si legge ancora nel bollettino che aggiunge: “Nell’ambito del progetto regionale ospedale-territorio, coordinato l bollettino dall’Istituto Spallanzani e in collaborazione con l’Ordine dei medici di Roma, e da Confcooperative, d’intesa con la direzione dell’Asl di Rieti e con il sindaco di Contigliano, è iniziato oggi il programma di approfondimento epidemiologico e diagnostico su un campione della popolazione, sede di un focolaio di Covid-19”.  

image_printStampa Articolo

Coronavirus corre con freddo secco, italiani svelano ‘effetto meteo’ 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

L’effetto meteo esiste. Anche i virus hanno il loro clima prediletto. Il virus Sars-CoV-2 sembra preferire il freddo secco. Da uno studio condotto su scala globale da un team di scienziati italiani emerge infatti che “l’epidemia cresce più rapidamente a temperature medie di circa 5°C ed umidità medio-bassa (compresa tra 0.6 e 1.0 kilopascal)”. Il lavoro porta la firma di Francesco Ficetola e Diego Rubolini, ricercatori del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’università Statale di Milano ed è stato da poco reso disponibile come ‘preprint’ sulla piattaforma medRxiv. Gli autori hanno analizzato le relazioni tra incremento dei casi di Covid-19 e condizioni climatiche.  

E hanno anche osservato che, al contrario, in climi molto caldi e umidi caratteristici di alcune zone tropicali, l’epidemia sembra diffondersi molto più lentamente, anche se nessuna area popolata del mondo sembra essere completamente inidonea alla diffusione della patologia. In generale, spiegano gli esperti, le condizioni meteorologiche e climatiche hanno un ruolo molto importante nell’influenzare l’andamento delle epidemie, come dimostrato da numerosi studi condotti sulle malattie influenzali. Per esempio, i virus influenzali si diffondono meno e sono meno persistenti nell’ambiente in climi caldo-umidi. 

E’ pertanto verosimile, hanno ipotizzato gli studiosi, che i fattori climatici influenzino anche la progressione della pandemia di Covid-19 attualmente in corso, causata dal virus Sars-CoV-2.  

Il team ha quindi deciso di sfruttare un database globale di casi giornalieri confermati di Covid-19, che è quello realizzato e mantenuto dalla Johns Hopkins University, e ha ricavato il tasso di crescita giornaliero dei casi di Covid-19 per oltre 100 nazioni (o macroregioni entro nazione).  

Il tasso di crescita, calcolato per i primi giorni di una epidemia – chiariscono gli esperti – fornisce un’indicazione di quanto velocemente si sta diffondendo la patologia nella popolazione colpita, prima che entrino in vigore misure contenitive. Gli studiosi hanno poi messo in relazione il tasso di crescita dei casi di Covid-19 con la temperatura e l’umidità medie dei mesi dell’epidemia. 

La variazione del tasso di crescita di Covid-19 tra nazioni è risultata essere fortemente associata a temperatura e umidità. “Differenze tra nazioni nei livelli di inquinamento atmosferico, di densità abitativa, e di investimento pubblico nel sistema sanitario non sembrano avere effetti significativi sulla crescita dell’epidemia”, fanno notare gli autori nel lavoro. “Questo studio – concludono Rubolini e Ficetola – contribuisce ad approfondire le nostre conoscenze su Covid-19, purtroppo ancora troppo limitate data la velocità a cui il virus si sta diffondendo su scala globale”. 

image_printStampa Articolo