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Coronavirus, Oms: “Presto 1 mln di casi, escalation preoccupa” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Il numero di morti è più che raddoppiato nell’ultima settimana. Nei prossimi giorni raggiungeremo 1 milione di casi di Covid19 confermati e 50 mila morti. Nelle ultime 5 settimane abbiamo assistito a una crescita quasi esponenziale del numero di nuovi casi, raggiungendo quasi tutti i paesi, territori e aree. E mentre entriamo nel quarto mese dall’inizio della pandemia, sono profondamente preoccupato per la rapida escalation e la diffusione globale dell’infezione”. A dirlo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. 

“Molti paesi chiedono alle persone di rimanere a casa e di bloccare i propri movimenti, il che può aiutare a limitare la trasmissione del coronavirus, ma può avere conseguenze per le persone più povere e vulnerabili”, sottolinea Ghebreyesus riferendo di aver “invitato i governi a mettere in atto misure di welfare per garantire alle persone vulnerabili cibo e altri elementi essenziali della vita durante questa crisi”. 

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Azzolina: “No prolungamento anno scolastico a luglio e agosto” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Voglio ribadire quanto sia importante, soprattutto in questa fase, dare credito solo alle notizie ufficiali pubblicate dal Ministero dell’Istruzione o direttamente da me. E ripeto ciò che ho avuto modo di dire qualche giorno fa anche in televisione: non è previsto il prolungamento dell’anno scolastico a luglio e agosto”. Lo ribadisce su Facebook la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina 

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Coronavirus Lombardia, 394 morti nelle ultime 24 ore 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Sono oltre 7500 i morti in Lombardia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Secondo quanto reso noto dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera, nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 394 per un totale di 7593. I casi positivi sono 44773 (+1565). Le persone ricoverate con sintomi sono 11927, ma solo 44 nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva sono 1342 (+18). In totale sono stati eseguiti 121.449 tamponi. 

“Anche oggi la situazione dei dati si conferma positiva, ma è proprio adesso che sarebbe folle vanificare tutto”, ha evidenziato Gallera in una diretta Facebook. “Capiamo che rimanere in casa, soprattutto per chi ha bimbi piccoli, è faticoso, oggi siamo chiusi in casa. Ma lo stare chiusi in casa è quello che oggi ci porta a dire c’è una luce in fondo a quel tunnel che da flebile sta diventando più delineata. Ma se questo avviene è per la vostra capacità di resistere e si non può deflettere oggi”.  

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Coronavirus, oltre 13mila morti in Italia 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Oltre 13mila morti in Italia nella crisi Coronavirus. Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 727 persone, per un totale di 13155 decessi dall’inizio dell’emergenza. I guariti, in totale, sono 16847 (+1118). I casi attualmente positivi sono 80572 (+2937). In isolamento domiciliare 48134 persone, mentre sono 28403 i ricoverati con sintomi: di questi, 4035 (+12) sono in terapia intensiva. I casi totali dall’inizio dell’emergenza in Italia sono 110574. 

I dati dell’emergenza in Italia 

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Coronavirus, ostetrico Fatebenefratelli: “Parto sicuro anche per mamme positive” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

di Vittorio AmatoPartorire nella massima sicurezza, anche ai tempi del Coronavirus, si può. Il Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma è pronto ad accogliere le mamme ‘positive’ grazie a un percorso protetto che consente il travaglio in assoluto isolamento, senza mai avere contatti con altre pazienti. ”Noi garantiamo la salute delle mamme e dei loro bambini in assoluta serenità, mantenendo inalterato l’evento nascita proprio come se ci si trovasse in una bolla, che protegge coloro che ci entrano”, dice all’Adnkronos Emilio Cirillo, 39 anni, ostetrico all’ospedale dell’Isola presso l’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta dal primario Antonio Ragusa.  

In queste settimane di emergenza Cirillo, padre di due bimbi, 7 e 5 anni, è in prima linea con la moglie Valentina Tiburzi anche lei ostetrica, ma non ha mai perso il sorriso e la certezza che presto si tornerà alla normalità e ci racconta come si nasce nei giorni del Covid-19. Il suo è un messaggio di speranza e, soprattutto, di serenità rivolto a tutte le donne incinte in ansia: “Una donna che sta affrontando la sua gravidanza, così desiderata, sta attraversando un periodo di grande confusione legata all’instabilità psicologica di un evento che dovrebbe essere solo contornato da un’aura di pace e amore”. E il ”nostro obiettivo primario è proprio quello di dare serenità nella tempesta di emozioni che il momento attuale sta generando”.  

”L’isola Tiberina è quell’isola felice, quell’isola che c’è”, sottolinea Cirillo, assicurando che l’utopica ‘isola che non c’è’ cantata da Edoardo Bennato esiste, eccome.”In tempi rapidissimi -racconta- e’ stato realizzato il percorso più appropriato e protetto per garantire quella famosa tranquillità di cui hanno bisogno le donne in gravidanza, riuscendo addirittura a separare le sale parto, così che un’eventuale paziente in travaglio affetta da Covid-19 non si trovi mai a contatto con le altre donne”. Non solo, in sala travaglio la mamma potrà contare anche sull’apporto psicologico del marito o compagno, che potrà restare al suo fianco con tutte le precauzioni del caso. 

(Adnkronos) – “Tutto questo è stato possibile”, rivendica con orgoglio Cirillo, ”grazie alla sapiente cooperazione di un’equipe multidisciplinare e al coordinamento di attenti ‘comandanti’, come il dottor Ragusa, la responsabile del servizio di anestesia ostetrica, Maria Grazia Frigo, e le coordinatrici della sala parto e dei reparti di degenza, le ostetriche Elisabetta D’Amore, Stefania Balsi ed Eleonora Pontesilli. Per ”garantire la massima sicurezza dell’utenza e del personale sanitario”, , ”è stato possibile modificare, non solo la struttura organizzativa, ma anche quella architettonica dell’intero ‘Blocco Nascita’ del Fatebenefratelli, perché anche il personale tutto, che sta attraversando un momento di grande impegno psicofisico, ha bisogno di serenità per poterne infondere altrettanta alla donna che si trova in travaglio”. 

“In questo modo -assicura Cirillo- proprio tutti, ostetriche, ginecologi, anestesisti, pediatri, infermiere e, non ultimi, coloro che con le pulizie si occupano di tenere i nostri ambienti in un costante stato asettico, stanno dando il massimo per continuare l’attività che non può certo essere interrotta”. La mamma ‘positiva’ in attesa non si separerà dal marito o compagno. ”Non essendo reclutato come centro di riferimento per la patologia da nuovo Coronavirus 2019″, racconta Cirillo, il Fatebefratelli “ha scelto di mettere in campo tutta la propria sapienza, dando inoltre la possibilità alla partoriente di avere al suo fianco il proprio compagno, marito o persona di fiducia così da rasserenare ulteriormente la donna già provata da una così difficile situazione”.  

Per Cirillo è una vera missione aiutare le mamme a partorire: ”Da sempre simbolo di elevata qualità assistenziale legata alla gravidanza e non solo, il nostro ospedale ha sentito fin da subito la necessità di riportare questa quiete per proteggere tutte le donne in attesa del più bello degli eventi”. L’isola Tiberina, ci ripete al telefono commosso, è “quell’isola felice, quell’isola che c’è, che garantisce la salute delle mamme e dei loro bambini in assoluta serenità”. 

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La versione rivisitata in lingua spagnola del celebre canto popolare italiano “Bella ciao”

Venerdì 3 aprile, giorno in cui è programmata l’uscita mondiale della quarta stagione della serie tv “La Casa di Carta”, uscirà su tutte le piattaforme digitali “BELLA CHAO” (Intemezzo / The Orchard), versione rivisitata in lingua spagnola del celebre canto popolare italiano “Bella ciao” realizzato dal compositore, cantante e chitarrista argentino (napoletano d’adozione) DIEGO MORENO.

Il brano, disponibile in pre – save al link https://orcd.co/bellachao, sarà contenuto nel nuovo album di inediti in uscita in autunno.

La versione di “Bella Chao”,riconosciuta dalla SIAE come opera unica per testo e sonorità, è stata pubblicata per la prima volta all’interno di “Venceremos – Che Vive!”, un doppio album basato sulla vita di Che Guevara, prodotto da Roy Tarrant. Il brano ha riscontrato un esponenziale successo di pubblico tanto che la voce di Diego Moreno e l’originale arrangiamento iniziarono ad essere utilizzati da altri utenti per la realizzazione di numerosi video su YouTube registrando oltre 40 milioni di visualizzazioni e influenzando anche gli autori della celebre serie tv “La Casa Di Carta”.

Diego Moreno è conosciuto al pubblico per aver dato vita ad un linguaggio musicale originale e coinvolgente che unisce il ritmo latino del Sud America alla magia della musica napoletana, caratteristica emersa soprattutto nel disco “Tango Scugnizzo” (2008) che si è aggiudicato nel 2014 il Premio Masaniello e nel 2020 il Premio Nicolardi.

Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi progetti musicali ma anche letterali come “La voce del Tango. Il mio Don Carlos Gardel” (edito oggi in Italia da Stampa Alternativa), un libro/CD sulla vita del più grande cantante di tango di tutti i tempi Carlos Gardel.

Parallelamente alla carriera da solista, Diego Moreno ha collaborato per diversi anni con Fred Bongusto curando gli arrangiamenti di più di 30 dei suoi brani, e ha partecipato alla realizzazione del progetto “Poeta Massimo”, poesie di Massimo Troisi musicate da Enzo Decaro. Nel 2018 ha pubblicato il progetto “Che Bella Idea! Canzoni di BuOngustO”, un viaggio nella melodia italiana d’eccellenza, parte dell’opera di Fred Bongusto, composto da brani che hanno lasciato il segno nell’immaginario collettivo italiano, e non solo, che vanta tra gli ospiti Peppino Di Capri, Fabio Concato, Enzo Gragnaniello, Paolo Fresu, Maria Nazionale, Valentina Stella e Antonio Onorato. Nel 2019 Diego Moreno ha girato l’Italia in tour interpretando come baritono i ruoli di Porteño Gorriòn con sueño, Ladròn Antiguo Mayor e El Payadornell’opera di Astor Piazzolla “Maria De Buenos Aires” insieme a Michele Placido, Alina Di Polito e Vincenzo Bocciarielli.

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Coronavirus Lazio, trend per la prima volta sotto al 6%   

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Oggi registriamo un dato di 169 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta sotto al 6%. Manteniamo però alta l’attenzione. Le misure messe in atto per contrastare il virus stanno dando i risultati sperati”. Lo afferma l’assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl, aziende ospedaliere, Policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. 

“Da alcuni giorni nel Lazio registriamo un trend in frenata – sottolinea – ma non dobbiamo mollare la guardia, obiettivo è raggiungere il coefficiente di sviluppo R0. Sono in continua crescita i guariti che salgono di 46 unità nelle ultime 24h, circa due ogni ora, arrivando a 337 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 9.547 e i decessi nelle ultime 24h sono stati 7”.  

“E’ attivo da questa mattina e ha già ricoverato il suo primo paziente il Covid Center del Campus Bio-Medico – prosegue D’Amato – con 9 posti letto di terapia intensiva, mentre al San Giovanni nelle ultime 48h non ci sono stati casi positivi a Covid-19. Ad oggi inoltre sono stati effettuati nel Lazio oltre 35mila tamponi”. 

La nuova app della Regione ‘LazioDrCovid’, in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, ha già registrato oltre 76mila utenti che hanno scaricato l’applicazione e 2.100 medici di famiglia e 280 pediatri di libera scelta collegati.  

Per quanto riguarda infine i dispositivi di protezione individuale, sono arrivati, da acquisti diretti, 1 milione di mascherine Ffp2 e 200 mila camici, e oggi sono in distribuzione nelle strutture sanitarie: 93.300 mascherine chirurgiche, 32.200 maschere FfpP2, 1.230 maschere Ffp3, 88.800 camici impermeabili monouso, 19.200 calcari, 30.900 guanti e 540 occhiali. 

 

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Coronavirus, “pazienti più contagiosi in primi 7 giorni sintomi” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Tosse e starnuti: lo spargimento del coronavirus è massimo nei primi 7 giorni di sintomi. Lo rivela l’analisi virologica dettagliata di nove pazienti adulti di Monaco, in Germania, con sintomi relativamente lievi di Covid-19, pubblicata su ‘Nature’. Lo studio mostra che esiste una replicazione attiva di Sars-CoV-2 nel tratto respiratorio superiore dei pazienti e suggerisce che questi ultimi possono “liberarsi” – o espellere il virus – ad alti livelli proprio durante la prima settimana di sintomi. 

Christian Drosten e i suoi colleghi della Charité Universitätsmedizin di Berlino hanno studiato lo spargimento virale in nove giovani e adulti di mezza età con diagnosi di Covid-19, trattati per lievi sintomi del tratto respiratorio superiore in un singolo ospedale di Monaco. Hanno analizzato campioni di gola e polmoni, espettorato (muco del tratto respiratorio), feci, sangue e urina dei pazienti durante il loro decorso clinico. Gli autori hanno riscontrato “alti livelli di replicazione virale nei tessuti del tratto respiratorio superiore ed elevati livelli di diffusione virale nel tratto respiratorio superiore durante la prima settimana di sintomi”.  

Gli scienziati sono stati in grado di isolare una forma infettiva del virus dai campioni prelevati dalla gola e dai polmoni dei pazienti fino all’ottavo giorno di sintomi, anche mentre questi si riducevano. Due dei pazienti, che hanno mostrato alcuni primi segni di polmonite, hanno continuato a rilasciare alti livelli di virus nell’espettorato fino al giorno 10 o 11 dai primi sintomi. L’Rna virale è rimasto rilevabile nell’espettorato anche dopo la fine dei sintomi. 

Il virus non è stato rilevato invece nei campioni di sangue o di urina e gli autori non hanno trovato segni di replicazione del virus nei campioni di feci, nonostante le alte concentrazioni di Rna virale, a sostegno della teoria secondo cui il microrganismo in realtà potrebbe non essere trasmissibile attraverso le feci. Tuttavia sono necessari ulteriori studi in campioni più grandi per approfondire questa possibile via di trasmissione, avvertono. “Nel loro insieme, questi risultati iniziali indicano che lo spargimento di Sars-CoV-2 nel tratto respiratorio superiore si verifica in modo più efficiente all’inizio, quando i pazienti hanno ancora sintomi lievi. Ulteriori ricerche potrebbero aiutare a capire se un aumento della carica virale di un paziente dopo la prima settimana di sintomi possa segnalare un aggravamento dei sintomi”, suggeriscono gli autori. 

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Coronavirus, in Gb altri 563 morti  

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Nel Regno Unito sono stati registrati 563 nuovi decessi da coronavirus, portando il totale a 2.352. Lo hanno riferito le autorità sanitarie britanniche. Il numero dei contagi aggiornato alle 9 di questa mattina è di 29.474 casi positivi, mentre sono stati effettuati test su 152.979 persone.  

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Coronavirus, zero casi nel paese di Burioni: “Ma nessuno si senta immune” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Quattrocento anime e nessuna, almeno per ora, catturata dal nemico coronavirus. Casteldelci, il comune più occidentale della provincia di Rimini, non è un posto qualunque. Non solo perché Covid-free, ma anche perché in questo minuscolo paese affonda le sue radici il virologo Roberto Burioni. Scienziato fra i più citati in questi mesi di ‘infodemia’ sull’emergenza Sars-CoV-2, il docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano spiega all’AdnKronos Salute le ragioni di questo strano scudo che sembra proteggere il suo luogo del cuore. 

“Casteldelci – sottolinea – è un piccolissimo paese con pochi abitanti, in posizione defilata e con una densità di popolazione molto bassa. Questo certamente ha contribuito a difenderlo dall’infezione, ma è importante che le misure di precauzione vengano messe in atto ovunque – ammonisce il virologo – in quanto non esistono persone che possono ritenersi immuni dal pericolo rappresentato da questo virus”.  

A Casteldelci Burioni si dice “legatissimo”, come si legge in un articolo di stampa locale che lo scienziato posta su Facebook. Nel piccolo borgo “i miei genitori, in tempi normali, passano gran parte dell’anno nella casa di famiglia”, racconta al ‘il Resto del Carlino’. Esprimendo un sogno per quando tutto questo sarà finito: “Non vedo l’ora di tornare a Casteldelci per passare belle giornate all’aria aperta nella natura bellissima di quel luogo”. 

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