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IoRestoACasaMo è la risposta in musica di Maurizio Casagrande e tanti amici artisti

L’attore e regista napoletano con i più grandi protagonisti dello show business italiano ha messo in piedi a tempo record una cover di un vecchio successo di Renzo Arbore e la pubblica sulla sua pagina fan di Facebook, già condiviso da migliaia di persone in questi giorni, link al videoclip: https://www.facebook.com/superbighouse/videos/1034382140288464/

La pandemia ha fermato quasi tutto, l’arte è stata sospesa fin dai primi giorni, teatro, cinema, set, concerti, musei e gallerie, ma gli artisti hanno trovato altri modi per commentare la crisi e, anche l’attore e regista Maurizio Casagrande, che ha sospeso il tour teatrale con il suo spettacolo “Mostri a Parte”, in questo periodo di quarantena, cui è stato molto attivo sui social suggerendo più volte, ai suoi fan e a tutto il pubblico che lo segue, a rimanere a casa,  ha trovato anche un modo divertente e scanzonato per avere un impatto attraverso il proprio lavoro, così è nata  #IoRestoACasaMo, sulle note di Ma la notte no! (1985) sigla della trasmissione Quelli della notte.

«Sorridere è un atto di resistenza» afferma Maurizio Casagrande, così ha unito diversi artisti in una video canzone di straordinaria libertà di espressione divertente e di positività per ricordare che, indipendentemente da quanto le cose peggiorino, torneremo molto più forti, non facendosi influenzare da questi eventi, sia nei pensieri sia nelle azioni.

«In questo periodo, ho raccolto diverse testimonianze, racconta Maurizio Casagrande – dove potevi toccare con mano la fragilità delle persone, per l’avvilimento della morte di tante persone  e presa dalla paura di questo virus maledetto. Ciò che mi preoccupa, però, è la gente da sola in casa, depressa, abbattuta, debole psicologicamente, angosciata e spaventata. E, quindi, ritengo che, in questo momento, le persone hanno bisogno di un sorriso, il mio grido di speranza è:“Sorridere è un atto di resistenza”. È per resistere che bisogna sorridere. Non è mancanza di rispetto per chi ci ha lasciato e a chi sta male, ma è sorridere per fare forza e dare sollievo a chi, in questo momento, è debole e sconfortato per la grave situazione».

Gli artisti che hanno partecipato sono, in ordine alfabetico: Luca Abete, Paolo Belli, Massimo Boldi, Paolo Conticini, Raul Cremona, Tiziana De Giacomo, Ella Goldmann, Nino Frassica, Massimiliano Gallo, Carmen Giannattasio, Pino Insegno, Simona Izzo, Angelo Pintus, Shalana Santana, Antonio “Stash” Fiodispino, the Jackal: Fabio Balsamo, Ciro Priello, Gianluca Fru e, infine,  Ricky Tognazzi.

I musicisti Fabrizio Buongiorno al basso, Giancarlo Ippolito alla batteria, Lorenzo Maffia alle tastiere e Pippo Seno alla chitarra.

Sorridere è un atto di resistenza… 

Hashtag #IoRestoACasaMo

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Coronavirus, Fontana: “Bisogna prepararsi se nuova ondata a ottobre” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Ci sono scienziati che ci dicono che essendo un virus che ha attinenza con l’influenza c’è il rischio che alla ripresa del virus influenzale in ottobre e novembre ci possa essere anche una ripresa del coronavirus. Quindi bisogna prepararsi”. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, su Radio Padania. “Noi ci siamo preparati, la nostra risposta finora è stata una risposta alla drammatica emergenza improvvisa. La nostra sanità ha dovuto affrontare uno tsunami, è partito tutto con una violenza mai vista”. Alla ‘futura emergenza’ servirà, ad esempio, l’ospedale della Fiera di Milano.  

“La nostra sanità non è una delle migliori, è la migliore – rivendica il governatore – Se quello che è successo nella nostra regione fosse successo altrove non so come sarebbe finita. Io mi posso solo dire orgoglioso”. 

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Coronavirus: Rezza; “In autunno forse ripartirà, serve una strategia” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Il coronavirus “circolerà finché non si crea un’immunità di gregge, e si spera non avvenga in breve tempo perché significherebbe far morire tantissime persone e stressare in modo inaudito il sistema sanitario, oppure finché non si trova un vaccino. Rischiamo continue reintroduzioni perché persisterà nella popolazione e dobbiamo essere attenti a intercettare eventuali focolai. Forse d’estate si trasmetterà di meno, ma ad autunno ci sarà il rischio che riparta. Ci vuole una strategia”. E’ il monito di Giovanni Rezza, direttore Malattie infettive dell’Istituto superiore della sanità, che in un’intervista a ‘la Repubblica’ riflette anche sul futuro dell’epidemia di Covid-19 in Italia.  

“Se abbattiamo finalmente la trasmissione, poi dobbiamo evitare che tutto riparta – sottolinea l’esperto – Vanno intercettati i casi grazie ai medici di famiglia e ai dipartimenti di prevenzione delle Asl, e messi subito in quarantena”. Anche la App per il tracciamento è uno strumento “importante. Aiuta a capire dove sono state le persone, così da intercettare contatti a rischio. Si sta lavorando per individuare la soluzione migliore”. Il momento è delicato e gli errori non sono ammessi: se l’epidemia riparte, avverte Rezza, “c’è il rischio di chiudere di nuovo tutto”. 

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Coronavirus Lombardia, Gallera: “Tamponi stanno aumentando” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Stiamo creando altri posti per le degenze di sorveglianza del coronavirus, ad esempio ad Abbiategrasso, e cerchiamo di utilizzare al meglio ogni presidio”. Detto questo, “i tamponi in Lombardia stanno aumentando”. Così l’assessore regionale Giulio Gallera, intervistato in diretta su Telelombardia.  

“Oggi in Regione Lombardia noi consideriamo pazienti Covid tutti quelli che hanno dall’influenza in su. Abbiamo iniziato a monitorarli e a prescindere dal tampone li mettiamo nelle degenze di sorveglianza”. D’altra parte, “stiamo iniziando a tamponare tutti i medici di medicina generale e stiamo sorvegliando tutti gli operatori, medici e infermieri, delle strutture sanitarie, con la misurazione della febbre. Chi esce dalla quarantena ovviamente lo tamponiamo”. In sostanza, “in maniera selettiva stiamo andando ad allargare il numero dei tamponi”.  

Nell’intervista Gallera parla anche delle richieste e della polemica dei sette sindaci Pd contro la Regione Lombardia. “Non sono una bella immagine – dice – noi abbiamo dovuto affrontare una guerra”. “In questo momento – sottolinea – le istituzioni devono lavorare insieme. Noi, al di là di alcuni momenti, abbiamo capito le difficoltà del Governo nazionale, non abbiamo voluto fare polemica, e i cittadini vogliono un messaggio compatto delle istituzioni e soluzioni ai problemi”.  

I sindaci sono “in contatto costante e diretto con il presidente Fontana, ci sono tutte le settimane videoconferenze con loro. Li abbiamo incontrati la prima volta domenica 23 febbraio, per dire la tempestività del coinvolgimento”. A fronte di questo, “vedere che scrivono cose strumentali e attacchi politici non dà una buona immagine, ma giudicheranno i cittadini”.  

 

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Coronavirus, anche in IV Municipalità arriva la Spesa Sospesa

NAPOLI – Parte oggi nella IV Municipalità di Napoli la “Spesa Sospesa”, per permettere a chi vuole donare alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità a chi in questo momento complesso ne ha più bisogno di poterlo fare con semplicità, grazie al supporto degli assistenti sociali e di Gesco. 

“La Municipalità – spiega il Presidente della IV Municipalità Giampiero Perrella – quale istituzione più vicina ai bisogni concreti del cittadino non poteva non fare la sua parte. Abbiamo optato così per un modello semplice, trasparente e collettivo che offra ad ogni cittadino che vuole contribuire la possibilità di aiutare migliaia di famiglie e persone in difficoltà che ci stanno contattando in queste ore per chiedere un aiuto. Sono centinaia in tal senso le telefonate che stanno arrivando sia in Presidenza che ai servizi sociali. Grazie ad importanti realtà sociali del territorio come Gesco Campania e la Fondazione “A voce d’e creature” di Don Luigi Merola stiamo già aiutando tante famiglie. Ma c’è bisogno di una catena di solidarietà collettiva e che coinvolga il maggior numero di persone, altrimenti rischiamo di non riuscire a rispondere a tutti. Di qui l’idea della Spesa Sospesa”. 

“Sono certo – aggiunge Perrella – della mobilitazione di tutti i miei concittadini. La quarta Municipalità ha un cuore grande e ringrazio già i tanti commercianti che hanno risposto al nostro invito”.
COME FUNZIONA LA SPESA SOSPESA DI IV MUNICIPALITA’

Sono attualmente 30 gli esercizi commerciali di San Lorenzo, Vicaria, Gianturco e Poggioreale che hanno aderito all’iniziativa. L’elenco completo è consultabile sulla pagina Facebook dell’Assessorato. 
In queste attività, che avranno affisso l’apposita locandina, chiunque può pagare e lasciare alla cassa prodotti, per poi segnalare l’avvenuta donazione con un messaggio WhatsApp al 3601064792 o con una telefonata ai numeri 081.7951360 e 081.5627027. 
Sarà premura poi di volontari e assistenti sociali raccogliere e distribuire agli indigenti questi beni, impegnandosi nel mantenere l’anonimato delle parti coinvolte. 
Contestualmente è stata attivata la possibilità di donare direttamente soldi attraverso bonifico su un IBAN dedicato – IT13Q0501803400000011277654 con causale “ADOTTA UNA FAMIGLIA CON LA SPESA SOSPESA”.

Alessandro Testa

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Coronavirus, in Germania oltre 73mila casi 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Sono 73.522 i casi di contagio accertati in Germania. Le cifre sono state fornite oggi dal Robert Koch Institut, che ha riferito inoltre di 872 decessi legati al Covid-19. Secondo l’istituto in una giornata si è registrato un aumento di 6.156 casi e 140 decessi in più.  

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Coronavirus, la Germania accoglie pazienti di altri Paesi: 26 dall’Italia 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Un totale di 113 pazienti malati di Covid-19 provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea sono stati accolti negli ospedali della Germania per essere curati. Di questi 85 provenivano dalle zone più colpite dal virus in Francia, 26 dall’Italia e due dall’Olanda. Il trasferimento in Germania di alcuni di questi pazienti è stato assicurato dalla Bundeswehr. Negli ospedali tedeschi restano disponibili 81 posti letto per malati provenienti dal nostro Paese, 13 per pazienti trasferiti dalla Francia. La Germania ha anche offerto disponibilità ad accogliere pazienti dalla Spagna. Da ieri inoltre è attivo a Napoli un team di medici e infermiere dell’ospedale Universitario di Jena. La Germania ha inviato sette tonnellate di aiuti in Italia, tra cui respiratori e maschere per l’ossigeno.  

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Coronavirus, cosa c’è nel nuovo decreto  

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Un Dpcm fotocopia del precedente, quello firmato ieri sera dal premier Giuseppe Conte e che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive per il contenimento del coronavirus. Unica differenza, la sospensione degli allenamenti degli atleti “onde evitare – ha spiegato il presidente del Consiglio in conferenza stampa – che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”, ha sottolineato Conte. 

Ecco il testo del comma 2 dell’articolo 1 del nuovo Dpcm: “La lettera d) dell’art.1 decreto del presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 è sostituita dalla seguente: ‘d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo’”. 

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Conte: “Fase 2 sarà convivenza con il virus” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiare i sacrifici a cui si è sottoposti”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia in conferenza stampa di aver firmato il Dpcm che proroga fino al 13 aprile 2020 le misure per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19. 

“Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza – dice il premier – Abbiamo superato 13155 decessi. Questa è una ferita che ci addolora particolarmente, una ferita che mai potremo sanare”.  

“Siamo sempre in stretto contatto con gli esperti del Comitato tecnico-scientifico – riferisce Conte – i quali ci rappresentano che si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive sin qui adottate. Ma, ripeto, non siamo ancora nella condizione di potere iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa”. 

“Una decisione politica deve avere una base di evidenza scientifica, ma i decisori politici devono assumersi le loro responsabilità. Non ho mai detto che seguiamo alla lettera le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico – chiarisce – ma che alla base delle nostre decisioni mettiamo i suggerimenti degli esperti. Stiamo affrontando un nemico invisibile, sconosciuto alla politica e anche agli stessi scienziati. A guidarci ci sono i valori costituzionali come i diritti fondamentali dei cittadini, quindi il decisore deve cercare di leggere e interpretare, sulla base dei dati scientifici, i bisogni della propria comunità sapendo che la priorità è la tutela della salute, e contemporaneamente cerchiamo di ottemperare le necessità dell’economia”. 

Il presidente del Consiglio spiega che “lo sforzo che stiamo facendo ci consentirà di valutare una prospettiva. Nel momento in cui il consiglio degli esperti ce lo permetterà cominceremo con l’allentamento delle misure. Non posso dirvi se sarà dal 14 aprile, non sono ancora nelle condizioni di farlo. Valutando quello che succederà, inizieremo a valutare la prospettiva di una fase 2, quella della convivenza con il virus, per poi entrare nella fase 3 che è quella dell’uscita dell’emergenza con il ripristino delle attività lavorative e sociali”.  

“Ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo ma questo lo dobbiamo afferrare tutti: se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani – scandisce il premier – Pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico, economico e sociale saremmo costretti a ripartire di nuovo. Un doppio costo e non ce lo possiamo permettere”.  

Conte, dunque, invita “tutti a continuare a rispettare le misure, c’è una sparuta minoranza” che non lo fa. Per queste persone sono previste “multe onerose e severe” perché “non ci possiamo permettere che qualche irresponsabile possa comportare danno nei confronti di tutti”.  

“Mi dispiace – dice ancora il presidente del Consiglio – che queste nuove misure capitino in una solennità come la Pasqua, purtroppo dovremo affrontare anche questi giorni di festività con questo regime restrittivo”. 

Conte si sofferma anche sul capitolo bambini. “Noi non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini – puntualizza – In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto che se ci sono minori e se un genitore va a fare la spesa, allora quei minori possono accompagnare il genitore. Ma questo non vuol dire andare a spasso. Non c’è alcun allentamento delle misure restrittive, tanto più che proprio adesso stiamo vedendo i primi effetti positivi. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione”. 

Poi l’Europa. “Io sono stato molto chiaro con i miei partner europei: il Mes è uno strumento inadeguato per far fronte a questa emergenza” torna a ribadire il presidente del Consiglio. Siamo di fronte a “uno tsunami epocale” e il fondo salva Stati così com’è è uno strumento vecchio, “figlio di un’altra epoca”. “Il Mes è uno strumento inadeguato” ma “non con le regole attuali, snaturando diciamo quelle che ci sono, senza condizionalità, allora potrebbe essere uno strumento, tra gli altri, per mettere in piedi una strategia europea”.  

ECCO IL DPCM – Il Dpcm che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive è fotocopia del precedente. Unica differenza, la sospensione degli allenamenti degli atleti “onde evitare . spiega il premier in conferenza stampa – che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”, sottolinea Conte. 

Ecco il testo del comma 2 dell’articolo 1 del nuovo Dpcm: “La lettera d) dell’art.1 decreto del presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 è sostituita dalla seguente: ‘d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo’”. 

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Conte: “Firmato decreto, misure fino al 13 aprile” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Ho appena firmato il Dpcm che proroga le misure fino al 13 aprile”. Lo annuncia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Il nostro paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza, abbiamo superato 13155 decessi, è una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di alleviare disagi e risparmiarvi i sacrifici. Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive ma non siamo in condizione ancora di poter iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa”, afferma. 

“Se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani e pagheremmo un prezzo altissimo. Oltre al costo psicologico, economico e sociale che stiamo affrontando, saremmo costretti a ripartire di nuovo. C’è una sparuta minoranza di persone che non rispettano le regole, abbiamo disposto sanzioni severe e multe onerose: non possiamo permetterci che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare un danno per tutti. Dobbiamo rispetto a chi rischia la propria salute, come il personale medico direttamente esposto, e lo dobbiamo ai lavoratori che ogni giorno mandano avanti il paese”, prosegue. “Mi dispiace che le misure capitino nel momento della Pasqua, un momento di serenità, condivisione, pace e amore. Lo dico dispiaciuto, dovremo affrontare anche i giorni di festività con un regime restrittivo”, osserva. 

“Questo sforzo ci consentirà di valutare una prospettiva con gli esperti. Inizieremo a programmare un allentamento delle misure quando sarà possibile, non sono nella condizione di dire quando”, dice, evidenziando che sulla base del confronto con il comitato tecnico-scientifico “inizieremo a valutare la prospettiva di entrare nella fase 2, di convivenza col virus, per poi entrare nella fase 3, l’uscita dall’emergenza e la riprese dalle attività lavorative e sociali. La fase 3 è la fase della ricostruzione e del rilancio”. 

“Una minima novità che abbiamo introdotto in questo decreto riguarda le sedute di allenamento degli atleti: le sospendiamo, per evitare che alcune società possano pretendere la prestazione sportiva nella forma dell’allenamento”, chiarisce Conte. 

Capitolo bambini: “Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio dei bambini. In fase di interpretazione abbiamo detto che se un genitore va a fare la spesa, si può consentire l’accompagno di un bambino. Ma questo non significa che si possa andare a spasso. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione e di guardia proprio ora che si vedono risultati positivo”. 

“Sono stato molto chiaro con gli omologhi europei. Visto che ci si affannava a parlare del Mes, ho detto che è inadeguato per questa emergenza. E’ nato per accompagnare singoli stati fuori da situazioni di tensione finanziaria, è nato per shock asimmetrici. Noi stiamo vivendo uno tsunami che non ha nulla a che fare con shock asimmetrici”, dice Conte riferendosi al confronto in sede Ue. “Se il Mes verrà snaturato e posto in un ampio pacchetto di ventagli, per cui i soldi vengano resi accessibili ai paesi senza condizionalità preventive o successive, può essere uno strumento per mettere in piedi una strategia europea articolata su tanti altri strumenti”, afferma ancora. 

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