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Coronavirus, da ministero Salute 7 milioni per la ricerca 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Il ministero della Salute, in relazione all’emergenza Covid-19, destina 7 milioni di euro per progetti di ricerca della durata di 12 mesi, utilizzando fondi per la ricerca corrente degli Irccs, relativi agli anni finanziari 2020 e 2021. Trattandosi di fondi afferenti alla ricerca corrente, capofila dei progetti saranno gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), comunica il dicastero sul suo sito. 

Il gruppo di ricerca potrà essere composto da unità operative afferenti a tutti i destinatari istituzionali e cioè: Istituto superiore di sanità, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Regioni e Province autonome e Istituti zooprofilattici sperimentali. Ciascun progetto di ricerca deve comprendere un minimo di 5 e un massimo di 7 unità operative – di cui una sola non facente parte del Ssn – e deve prevedere una richiesta di finanziamento al ministero della salute non superiore a euro 1 milione complessivi.La finalità dei progetti dovrà essere quella di acquisire rapidamente conoscenze in relazione a potenziali misure cliniche e di sanità pubblica che possono essere utilizzate immediatamente per migliorare la salute dei pazienti per contenere la diffusione di Sars-CoV-2 e comprendere la patogenesi del Covid-19, consentendone la sua gestione e la sua risoluzione. Il bando scadrà il 24 aprile secondo le tempistiche indicate nel bando stesso. 

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Coronavirus, Ricciardi: “Allentamenti? Preludio a nuovi focolai” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Dopo l’ormai famosa circolare del Viminale e il trend dei casi di Covid-19 in rallentamento, si moltiplicano le segnalazioni di persone che iniziano a ‘rompere’ l’isolamento e a uscire di casa. Con le festività pasquali alle porte, si potrebbe innescare un indesiderato e non autorizzato allentamento delle misure. “Ma certamente ogni allentamento prelude all’interruzione del miglioramento e a nuove ondate di focolai epidemici”, avverte Walter Ricciardi, componente italiano del Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, raggiunto dall’AdnKronos Salute. Dunque è importante resistere per non vanificare tutto? “Assolutamente”, conclude l’esperto. 

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Appello italotedesco: “Scudo Bce, linea Mes ed Eurobond per sanità” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Tre esponenti di spicco dei Verdi tedeschi, gli europarlamentari Alexandra Geese e Sven Giegold, insieme alla deputata del Bundestag Franziska Brantner, promuovono e lanciano un appello congiunto italo-tedesco ai governi di tutti gli Stati membri dell’Unione europea e alle istituzioni Ue, con quattro richieste. L’appello, sottoscritto da molte personalità note sia tedesche che italiane (tra gli altri, solo per citarne alcune, Emma Bonino, Tito Boeri, Mario Monti, Franco Frattini, Enrico Letta, Lucrezia Reichlin, Giovanni Soldini), avanza quattro richieste, spiega l’eurodeputata Geese.  

In particolare, si chiede “uno scudo di protezione finanziaria completo per l’Europa e l’Eurozona da parte della Bce; l’apertura immediata di una linea di credito sanitaria nel Mes; l’emissione di European Health Bonds; un piano di rilancio delle nostre società ed economie post-Covid, integrando la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo tutti gli insegnamenti possibili da questa crisi”. 

  

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Coronavirus, in Spagna oltre 10mila morti: 950 in un giorno 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

E’ il giorno più drammatico per la Spagna dal punto di vista dei morti da Covid-19. Il ministero della Sanità di Madrid ha annunciato il decesso nelle ultime 24 ore di 950 persone che fanno salire a 10.003 il numero complessivo delle vittime.  

Ieri i morti erano stati 864. Per quanto riguarda i contagi, si registra un incremento dell’8% rispetto a ieri. In totale sono oggi 110.238 con un aumento di 8.102 casi. 

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Coronavirus, Ue lancia Sure: 100 miliardi per lavoratori e imprese 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Con Sure oggi, “oltre al sostegno alla liquidità e altri sostegni, presentiamo una nuova proposta per preservare il cuore vibrante dell’economia europea, che è la sua forza lavoro qualificata”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa on line a Bruxelles. 

La chiusura dovuta alla pandemia di Covid-19, continua von der Leyen, “paralizza la domanda e l’offerta: molte aziende sono prive di entrate e, se non facciamo nulla, dovranno licenziare i dipendenti”. 

“Questo comporta come conseguenza che, quando ripartirà l’economia mondiale – aggiunge von der Leyen – non avranno la forza lavoro qualificata di cui hanno bisogno per prendere commesse”.  

Quindi, prosegue la presidente dell’esecutivo Ue, “noi perderemo mercati e questo limiterà la nostra ripresa. Per questo introduciamo Sure, che è lavoro a orario ridotto, sostenuto dall’Europa: può mitigare gli effetti della recessione. Mantiene i dipendenti al lavoro, consente alle compagnie di tornare sul mercato con rinnovato vigore”. 

La Commissione, continua von der Leyen, “fornirà prestiti agli Stati che ne hanno bisogno, per rafforzare i loro schemi di lavoro a orario ridotto. Questi schemi esistono in tutta l’Ue, quindi Sure può aiutare tutti i Paesi che vorranno utilizzarlo”. 

“Possiamo mobilitare 100 mld di euro per questo. Questo sarà possibile grazie a garanzie degli Stati membri per 25 mld. Questa è la solidarietà europea in azione”, conclude. 

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Per la prima volta osservato il getto relativistico di un buco nero supermassiccio

La collaborazione scientifica internazionale Event Horizon Telescope (EHT), che ha realizzato la famosissima prima immagine di un buco nero, ora è riuscita a ritrarre, con un livello di dettaglio inedito, il quasar 3C 279, un getto relativistico, originato probabilmente dalle vicinanze di un buco nero supermassiccio. La tecnica utilizzata da EHT, chiamata interferometria a base molto lunga (VLBI), ha permesso agli scienziati di studiare la morfologia su scala fine del getto vicino alla sua base, dove si pensa abbia origine un emissione di raggi gamma molto variabile. I risultati sono pubblicati nel numero di Astronomy and Astrophysics del 7 aprile. La collaborazione EHT continua così a estrarre informazioni fondamentali dalla eccezionale raccolta dati della campagna osservativa globale condotta nell’aprile 2017.

Ogni volta che apriamo una nuova finestra osservativa nel nostro universo, esso ci regala nuove emozioni , commenta Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice all INFN e professore all Università Federico II di Napoli, membro della Collaborazione EHT. Il risultato ottenuto ci permette ora di avere una maggiore comprensione della natura e dei processi fisici alla base di queste enormi sorgenti di energia: siamo riusciti ad aggiungere un altro tassello in più nel grande puzzle della storia dell universo , conclude De Laurentiis.

Comprendere in dettaglio i processi fisici legati alla formazione dei getti relativistici, e il meccanismo di accelerazione e collimazione di questi ultimi, ha rappresentato, da 50 anni a questa parte, uno dei principali filoni di ricerca dell astrofisica moderna , spiega Ciriaco Goddi, responsabile scientifico del progetto BlackHoleCam, principale partner europeo di EHT. Oggi, grazie al progetto EHT, possiamo avere finalmente accesso alla base di questi getti giganteschi, che si propagano per migliaia e alle volte milioni di anni luce, e capire la loro relazione fisica cal buco nero centrale .

3C 279, obiettivo di questo studio, è una galassia nella costellazione della Vergine, che gli scienziati classificano come quasar (contrazione di QUASi-stellAR, cioè sorgente  quasi stellare”) perché al suo centro brilla un punto di luce ultra-luminoso e variabile quando enormi quantità di gas e stelle cadono all interno del un gigantesco buco nero che si trova al suo centro. Il buco nero, la cui massa è circa un miliardo di volte quella del Sole, ingoia le stelle e il gas che si avvicinano al suo potente disco di accrescimento per poi espellerne una parte del gas in due sottili getti di plasma a velocità vicine alla velocità della luce.

Questo processo racconta di enormi forze in gioco al suo centro, e ora i telescopi di EHT ne mostrano i dettagli più nitidi di sempre, con una risoluzione più fine di un anno luce, riuscendo a vedere sia il getto (fino al disco di accrescimento), sia il getto e il disco stessi mentre sono in azione. I dati recentemente analizzati mostrano che il getto, che normalmente dovrebbe essere diritto, ha invece alla base una inaspettata forma contorta. Inoltre, per la prima volta si osservano delle strutture perpendicolari al getto, che potrebbero essere interpretate come il disco di accrescimento dai cui poli vengono espulsi i getti. Confrontando le immagini nei giorni successivi, si vedono queste strutture cambiare nei minimi dettagli, quindi forse quello che si osserva è la rotazione del disco di accrescimento e della materia che viene disintegrata e cade, un processo che, oltre all espulsione del getto, in precedenza non era mai stato visualizzato dal vero ma solo tramite simulazioni numeriche.

I telescopi che hanno contribuito a questo risultato sono ALMA, APEX, il telescopio IRAM da 30 metri, il James Clerk Maxwell Telescope, il Large Millimeter Telescope, il Submillimeter Array, il Submillimeter Telescope e il South Pole Telescope. I telescopi lavorano insieme usando una tecnica chiamata interferometria di base molto lunga (VLBI), che sincronizza gli osservatori distribuiti in varie parti del mondo e sfrutta la rotazione del nostro pianeta per formare un enorme telescopio delle dimensioni della Terra. La tecnica VLBI consente a EHT di raggiungere una risoluzione di 20 micro-secondi d’arco, equivalente alla risoluzione che servirebbe a individuare dalla Luna un’arancia sulla Terra. I dati grezzi acquisiti dai singoli telescopi vengono combinati usando super-computer specifici (chiamati correlatori), ospitati dall’MPIfR di Bonn e dall’Osservatorio Haystack del MIT, i quali forniscono in uscita dei dati correlati da cui è possibile ricostruire un immagine della sorgente radio osservata.

La campagna di osservazione dell’EHT di marzo/aprile 2020 è stata annullata a causa dell’epidemia globale CoViD-19. La collaborazione EHT è ora impegnata a pianificare i prossimi passi, sia delle nuove osservazioni sia dell analisi dei dati già raccolti.

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Petric: “Milano, gruppo straordinario. I giovani devono credere sempre nei loro sogni”

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MILANO – Esperienza da veterano ed entusiasmo da ragazzino. Passano gli anni, ma Nemanja Petric non si smentisce mai, dimostrando di essere un campione sempre, dentro e fuori dal campo. Anche quando diventa protagonista sui social di Powervolley Milano  della sessione live di #AskPetric, rispondendo alle domande dei tifosi giunte in diretta su facebook, instagram, twitter e youtube.

«Mi manca molto la pallavolo – commenta subito lo schiacciatore serbo –, come è normale che sia. Qui a casa però ho la mia famiglia,  sono con mia moglie e mio figlio Uros quindi per me è un po’ più facile. Giochiamo con il bambino e il giorno passa più velocemente». E famiglia lo è stata anche un po’ quest’anno l’Allianz Powervolley. «Si, è vero. Ho trovato un’atmosfera bellissima, i ragazzi sono stupendi e secondo me siamo un bellissimo gruppo». La percezione, infatti, è che ci sia un feeling straordinario tra i compagni, come dimostrano le incursioni di Clevenot in diretta, che definisce Petric “Leyenda” (trovando l’approvazione nei commenti in diretta di Nimir e Piano): «Trevor è un bravissimo ragazzo, gli voglio veramente un gran bene. Però sarà lui a spiegare il significato, magari durante l’#AskClevenot». Tanti anni di esperienza per il campione serbo, passato prima del ritorno in Italia dalla Turchia e dalla Russia: «C’è molta differenza tra la pallavolo in Italia e negli altri Paesiqui ci sono i  giocatori importanti ma soprattutto c’è una cultura di pallavolo più radicata, c’è più storia e tutto questo fa la differenza». A proposito di storia: Petric e la pallavolo, un rapporto iniziato da bambino e che ha raggiunto il suo punto più con l’ultimo oro agli Europei da capitano, ispirandosi anche ai suoi idoli: «Ho iniziato a giocare da bambino nel mio paese, il livello era abbastanza buono. A chi mi ispiravo? Ammiravamo gli atleti che nel 2000 hanno vinto l’oro alle Olimpiadi, il mio idolo è stato Goran Vujevic, con il quale ho avuto la possibilità di giocare 3 anni a Perugia e con cui sono diventato molto amico». Ma cosa direbbe oggi Nema Petric ai giovani: «Devono credere sempre nei loro sogni, sapendo che durante un percorso ci sono ostacoli, senza mai mollare perché ogni sacrificio sarà ripagato».

Aprendo invece il cassetto dei sogni di Petric si scopre che ci sono ancora tante cose da voler realizzare: «Mi piacerebbe allargare la mia famiglia. Se invece penso agli aspetti sportivi, finchè gioco il mio sogno è vincere sempre». Magari con la maglia di Milano, un progetto che Petric ha sposato l’estate scorsa: «Questa squadra negli ultimi anni ha fatto dei passi avanti come nessun’altra. Ho accettato questa sfida con entusiasmo, dimostrando di poter dare ancora il mio contributo». Chiusura dedicata a due spunti: da una parte la stagione della sua Allianz Powervolley, dall’altra i tre schiacciatori che Petric reputa tra i più forti. «Parto dalla fine – conclude il serbo –: sicuramente Ngapeth, Leon e Kovacevic. Per quanto riguarda la stagione, siamo stati bravi a sopperire all’assenza di Piano, che per Milano è un punto di riferimento, e alle difficoltà di Alletti che è stato out due mesi. Abbiamo fatto bene e potevamo continuare a toglierci soddisfazioni. L’unico rimpianto è stato il quarto di finale di Coppa Italia perso con Trento».

VIDEO ASK PETRIC: https://www.youtube.com/watch?v=x82afqJnvfk

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Coronavirus, salgono a 68 i medici morti 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Gianpaolo Sbardolini, medico di medicina generale, è l’ultimo nome che si aggiunge all’elenco dei camici bianchi caduti per coronavirus aggiornato dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Le vittime censite dalla Fnomceo salgono così a 68.  

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Coronavirus, Pregliasco: “New York come Lombardia, travolta da iceberg” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“A New York è successo quello che è accaduto in Lombardia: sono stati travolti da un’ondata di casi improvvisa, che è arrivata come un iceberg: si vedeva solo la punta, il 15-20% dei casi gravi, poi è arrivato tutto il resto”. A dirlo all’AdnKronos Salute è il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Preglisco, commentando la situazione Oltreoceano: 391 morti registrati a causa del coronavirus nello Stato di New York in 24 ore, per un totale di 1.941 vittime secondo l’ultimo aggiornamento, e 83.712 contagi, con la Grande Mela che si conferma la città colpita più duramente.  

“A differenza di quanto accaduto in Veneto – osserva l’esperto – Codogno in Lombardia è un centro di logistica e trasporti molto attivo”. E forse proprio “la grande attività, gli scambi, i commerci, i movimenti hanno penalizzato la Lombardia e stanno penalizzando New York. C’è poi il fatto che il virus ha lavorato sottotraccia, ed è emerso solo quando ci sono stati i casi gravi. Non dobbiamo dimenticare che il coronavirus si manifesta nell’80% con sintomi lievi: ma in Lombardia e a New York ci si è accorti dell’iceberg solo quando il 15-20% di pazienti gravi si è manifestato e ha avuto bisogno di cure. L’esperienza italiana – conclude Pregliasco – ci dice però che le misure draconiane funzionano, anche se occorre un po’ di tempo”. 

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Coronavirus, appello di 150 accademici per la ‘fase 2’ 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Centocinquanta accademici scrivono al governo quali misure si debbano prendere nella ‘fase 2’, quella della convivenza con l’emergenza coronavirus. Tra queste, l’incremento dei test, l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e geolocalizzazione, l’isolamento dei soggetti positivi e misure di quarantena localizzate. Più tecnologia, quindi, per sopravvivere al virus e favorire la ripartenza del sistema economico. I centocinquanta professori sono medici, scienziati, economisti, matematici, fisici, biologi, filosofi, storici, chimici, ingegneri, giuristi: l’appello nasce dall’iniziativa del professor Giuseppe Valditara, già capo dipartimento formazione superiore ricerca del Miur.  

L’appello prende esempio dall’esperienza della Corea, che con una serie di misure è passata dalla condizione di seconda nazione al mondo per numero di contagi a poco più di un decimo di quelli accertati in Italia. “Tali misure hanno reso possibile un elevato livello di contenimento evitando il blocco totale del sistema economico e produttivo, realizzando un rilevante numero di test mirati, incrociati con l’isolamento dei soggetti positivi ed un loro tracciamento attraverso la geolocalizzazione. Le misure di sorveglianza attiva, già avviate in Veneto, potrebbero inoltre concorrere ad una migliore gestione dell’emergenza sanitaria evitando la saturazione degli ospedali e prevedendo misure solo localizzate di quarantena generalizzata”.  

L’utilizzo delle tecnologie di tracciamento hanno occupato un ruolo centrale in questa strategia; per questo il gruppo di firmatari giudica necessario “l’avvio di una politica di geolocalizzazione che deroghi temporaneamente alle norme sulla privacy, con un termine certo e nel rispetto dei diritti costituzionali”. I firmatari dell’appello indicano anche la necessità di “aumentare il numero dei tamponi e dei test sierologici generalizzati per quelle categorie professionali che operano a contatto con i pazienti o che hanno più contatti con il pubblico e per tutti coloro che manifestano sintomi, i loro familiari e tutto coloro con cui sono venuti in contatto negli ultimi giorni”.  

 

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