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Bianca e Falliero

Con il melodramma in due atti Bianca e Falliero, si è aperta ieri sera la 45a edizione del Rossini Opera Festival, rassegna lirico-musicale che si tiene dal 1980 a Pesaro (città natale del Musicista) ed è volta al recupero teatrale, musicologo ed editoriale della produzione rossiniana (repliche 11, 14 e 19 agosto 2024).
Rappresentata nell’ Auditorium Scavolini (riaperto al pubblico dopo molti anni), la nuova produzione si avvale della regia di Jean Lous Grinda (dal 2007 direttore dell’Opéra de Monte-Carlo), mentre scene e costumi sono firmati dallo scenografo e decoratore egiziano Rudy Sabounghi: anche se spesso dimessi, questi ultimi hanno il pregio di mutare di continuo permettendo di godere del dramma musicale nel suo fluire compatto più efficace.
Sul podio Roberto Abbado ha diretto con piglio sicuro ed essenziale (come d’abitudine) l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e un cast all’altezza della situazione che annovera nei ruoli del titolo Jessica Pratt (Bianca) e Aya Wakizono (Falliero).
Sul palco anche il coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina.
L’edizione critica della Fondazione Rossini è firmata da Gabriele Dotto, già autore nel 1996 di due volumi in merito.
L’opera indubbiamente molto attesa, dato che mancava dal cartellone del ROF da 38 anni -è stata sinceramente apprezzata dal pubblico che ha tributato a tutti gli interpreti e i protagonisti (Jessica Pratt in testa) lunghi e prolungati applausi.
Dopo aver conquistato già dal 1815 il San Carlo di Napoli e trionfato con Mosé in Egitto e Ricciardo e Zoraide (1818), Rossini (al tempo 26enne) venne incaricato di inaugurare la stagione di Carnevale del Teatro alla Scala (1819).
Vi aveva già rappresentato La pietra del paragone (1812), Aureliano in Palmira (1813), Il Turco in Italia (1814) e La gazza ladra (1817) che aveva riscosso un successo trionfale.
Volle pertanto andare incontro all’elegante pubblico milanese con un’opera di impostazione classica, in cui poter sviluppare quegli stilemi che lo avevano reso famoso, tra cui l’ornamentazione.
Il libretto – scritto da Felice Romani che già aveva collaborato con lui ne Il Turco in Italia- seguiva sostanzialmente lo svolgimento dell’azione della tragedia francese di Antoine Vincent Arnault, Blanche et Montcassin (1798), ad eccezione del finale che nell’opera del Compositore è lieto, in quella francese è tragica (il padre di Blanche, durante il processo, toglieva il cappuccio a Montcassin, già giustiziato e condotto cadavere davanti al Consiglio dei Tre). Una simile scena sarebbe stata improponibile in Italia: avrebbe certamente irritato la censura e offeso i gusti del pubblico.
Per quanto attiene alla parte musicale, mi preme sottolineare che l’ouverture di Bianca e Falliero, anche se non è celebre come le altre, non manca di spunti interessanti, tanto che il Compositore (che aveva sempre poco tempo a disposizione e orrore per gli sprechi) decise di sfruttarla come il brillante tema iniziale dell’Allegro vivace, ripreso nell’ouverture di Le siège de Corynthe (1826).
La prima di Bianca e Falliero (26 dicembre 1819) non ripeté il successo de La gazza ladra (31 maggio 1817) ma certamente non sfigurò, dato che aveva potuto contare su un cast d’eccezione di cui facevano parte il soprano Violante Camporesi (Bianca), il noto basso Giuseppe Fioravanti (Capellio, il promesso sposo) e il contralto Carolina Bassi-Manna (il generale Falliero, l’uomo amato dalla protagonista), giudicata da Stendhal (autore di una famosa biografia sul Maestro) la sola cantante che si avvicini alla signora Pasta: com’è noto, Giuditta Pasta fu considerata assieme a Maria Malibran, la più celebre cantante lirica del XIX secolo).

Bianca e Falliero fu rappresentata alla Scala per ben 39 serate, molte di più della celebrata Gazza Ladra. Alcune cronache dell’epoca non mancarono di riferire dell’ottima accoglienza del pubblico, a cui probabilmente non corrispose un giudizio altrettanto lusinghiero da parte della critica che in quegli anni aveva ascoltato e apprezzato Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Il flauto magico di Mozart e il balletto Le creature di Prometeo di Beethoven.
Dopo essere stata ospitata fino al ’33 in diversi teatri italiani ed europei (tra cui quelli di Vienna, Lisbona e Barcellona), l’opera sparì dai cartelloni per oltre un secolo, eccezion fatta per una ripresa al Civico di Cagliari nel 1846.
La prima ripresa moderna risale al 1986 nell’ambito del Rossini Opera Festival di Pesaro con Donato Renzetti sul podio, la regia di Pier Luigi Pizzi e un cast formato da Marilyn Horne (Falliero), Chris Merritt (Contareno) e Katia Ricciarelli (Bianca).

Paola Cecchini

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Tornano gli incontri a cura della Fondazione Rossini

A Pesaro si rinnova l’appuntamento con gli Incontri a cura della Fondazione Rossini, organizzati in occasione del Rossini Opera Festival nella Sala della Repubblica del Teatro che del Musicista porta il nome.
Il primo approfondimento è in programma lunedì 5 agosto alle 11 e sarà dedicato a ‘Bianca e Falliero’, opera inaugurale della 45esima edizione del ROF, che andrà in scena mercoledì 7 agosto all’Auditorium Scavolini: lo stesso curatore dell’Edizione critica dell’opera, Gabriele Dotto, a confrontarsi con Ilaria Narici, Direttore scientifico e Direttore dell’Edizione critica della Fondazione.

Martedì 6 agosto alle 11 l’intervento del musicologo Emanuele Senici su ‘Ermione’, seconda nuova produzione del ROF 2024, in scena da venerdì 9 agosto alla Vitrifrigo Arena, sarà introdotto dal Direttore editoriale della Fondazione Daniele Carnini.

La terza ed ultima conversazione si terrà domenica 11 agosto alle 11.30 e sarà incentrata sulla ‘Messa di Ravenna’, che sarà eseguita in prima assoluta nel pomeriggio dello stesso giorno al Teatro Rossini nella revisione sulle fonti curata da Ferdinando Sulla, anche direttore dell’esecuzione musicale. Ilaria Narici introdurrà l’intervento del musicologo Paolo Fabbri.

Gli appuntamenti verranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Rossini.

Rossini Opera Festival
Ufficio Stampa e Comunicazione

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30 spettacoli e 5 opere in 17 giorni: fervono i preparativi per il ROF 2024 a Pesaro, capitale italiana della cultura

30 spettacoli e 5 opere in 17 giorni per offrire al pubblico, proveniente da tutto il mondo, maggiori possibilità di essere presente in città, anche in coincidenza con gli eventi di ‘Pesaro capitale italiana della cultura 2024’.
Sto parlando della 45a edizione del Rossini Opera Festival, la rassegna lirico-musicale (volta com’è noto, al recupero teatrale, musicologo ed editoriale della produzione rossiniana) che si terrà dal 7 al 23 agosto a Pesaro, città natale del Musicista.
Mai il Festival (organizzato sotto la sovrintendenza di Ernesto Palacio e la direzione artistica di Juan Diego Flórez) è stato così inclusivo e attento all’ambiente: si muove in auto elettriche ed ha abolito da tempo i contenitori di plastica, ricevendo da Legambiente un esplicito riconoscimento di sostenibilità. Il 15 agosto, inoltre, presenterà un Barbiere di Siviglia con ausili per non vedenti, aprendo gli spettacoli agli under 15 e agli under 30 con biglietti rispettivamente a 1 e a 30 euro.

Nel corso della 45a edizione saranno presentate cinque opere: due nuove (Bianca e Falliero e Ermione) e tre riprese (Il barbiere di Siviglia, Il Viaggio a Reims, L’equivoco stravagante).
Il programma concertistico racchiude la prima assoluta della Messa di Ravenna, la Cantata Il vero omaggio, due concerti lirico-sinfonici e cinque concerti di belcanto. Molto interessanti saranno gli Incontri (conversazioni intorno alle varie opere) che si terranno il 5, 6 e 11 agosto e i ROF Talks (7-8-9-10) condotti da Susanna Franchi (Rai Radio 3).
L’edizione 2024 si concluderà con l’esecuzione in forma di concerto del Viaggio a Reims (opera simbolo del Festival) diretta dal venezuelano Diego Matheuz, a celebrazione del 40o anniversario della sua prima esecuzione in tempi moderni al ROF 1984 (la consueta versione dagli allievi dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda, andrà in scena il 16 e 19 agosto).

Inaugurerà il Festival (7 agosto) presso il PalaScavolini, il melodramma Bianca e Falliero che manca dal cartellone del ROF dal lontano 2005.
Messa in scena da Jean-Louis Grinda (direttore dell’Opéra de Monte-Carlo) con Rudy Sabounghi per scene e costumi e Laurent Castaingt alle luci, vedrà sul podio Roberto Abbado che dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e un cast all’altezza della situazione con Jessica Pratt (Bianca) e Aya Wakizono (Falliero) nel ruolo dei protagonisti (repliche 11, 14 e 19 agosto).

Il 9 agosto alla Vitifrigo Arena sarà la volta di Ermione, l’opera tragica che racconta la passione della protagonista per Pirro, re dell’Epiro, uno dei condottieri alessandrini più importanti (Annibale lo considerò come il più astuto degli strateghi). Saperlo innamorato di Andromaca (vedova di Ettore di Troia), sentirsi respinta e umiliata, rappresenterà per la protagonista l’inizio della fine e scatenerà la tragedia finale.
Diretta da Michele Mariotti (ambasciatore musicale di Pesaro nel mondo) con la regia di Johannes Erath, ascolteremo Anastasia Bartoli (che l’anno scorso ha incantato il pubblico nell’opera Eduardo e Cristina) nel ruolo del titolo, Juan Diego Flórez (star dei teatri internazionali, cittadino onorario di Pesaro) in quello di Oreste, Enea Scala in quello di Pirro (repliche 13, 17 e 20 agosto).

Come sopra riportato, oltre a Il Viaggio a Reims, saranno riprese Il barbiere di Siviglia, creato per il ROF 2018 da Pier Luigi Pizzi e diretto da Lorenzo Passerini (in scena il 10, 15, 18 e 22 agosto) e L’equivoco stravagante, dramma giocoso ideato per il ROF 2019 da Moshe Leiser e Patrice Caurier che debutterà l’8 agosto.
Sul podio Michele Spotti dirigerà la Filarmonica Rossini, un agguerrito cast composto da Maria Barakova (Ernestina), Nicola Alaimo (Gamberotto), Carles Pachon (Buralicchio) e il Coro del Teatro della Fortuna di Fano diretto da Mirca Rosciani (repliche 12, 16, 21 agosto).
Rappresentato per la prima volta al Teatro del Corso di Bologna il 26 ottobre del 1811, l’opera fu ritirata dopo le consuete tre repliche: oltre ai doppi sensi insiti nel libretto di Gaetano Gasbarri, diverse scene furono considerate espliciti riferimenti sessuali, un particolare che allarmò la censura dello Stato Pontificio di cui anche Bologna faceva parte. Dovranno passare ben 191 dalla première perché venga rappresentata al Rossini Opera Festival (2002) dove fu replicata nel 2008.
Tutte le opere saranno diffuse in diretta radiofonica su Rai Radio 3 (Bianca e Falliero anche nel circuito Euroradio).
Vi aspettiamo!
Paola Cecchini

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Metamorfisi

Le Metamorfosi sono un poema epico composto da Ovidio (43 a.C. – 18 d.C.) tra il 2 e l’8 d.C., suddiviso in 15 libri. L’argomento dell’opera è mitologico: nel testo vengono narrate oltre 250 tra leggende e miti, incentrati sulla metamorfosi di personaggi in animali o elementi naturali.
L’ordine scelto da Ovidio è cronologico: si va dall’origine dell’universo fino all’apoteosi di Cesare e alla glorificazione di Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano.
L’opera – che dopo l’Ars amatoria e le Heroides, costituisce il testo della maturità del poeta romano – è raffinata e colta: attinge ad una sterminata cultura mitologica e letteraria (in primis, l’Iliade e l’Odissea) e si ispira alla poetica cd. alessandrina, una maniera d’arte eleborata, dotta e raffinata, propria della letteratura e della poesia greca nel periodo detto alessandrino o ellenistico che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
Il termine principale di confronto letterario è tuttavia l’Eneide di Virgilio: al poema della fondazione mitica della gens Iulia, Ovidio contrappone la mutevolezza e l’eterno divenire della metamorfosi e della fusione di umano e divino, di storia e mito.
Sto parlando di un testo classico di incredibile contemporaneità, una grandiosa rappresentazione del carattere instabile, precario e illusorio della realtà dove una definizione univoca, della natura, della vita, dell’uomo risulta essere non solo antistorica ma addirittura impossibile.
Le storie nascono l’una dall’altra, si intrecciano e riaffiorano velocissime, sono una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità dove – e qui risiede proprio qui il suo tratto universale che gli ha consentito di parlare lungo le epoche – si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani. Siamo convinti che le Metamorfosi siano in primo luogo un grande spettacolo, un poema di meraviglia e stupore” – ha commentato alla stampa il regista Andrea Baracco (Civitavecchia, 1973) che fonda parte del proprio percorso di studio e lavoro sulla riproposizione dei classici nel contemporaneo e che ha curato l’adattamento dell’opera in questione.
In questo caso ha deciso (assieme ai suoi collaboratori e agli artisti in scena) di concentrare l’attenzione su alcune delle storie che più di altre sono apparse emblematiche per temi e significati: la creazione del mondo, l’amore di Apollo per Dafne (qui ci troviamo nell’universo dell’eros più incontrollabile che sfocia nella violenza sulle donne, tristemente attuale), per finire con Fetonte (che è sostanzialmente la storia di un clamoroso disastro aereo causato dal folle ardire del giovane che compie il volo).
Lo spettacolo che ne è risultato mi è apparso veramente inusuale e strepitoso.
Si resta incantati nel seguire la voce recitante della giovane Nina Pons (in rigoroso abito lungo e scuro) e il ritmo incalzante dei musicisti Mugen, Naomitsu e Tokinari Yahiro che appartengono a ‘Munedaiko’, gruppo di studio dedicato alla pratica e valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese Taiko che, attraverso le sue vibrazioni, mira ad approfondire l’armonia dello spirito in risonanza con la mente e stato d’animo di ogni essere umano.
Una lingua teatrale inusuale, specifica e originale, a cui non siamo certamente abituati.
Lo spettacolo (in scena nella verde cornice del Parco Miralfiore di Pesaro) fa parte della rassegna ‘Teatri Antichi Uniti’ (TAU), circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo contemporaneo delle Marche, organizzato da AMat, con il patrocinio di Regione Marche, MiC e 14 Comuni del territorio (Ancona, Ascoli Piceno, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Falerone, Fano, Macerata, Monte Rinaldo, Pesaro, Porto San Giorgio, San Severino Marche, Senigallia, Sirolo, Urbisaglia), da ben 26 anni un fiore all’occhiello della scena teatrale nazionale.
Nell’anno in corso 32 sono gli appuntamenti e 14 i siti coinvolti.
Che dire? Complimenti agli interpreti e agli organizzatori.

a cura di Paola Cecchini

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PASIONARIA (‘La Veronal’ di Marcos Morau in scena a Pesaro)

Sensazionale spettacolo di ‘La Veronal’ (acclamata compagnia spagnola di danza contemporanea diretta da Marcos Morau), PASIONARIA è andato in scena ieri 7 aprile al Teatro ‘Rossini’ per la Stagione Capitale Danza di Pesaro, Capitale italiana della Cultura 2024.
Si tratta di uno spettacolo applaudito in tutto il mondo: pieno di suggestioni e rimandi al cinema e alla letteratura del paranormale e del fantastico, da ‘American Horror Story‘ a Buñuel, da ‘Man Ray‘ a ‘Ai confini della realtà‘, esplora la disumanizzazione, il raggelamento delle passioni umane, l’anaffettività.
In scena otto bravissimi danzatori dipingono un mondo immaginario, forgiato da uno sforzo collettivo: è il luogo che chiamiamo progresso. Si muovono e parlano quasi come noi) ma non sembrano del tutto umani.
Lo spettacolo indaga e mette in discussione il concetto di progresso e i valori che dominano la nostra società, rivelando l’individualismo e la viltà che erodono la compassione e l’integrità morale. La vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta ideale hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni.
Come in un dipinto di Rembrandt (dove è l’oscurità a parlare della luce) in PASIONARIA quello che non c’è viene sottolineato per svelare gli effetti della fatale deriva che abbiamo tutti intrapreso.
“In uno spazio definito, bianco e spoglio come i corridoi degli ospedali (o dei manicomi?), dominato da un finestrone oltre il quale gli astri (luna in primis) si muovono, si avvicinano e allontanano (quasi a sottolineare come anche qui si fluttui in uno spazio senza tempo e senza speranza), la scena è dominata da robotizzate creature. Il popping, l’hiphop e la break sono i vocabolari a cui i danzatori attingono per rendere perfetto e inquietante il senso della loro disumanità”– ha scritto in proposito Silvia Poletti, firma nota da decenni nel mondo della danza, spentasi prematuramente qualche mese fa.
“Il palcoscenico è animato da androidi alla ‘Blade Runner’, i volti sono fissi in non-espressioni: basti pensare alla meravigliosa bambina dai tratti orientali con lo sguardo terribilmente trasognato e vuoto che ripetutamente tenta di uscire dalla sala e di telefonare (cerca aiuto?) e le cui movenze, flessuose fino all’inverosimile, improvvisamente richiamano verminosi insetti”-ha sottolineato infine.
Deus ex machina dello spettacolo – che ha destato vivissima partecipazione e sincero interesse tra il pubblico pesarese- è Marcos Morau che ne ha curato la direzione artistica e la coreografia (con l’assistenza di Lorena Nogal).
Morau ha studiato fotografia, movimento e teatro tra Barcellona (Institut del Teatre), Valencia (Conservatorio Superior de Danza) e New York (Movement Research).
Da oltre dieci anni dirige la compagnia ‘La Veronal’ (costituita da artisti provenienti da diverse discipline, tra cui danza, cinema, fotografia e letteratura), invitata nei più prestigiosi teatri e festival internazionali, a cui sono stati riconosciuti numerosi premi.
E’ stato scritto che “il suo linguaggio è un’eredità del movimento astratto e del teatro fisico, fusi insieme in un amalgama surrealista e oscuro”: costruisce, cioé, mondi e paesaggi immaginari dove movimento e immagine si incontrano e si divorano l’un l’altro.
La scenografia è firmata da Max Glaenzel, la consulenza artistica e drammaturgica da Roberto Fratini e Celso Giménez, i costumi da Silvia Delagneau (realizzazione Mª Carmen Soriano).
La progettazione del suono è curata da Juan Cristóbal Saavedra, quella del video da Esterina Zarrillo, quella delle luci da Bernat Jansà (assistenza tecnica ed effetti speciali di David Pascual).
Decisamente un pomeriggio molto interessante. Mai visto qualcosa di simile.
Paola Cecchini

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Saviano Volleyball Vince il Campionato

Una domenica fantastica per il Saviano Volleyball del Presidente Raffaele Parisi. In settimana il mister Pasquale Cerqua aveva lavorato soprattutto sull’aspetto del morale e del non aver paura di affrontare l’incontro più delicato della stagione. Una trasferta a Vico Equense che poteva rivelarsi insidiosa soprattutto per l’orario scomodo alle 16,30. Approccio dei Ragazzi del Saviano Volleyball molto convincente che produce un deciso allungo nel chiudere il primo set agevolmente. Nel secondo parziale spesso la compagine savianese ha mostrato momenti di rilassamento che hanno dato fiducia alla squadra di Vico che ha provato a mantenersi in partita ma la posta in palio ha fatto ritornare la squadra del mister Cerqua di nuovo sui giusti binari. Questo ha spianato anche la strada per ottenere uno 0-3 tanto desiderato e alla fine lo ha dimostrato l’abbraccio di tutta la squadra per questo risultato. Il team del Saviano Volleyball ha poi ricevuto la notizia che aspettava ovvero il 3-2 del Nova contro lo Striano e questo ha proclamato di fatto il Saviano Volleyball Campione con una giornata di anticipo. La festa col Presidente Parisi è poi iniziata sul lungomare di Vico Equense dove tutta la squadra si era radunata per poi brindare alla vittoria del campionato. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’allenatore Pasquale Cerqua : “ Ora possiamo finalmente goderci questa meritata vittoria e posso dire che il segnale più importante è arrivato proprio nella prima giornata di campionato quando nella difficoltà abbiamo strappato in casa del Nova Volley il punto che poi è risultato determinante per la conquista del Campionato. Bravi i ragazzi che hanno saputo gestire bene i momenti delicati e gli scontri diretti nel girone di ritorno”. La gioia più grande è quella del Presidente del Saviano Volleyball Raffaele Parisi : “ Questi Ragazzi mi hanno dato una soddisfazione immensa. Io personalmente l’aspettavo da tre anni, ma nonostante le numerose difficoltà di ogni tipo finalmente oggi i miei occhi hanno brillato per questo Successo che mi porterò sempre nel cuore. Siamo ripartiti dalla città di Saviano e al primo tentativo abbiamo vinto il Campionato.” Al telefono anche il capitano Enrico De Falco ci ha raccontato le sue emozioni : “ Partita dopo partita abbiamo raggiunto questo bel traguardo che ha portato in casa Saviano una grande soddisfazione. Una dichiarazione che voglio lasciare è che abbiamo vinto divertendoci giocando a pallavolo veramente con lo spirito della passione e dello stare insieme. Questa vittoria va condivisa con tutto il gruppo società e squadra, anche con i Ragazzi che purtroppo durante il campionato si sono infortunati.  Ora sarà grande festa e ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione per l’invito che onoreremo presto nella Casa Comunale”. Il Saviano sarà impegnato sabato 13 aprile nell’ultima giornata di campionato in casa dello Striano Volley e poi verrà organizzata una festa della società.
Tabellino
Vico Equense – Saviano Volley 0-3 (16-25;19-25;15-25)

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it

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MERCATO LIBERO O TUTELATO?DIFFERENZE, SCADENZE E COSA è MEGLIO

Sempre più di frequente sentiamo parlare al telegiornale di mercato tutelato, di mercato libero, di bollette. La domanda sorge spontanea: ma è meglio il mercato libero o quello in maggior tutela? Quali sono le differenze tra i due mercati dell’energia? Quando si parla di questo tema è semplice confondersi e non capire quale conviene. C’è da dire che il mercato tutelato è un sistema di distribuzione controllato dallo Stato, quindi non c’è concorrenza, ma esiste un’autorità, l’ARERA, che stabilisce le condizioni contrattuali e i prezzi aggiornandoli periodicamente in base all’andamento dei prezzi dell’energia nel mercato elettrico. Ufficialmente la proroga più recente ha rinviato a luglio 2024 il passaggio obbligatorio al mercato libero anche per le utenze domestiche. Quando si parla di mercato libero si intende un mercato in cui l’energia elettrica non viene erogata da un unico fornitore ma, al contrario, può essere fornita da innumerevoli aziende private che competono tra loro con prezzi e servizi diversificati. Anche la SNIE S.p.A., con sede a Nola, nella città metropolitana storica società presente nel mondo dell’energia da più di cento anni, nella soddisfazione espressa dai propri dirigenti per i progressi e i continui sviluppi che si stanno compiendo, sta attuando proprio in questo periodo una campagna di informazione e promozione della sua Business Unit “SNIE ENERGY” che si occupa appunto di vendita di energia nel mercato libero. Per utenti da tutta ITALIA che vogliono ulteriori informazioni si può consultare il sito  https://www.snie-energy.it/ . Inoltre, proprio in queste settimane si sta effettuando una campagna di informazione attraverso un servizio di cartellonistica nei Comuni di: Cicciano, Camposano, Roccarainola, Casamarciano, Nola, Scisciano, San Vitaliano, Marigliano. Il mondo dell’Energia Elettrica ha aperto definitivamente le porte alla libera concorrenza e quindi bisogna informarsi nel modo giusto per poter effettuare la scelta migliore.

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it

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Saviano Volleyball : Che Vittoria

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Un primo scontro al vertice quello tra Saviano Volleyball e Striano Volley, squadra giovane ma ostica da affrontare perché ben organizzata soprattutto nella fase difensiva. La gara inizia con un ottimo primo set dei NeroVerdi del Presidente Parisi; una gran distribuzione di gioco del palleggiatore Enrico De Falco e una ottima percentuale al servizio fanno la differenza rispetto alla squadra ospite. Poi nel secondo set la reazione dello Striano volley non si è fatta attendere con complici i numerosi errori gratuiti che hanno favorito l’allungo della squadra sarnese. Terzo e Quarto set il mister del Saviano Volleyball Pasquale Cerqua ha dovuto rivedere l’assetto della squadra schierando lo schiacciatore Agostino Sanseverino, che in condizioni precarie ha dato il suo apporto alla squadra. Di solito non scegliamo un migliore in campo ma davvero va sottolineata la grande prestazione dell’opposto del Saviano Volleyball Giampaolo Vitale che ai nostri microfoni a fine partita si è espresso così : “I più grandi nemici siamo noi stessi e abbiamo dimostrato che se siamo concentrati e uniti possiamo dare del filo da torcere a tutti. Questa importante vittoria è anche per l’arrivo di MariaChiara e per mia moglie.” Ora la squadra Savianese dovrà prepararsi allo scontro diretto di domenica 3 marzo contro NovaVolley per la vetta della classifica.

Saviano Volleyball-Striano Volley 3-1 (25-19;17-25;25-21;25-18)

Articolo a cura della Redazione di Streetnews.it

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Ponticelli, un incontro sul Premierato e l’Autonomia Differenziata: il dibattito che scuote l’Italia

Lunedì 18 novembre alle ore 17:30, al Centro Sociale Polifunzionale per Anziani “Vincenzo De Cicco” a Ponticelli  si è svolto un incontro dal titolo “Premierato e Autonomia Differenziata: due facce della stessa medaglia”, promosso in collaborazione con l’ANPI – Napoli Zona Orientale, sezione “Aurelio Ferrara”. Un tema cruciale che tocca profondamente l’equilibrio democratico e sociale del nostro Paese.

La discussione, che si preannunciava ricca di spunti, ha visto la partecipazione di personalità di primo piano. Tra gli ospiti principali Roberto Fico, già Presidente della Camera dei Deputati, e i consiglieri comunali Ciro Borriello, già assessore allo sport del Comune di Napoli, e Antonio Mastroianni, attuale assessore allo sport della Municipalità 6.

A portare il loro contributo c’erano inoltre Sandro Fucito, Presidente della Municipalità 6, Michele Maddaloni, Presidente della sezione ANPI Napoli Orientale, Ciro Raia, Presidente provinciale ANPI Napoli, e illustri accademici come il professor Carlo Iannello, docente di Diritto Costituzionale, e il professor emerito Massimo Villone, figura di riferimento per il diritto costituzionale.

Un tema che divide: l’appello contro “una carognata di legge”

L’incontro nato dalla crescente preoccupazione per le proposte di riforma costituzionale che mirano a rafforzare i poteri del Presidente del Consiglio (il cosiddetto “Premierato”) e a introdurre una maggiore autonomia regionale, nota come “Autonomia Differenziata”. Temi che secondo i promotori rappresentano due facce della stessa medaglia, accomunati dal rischio di accentuare le disuguaglianze territoriali e limitare la rappresentanza democratica.

Che cos’è il premierato e l’autonomia differenziata.

Il premierato è un sistema di governo in cui il potere esecutivo è concentrato nelle mani del Primo Ministro (o Premier), che diventa la figura centrale della politica nazionale. In Italia, l’introduzione del premierato implicherebbe un rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio, con poteri maggiori rispetto al sistema attuale. Potrebbe includere, ad esempio, l’elezione diretta del Premier da parte dei cittadini, una maggiore stabilità del governo (riducendo la possibilità di sfiduciarlo), e un rapporto più diretto tra l’esecutivo e il Parlamento.

L’autonomia differenziata prevede la possibilità per alcune regioni di avere competenze legislative, amministrative e finanziarie maggiori rispetto ad altre. Si basa sull’articolo 116 della Costituzione Italiana, che permette a regioni con particolari caratteristiche di negoziare con lo Stato maggiore autonomia in settori specifici (es. istruzione, sanità, trasporti). L’obiettivo è rispondere meglio alle esigenze locali, ma questo può portare a disuguaglianze tra regioni più ricche e quelle meno sviluppate.

Gli organizzatori hanno sottolineato come questa battaglia non sia solo giuridica, ma anche sociale: “Abbiamo raccolto le firme per lottare contro questa carognata di legge”, si legge nell’appello dell’ANPI.

Ponticelli, crocevia di lotta e partecipazione

Il quartiere Ponticelli si conferma un luogo di grande partecipazione civica e culturale. Grazie all’ attiva partecipazione di Salvatore Palantra consigliere della 6 municipalità di Napoli, l’evento non è stato solo un’occasione per informare i cittadini, ma anche per promuovere un dibattito che coinvolge direttamente il futuro delle istituzioni italiane e il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

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VERDIANA vince la 14esima edizione del programma “TALE E QUALE SHOW”, condotto da Carlo Conti.

La vittoria dell’artista rappresenta il coronamento di un percorso che l’ha vista per l’intera edizione in testa alla classifica generale. Verdiana infatti ha ottenuto il maggior consenso possibile da parte del pubblico, oltre che dalla giuria, risultando ogni settimana la concorrente più votata sui social.

Nel corso del programma, Verdiana si è misurata nell’interpretazione di alcune icone femminili della scena musicale italiana e internazionale: Arisa, Celine Dion, Lady Gaga, Antonella Ruggiero, Mariah Carey, Cristina Aguilera, Anna Oxa e Mina.

«Sono felicissima e grata di quest’esperienza che mi ha regalato grande energia ed entusiasmo, uno stimolo costante a dare tutta me stessa per cercare di interpretare al meglio non solo i brani, ma anche la personalità e l’attitudine di ogni artista. Ho vissuto una sfida che mi ha permesso di esplorare la mia voce e scoprirne nuovi colori e sfumature – racconta Verdiana ? Ringrazio Carlo Conti e tutto lo staff di questa grandissima famiglia chiamata Tale e Quale Show e gli autori che hanno creduto in me».

Verdiana, nella formazione deLE DEVA, ha pubblicato un nuovo singolo: “MALEDETTO LOGICO”.  Il brano racconta di una magica notte a Parigi, un incontro che riaccende la scintilla di una storia d’amore conclusa tempo prima di cui riemergono tutti gli sbagli e le ragioni della sua inevitabile fine. Una spirale di ricordi e rimorsi, una corsa sui tacchi, esaltata dalla produzione a cura de Le Ore che unisce influenze arabe e beat urban.

Verdiana inizia a cantare all’età di soli 4 anni. Nel 1995 appare per la prima volta in televisione nella trasmissione “Bravo Bravissimo”, condotta da Mike Bongiorno, nel quale si aggiudica il secondo posto. Nello stesso anno, viene invitata da Gini Sabani nella trasmissione “Re per una notte – Bambini”, ottenendo il Premio della Critica con l’interpretazione del brano “Come saprei” di Giorgia. Nel 1996, a soli 11 anniprende parte al tour di “Bravo bravissimo, esibendosi in diverse piazze italiane. L’anno successivo, viene invitata nella nota trasmissione “Carramba che sorpresa”, nel quale duetta con Giorgia e produce i suoi primi brani inediti, con il produttore discografico Elio PalumboIl 18 aprile 2002 esce il suo primo EP, “Ieri”, prodotto e distribuito da Universal Music Italia. Nello stesso anno partecipa alla trasmissione “Destinazione Sanremo”, condotta su da Claudio Cecchetto e Pippo Baudo, guadagnandosi la partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2003, a soli 16 anni, nella sezione Nuove proposte, con la canzone “Chi sei non lo so”.

Dal settembre 2006 fino al 27 gennaio 2007, è impegnata nello spettacolo teatrale “Donna Gabriella e i suoi figli” di Gabriele Cirilli. A dicembre 2007 prende parte come ospite al concerto per l’UNICEF andato in onda su Rai International. Nel 2009, nasce l’idea di un omaggio a Mia Martini che sfocia, grazie alla collaborazione di Massimo Garritano, che cura gli arrangiamenti e a Patrizia Gallo, Biagio Greco, Carmelo De Simone e Francesco Spadaccino, nel 2011, nel progetto “Immensamente Mia – Verdiana canta Mimì” che unisce musica e teatro. Nel 2012 partecipa alla 12° edizione di Amici di Maria de Filippi, esperienza che le permette di duettare con Marco Mengoni, Anna Oxa, Antonello Venditti, Craig David, Miguel Bosé, Ron e i Morcheeba.

Il 14 maggio 2013 pubblica l’EP “Lontano dagli occhi”, contenente sette brani tra cui l’omonimo singolo. L’EP debutta all’11º posto della classifica FIMI e il videoclip supera il milione di visualizzazioni su YouTube. Il 5 novembre 2013 pubblica l’EP “Io, dal vivo” e, il 25 marzo 2014, il primo album di inediti per Carosello Records dal titolo “Nel centro del caos”, anticipato dai singoli “Aria”, “Inesorabilmente” e “Disfunzione”. Nel 2016, forma insieme a Roberta Pompa e Greta ManuziLe Deva. Il gruppo, con un disco d’oro con il primo singolo “L’amore merita”, oltre 3 milioni di ascolti su Spotify, 14 milioni di visualizzazioni su YouTube e oltre 100 date live, è l’unico trio pop tutto al femminile del panorama discografico italiano. Nel 2017, Le Deva pubblicano il loro primo album “4”, a cui fa seguito l’uscita di “L’Estate tutto l’anno” (2018), “Shangai” (2019), “A.I.U.T.O.”(2019), “Brillare da sola” (2020), “GiuraGiuda” e “Fiori su Marte”. Nel 2023 esce l’EP “LE DEVA – ACOUSTIC VERSION”, a cui segue l’uscita di “Amore Stop” il 7 giugno e di “Maledetto Logico” il 20 settembre.

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Carmine Rossi presenta il suo primo libro “Capelli Rossi”.

Prima opera letteraria del giornalista Carmine Rossi che, domenica 17 novembre, presenterà all’Auditorium di San Vitaliano (prima di spostarsi in tutta Italia) il suo romanzo Capelli rossi, edito Graus Edizioni. A partire dalle 19.00, stampa e pubblico presenti conosceranno da più vicino la storia della protagonista di un libro avvincente e ricco di colpi di scena. Un’amicizia tra due amici “sconosciuti” nata per caso, e che porterà a delineare la figura di una donna tanto avvenente quanto misteriosa. Una cruda verità, un passato ingombrante e un futuro tutto da scrivere in un rapporto puro e senza interessi tra chi racconta e chi ascolta. Ricco di colpi di scena, il romanzo del giornalista campano che si affaccia per la prima volta al mondo dell’editoria con la sua prima pubblicazione, non lesina in dettagli e specifiche, con l’intento di immergere a pieno nell’opera il lettore.

La serata, per la quale è previsto l’ingresso libero fino a esaurimento posti, sarà presentato dalla giornalista di Sportitalia Giada Giacalone, con il collega della stessa emittente televisiva Gabriele Schiavi che interverrà per la lettura di un passo del libro. Diversi interventi dal palco dell’Auditorium daranno “ritmo” alla serata, al termine della quale è previsto il firma copie per chi, quella sera stessa, avrà avuto il piacere di acquistare una copia di Capelli rossi.

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Radio Kiss Kiss media partner di Padelness: l’emittente durante la prima Fiera che unisce Padel e Fitness a Napoli presenta il KISS KISS PADEL CUP.

Radio Kiss Kiss annuncia la sua partecipazione come media partner di PADELNESS, la prima fiera dedicata a Padel e Fitness che si terrà a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare, dal 22 al 24 novembre 2024. PADELNESS rappresenta un punto di incontro unico per gli appassionati di padel e fitness, con tre giorni di eventi, incontri e attività che celebrano l’energia e lo spirito sportivo.

KISS KISS PADEL CUP: Un Torneo per Giocatori di 3a, 4a e 5a Categoria e non classificati.
In palio un Montepremi di € 3600!
In occasione di PADELNESS, Radio Kiss Kiss organizza il KISS KISS PADEL CUP, un torneo entusiasmante dedicato ai giocatori di terza, quarta e quinta categoria. Il montepremi totale in palio è di € 3600, con premi riservati ai migliori classificati. Le iscrizioni al torneo sono aperte.

Informazioni sul Torneo
• Dove e Quando: Il KISS KISS PADEL CUP si svolgerà in due sedi principali:
o Padel Club Napoli (via Costantino Grimaldi 26, Napoli / Centro Direzionale) – Prima fase: 15, 16, 17 novembre.
o Mostra d’Oltremare, Napoli – Fiera PADELNESS – Fase finale: 22, 23, 24 novembre.

• Categorie Ammesse: Il torneo è riservato ai giocatori di terza, quarta, quinta categoria e non classificati, con categorie stabilite dagli organizzatori.

Regolamento del Torneo
• Struttura del Torneo: Prima fase a gironi e seconda fase a eliminazione diretta su tabellone unico. Il torneo di quarta e quinta categoria si concluderà presso il Padel Club Napoli nel primo weekend, mentre il torneo di terza categoria, maschile e femminile, proseguirà in fiera a partire dai sedicesimi di finale.
• Modalità e Costi di Iscrizione: Il costo di iscrizione è di € 40 a persona e include tutte le partite del torneo (minimo 2 partite garantite) e un kit di benvenuto.
Premi per i Vincitori

PREMI
Terza categoria (maschile e femminile):
MASCHILE: Primi classificati – 1300 euro
FEMMINILE: Primi classificati – 1300 euro
MASCHILE: Secondi classificati – 300 euro
FEMMINILE: Secondi classificati – 300 euro
MASCHILE: Semifinalisti – 100 euro
FEMMINILE: Semifinalisti – 100 euro

Quarta, Quinta categoria e non classificati:
Primi classificati: racchetta kiss kiss + restituzione quota iscrizione
Secondi classificati: ingresso omaggio Fiera Padelness

Unisciti al KISS KISS PADEL CUP!
Partecipa a questo evento unico e prova a vincere il montepremi in palio.
Per ulteriori informazioni e regolamento completo, visita il sito di Radio Kiss Kiss e non perdere l’occasione di fare parte del KISS KISS PADEL CUP!

Radio Kiss Kiss – Sempre con te, anche nello sport!

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Greg Rega, con il producer endly e il testo del cantautore Maldestro, pubblica il secondo singolo inedito “Comm’ maje” parte della trilogia dedicata all’amore.

Dopo il primo singolo “Vita Mia” (prodotto da CALMO), pubblicato la scorsa estate, Greg Rega continua il suo viaggio musicale con il lancio del secondo brano inedito della sua trilogia dedicata all’amore. Il nuovo singolo, intitolato “Comm’ maje“, è disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dall’8 ottobre, sotto l’etichetta Imusician/Camposound.
La produzione del brano è di endly già noto per lavorare con Clementino e collaboratore di Maldestro e STE, e il testo è di Maldestro.

“Comm’ maje” è il risultato di una sinergia creativa tra Greg Rega, il produttore endly, noto per le sue collaborazioni con artisti di spicco come Clementino, Maldestro e STE, e il cantautore Maldestro che ha curato il testo.


Maldestro descrive così l’esperienza collaborativa: “Ho scritto questo pezzo in un momento di ricerca musicale. Poi è arrivato Greg una sera e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto cantarlo. A Greg non puoi dire di no, perché sai che la sua voce incredibile é fatta a posta per migliorare ogni cosa.”

Come per il precedente singolo, anche “Comm’ maje” è accompagnato da un visual video, che offre agli ascoltatori un’interpretazione visiva del concept che sostiene l’intera trilogia.
I videoclip non solo arricchiscono l’esperienza musicale, ma intrecciano narrazioni che si concatenano tra loro, creando un percorso emozionale e multisensoriale per l’ascoltatore.

Greg Rega, con la sua voce soul potente e magnetica, ha già conquistato un vasto pubblico, ottenendo consensi sia a livello nazionale che internazionale. La sua musica rappresenta una fusione di suoni che toccano le corde più profonde dell’anima, regalando emozioni uniche e indimenticabili.

Con “Comm’ maje”, pubblicato dalle label Imusician/Camposound, Greg Rega continua a esplorare le sfumature dell’amore e delle relazioni umane, offrendo un nuovo capitolo della sua trilogia che promette di affascinare e coinvolgere gli ascoltatori.

BIOGRAFIA

Gregorio Rega in arte “Greg Rega” nasce a Roccarainola in provincia di Napoli il 30 Aprile del 1987. Greg si affaccia alla musica all’età di 20 anni iniziando ad esibirsi in giro per locali e perfezionandosi tecnicamente con maestri di fama nazionale come Fulvio Tomaino con cui si specializza nell’esecuzione di brani di musica black, R&B, Soul e funk. 

Vanta svariate collaborazioni e partecipazioni in diverse produzioni dello scenario rap campano e italiano come quelle con Clementino, Paura e dj Tyone. Nel 2015 arriva la svolta della sua carriera quando partecipa alla terza edizione del talent canoro “The Voice of Italy” superando le selezioni iniziali ed entrando nel team di Noemi. Terminata l’esperienza televisiva, la stessa Noemi gli offre l’opportunità di fare da back vocalist durante i suoi concerti. Questo consente a Greg di partire in tour per due anni e di partecipare a manifestazioni come il Concerto del Primo Maggio a Roma, il Coca Cola Summer Festival, il premio “Giorgio Gaber”, il premio “MusiCultura” e “Fronte del Palco” per RadioItalia. Nel 2015 pubblica il suo primo singolo “Sempre così” prodotto dal Dharma Recording Studio di Daniele Franzese. Nel 2016 rilascia, in collaborazione con i Profugy e Giulia Olivieri, un altro singolo: “Paura d’o mare”. Nel 2017 prende vita un nuovo progetto: “Greg Rega Electro Soul Experience”, un collettivo di sette musicisti che prevede la possibilità di estendere la formazione iniziale ad altri elementi, con cui Greg propone brani originali del suo repertorio oltre ad una selezione di brani della migliore musica Funk, Soul e Rhythm’ blues in una chiave moderna ed elettronica. 2019 in uscita col singolo “Dint’All’Anema” Vincitore “All Together Now” prima edizione programma in onda su Canale 5 in prima serata condotto da Michelle Hunziker e J-Ax. Segue il singolo “Chello che nun vuó fa chiù” prodotto da Daniele Franzese mentre nel 2020 rilascia “Ogni Vota” Scritto insieme a Lorenzo Campese. Partecipa ad Xfactor Romania insieme al gruppo The Super 4 formato da Aurelio Fierro jr, Sabba e Francesco Boccia e inizia una serie di date live in Europa dell’est. Nel 2021 pubblica “Ogni Vota” l’inedito con il quale vince il Premio NyCanta.

Attualmente fa parte della live band di Clementino come seconda voce.

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Napoli, torna il Cineforum Arci Movie al Pierrot: si apre con Carlo Buccirosso e Giovanni Dota il 12 e 13 novembre con proiezioni gratuite.

Prende il via una nuova edizione del Cineforum di Arci Movie nel cinema Pierrot di Napoli. La storica rassegna torna ad animare la sala di via De Meis a Ponticelli a partire dal 12 e 13 novembre 2024 con le proiezioni a ingresso gratuito de “La scommessa – Una notte in corsia” di Giovanni Dota che interverrà al Pierrot insieme all’attore Carlo Buccirosso. I due grandi protagonisti del cinema inaugurano la nuova edizione della kermesse che quest’anno si rivolge ai giovani con uno speciale abbonamento.

Il film di Dota, dopo l’anteprima alle Notti Veneziane alle Giornate degli Autori 2024, sbarca a Napoli per portare la storia di Angelo (Carlo Buccirosso) e Salvatore (Lino Musella), infermieri cinici e svogliati che si ritrovano al capezzale del signor Caputo. È in una notte in pieno agosto che parte una scommessa: per Angelo l’uomo non supererà la notte. Salvatore, invece, sostiene che ce la farà. “E se ci scommettessimo le ferie natalizie?”, una stretta di mano e i giochi sono fatti. È l’inizio di una serie di vicende rocambolesche tra colpi bassi, primari strafatti, pazienti fuori controllo, detenuti in fuga, mogli e amanti che si incrociano mentre l’orologio ticchetta e l’alba si avvicina. Una notte durante la quale può succedere qualunque cosa per una commedia nerissima e travolgente in cui tutti giocano sporco. Anche la vita.

A parlare al pubblico ci saranno il giovane regista che, cresciuto proprio nel quartiere della periferia orientale di Napoli, ha lavorato con importanti produzioni, come le serie di “Gomorra”, fino all’esordio alla regia nel 2022 con la co-produzione italo-ucraina “Koza Nostra”. Ad accompagnarlo, mercoledì 13 alle ore 18, ci sarà Carlo Buccirosso, attore e comico partenopeo di straordinario talento con alle spalle una carriera di oltre trent’anni: è noto al pubblico per i tanti i successi nel mondo del cinema e del teatro ma è anche sceneggiatore e scrittore. In sala anche gli sceneggiatori della pellicola Giulia Magda Martinez e Matteo Visconti e, martedì 12 alle ore 21, Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo.

Il dialogo con registi, attori e altri protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura è una delle caratteristiche della rassegna di Arci Movie e proseguirà anche nella 34esima edizione che, con venticinque film, arriverà fino a maggio con film di qualità che toccano tematiche di forte attualità con l’obiettivo di stimolare riflessione e dibattiti. Appuntamenti ogni settimana con quattro proiezioni, sempre di martedì e mercoledì alle ore 18.00 e alle 21.00, nella sala riqualificata di recente.

«Ripartiamo con il nostro Cineforum atteso da tanti appassionati, soci, cittadini del vasto territorio di Napoli Est, e non soltanto. E ripartiamo ancora – dalla posizione di unico cineforum città della città che non ha un profilo commerciale da esercente ma rivendicando la nostra identità di associazione di promozione sociale – nella consapevolezza che la sala del Cinema Pierrot di Ponticelli resta un forte e decisivo presidio di cultura e socialità in tempi non troppo facili per l’associazionismo e per le proposte culturali», così Roberto D’Avascio, presidente Arci Movie.

«Al Cineforum di Arci Movie va tutto il sostegno dell’Amministrazione e della città che punta sulla cultura estesa in tutti i quartieri. La rassegna conferma il suo ruolo e il suo impegno nell’organizzare un appuntamento di grande condivisione e socialità. Nel cuore di Napoli est, in una delle sue storiche sale da cinema, la rassegna è un’occasione di confronto e dibattito sui grandi temi della contemporaneità in nome della cultura aperta a tutti. Apprezzo molto l’attenzione al coinvolgimento dei più giovani attraverso un abbonamento dedicato», così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Il programma del Cineforum sarà diffuso su www.arcimovie.it e sui canali social dell’associazione. Il tesseramento Arci Movie per l’edizione 2024-2025 prevede un abbonamento per 25 film a 50 euro. Il nuovo abbonamento dedicato ai giovani fino a 30 anni prevede l’ingresso a 25 film al costo di 25 euro. L’ingresso alla singola proiezione costa 5 euro.

È possibile tesserarsi presso il Pierrot (via De Meis 58) durante le serate del Cineforum e ogni lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 10 alle 12. Inoltre, è possibile recarsi presso la sede di Arci Movie (via De Meis, 221) dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13. La rassegna di Arci Movie, con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania e con il patrocinio del Comune di Napoli, si svolge in collaborazione con Arci Nazionale, UCCA e con diverse realtà associative di Napoli Est.

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Al Trianon Viviani l’Omaggio a Mario Scarpetta giovedì 14 novembre

Nel giorno del suo compleanno, il teatro annuncia un’iniziativa speciale per ricordare l’attore, a venti anni dalla sua scomparsa,
nonché la grande dinastia artistica che inaugurò la sala di Forcella nel 1911

In programma una mostra, un incontro col figlio Eduardo jr. e il suo spettacolo “Viva gli sposi”

Il Trianon Viviani sceglie il giorno del proprio compleanno per annunciare una serata di memoria e celebrazione tutta dedicata a Mario Scarpetta, che si terrà giovedì 14 novembre.

Una scelta significativa, da parte del teatro pubblico di Forcella, che intende anche ricordare la sua inaugurazione, l’8 novembre 1911, quando Vincenzo, nonno di Mario, debuttò nel ruolo di don Felice Sciosciammocca, personaggio reso celebre dal padre Eduardo, nella famosa commedia Miseria e Nobiltà.

Giovedì prossimo, quindi, il teatro della Canzone napoletana ospiterà tre momenti dedicati a Mario: una mostra iconografica che ne ripercorre la vita artistica, un incontro con il figlio Eduardo, quarta generazione degli Scarpetta, e lo spettacolo “Viva gli sposi”, un divertissement teatrale che Mario scrisse ispirandosi a tre autori russi.

Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania (fondi ordinari e Poc 2014-2020), la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.

Il teatro della Canzone napoletana ringrazia Mister Bio wine per la collaborazione.

la mostra iconografica

Alle 20 sarà inaugurata la mostra “Il sorriso e l’attore”, curata da Pino Miraglia, che documenta l’attività artistica di Mario, dagli esordi con Eduardo De Filippo nel 1972 fino alla scomparsa prematura nel 2004, all’età di cinquantuno anni.

L’esposizione, realizzata inizialmente nel 2005 da Gianni Pinto e Pino Miraglia, rispettivamente produttore storico e direttore di scena di Mario, è stata arricchita per questo nuovo allestimento con contenuti multimediali e nuove testimonianze di protagonisti del teatro italiano – Marisa LauritoRoberto AndòMario MartoneNello Mascia ed Eduardo Scarpetta – che si aggiungono a quelle di Toni ServilloGeppy GleijesesLuigi De FilippoManlio SantanelliIsa DanieliGiulio BaffiRenato Nicolini e Lina Wertmüller.

l’incontro

Alle 20:45, il critico Giulio Baffi, presidente dell’Associazione nazionale Critici di teatro, dialogherà con Marisa Laurito e Gianni Pinto, rispettivamente direttore artistico e presidente del Trianon Viviani, e con Eduardo Scarpetta, che continua con successo l’antica tradizione teatrale di famiglia.

lo spettacolo teatrale Viva gli sposi

La serata si concluderà, alle 21, con Viva gli sposi, il divertissement che Mario Scarpetta trasse da Nikolaj Gogol’Anton ?echov e Michail Zoš?enko.

«Il testo è un grande incrocio tra mondi drammaturgici diversi – spiega il regista Massimo Andrei –, dove abitudini, aspirazioni e sentimenti della drammaturgia russa trovano comunanza con la commedia napoletana. Ho cercato di “scarpettizzare” i personaggi, avvicinando i “tipi” dei maestri russi a quelli creati dall’autore di Miseria e Nobiltà».

In scena Claudio BellisarioRoberto CapassoDiego MennaRosario MinerviniFrancesca MorganteMelania PellinoNello Provenzano e Francesco Rivieccio.

Le musiche sono di Claudio Romano, le luci di Gianluca Sacco e l’audio di Daniele Chessa.

Lo spettacolo è prodotto da Immaginando produzioni in collaborazione con il Trianon Viviani.

biglietti per Viva gli sposi e ultimi abbonamenti alla prima parte della stagione 2024|25

La mostra iconografica e l’incontro sono a ingresso libero. I biglietti per Viva gli sposi sono acquistabili presso il botteghino del teatro, oppure online su AzzurroService.net.

Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e nei giorni festivi, dalle 10 alle 13:30.

Telefono 081 0128663, email boxoffice@teatrotrianon.org

Fino a domenica 10 novembre, negli stessi canali di vendita e anche presso le prevendite autorizzate, è ancòra possibile acquistare gli abbonamenti per gli spettacoli musicali della prima tranche della stagione 2024 | 25 del teatro della Canzone napoletana, a partire da 75 €.

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Lunedì 11 novembre alle Cattedrali dell’Arte di Valleandona (Asti) evento speciale con la mostra “PICTURES OF YOU” di HENRY RUGGERI e MASSIMO COTTO.

Dopo il successo dell’evento con Piero Pelù che ha reso omaggio a Massimo Cotto, lunedì 11 novembre l’Associazione CattArte organizza un nuovo appuntamento speciale alle Cattedrali dell’Arte, suggestivo spazio all’interno de Le Cattedrali Relais a Valleandona (Asti), con “Pictures of you”, mostra fotografica interattiva nata la scorsa primavera dalla collaborazione tra il fotografo Henry Ruggeri e Massimo Cotto.

Sarà un percorso multimediale nel quale lo spettatore, attraverso l’utilizzo dello smartphone e una app gratuita (è consigliato portarsi anche degli auricolari o cuffie per apprezzare al meglio l’esperienza), potrà non solo ammirare le immagini, ma conoscere curiosità e aneddoti degli artisti ritratti grazie alla narrazione di Massimo Cotto, che coinvolgerà ancora di più i visitatori in un ambiente multimediale. Il progetto espositivo in realtà aumentata è prodotto da Rebel House grazie alla tecnologia Notaway ®, l’applicazione digitale per Smartphone che per la prima volta viene utilizzata in una mostra fotografica legata alla musica.

In mostra una selezione di 18 opere fotografiche dell’artista di fama internazionale Henry Ruggeri, fotografo ufficiale di Virgin Radio, scattate ad alcuni dei più grandi protagonisti della scena rock mondiale, dagli AC/DC ai Ramones, passando per Bruce Springsteen, Depeche Mode, Linkin Park, Rolling Stones e altri, che per mezzo della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale consente un’inedita esperienza immersiva e ci restituisce lo storytelling di Massimo Cotto, tra le voci di più amate di Virgin Radio e protagonista della storia del giornalismo musicale, in una serie di contributi video che aveva realizzato appositamente. Un viaggio nella storia della musica contemporanea con Massimo che si “materializza” all’interno delle opere di Henry. Appassionata ed irresistibile è la sua narrazione: il nostro cantastorie preferito prosegue nei nostri cuori la sua esplorazione del panorama musicale mondiale.

Il progetto, che ha debuttato lo scorso giugno, continua per volontà della famiglia di Massimo, al quale è dedicato. Oggi Pictures of you è anche un libro, edito da Gallucci, in tutte le librerie a partire dall’8 novembre.

L’esposizione sarà visitabile lunedì 11 novembre tra le 17.00 e le 19.30, con un momento di talk e presentazione del progetto con l’artista fissato per le 18.30.

L’evento, con ingresso gratuito previa prenotazione, è tutto esaurito, ma sono previste altre aperture della mostra; aggiornamenti saranno presto disponibili sul profilo Instagram https://www.instagram.com/massimocottoofficial/  e sulla pagina www.lecattedrali.com/picture_of_you/

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Canuto lancia la sua Aversa e chiama i tifosi: “Con Ravenna serve un grande pubblico”

Domenica 10 novembre alle ore 18, il PalaJacazzi sarà teatro di una grande sfida tra la Evolution Green Aversa e la capolista Consar Ravenna. Lo schiacciatore brasiliano Bruno Canuto ha presentato così la partita, mostrando tutto l’entusiasmo e la carica del gruppo in vista di un match di fondamentale importanza per la stagione.

“Siamo carichi e pronti per questa sfida,” ha dichiarato Canuto. “L’ultima partita con Porto Viro (vinta 0-3 in trasferta) è stata davvero intensa: siamo stati spesso in svantaggio nei set, ma ho visto una squadra più concentrata e determinata. Questa vittoria ci ha resi ancora più forti e uniti. E adesso si torna tra le mura amiche. Giocare in casa ci dà sempre qualcosa in più; sappiamo che non sarà facile contro Ravenna, ma abbiamo lavorato tanto e bene per farci trovare pronti”.

Bruno Canuto ha anche sottolineato la crescita del gruppo e il forte spirito di squadra che si respira quest’anno: “Vedo una squadra più forte e coesa. Ognuno di noi mette a disposizione le sue qualità e con l’arrivo di ragazzi con esperienza, il gruppo si è ancora più cementato. C’è un detto in Brasile: ‘Nessuno lascia la mano di nessuno’, e qui lo stiamo mettendo in pratica. Qualsiasi difficoltà viene affrontata e risolta tra di noi, con chiarezza e unità”.

L’atleta brasiliano ha poi elogiato il calore del pubblico aversano, sempre più numeroso e appassionato: “Quest’anno vedo più tifosi al palazzetto, con tanto entusiasmo. È come avere un settimo giocatore in campo! E’ la famosa ‘torcida’ brasiliana che sono sicuro ci supporterà per tutta la lunga stagione. Questo tifo ci dà una spinta incredibile e rende il PalaJacazzi un luogo difficile per ogni squadra avversaria. Diventiamo ancora più carichi grazie al loro sostegno, e domenica saranno al nostro fianco per una sfida che promette grande spettacolo”.

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Ai nastri di partenza accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio – 21a edizione a Napoli

Dal 11 al 17 Novembre 2024 si terrà a Napoli la ventunesima edizione di accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio, diretta artisticamente da Pietro Pizzimento e Fabio Gargano; Festival organizzato dall’associazione Movies Event, con il coordinamento di Giuseppe Collela e con il contributo della Regione Campania tramite il fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

Centoquarantuno cortometraggi, documentari, film d’animazione e sperimentali, in rappresentanza di ventisette nazioni, con moltissime opere in assoluta anteprima europea e italiana sui quattromilaquarantasei lavori pervenuti da centoventidue Paesi a cui si affiancheranno incontri con gli autori e gli attori delle opere presentate, sono il programma di questa edizione. Alle sezioni di sei concorsi consueti (internazionale, nazionale, Regione Campania, documentari, film brevi d’animazione e film a tematica ambientale) si affianca anche quest’anno, oltre alle sezioni dei “Cortissimi”, e quella fuori concorso dei film sperimentali giunti dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Spagna e da moltissime nazioni dei cinque continenti, una sezione focus sul cinema italo canadese curata dal partner internazionale Italian Contemporary Film Festival.

Una selezione dei cortometraggi italiani presentata durante la ventunesima edizione di accordi @ DISACCORDI verrà programmata nel mese di marzo 2025 in Canada durante una manifestazione curata dall’Italian Contemporary Film Festival. Lo svolgimento di questa ventunesima edizione, ad ingresso gratuito, avverrà presso la Corte dell’Arte di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, in via Portacarrese a Montecalvario , 69 a Napoli, location che ospiterà anche la serata conclusiva della kermesse il 17 Novembre con la premiazione e la visione dei filmati brevi vincitori di tutte le categorie del concorso festivaliero.

Confermate le giurie del Festival, oltre a quella del pubblico che assegnerà il suo premio e quella artistica composta quest’anno dalla presidente, l’attrice Cristina Donadio e dai giurati il regista Edgardo Pistone, la giornalista Francesca Saturnino, anche la giuria dell’associazione nazionale partnership della manifestazione AMC – Associazione Montatori Cinematografici e Televisivi che assegnerà un suo premio al miglior montaggio ai film in concorso nelle sezioni nazionale e quella della regione Campania. L’associazione nazionale di categoria ha designato come giurati i montatori: Brunella Perrotta, Edoardo Aleandri, Enrico Giovannone, Simone Lardieri e Simone Veneroso.

La giuria d’onore composta da Guido Lombardi, Nero Nelson e Marcello Sannino affiancherà quella artistica nelle decisioni di assegnazione dei premi. Il festival si avvarrà della preziosa collaborazione della canadese Italian Contemporary Film Festival e come sempre, della preziosa collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Production, del Centro Nazionale del Cortometraggio, dell’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema e delle agenzie nazionali di promozione cinematografica tedesca, francese e belga.

Saranno ospiti di eccezione il presentatore di UnoMattina, Gianni Ippoliti con l’attrice Fabiana Latini, mercoledì 14 novembre alle ore 18.00 a promuovere il cortometraggio italiano più breve fino ad ora prodotto: La porta in faccia. Nella sezione internazionale si contenderanno la vittoria finale, il film breve pluripremiato ai principali festival internazionali Nothing Special di Efrat Berger, l’iraniano Loser di Iman Veisy, sui danni provocati sulla psiche ai reduci di guerra, il film norvegese Kanskje, for deg di Alexander Ophaug, storia delicata su una coppia di bambini poveri in una società opulenta, e il cortometraggio turco Things unheard of di Ramazan K?l?ç. La parte del leone, con ben tre film in finale nella sezione, la svolgerà la Spagna con la sua ricchissima ed interessante produzione cinematografica di cortometraggi: Night Show di Cristina Mediero, Tribu di Carlos Gómez-Trigo e Zheimer di Álvaro Gabarrón.

Dalla recente Mostra internazionale del Cinema di Venezia arriva il film breve più rappresentativo della sezione: The Eggregores’ Theory di Andrea Gatopoulos, una storia che riflette, attraverso un futuro distopico e fantascientifico, su temi centralissimi della nostra epoca, utilizzando l’espediente dell’intelligenza artificiale. Sulle distorsioni provocate da ChatGPT si rifletterà con L’acquario di Gianluca Zonta, sul dramma vissuto dai migranti con Distress Call di Michele D’Anca e sulla fragilità delle nuove generazioni con Giocattoli di Lena Rastegaeva e sulle pratiche poco corrette praticate agli anziani da alcune società di intermediazione con servizi di pubblica utilità con il film breve di Michele Cacace, Mercato Libero. Chiudono la sezione Il Bicchiere della Staffa di Nicolò Parodi, Era Ora! di Valerio Manisi, Luca, Fuori Sincrono di Alessandro Marinaro e Via delle Rose 36 di Kristian Xipolias.

Sorprendente e ricchissima, come al solito, la sezione dei film brevi prodotti o girati in Campania, che esprime la notevole vivacità creativa della produzione cinematografica campana e della città di Partenope. Sull’evoluzione delle nuove generazioni e sul loro rapporto con il mondo si rifletterà con due intriganti documentari brevi Api di Luca Ciriello e La Rabbia Nostra di Lorenzo Giroffi. E anche con La giustificazione di Alex Marano si rifletterà sulla provincia napoletana degli anni ’90 come un luogo di degrado e melanconia dove i bambini, protagonisti principali di questo scenario, imparano a navigare le regole non scritte della strada, l’unico codice che sembra governare la vita quotidiana in queste aree dimenticate dal tempo e dalla prosperità. Una metafora del passaggio obbligato dalla gioventù alla vecchiaia in un dramma perturbante, sullo sfondo di una provincia napoletana abbandonata a sé stessa invece si assisterà con Shangai di Mariadiletta Coco e Andrea Bifulco con protagonista Nunzia Schiano in ottima forma. Coinvolgeranno il pubblico le storie di Branchie di Giovanni Bellotti e di A Dark Tale di Vincenzo Lamagna.

E si apprezzeranno anche fini prodotti cinematografici campani quali: Clap di Antonio Porcaro, Kvara – Una storia d’amore e pallone di Raffaele Iardino, Mario Leombruno e Noi, Loro gli Altri di Vincenzo Fortunato Cassone. Un quarto della programmazione del Festival accordi @ DISACCORDI, quest’anno è dedicato al cinema d’animazione che ha visto la partecipazione al Concorso di opere di ottima fattura sia nella tipologia classica che in quella della stop-motion. Punta di diamante della sezione è rappresentata dalla nuova opera di Bruno Bozzetto, pluripremiato animatore, disegnatore e regista classe 1938, che a 86 anni regala al suo pubblico Sapiens?, tre cortometraggi di animazione che invitano a riflettere su quanto l’appellativo sapiens si possa legittimamente associare a quello di “essere umano”. Poi si avrà modo di ammirare in anteprima i film in concorso al recente Festival internazionale d’animazione di Annecy: The Girl and the Pot di Valentina Homem e Echoes di Robinson Drossos.

Per i documentari sono stati scelti anche quest’anno diversi film che toccassero i temi più svariati invece di concentrarsi su un focus. Tra i documentari brevi presentati in concorso ci sarà il film Valery Alexanderplatz di Silvia Maggi sulla vita dell’attivista trans italiana Valérie Taccarelli, girato nella piazza Alexanderplatz di Berlino. La storia inizia con Milva, la popolare diva italiana e la sua canzone più famosa “Alexanderplatz”. Tuttavia, pochi sanno che questa canzone è in realtà un adattamento della canzone “Valery” di Alfredo Cohen, pubblicata nel 1978. “Valery” era una ragazza trans di 15 anni, oggi conosciuta come Valérie Taccarelli. E, tra gli altri, il documentario Mater Procida firmato da Giordana Moltedo. Il film è un viaggio poetico guidato da alcune poesie di Lena Loffredo, insegnante di ottant’anni, che ha educato molte generazioni di Procidani. Ad essere esaltata è l’isola in una dimensione dove la nostalgia e la solitudine si fondono con elementi naturali che rendono unica l’isola di Procida, con le sue avvolgenti albe e tramonti e per esaltare i meravigliosi colori delle case di Corricella e il respiro del mare di Chiaiolella.

Infine a chiudere le sezioni in concorso quella a tematica ambientale e sui cambiamenti climatici. Uno sguardo a 360° gradi sullo stato del Pianeta Terra, contemplando anche bellezze che forse un giorno potranno definitivamente scomparire. In selezione ufficiale non mancherà lo sguardo verso il cinema sperimentale e verso i film brevissimi di durata fino a tre minuti. La grafica della manifestazione è stata cura da un giovane talentuoso illustratore, Davide Arpaia. Si terranno, come di consueto, workshop sul linguaggio del formato breve cinematografico in alcuni licei partenopei.
Info: www.accordiedisaccordi.it

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