Attesa come il naturale compimento del tempo della vita terrena e del passaggio alla pienezza dell’eternità, la notizia della morte del Papa emerito, Sua Santità Benedetto XVI, è vissuta dalla Diocesi di Aversa con la serenità propria dei credenti: nella consapevolezza del limite della vita umana e nella fiduciosa attesa del compimento della volontà di Dio che oggi lo ha chiamato, quale “servo buono e fedele”, a partecipare della gioia del suo Signore (Mt 25, 21).
Nel giorno in cui si compie il suo cammino terreno, risuonano, ancora più vere, le parole con cui, il 19 aprile 2005, appena eletto ad essere successore dell’apostolo Pietro, Papa Benedetto XVI si presentò al mondo quale “umile servo della vigna del Signore”.
Di lui conserveremo nella mente la sapiente riflessione teologica e l’intelligenza nella fedeltà alla verità, porteremo nel cuore la testimonianza della fede intensa e della speranza viva che hanno animato la sua piena adesione a Cristo Signore ed il suo incondizionato amore alla Chiesa. Ancora ci sarà di guida la sua luminosa umiltà, la sua vera consapevolezza della grandezza del dono della vita e della vocazione ad essere con Dio sempre, nel tempo e per l’eternità.
Nell’enciclica Spe salvi Papa Benedetto scrisse: “Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo Gesù Cristo è la luce… il sole sorto sulle tenebre della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno di luci vicine, di persone che donano luce traendola dalla Sua luce ed offrono così orientamento alla nostra traversata” (Ss 49).
Oggi, consapevoli della grazia di appartenere alla Chiesa di Cristo, al popolo che cammina con Lui, alla luce del suo Vangelo, rendiamo grazie al Signore per il ministero apostolico di Papa Benedetto XVI e, nella preghiera per la sua anima, gli diciamo grazie per essere stato una luce viva per i credenti e per l’intera umanità.