ARCHEOMAFIE, un delitto impunito al patrimonio italiano: sarà il tema della presentazione al MUSEO FRAC del libro di TSAO CEVOLI “Storia senza Voce”
Martedì 11 maggio, ore 19.00, sarà presentato on line sui canali digitali del Museo-FRaC Baronissi, in diretta streaming (https://www.facebook.com/FRaCBaronissi) il libro di Tsao Cevoli Storia senza voce,edito da Liberarcheologia.
È il quinto appuntamento della rassegna “L’autore a chi legge”, promossa dall’Associazione Culturale “Tutti Suonati” nell’ambito degli eventi e delle attività didattiche del Museo-FRaC Baronissi, da quest’anno patrocinata dalla sezione Campania dell’Associazione Italiana Biblioteche.
In meno di mezzo secolo più di un milione e mezzo di reperti archeologici è stato strappato al nostro Paese per finire nelle mani di collezionisti e musei senza scrupoli. Questo è il filo conduttore del volume “Storia senza voce”, che prova a ricostruire la storia di un delitto impunito, consumato ai danni del Patrimonio Culturale italiano. Seguendone le labili tracce, si porterà il lettore a scoprire luoghi, casi, protagonisti e vicende di uno dei traffici illeciti più lucrosi al mondo e di chi cerca di contrastarlo.
L’Autore del libro è l’archeologo e giornalista Tsao Cevoli. Nel 2004 ha fondato l’Osservatorio Internazionale Archeomafie, che attualmente presiede. Nel 2005 l’Associazione Nazionale Archeologi, che ha presieduto fino al 2013 e di cui dal 2019 è Socio Onorario. Dal 2008 dirige “Archeomafie”, prima rivista scientifica dedicata in Italia al tema dei traffici illeciti di antichità. Dal 2015 al 2020 è stato direttore del Master in Archeologia Giudiziaria e Crimini contro il Patrimonio Culturale del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo.
L’introduzione sarà a cura del Professore Massimo Bignardi, critico d’arte e direttore artistico del Museo FRaC. Ne discuteranno con l’autore Pio Manzo, archivista bibliotecario, e il Professore Umberto Pappalardo, archeologo di fama, direttore del Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani (CISP), docente in Archeologia classica presso l’Università di Tunisi e l’Università Suor Orsola Benincasa.