Napoli e l’Ucraina insieme per un Carnevale in serenità senza, però, dimenticare l’orrore della guerra. L’associazione Dateci le ali, insieme alla libreria Iocisto, ha organizzato ieri una sfilata di Carnevale che ha coinvolto, in un percorso di piena integrazione, i volontari dell’associazione e i tanti profughi ucraini accolti in città, con il supporto della V Municipalità, dell’associazione SOS Amici, dell’azienda di moda I Corsari, dell’associazione culturale Arte Reale e dei fotografi Yuriy Chartorynskyy (Chart Studio), Dmytro Brenych e Lucia Montanaro.
Il tutto nasce dall’idea di Yana Koslovska, designer, stilista, truccatrice e artista ucraina scappata da Kiev per colpa della guerra, che ha colto l’occasione per disegnare abiti che hanno come tema portante la napoletanità. I temi rappresentati sono stati la città di Napoli, San Gennaro, San Nicola, la Madonna, Partenope con Ulisse, la regina di Napoli Giovanna Seconda, la Bella Mbriana, il Mare, la Pizza, il Limone, lo stile Barocco, il Peperoncino e il Vesuvio. La realizzazione degli abiti è stata affidata ai volontari dell’associazione e ai rifugiati, che sempre insieme hanno sfilato ieri sulle scale di piazza Fuga, al Vomero, per mostrarli al pubblico. La pregevole fattura delle lavorazioni, realizzate con le stoffe donate dall’azienda di moda I Corsari e con materiali di riciclo, ha riscosso grande successo e ha portato a lanciare l’idea di un’asta per alcuni di essi, il cui ricavato andrà a sostenere le future iniziative che l’associazione Dateci le ali intraprenderà a favore dei profughi ucraini.
Al termine della sfilata si è svolto un contest con gli altri abiti realizzati dalle mamme per i bambini, che è stato giudicato da una giuria composta da Massimo Varriale ed Elena Russo, soci fondatori di Iocisto, Cristina Petrillo del brand I Corsari, Barbara Isaia dell’omonimo brand di sartoria partenopeo e dalla direttrice della scuola Vanvitelli, Ida Francioni, come presidente di giuria. A seguire è stato organizzato uno show per i tanti bambini ucraini fuggiti dalla guerra e accolti a Napoli a cura del maestro Pasquale “Dragon” Di Costanzo. Sono intervenuti la presidente di Iocisto, Claudia Migliore, la presidente della V Municipalità, Clementina Cozzolino, e il delegato allo sport, giovani ed eventi della Città Metropolitana, Sergio Colella, che ha portato il saluto del sindaco Gaetano Manfredi.
“Questa festa è stata un omaggio ai tanti ucraini giunti a Napoli dopo la guerra, che sono ormai nostri concittadini – spiega il presidente di Dateci le ali, Antonio Samà -. Avendo preso coscienza che, purtroppo, la permanenza in Italia di tutte queste persone non sarà più temporanea, è nata la necessità di un inserimento lavorativo nel territorio ospitante in base alle proprie competenze, raggiunte con impegno e studio in Ucraina prima che scoppiasse la guerra. E questo è solo un primo passo sotto questo aspetto, per il quale dobbiamo ringraziare Iocisto e tutti i partner e le istituzioni che ci sono stati vicini”.
“Spero che per questi bambini questo giorno sia stato pieno di gioia e di divertimento, diventando un ricordo meraviglioso da portare nei loro cuoricini una volta ritornati nella nostra amata Ucraina libera – aggiunge il direttore tecnico di Dateci le ali, Tania Genovese –. Stiamo lavorando tutti per proteggerli da notizie quotidiane di perdita di familiari, amici e conoscenti, cercando di far vivere nella normalità questi mesi importanti della loro infanzia e di crescita. Le loro mamme hanno voluto realizzare questi abiti con quello che avevano a disposizione e con amore e impegno ci sono riuscite”.