2 – 2 il risultato finale al Volkspark stadion di Amburgo. Le altre due squadre conquistano il pallino del gioco.
Un pareggio anche rocambolesco, per come si materializza: Albania in vantaggio nel primo tempo, poi pareggio al 74mo e autogoal di Gjasula che porta il risultato sul 2 a 1 per la Croazia. Sempre lui, al 95mo, mette il punteggio in pari. Il 2 a 2 last minute fa sorridere Italia e Spagna, che in questo modo allungano sulle dirette concorrenti del gruppo B e possono guardare al match numero due con maggiore tranquillità. Non si accenna minimamente a calcoli matematici e pronostici scontati, ma la partita di domani assume
un significato diverso, senza la pressione delle inseguitrici.
La Croazia riesce a ribaltare il risultato in circa due minuti, con la rete di Kramaric (che oggi festeggia il compleanno) e poi l’autogoal di Gjasula. Verso la fine, Modric tenta di realizzare il 3 a 1 ma scatta la beffa, perché proprio Gjasula mette la palla nel sacco in pieno recupero. Asllani e Laci i migliori in campo per l’Albania, voto 7 invece per il portiere croato Livakovic.
Domani sera c’è il match clou del gruppo B: Spagna e Italia si giocano il primo posto, o parte di esso. Certo, essendo le due big, scenderanno in campo in un clima più sereno, ma la storia sportiva ci insegna che troppa tranquillità non sempre è positiva: in caso di pareggio, l’ultima delle tre partite, quella con la Croazia, potrebbe finire con lo stesso punteggio, garantendo così il passaggio agli ottavi. Però…
Meglio non pensare alla cabala dei punti, puntiamo a vincere. Del resto, siamo noi, i Campioni d’Europa in carica e quest’anno sembra di vedere uno stile di gioco diverso, non migliore, né peggiore: un’impostazione più da squadra di club, che potrebbe significare maggiore intesa, più affiatamento. Cosa buona e giusta. Quindi: perché non tentare il bis?
A cura di Clemente Scafuro
